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Geocentro Magazine - Fondazione Geometri

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L’idea che essa trasmette è infatti quella di opera scientifica,<br />

di tipo enciclopedico, e, nel contempo, di vera e propria<br />

opera d’arte.<br />

Dal punto di vista scientifico, va posto in evidenza come la carta<br />

del Nolli si imponga per il rigore delle operazioni di rilevamento<br />

e di restituzione grafica alla scala 1:3000 c.a, richiamato<br />

all’interno dell’opera attraverso l’immagine significativa di<br />

quattro puttini topografi, intenti ad eseguire operazioni di<br />

campagna con la canna metrica, con la catena agrimensoria,<br />

con la tavoletta pretoriana a traguardo semplice e con un<br />

compasso. I contenuti informativi della carta aggiungono al<br />

tradizionale apparato planimetrico, idrografico, vegetazionale<br />

e morfologico, anche la puntuale delineazione di chiese, atri,<br />

scale e cortili, fontane, obelischi, colonne, croci ed antichi<br />

monumenti del passato, con la relativa toponomastica, per il<br />

cui rilevamento Nolli beneficia di una speciale bolla papale (di<br />

papa Benedetto XIV) che autorizza lui e i suoi collaboratori ad<br />

entrare in tutte le proprietà pubbliche e private, nelle chiese e<br />

nelle clausure della città.<br />

Dal punto di vista artistico va invece evidenziato come<br />

la bellezza complessiva del documento poggi sul felice<br />

concerto di più temi correlati. Nella composizione generale,<br />

a impreziosire ancor più l’alto contenuto informativo della<br />

carta sono infatti armonicamente disposti temi di carattere<br />

allegorico ed elementi grafici e architettonici, con scorci di<br />

paesaggio urbano, con le allegorie della Chiesa, in trono sul<br />

sagrato della basilica di S. Giovanni in Laterano, di Roma<br />

e del Tevere, la piazza del Campidoglio, la cupola di S.<br />

Pietro, la colonna Traiana, il tempio di Saturno, il tempio<br />

di Vespasiano, il Colosseo e l’arco di Travertino.<br />

Quanto alla diffusione della cartografia geometrica alla<br />

scala corografica, mentre in tutta l’Europa si apprestano<br />

i preparativi per l’allestimento di carte d’artiglieria, sul<br />

suolo della nostra penisola è nello Stato della Chiesa che<br />

si compiono le prime esperienze per la misura dell’arco di<br />

meridiano compreso tra Roma e Rimini e per la successiva<br />

realizzazione della prima carta geodetica italiana, condotte<br />

tra il 1750 ed 1753, dai padri gesuiti Ruggero Giuseppe<br />

Boscovich (1711-1787) e Christopher Maire (1697-1767).<br />

Gli esiti delle loro operazioni geodetiche non risultano<br />

convergenti rispetto ai precedenti valori di lunghezza del<br />

grado ottenuti nella parte sud della meridiana di Francia; e la<br />

differenza tra tali grandezze induce Boscovich, da una parte, a<br />

ritenere confermata la teoria newtoniana dello schiacciamento<br />

polare e, dall’altra, ad attribuire le discrepanze tra i due dati<br />

sperimentali all’azione perturbatrice delle masse orografiche<br />

sulla direzione del filo a piombo, aprendo di fatto una delle<br />

pagine più importanti della storia della geodesia e riguardante<br />

appunto il problema della deviazione della verticale.<br />

Sul piano cartografico, l’esperienza di questi due pionieri<br />

della cartografia geodetica italiana vale a determinare<br />

l’inquadramento geometrico e la realizzazione della Nuova<br />

Carta Geografica dello Stato Ecclesiastico [...], di Christopher<br />

Lateran), of Rome, the Tiber, Campidoglio square, St. Peter’s<br />

Dome, the Trajan’s Column, the Saturn’s Temple, the Vespasian’s<br />

Temple, the Coliseum, and the Travertine Arc.<br />

As for the shift from the geometrical cartography to the<br />

chorographical scale, while in the whole Europe they were<br />

preparing maps for the artillery, in Italy and in the Vatican<br />

State the first experiments on the measurement of the meridian<br />

arc took place, starting from the meridian between Rome<br />

and Rimini. After that, the Jesuit Fathers Ruggero Giuseppe<br />

Boscovich (1711-1787) and Christopher Maire (1697-1767)<br />

carried on (from 1750 to 1753) the first studies for realisation<br />

of the first Italian geodetic map.<br />

The results of their investigations didn’t confirm the previous<br />

measurements of the grade length obtained in the surveys on the<br />

southern France meridian. The discrepancies between the two<br />

measurements made Boscovich think that the Newton’s theory<br />

was confirmed and that the differences among the experimental<br />

data were due to the influence of the mountains blocks on the<br />

plumb line. A new era in the in the history of geodetics had<br />

been open: an era that will have to deal with the problem of<br />

the vertical deflection.<br />

Talking abut cartography, the experience of these two pioneers<br />

Ruggero Giuseppe Boscovich, "Th eoria philosophiae naturalis redacta ad<br />

unicam legem virium in natura existentium", 1763<br />

Frontespizio<br />

Title Page<br />

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