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Geocentro Magazine - Fondazione Geometri

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ANNO II | n. 7 | GENNAIO - FEBBRAIO 2010<br />

sia come professionista, sia come persona. Ma, lo ripeto,<br />

occorre avere gli stimoli giusti, altrimenti non si sanno<br />

cogliere nemmeno questi aspetti”.<br />

Ogni corpo illuminante, come si diceva, viene progettato per<br />

soddisfare particolari esigenze. Nel metterlo in produzione<br />

quanto è importante la realizzazione del prototipo?<br />

“Per me è fondamentale. Costruire il prototipo mi dà<br />

non tanto la possibilità di mettere a punto, per esempio,<br />

forma e congegni, ma piuttosto di capire le potenzialità<br />

dell’oggetto, i suoi segreti sui quali poi posso lavorare. Al<br />

contrario, con un progetto fatto solo a computer o su carta<br />

non scattano quegli stimoli o le intuizioni che ti consentono<br />

poi di trasmettere all’oggetto sensibilità e l’anima che deve<br />

necessariamente avere. E questo perché l’anima all’oggetto<br />

“Via… ggiando per costruirsi”<br />

In occasione della terza edizione del Festival dell’arte<br />

Contemporanea di Faenza (21-23 maggio 2010) di cui Viabizzuno<br />

e partner, Mario Nanni ha progettato un tour ed un padiglione<br />

mobile davvero speciale che già negli ultimi mesi dello scorso anno<br />

e sino al prossimo maggio ha fatto (e farà) tappa in numerose città<br />

italiane ed europee.<br />

Il padiglione mobile è uno spazio pensato come un’offi cina di<br />

idee, un casa in movimento dove protagonisti sono in primo<br />

luogo la luce, il calore dell’accoglienza, la possibilità dello<br />

riesci a trasmetterla solo vivendolo. Avendolo vicino,<br />

guardandolo, toccandolo. Insomma capendolo. Ecco perché<br />

per me il prototipo è decisivo”.<br />

E prima di arrivare al prototipo? Come nascono, insomma,<br />

le idee a Viabizzuno?<br />

“Le idee nascono nell’arco della giornata. Non c’è un vero<br />

e proprio programma e questo a volte destabilizza un po’<br />

il gruppo di lavoro perché magari si trovano coinvolti in<br />

un determinato progetto e dopo pochissimo tempo diventa<br />

un’altra cosa. Come dicevo prima le idee nascono da delle<br />

esigenze e da delle intuizioni. Poi hanno un iter molto<br />

veloce che passa dalla prototipazione, alla sperimentazione<br />

con i primi test e poi allo sviluppo. Alcuni progetti hanno<br />

un corso brevissimo, altri, al contrario lungo. Non esiste<br />

Il padiglione durante una tappa del tour<br />

scambio, del confronto, l’invito ad entrare ed impossessarsi di<br />

ogni angolo per abitarlo.<br />

All’arrivo nelle diverse destinazioni del tour “Via… ggiando per<br />

costruirsi”, il camion di Viabizzuno si scoperchia aprendo una<br />

veranda a terrazza ai momenti di convivialità e al suo interno dà<br />

spazio ad un luogo domestico fatto per progettare, per studiare e<br />

sperimentare la luce: quella naturale che lo permea nelle feritoie<br />

e quella artifi ciale che si progetta e si sperimenta di volta in volta<br />

tra le mani dei visitatori.<br />

foto di Pietro Savorelli

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