Geocentro Magazine - Fondazione Geometri
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tra piano e progetto; fatto da cui discende mancanza di<br />
chiarezza su: a chi compete fare, decidere, approvare e<br />
mancanza di chiarezza e trasparenza tra a chi spetti fare,<br />
che cosa, per raggiungere gli obiettivi prefissati.<br />
Un chiarimento in tal senso è indispensabile, urgente, non<br />
rinviabile, se non si vuole continuare a legiferare a livello<br />
nazionale e regionale, regolamentare e normare, senza<br />
chiarezza di intenti e senza la necessaria trasparenza.<br />
Basti pensare ai contenuti degli Studi di Fattibilità e dei<br />
Documenti preliminari all’avvio della progettazione,<br />
documenti sui quali, anche dopo le determinazioni<br />
• descrizione dell’investimento (localizzazione, dimensione, caratteristiche,<br />
costi di realizzazione)<br />
• analisi delle alternative possibili per realizzare l’idea originaria<br />
• analisi dei costi gestionali in fase di esercizio<br />
• analisi di fattibilità fi nanziaria<br />
• analisi di fattibilità economica e sociale e piano di monitoraggio<br />
• descrizione ed analisi degli impatti ambientali di ciascuna alternativa<br />
• relazione sintetica intermedia<br />
• elementi essenziali dello schema di convenzione<br />
• corredo progettuale minimo<br />
Le modalità con cui corredare tali documenti è ampiamente esplicata nella<br />
guida elaborata dai Nuclei Regionali di Valutazione e Verifi ca degli Investimenti<br />
Pubblici (NUVV)<br />
Proposta di CeSAV - AIAV<br />
Lo Studio di Fattibilità (SdF) è il prodotto dell’attività di programmazione<br />
di una entità che precede la nomina del Responsabile del Procedimento; i<br />
contenuti sono:<br />
• prima descrizione della fi nalità del servizio da rendere<br />
• ipotesi in merito all’entità che sia in grado di off rirlo nella vita utile<br />
ipotizzata<br />
• entità ipotizzata<br />
• fi nalità e obiettivi<br />
• inquadramento territoriale e localizzazione dell’intervento<br />
• fattibilità tecnica ed amministrativa<br />
• vincoli ambientali, territoriali, urbani (leggi, norme cogenti, prestazioni<br />
attese)<br />
• analisi socio economica e dei rischi<br />
• bacino di utenza<br />
• analisi dello stato attuale dell’off erta<br />
dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici,<br />
permangono elementi che richiedono interpretazioni.<br />
Grande rilevanza in questo documento viene posta sulla<br />
fase di programmazione, avendo ravvisato forti limiti<br />
culturali che continuano a togliere peso e rilevanza a<br />
prodotti fondamentali nel processo degli interventi sul<br />
territorio agli Studi di Fattibilità (SdF) e ai Documenti<br />
preliminari all’avvio della progettazione (Dpp), non<br />
trascurando l’importanza di avere le rappresentanze delle<br />
componenti interessate per ottenere la partecipazione in<br />
fase di programmazione, abbandonando l’idea che sia<br />
utile una partecipazione in fase di progettazione.<br />
Il costo globale - somma del costo di produzione, del<br />
costo di gestione nella vita utile ipotizzata, del costo<br />
finale dalla quale si detrae il valore residuo – mette in<br />
gioco nelle valutazioni l’incidenza della manutenzione<br />
programmata, la scelta di prodotti, materiali,<br />
componenti e sistemi costruttivi compatibili, la verifica<br />
di tutte e sette le classi di esigenze (sicurezza, benessere,<br />
fruibilità, gestione, aspetto, integrabilità, salvaguardia<br />
dell’ambiente). Il concetto di utilità si lega, infatti, a<br />
quello di soddisfazione delle esigenze (qualità) e con<br />
il valore l’utilità viene commisurata alle risorse umane<br />
ed economiche di cui c’è necessità per la produzione<br />
e per la gestione del prodotto nella vita utile per esso<br />
programmata.<br />
Seguendo queste indicazioni che portano a chiarire,<br />
come detto in precedenza, per ogni fase del processo:<br />
• analisi della domanda riferita alla vita utile ipotizzata<br />
• classi di esigenze, Funzioni (F) e Ambiti Funzionali Omogenei (AFO)<br />
• risorse per la produzione in base a preventivi di Costo globale<br />
eff ettuati da gruppi di lavoro signifi cativi per numerosità, competenze<br />
disciplinari e rappresentatività in relazione all’entità considerata<br />
• risorse per la gestione nella vita utile ipotizzata<br />
• analisi dei rischi<br />
• analisi degli impatti ambientali<br />
• alternative possibili con verifi che partecipate da parte delle rappresentanze<br />
• confronto tra più soluzioni della medesima entità mediante Indice di<br />
Valore<br />
• relazione<br />
• grado di apprezzamento degli utenti<br />
• risorse per produrre e gestire nella vita utile ipotizzata<br />
DOCUMENTO PRELIMINARE ALL’AVVIO ALLA<br />
PROGETTAZIONE (Dpp)<br />
Al comma 5 del DPR 554/1999 titolo III - Programmazione e progettazione-<br />
Il documento preliminare all’avvio della progettazione viene descritto come<br />
un documento con approfondimenti tecnici e amministrativi graduati in<br />
rapporto all’entità, alla tipologia e categoria dell’intervento da realizzare,<br />
riportante l’indicazione:<br />
a. della situazione iniziale e della possibilità di far ricorso alle tecniche di<br />
ingegneria naturalistica;<br />
b. degli obiettivi generali da perseguire e delle strategie per raggiungerli;<br />
c. delle esigenze e bisogni da soddisfare;<br />
d. delle regole e norme tecniche da rispettare;<br />
e. dei vincoli di legge relativi al contesto in cui l’intervento è previsto;<br />
f. delle funzioni che dovrà svolgere l’intervento;<br />
g. dei requisiti tecnici che dovrà rispettare;<br />
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