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ealizzazione di una croce. Gli atti della visita del vescovo Radicati 61 (1723)<br />
forniscono ulteriori indizi: la fabbrica “è buona ma interiormente è rustica”, quindi i<br />
conci antichi non sono coperti da intonaci, non sono presenti volte ma solo il “nudo<br />
tetto in qualche parte disordinato”, mentre il pavimento è in buone condizioni.<br />
L’altare è isolato e vi si trova una “icona buona con l’immagine della B. V., S.<br />
Giorgio e S. Bono”, le uniche celebrazioni nell’edificio si svolgono nel giorno della<br />
festa del santo titolare. Ulteriori dettagli sulla struttura e le memorie relative<br />
all’edificio sono contenute negli atti della visita pastorale del vescovo Caravadossi 62<br />
(1730). La chiesa viene esaminata da Giacinto Pozzobonelli, convisitatore delegato<br />
dal vescovo, che segnala l’esistenza, dietro l’altare, di “un picciolissimo coro<br />
illuminato da due picciol finestre fatte in forma bislonga”, ovvero l’abside le cui<br />
monofore non erano ancora state tamponate. Viene segnalata l’esistenza del<br />
campanile “nella parte del vangelo”, le cui condizioni di conservazione non dovevano<br />
essere buone in quanto viene sottolineato che le murature sono “smonte”; il visitatore<br />
61<br />
ASDC, Visite Pastorali, 463-478, Visita pastorale del Vescovo mons. Pietro Secondo Radicati. Atti e<br />
decreti. Città A-I. Volume I. cc. 351v-352:<br />
“S. Giorgio<br />
Parochia antica<br />
In quanto alla fabrica è buona ma interiormente è rustica col nudo tetto in qualche parte disordinato,<br />
pavimento buono. Non vi è che la mensa isolata con un gradino, et un icona buona con l’immagine<br />
della B. V. S. Giorgio e S. Bono. Le tavolette sono vecchie. Due mantili, et una tovaglia, tavolato, e<br />
pietra buona. Contraltare decente, e bradella buona.<br />
Si canta la messa, e vespro dal Paroco nel giorno di S. Giorgio.”<br />
62<br />
ASDC, Visite Pastorali, 471-486. Visita Pastorale del Vescovo Mons. Pietro Gerolamo Caravadossi.<br />
Atti e decreti. Città. A. B. C. F. Volume I. cc. 475-475v:<br />
“ Ad ecclesiam Sancti Georgii<br />
Essendo questa chiesa visitata dal Rev.mo Sig. Giacinto Pozzobonelli, come Convisitatore delegato da<br />
Mons. Ill.mo Vescovo Pietro Gerolamo Caravadossi […].<br />
Vi è all’altare un’icona colle Sagre Immagini di Maria Vergine col Bambino, San Giorgio, e San<br />
Bonone. Viene il medesimo ornato di crocifisso con due candelieri d’ottone, tavolette indecenti,<br />
tovaglia con due mantili, pietra sagra coperta di tela logora con tavolato, contraltare di tela dipinta, e<br />
predella sufficiente.<br />
Visitate le sagre suppellettili, delle quali l’inventario si trova annesso a questi atti, si sono fatti gli<br />
opportuni decreti.<br />
Dietro il suddetto altare vi è un picciolissimo coro illuminato da due picciol finestre fatte in forma<br />
bislunga con due assoni, che servono per sedili all’intorno.<br />
Nella parte del vangelo vi è il campanile, ma però antico, con muraglie smonte.<br />
A destra entrando in chiesa vi è il vaso di pietra per l’acqua bendetta. […]<br />
Questa chiesa è stata consagrata, come si legge dalla seguente iscrizione scolpita, sul muro dentro il<br />
campanile = Dedicatio hujus ecclesiae facta per Dominum Matheum Episcopum Vercellensem die 11<br />
julii 1410.<br />
La fabrica di questa chiesa è fatta in nude tegole, in due navate con muraglie ruvide, e pavimento<br />
sufficiente, venendo la medesima illuminata da finestre senza impannata, e porta conpetentemente<br />
sicura. Non si ha da alcune memorie il tempo della di lei fondazione, per essere stata anticamente<br />
Parochia.”<br />
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