Chiara Stefani - Università di Roma "Tor Vergata"

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296 Chiara Stefani Figura 12. P. Ruga, Veduta della basilica di San Paolo su la via Ostiense. di ritratti di pontefici 17 , un doppio registro di affreschi con storie tratte dall’Antico e Nuovo Testamento, ora non più esistenti, al pari del soffitto a capriate 18 . Nello spaccato della basilica di Giuseppe Bianchi (figura 14) esso è riprodotto nel suo aspetto attuale – a cassettoni – a seguito dei lavori di re- to di Filippo Bombelli (che, firmato e datato 1836, riproduce l’interno della chiesa prima del fatale 1823), pubblicato in G. FILIPPI, Indice della raccolta epigrafica di San Paolo fuori le Mura, Città del Vaticano, 1998, figura 2 e, sul vecchio pavimento, p. 15. Sul dipinto si veda già [G. SERVI], Sopra un dipinto di Filippo Bombelli romano che ricorda la Basilica Ostiense avanti lo incendio del 1823 parole del Cavaliere Gaspare Servi, Roma, nella Tipografia Salviucci, 1836. 17 Sui ritratti papali F. FERRARI, L’antica serie di ritratti e di papi conservati nel monastero di San Paolo fuori le Mura, «Rivista di Archeologia Cristiana», VII, 1930, pp. 107-200 (ma vedi già «Bulletin d’archéologie elvetienne», ser. 2, 1, 1870, pp. 142-145) e L. DE BRUYNE, L’antica serie dei ritratti papali della basilica di San Paolo fuori le Mura, Roma, 1934. 18 Quale documentazione visiva degli antichi affreschi della navata centrale si veda l’Indicazione dei dipinti a buon fresco rappresentanti le principali geste dell’apostolo San Paolo…, Roma, Tipografia della Rev. Cam. Apost., 1867 (1a Roma, 1797); J. WHITE, Cavallini and the lost frescoes in San Paolo, «Journal of the Warburg and Courtauld Institutes», XIX, 1-2, 1956, pp. 84-95; J. GARDNER, San Paolo fuori le Mura. Nicholas III und Pietro Cavallini, «Zeitschrift für Kunstgeschichte», XXIX, 1971, 3, pp. 240-248. Sulle conseguenze dovute alla perdita degli affreschi di Pietro Cavallini nella basilica di San Paolo fuori le mura si veda Post Scriptum in Conservato e perduto a Roma. Per una vittoria delle “assenze”, «Roma moderna e contemporanea», VI, 1/2, 1998, pp. 11-14.
Monumenti e documenti. Un’indagine sulla zona ostiense tra XVIII e XIX secolo 297 Figura 13. V. Feoli, Veduta interna della basilica di San Paolo fuori le Mura. stauro compiuti sotto la direzione di Luigi Poletti. Come mostrano i nuovi affreschi – ora disposti su un unico registro, tra le finestre – le modifiche di ordine strutturale incisero pesantemente sulle scelte decorative. Fu proprio quel soffitto a incendiarsi tra il 15 e il 16 luglio del 1823, durante alcuni lavori di riparazione del tetto della basilica 19 . A testimonianza della veemenza delle fiamme e della folla accorsa sul posto in quella notte, resta una litografia tratta da un disegno dell’architetto Giovanni Silvestri (figura 15), 19 BAV, Vat. Lat. 10731, c. 727v.: “A di 16 Luglio 1823. Ricorrendo la festa di Maria SS.ma Carmelitana, nella notte medesima circa le ore sette, nella Chiesa di San Paolo fuori le mura sopra il soffitto, o forse la volta grande di mezzo, che era tutta di legno fatta fare dagli Imperatori Teodosio, e Costantino si manifestò un grandissimo incendio, e nel termine di ore 8 ridusse in cenere tutto quel grandissimo edifizio di mura, costruzione grandissima del tetto, e quasi di tutte quelle colonne venute dall’Egitto che sostenevano quella grandissima fabrica, ma quello che fu più mirabile, che le sud.e Colonne non solo rimasero preda delle Fiamme, ma che quelle di granito si spezzarono, e divennero calcina; di tutto quell’edifizio poi non rimase altro che la Cappella de SSmo Crocifisso, e quella del SSmo Sagramento, e per opera dei Pompieri fu salvata la Sagrestia, ed il Convento, avendo tagliati diversi muri, acciò non si fossero comunicate le grandissime fiamme divoratrici si disse che l’Incendio fosse provenuto dai stagnai che lasciarono la loro padella con il fuoco sopra il soffitto i quali il giorno avanti vi avevano lavorato. Il 1° di Novembre 1824 fu per ordine del nuovo Pontefice Leone XII principiato la lavorazione alla sud.a Chiesa”.
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