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Geocentro Magazine - Fondazione Geometri

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compartecipata di ACER e Comune di Reggio Emilia.<br />

Si riescono in questo modo a soddisfare le esigenze<br />

abitative di 3.850 nuclei familiari, composti per il 17,66%<br />

da cittadini extracomunitari.<br />

ACER Reggio Emilia ha condotto importanti progetti<br />

di riqualificazione che hanno interessato vaste aree del<br />

territorio reggiano. In particolare, ha portato a termine<br />

tre piani di riqualificazione del patrimonio nei quartieri<br />

Stranieri, Foscato e Mascagni.<br />

Nel quartiere Stranieri, prima della riqualificazione, erano<br />

presenti 324 alloggi pubblici e 27 alloggi privati, per un<br />

totale di 369 alloggi; dopo la riqualificazione, gli alloggi sono<br />

diventati 414 di cui 222 alloggi pubblici e 192 privati.<br />

Nel quartiere Foscato la riqualificazione ha portato alla<br />

costruzione di 178 nuovi alloggi e alla ristrutturazione di<br />

38 alloggi esistenti (166 alloggi ERS e 50 alloggi a canone<br />

calmierato).<br />

Il quartiere Mascagni, infine, a seguito della riqualificazione<br />

è composto da 141 alloggi: 89 alloggi ERS, 10 a canone<br />

calmierato e 42 per studenti.<br />

Il caso del Quartiere Compagnoni<br />

Nel Quartiere costruito nell’immediato dopoguerra i nuovi<br />

palazzi vengono assegnati a 1.500 persone provenienti da<br />

realtà urbane caratterizzate da profondo disagio e degrado<br />

sociale, creando un processo di marginalizzazione degli<br />

abitanti e la ghettizzazione del nuovo sistema insediativo.<br />

Nel 2001 hanno inizio i lavori per il riassetto urbanistico<br />

e sociale dell’intero quartiere. ACER Reggio Emilia si è<br />

occupata dell’attività di progettazione e della successiva<br />

gestione degli alloggi di proprietà del Comune di<br />

Reggio Emilia. Dall’analisi complessiva dello stato di<br />

conservazione degli alloggi, è valutata più utile - al fine<br />

di un risanamento strutturale e sociale - la demolizione<br />

integrale dei palazzi. Il necessario trasferimento di interi<br />

nuclei familiari per permettere le demolizioni e le successive<br />

ricostruzioni, ha consentito l’attuazione di politiche atte<br />

a favorire il mix sociale. Attraverso innovative tecniche<br />

e tecnologie, si sono così realizzati fabbricati con elevati<br />

standard qualitativi che permettono una sensibile riduzione<br />

dei costi di gestione garantendo, al contempo, elevato<br />

comfort abitativo. L’impianto complessivo del progetto<br />

ricalca lo schema territoriale esistente – allineamento dei<br />

fabbricati – per non snaturare completamente l’elemento<br />

caratterizzante del precedente insediamento. Dal 2004<br />

al 2008 ACER ha gestito il trasferimento di circa 200<br />

famiglie che, in attesa della ricostruzione, sono state<br />

dislocate in altri alloggi opportunamente predisposti alle<br />

loro necessità. Lo studio del progetto si è posto le seguenti<br />

finalità: riassetto urbanistico e sociale dell’intero quartiere,<br />

miglioramento delle condizioni di salubrità e sicurezza,<br />

implementazione dei servizi, delle aree di verde pubblico<br />

e delle infrastrutture a servizio del territorio, riassetto<br />

della viabilità di quartiere e dei sistemi infrastrutturali,<br />

riconfigurazione delle tipologie residenziali esistenti e<br />

riduzione dei consumi energetici.<br />

L’analisi della storia del quartiere fa emergere chiaramente<br />

quanto lo spazio possa condizionare la vita delle persone - sia<br />

in termini positivi che negativi - non solo a livello del singolo<br />

nucleo familiare ma anche a livello urbano, con la relazione<br />

tra un quartiere ed il resto della città. In modo particolare<br />

è emerso come sia fondamentale il corretto mix sociale tra<br />

i residenti affinché non si creino a priori le condizioni che<br />

possono favorire fenomeni di marginalizzazione. E’ per<br />

questo che ACER sta definendo un nuovo regolamento per<br />

l’assegnazione degli alloggi, strumento efficace per garantire<br />

il giusto equilibrio sociale.<br />

(Materiali tratti dalla relazione di Marco Corradi, Presidente<br />

ACER Reggio Emilia, e Alessandro Viglioli, Dirigente Area<br />

tecnica)<br />

ACER FERRARA<br />

L’Azienda che gestisce il patrimonio di abitazioni pubbliche<br />

dei Comuni della provincia di Ferrara, ha avviato diversi<br />

interventi di riqualificazione di fabbricati e di interi quartieri<br />

nell’ambito del patrimonio in gestione.<br />

Dalla metà degli anni ottanta ad oggi sono circa un migliaio<br />

gli alloggi ristrutturati o realizzati nell’ambito di operazioni<br />

di demolizione e ricostruzione, (ACER Ferrara gestisce circa<br />

seimilacinquecento alloggi), oltre ad importanti contenitori<br />

di servizio ed urbanizzazioni.<br />

Tra queste certamente una delle più significative e controverse<br />

è stata la riqualificazione di un quartiere totalmente<br />

costituito da alloggi sociali, il Barco, caratterizzato da<br />

diffusi fenomeni di obsolescenza dei fabbricati e degrado<br />

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