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secondaria importanza 96 che testimoniano l’attività del monastero per tutto il XIII<br />

secolo, compresi due atti di vendita promulgati dagli abati Guglielmo e Benedetto,<br />

rispettivamente nel 1250 97 e nel 1253 98 , “cum consensu et voluntate fratrum suorum”.<br />

Nell’estimo delle Chiese, Benefici e Monasteri della diocesi di Vercelli del 1299 99 il<br />

monastero di Grazzano “cum Ecclesia sancti Clementis” è registrato nel territorio<br />

della pieve di San Cassiano, viene autonomamente segnalato come monastero nel<br />

registro delle decime imposte dal pontefice Clemente VI nel 1348 100 e nel registro<br />

delle decime triennali 1354-1357 101 , appare nuovamente unito alla chiesa di San<br />

Clemente nell’elenco dei benefici ecclesiastici ed estimo dei contributi sinodali del<br />

1440 102 .<br />

Quando, durante la visita apostolica nella diocesi di Casale Monferrato del 1577, il<br />

vescovo di Novara Girolamo Ragazzoni si reca all’antica abbazia dedicata ai Santi<br />

Vittore e Corona, trova in corso un esteso cantiere di restauro 103 che ordina di portare<br />

a compimento quanto prima; l’esortazione del visitatore apostolico certamente viene<br />

recepita in quanto pochi anni dopo, nel 1584, il vescovo di Viterbo Carlo Montiglio 104<br />

trova una chiesa nuova, dotata dell’altare maggiore e di altri dedicati alla Vergine, a<br />

96 Cartario dei monasteri di Grazzano, Vezzolano, Crea e Pontestura (961-1304) cit., doc. 47 pp. 51-<br />

53 (il pontefice Innocenzo IV commette all’abate di Grazzano di far prestare obbedienza dal prevosto,<br />

arcidiacono e capitolo di Torino all’abate di San Genuario, eletto vescovo di Torino); doc. 48 pp. 53-<br />

54 (Corrado, arciprete di Grana, sentenzia in questione fra Guglielmo abate di Grazzano, Enrico rettore<br />

della chiesa di San Giulio di Altavilla, i signori Anselmo, Pietro, Giacomo e Ghigo Cavandani e<br />

Guglielmo e Ghiglione di Porta); doc. 49 pp. 54-55 (Enzo, re di Sardegna e legato imperiale, dona<br />

privilegi a diversi monasteri tra cui quello di Grazzano).<br />

97 Ivi, doc. 51 pp. 57-58.<br />

98 Ivi, doc. 52 pp. 58-59.<br />

99 Acta Reginae Montis Oropae cit., p. 37.<br />

100 Ivi, p. 116.<br />

101 Lombardia et Pedemontium. Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV cit., p. 292.<br />

102 Acta Reginae Montis Oropae cit., p. 236.<br />

103 ASDC, Visite Pastorali, 456-458, Decreti della visita Apostolica di Monsignor Girolamo Ragazzoni<br />

(1577), Vescovo di Novara. c. 73: “ Nell’abbazia di Grazzano dei Santi Vittore e Corona<br />

Si finisca quanto prima l’incominciata instaurazione di quella chiesa conforme all’ordine fatto qui in<br />

visita.”<br />

104 ASDC, Visite Pastorali, 456-459, Decreti della Visita Apostolica di Monsignor Carlo Montiglio<br />

(1584), Vescovo di Viterbo. cc. 142v-144v: “Nella Abbazia di Grazzano ch’è sotto il titolo di S.to<br />

Vittore Parrocchia.<br />

Al s. Abbate farvi restorar il mondino di pitture et colori più vivi di quelli che vi sono adesso, et levi<br />

quel tramezzo che divide esso mondino, et lo facci fodrare […] come è fodrata quella part dove hora<br />

stà il santissimo sacramento ne in esso si conservino più le reliquie, ne altra cosa […]. Le sepolture fra<br />

un mese si accomodino et riduchino alla forma descritta nelle suddette instruttioni dalli patroni di esse<br />

passato il quale si riempino di terra, o, si diano a altri che le voglino accompagnare.”<br />

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