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Geocentro Magazine - Fondazione Geometri

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Attilio Stocchi<br />

Piazza San Fermo ad Almé, Bergamo<br />

Un’idea romantica guida in modo subliminale il pensiero<br />

sotteso al progetto di questa piazza italiana, Piazza San Fermo<br />

ad Almé in provincia di Bergamo, romantica nei sensi sia più<br />

emotivi ed epidermici, sia più storici e filosofici: vale a dire<br />

l’immagine inconsciamente diffusa che vuole l’architettura<br />

medievale ben accompagnata da una ricca presenza naturale,<br />

di vegetazione spontanea e rigogliosa. Sulla piazza spicca<br />

infatti la figura della torre medievale, addomesticata agli usi<br />

civili nel corso del tempo, i cui caratteri erano come trattenuti,<br />

imbavagliati, accostati alle sole essenze arboree puntuali dei<br />

cortili limitrofi.<br />

L’architetto Attilio Stocchi, il progettista chiamato ad<br />

intervenire, in questo caso assieme a Dimitri Chatzipetros,<br />

pensa allora ad un prato verde antistante la torre, ma realizzato<br />

mediante un materiale tipico degli spazi pubblici italiani,<br />

quale quello lapideo. Questa è pertanto la genesi più istintiva<br />

dell’intervento, chiamiamola appunto l’idea. Viene poi<br />

subito di seguito la traduzione dell’idea in progetto, secondo<br />

i dettami della buona tecnica e dell’arte del costruire.<br />

Il progettista Stocchi spiega come, in massima sintesi, il suo<br />

approccio al progetto per lo spazio pubblico coincida con il<br />

rinvenimento di motivi storici attinenti lo spazio specifico –<br />

ciò che lui definisce il pretesto – ed in parallelo la percezione<br />

dei contenuti geografici, naturali ed ambientali rientranti<br />

invece nella sfera del contesto. In questo caso la presenza<br />

medievale è al contempo pretestuale e contestuale. Costituisce<br />

infatti pretesto per le sensazioni che evoca, mentre costituisce<br />

contesto per l’insieme di saperi costruttivi che rappresenta.<br />

Nella torre fanno ancora mostra di sé le originarie pietre<br />

Progetto e realizzazione: 2005-2006<br />

Progettista: Attilio Stocchi con Dimitri Chatzipetros<br />

Collaboratori: Hiroko Ogawa<br />

In alto, lo scorcio della piazza verso la torre medievale<br />

Sopra, uno scatto fotografi co ravvicinato del Serpentino della Val Malenco<br />

A sinistra, la seduta pubblica realizzata su disegno<br />

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