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in cui cinque fori delineano una croce. L’abside presenta la medesima<br />

apparecchiatura muraria del fianco meridionale ed è spartita da due semicolonne in<br />

tre specchiature, anch’esse decorate da un fregio ad archetti pensili intrecciati. Nelle<br />

specchiature centrale e meridionale si aprono due finestre decorate da modanature<br />

multiple; in quella meridionale, invece, non è presente alcuna apertura: in questa parte<br />

l’apparato murario è stato ritessuto, come indica anche la parziale assenza del fregio<br />

ad archetti semplici, tuttavia è probabile che originariamente non vi si trovasse alcuna<br />

finestra in quanto nelle attestazioni delle visite pastorali si riscontra che nel 1736<br />

nell’abside si aprivano solo due monofore. Come è verificabile per il fianco<br />

meridionale, anche l’abside è stata rialzata da un setto murario in laterizio e la<br />

contraffortatura verso nord è stata scalpellata. A nord rispetto alla chiesa, allineato al<br />

presbiterio, si trova il campanile, di cui solo i primi due livelli risultano originali. Il<br />

livello terreno non presenta scansioni decorative, ma si apre una finestra sul fianco est<br />

che certamente è stata ampliata, se vi si trovava in origine. Il primo livello è scandito<br />

da una lesena in due specchiature, anch’esse decorate da un fregio ad archetti<br />

intrecciati poggianti su peducci realizzati secondo la medesima tecnologia<br />

riscontrabile nell’abside e nel fianco meridionale. Il fianco settentrionale della<br />

struttura non è leggibile in quanto inglobato nella fabbrica ottocentesca a pianta<br />

centrale.<br />

L’interno della chiesa svela ancora le sue strutture antiche nelle parti in cui l’intonaco<br />

è stato rimosso: attualmente è coperta da una volta a padiglione con unghie in<br />

corrispondenza delle ampie finestre aperte verso sud, e sia il rialzo delle murature che<br />

la realizzazione della volta devono essere datate a dopo il 1736, in quanto il visitatore<br />

Radicati 74 nel 1724 attesta che la fabbrica “è rustica col nudo tetto in qualche parte<br />

disordinato”; la partitura delle volte, inoltre, non rispetta la scansione parietale<br />

definita dalle lesene del fianco meridionale. Nella controfacciata sono ancora<br />

riconoscibili le tracce dell’archivolto del portale, così come nel fianco sud sono<br />

individuabili le monofore originarie. In prossimità dell’abside nel fianco<br />

settentrionale è visibile la struttura del campanile: al piano terreno si trova un portale<br />

architravato che permette di accedere ad un vano absidato, orientato, coperto da volta<br />

74 ASDC, Visite Pastorali, 463-478, Visita pastorale del Vescovo mons. Pietro Secondo Radicati. Atti e<br />

decreti. Città A-I. Volume I. cc. 351v-352.<br />

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