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Geocentro Magazine - Fondazione Geometri

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ANNO II | n. 7 | GENNAIO - FEBBRAIO 2010<br />

Dalla micro alla macro scala, quando la natura ispira prodotti<br />

nano tecnologici per l’architettura<br />

Il campo della nanotecnologia non è solo quello dei circuiti<br />

elettrici, ma anche quello che trae origine dallo studio di<br />

fenomeni che avvengono in natura a scala nanometrica.<br />

Quali, in particolare, l’effetto loto o l’adesione del geco,<br />

o la tela del ragno, che trovano un enorme interesse nel<br />

campo dell’architettura. La capacità di far scorrere le gocce<br />

d’acqua dalla superficie delle foglie di loto, evitando qualsiasi<br />

adesione e permettendo di mantenere pulite le foglie grazie<br />

ad una nano struttura, ha infatti ispirato la produzione di<br />

vetri autopulenti. Così come la capacità del geco di aderire<br />

alle superfici verticali è oggetto di numerosi studi atti ad<br />

individuare nel campo dell’edilizia colle speciali in grado di<br />

offrire prestazioni adesive sempre più elevate.<br />

Ulteriore fenomeno a scala nanometrica è quello foto<br />

catalitico, che trae spunto dalla fotosintesi clorofilliana. I<br />

materiali fotocatalitici per uso edile rappresentano uno dei<br />

più interessanti sviluppi apparsi nel settore in questi ultimi<br />

anni. Attualmente i vantaggi evidenziati dalla ricerca sono<br />

quelli di un effettivo funzionamento e capacità positiva e<br />

ininterrotta di “mangiatori” di sostanze nocive in qualsiasi<br />

ambiente, dall’edilizia ospedaliera, a quella industriale, ai vari<br />

locali ad uso collettivo o privato. I materiali disinquinanti<br />

per ossidazione foto catalitica – da applicare come involucri<br />

o pavimentazioni esterne - permettono la degradazione di<br />

inquinanti organici e ossidi di azoto. L’energia luminosa può<br />

inoltre essere utilizzata per attivare processi battericidi per<br />

scopi igienici in locali quali l’edilizia ospedaliera, laboratori,<br />

cucine, mense, ristoranti, ecc.<br />

In termini concreti tutto ciò, se ulteriori studi lo<br />

confermeranno, significa un valore inestimabile per la<br />

salute dell’uomo e dell’ambiente a livello delle varie classi<br />

di esigenze:<br />

Sicurezza: la sicurezza delle vite umane, l’eliminazione<br />

dell’inquinamento indoor e outdoor;<br />

Benessere: caratteristiche termoacustiche e foto catalitiche<br />

dei materiali con risvolti sul piano psicologico, sociale e fisico<br />

legati al vivere in un mondo più pulito;<br />

Gestione: minori manutenzioni e maggior igiene dell’edificio<br />

grazie alle pitture autopulenti;<br />

Salvaguardia dell’ambiente: riduzione delle emissioni grazie<br />

ai materiali fotocatalitici.<br />

Architettura e tecnologie innovative<br />

Un proverbio cinese afferma: «quando il vento cambia intensità<br />

alcuni costruiscono muri, altri costruiscono mulini a vento».<br />

Grattacieli quali il Dynamic Architecture Tower a Dubai,<br />

il World Trade Center a Manama, il Greenpix a Pechino<br />

evidenziano un tentativo di osare andando verso architetture con<br />

integrate tecnologie innovative e fonti energetiche rinnovabili,<br />

capaci di offrire un’immagine comunicativa e informativa.<br />

Uno degli edifici recentemente costruiti a Pechino in occasione<br />

Dynamic Architecture Tower, Dubai<br />

dei Giochi Olimpici 2008, il Greenpix, premiato per la<br />

sostenibilità, può essere considerato un vero e proprio simbolo<br />

di innovazione tecnologica e di ricerca di caratteristiche<br />

altamente performanti in termini di efficienza energetica e<br />

comunicativa. L’involucro si presenta come un monitor, di<br />

oltre 2000 m2, dotato di pannelli fotovoltaici policristallini a<br />

densità variabile, capaci di assorbire luce solare e tramutarla<br />

in energia. Lo studio e applicazione della variazione di<br />

densità dei pannelli fotovoltaici policristallini permette un<br />

adeguato grado di illuminamento interno con luce naturale<br />

complementare a quella artificiale. L’irradiamento solare in<br />

surplus viene tramutato in energia per dare la possibilità<br />

di illuminarsi di notte tramite 2.292 punti luce LED. La<br />

domotica interviene nel momento in cui si parla di gestire i<br />

meccanismi, siano essi legati all’illuminazione, all’accensione,<br />

al controllo remoto dei guasti e soprattutto alla gestione<br />

dell’energia, da immagazzinare, convertire, reimmettere.<br />

Quale futuro?<br />

L’architettura ad oggi ci offre esempi di integrazioni innovative,<br />

soprattutto nei Paesi commercialmente ricchi. Tale scelta<br />

non deve essere solo immagine ma mezzo di comunicazione<br />

per chi, in altri Paesi, vorrà emulare in relazione al contesto<br />

paesaggistico, ambientale, sociale ed economico, proiettando<br />

l’edilizia in un’Architettura sostenibile.<br />

L’innovazione tecnologica, se utilizzata con razionalità<br />

ed etica, può essere l’occasione per recuperare condizioni<br />

compromesse e per intervenire in coerenza con un benessere<br />

da ridisegnare per un sempre più grande numero di persone.<br />

Gruppo GEDI

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