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Geocentro Magazine - Fondazione Geometri

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26<br />

PROGETTI<br />

Costruire<br />

in pietra<br />

di Alfonso Acocella<br />

Professore ordinario di Tecnologia dell’architettura presso la Facoltà<br />

di Architettura di Ferrara, Acocella è titolare dell’insegnamento di<br />

“Costruzioni in pietra” nel Corso di laurea in Architettura e del<br />

“Laboratorio di metodologie per definizione di progetto” nel Corso di<br />

laurea in Design del prodotto industriale. È Vicepresidente di SITdA<br />

(Società Italiana Tecnologia dell’Architettura) ed autore di numerose<br />

pubblicazioni editoriali tra le quali “L’architettura di pietra” (Firenze,<br />

Alinea-Lucense, 2004). Nel 2005 ha fondato il blog tematico<br />

www.architetturadipietra.it. (vedi box a pag. 29).<br />

Le presentazioni dei progetti “Cappella funeraria a<br />

Castelmorrone”, “Casa bifamiliare a Pozzovetere (Caserta)” e<br />

“Piazza San Fermo ad Almé” (Bergamo) proposte nell’articolo<br />

sono a cura dell’architetto Alberto Ferraresi.<br />

Per capire la pietra nel suo millenario rapporto con l’atto della<br />

costruzione dobbiamo innanzitutto chiederci cos’è la pietra in<br />

quanto materia della natura e cos’è la pietra che diventa materiale<br />

per l’architettura. Pressoché onnipresente è la roccia intorno<br />

a noi in quanto crosta terrestre ed ossatura del mondo intero.<br />

Emergendo a formare rilievi montuosi, stabilizzandosi sotto le<br />

pianure, inabissandosi a creare scoscendimenti e faglie, tiene<br />

insieme ogni cosa e conferisce alla terra il suo profilo generale.<br />

Ci siamo chiesti più volte, lungo la nostra riflessione sul tema,<br />

come ha preso avvio l’utilizzazione della pietra per le esigenze della<br />

costruzione; quando - soprattutto - le rocce staccate dal banco<br />

di cava e sagomate secondo precise e definite configurazioni<br />

geometriche, sono passate dall’informalità della natura agli<br />

artifici dell’Arte e dell’Architettura.<br />

L’uomo, indubbiamente, ha iniziato a confrontarsi con<br />

l’universo litico sin dal suo primordiale essere sulla terra, per<br />

proseguire attraverso manifestazioni più coscienti, mirate e<br />

Cimitero Militare Germanico Della Futa, Firenzuola (FI)<br />

Realizzato a partire dal 1961 su progetto dell'architetto tedesco Dieter Oesterlen e dei paesaggisti<br />

Walter Rossow ed Helmut Bournot<br />

intenzionalizzate, soprattutto soppesando ed intravedendo in<br />

questa materia - offerta dalla natura in una assai ampia varietà<br />

di tipi, di durezze, di configurazioni - le condizioni propizie<br />

per farne arma, monile, strumento di lavoro, recinto, ricovero,<br />

monumento.<br />

In molti sono a sostenere che le origini dell’uso della pietra nelle<br />

costruzioni sono da collegare alla semplice ed intuitiva pratica<br />

della raccolta e valorizzazione dei frammenti staccati dalle<br />

masse rocciose dei monti per effetto di fenomeni naturali quali<br />

fratture della crosta terrestre, frane, alluvioni, depositi morenici,<br />

erosioni, ecc. Costruzioni litiche ottenute attraverso selezione<br />

ed accumulazione-composizione, quindi, di pietre erratiche:<br />

macigni, massi, pietre stratificate, schegge informi a spigoli<br />

vivi, ma anche grandi e piccoli ciottoli (fluviali e marini) dalle<br />

superfici morbide e levigate sia pur più difficili da “stabilizzare”<br />

- nell’opera muraria - a causa della loro “rotondità” che ne<br />

impedisce la messa in opera a secco.<br />

È la primitiva ricerca e valorizzazione delle pietre come si trovano<br />

in natura sulla superficie terrestre: “brutali”, non “raffinate”,<br />

affatto “geometrizzate” dall’uomo, e tuttavia già inscritte<br />

all’interno di un progetto, di una logica costruttiva. Questi<br />

elementi litici, di dimensione e forma eterogenea, permettono la<br />

sola costruzione di opere rudimentali a secco (muri, sostruzioni,<br />

argini di campo, tombe) la cui stabilità è assicurata da strutture<br />

resistenti a forte spessore con i massi più grandi che fungono,<br />

normalmente, da paramento esterno rispetto al riempimento<br />

interno di pietrame più minuto.<br />

Il permanere della pietra nella lunga durata temporale indurrà<br />

ben presto l’uomo a cimentarsi e perfezionare il magistero del<br />

tagliare e del configurare le pietre (stereotomia) di cui il nostro<br />

Paese ci ha lasciato testimonianze e permanenze monumentali<br />

ammirate da secoli da visitatori di tutto il mondo.<br />

Alfonso Acocella

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