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san Sebastiano, santa Caterina e sant’Antonio; il visitatore ordina inoltre di sistemare<br />

le sepolture all’interno della chiesa.<br />

Il vescovo Pietro Secondo Radicati incontra nella sua visita del 1725 una strenua<br />

opposizione da parte dell’abate commendatario: dopo una minaccia di scomunica<br />

l’abate permette al visitatore di accedere alla chiesa, e soffermandosi sull’altare del<br />

Rosario il Radicati 105 segnala l’esistenza di un quadro rappresentante “Aledramo<br />

marchese di Monferrato”, trascrive l’iscrizione posta da Stefano Rolla nel 1581,<br />

attestante la traslazione delle reliquie del marchese, ed indica che “nel pavimento vi è<br />

poi una gran lapide”. L’edificio visitato dal Radicati è quello tutt’ora esistente; a<br />

destra del coro si trovava una porta che tramite il campanile, come accade ancora<br />

oggi, metteva in comunicazione la chiesa con la “corte”, un chiostro risalente al XIV<br />

secolo; il visitatore segnala anche l’esistenza di un’iscrizione nella controfacciata<br />

attestante una nuova consacrazione dell’edificio, avvenuta nel 1590 ad opera del<br />

vescovo di Casale ed effettuata probabilmente al termine dei lavori di ripristino già<br />

segnalati dal Ragazzoni. Gli atti della visita del Caravadossi 106 confermano la<br />

presenza del sepolcro di “Aledramo” presso l’altare del Rosario e la posizione del<br />

campanile, a cui si accede “dalla parte dell’epistola”, a sud rispetto alla chiesa.<br />

105<br />

ASDC, Visite Pastorali, 463-478, Visita pastorale del Vescovo mons. Pietro Secondo Radicati.<br />

Città A - I. Volume I. c. 853:<br />

“ Altare del Rosario<br />

In cornu evangelii vi è sopra il muro in ginocchio l’effigie di Aledramo marchese di Monferrato con la<br />

seguente iscrizione sopra una lapide in detto muro […] e nel pavimento vi è poi una gran lapide.”<br />

cc. 857-857v:<br />

“Stato interiore, et esteriore della chiesa<br />

Il corpo della chiesa è fatto in una sola navata con tre chiavi trasversanti di ferro. Vi è una fenestra in<br />

tre quadri sopra la porta, e due in choro. […] Dietro l’altare maggiore vi è il choro stretto, e longo, et a<br />

destra l’uscio che ha la communicazione nella corte passandosi sotto il campanile, quale ha tre<br />

campane con corde buone. […]<br />

Per di dentro poi di essa chiesa sopra la porta vi è la seguente iscrizione a lettere grosse: Hec Abbatialij,<br />

et parrocchialij ecclesia anno MDLXXXX Chal. 9mbris a domno D. Alexandro Andreascio Casalensi<br />

episcopo […] fuit consecrata.”<br />

106<br />

ASDC, Visite Pastorali, 472-487. Visita Pastorale del Vescovo Mons. Pietro Gerolamo<br />

Caravadossi. Atti e decreti. G. I. L. M. O. P. Volume II..c. 39v: “ Ad altare B. M. V. de Rosario<br />

A cornu evangelij si vede dipinto sul muro l’effigie di Aldramo Marchese di Monteferrato con la<br />

seguente inscrizione scolpita in una lapide […] E al di sotto vedesi lo stemma gentilizio di detto<br />

marchese […] e nel pavimento una gran lapide.”<br />

c. 41v:<br />

“ Ad campanile<br />

Il campanile ha l’uscio corrispondente in coro della parte dell’epistola, e sopra di esso vi sono tre<br />

campane […].”<br />

366

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