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19.06.2013 Views

Interno del fusto del campanile 346

Casorzo, San Giorgio Attestazioni documentarie e visite pastorali La Ecclesia Sancti Georgij de cassurcio appare come dipendente dalla pieve di Rosignano nell’estimo delle Chiese, Benefici e Monasteri della diocesi di Vercelli del 1299 55 e nel successivo registro delle decime imposte dal pontefice Clemente VI nel 1348 56 ; la chiesa appare anche nel registro delle decime triennali 1354-1357 57 e nell’elenco dei benefici ecclesiastici ed estimo dei contributi sinodali del 1440 58 . Una lapide 59 in controfacciata, certamente più tarda rispetto agli avvenimenti a cui si riferisce, ricorda che nel 1411 Matteo Cisalberto, dopo aver rinunciato, come plebano di Moncalvo, alla carica di Vescovo di Vercelli nel 1406, affiancò la dedicazione di Santa Maria delle Grazie a quella di San Giorgio. Le strutture materiali dell’edificio sono oggetto degli atti delle visite pastorali, in quella apostolica di Carlo Montiglio 60 (1584) apprendiamo che la chiesa , “unita alla parrocchial di S.ta Maria”, risulta essere trascurata dal parroco: il Montiglio infatti la trova aperta e con “l’altar sfornito”, e pertanto raccomanda che “la tenghi il parroco con più veneratione di quel ha fatto sin hora”. Anche il cimitero adiacente all’edificio necessita di lavori che devono essere finanziati dalla comunità, dalla sua chiusura alla 55 Acta Reginae Montis Oropae cit., p. 36. 56 Ivi, p. 110. 57 Lombardia et Pedemontium. Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV cit., p. 280. 58 Acta Reginae Montis Oropae cit., p. 235. 59 D. O. M. MATTHAEUS CISALBERTUS EX DOMINIS MOMBARUTII MONTISCALVI PLEBANUS ANNO MCDVI VERCELLENSIS RENUNCIATUR EPISCOPUS QUINQUENNIO POST V IDUS JULII HANC AEDEM D. GEORGIO NUNCUPATAM QUAE MODO S. MARIAE GRATIARUM SIBI NOMEN ADSCIVIT SACRO INUNGIT CHRYSMATE 60 ASDC, Visite Pastorali, 456-459, Decreti della Visita Apostolica di Monsignor Carlo Montiglio (1584), Vescovo di Viterbo. c. 104: “ Nella chiesa di S.to Georgio fuor di Casorzo Essendo la detta chiesa consecrata et unita alla parrocchial di S.ta Maria la tenghi il parroco con più veneratione di quel ha fatto sin hora, che l’ha lassata sempre aperta, et l’altare sfornito, però la provedi di pietra sagrata et d’altre cose necessarie, et tenghi la chiesa serrata a chiave et faccia racconciare il pavimento dove è rotto. Al cimiterio si acci serrar alle spese della communità, et se li drizzi una croce in forma, et si tenghi netto dall’immonditia, et serrato a chiave […]. La materia et cementi delle suddette chiese di S. Vincenzo et S.to Georgio che si perdino siano applicati alla restaurazione della casa parrocchiale e della Casina.” 347

Casorzo, San Giorgio<br />

Attestazioni documentarie e visite pastorali<br />

La Ecclesia Sancti Georgij de cassurcio appare come dipendente dalla pieve di<br />

Rosignano nell’estimo delle Chiese, Benefici e Monasteri della diocesi di Vercelli del<br />

1299 55 e nel successivo registro delle decime imposte dal pontefice Clemente VI nel<br />

1348 56 ; la chiesa appare anche nel registro delle decime triennali 1354-1357 57 e<br />

nell’elenco dei benefici ecclesiastici ed estimo dei contributi sinodali del 1440 58 .<br />

Una lapide 59 in controfacciata, certamente più tarda rispetto agli avvenimenti a cui si<br />

riferisce, ricorda che nel 1411 Matteo Cisalberto, dopo aver rinunciato, come plebano<br />

di Moncalvo, alla carica di Vescovo di Vercelli nel 1406, affiancò la dedicazione di<br />

Santa Maria delle Grazie a quella di San Giorgio.<br />

Le strutture materiali dell’edificio sono oggetto degli atti delle visite pastorali, in<br />

quella apostolica di Carlo Montiglio 60 (1584) apprendiamo che la chiesa , “unita alla<br />

parrocchial di S.ta Maria”, risulta essere trascurata dal parroco: il Montiglio infatti la<br />

trova aperta e con “l’altar sfornito”, e pertanto raccomanda che “la tenghi il parroco<br />

con più veneratione di quel ha fatto sin hora”. Anche il cimitero adiacente all’edificio<br />

necessita di lavori che devono essere finanziati dalla comunità, dalla sua chiusura alla<br />

55 Acta Reginae Montis Oropae cit., p. 36.<br />

56 Ivi, p. 110.<br />

57 Lombardia et Pedemontium. Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV cit., p. 280.<br />

58 Acta Reginae Montis Oropae cit., p. 235.<br />

59 D. O. M.<br />

MATTHAEUS CISALBERTUS EX DOMINIS MOMBARUTII<br />

MONTISCALVI PLEBANUS<br />

ANNO MCDVI VERCELLENSIS RENUNCIATUR EPISCOPUS<br />

QUINQUENNIO POST V IDUS JULII<br />

HANC AEDEM D. GEORGIO NUNCUPATAM<br />

QUAE MODO S. MARIAE GRATIARUM SIBI NOMEN ADSCIVIT<br />

SACRO INUNGIT CHRYSMATE<br />

60 ASDC, Visite Pastorali, 456-459, Decreti della Visita Apostolica di Monsignor Carlo Montiglio<br />

(1584), Vescovo di Viterbo. c. 104:<br />

“ Nella chiesa di S.to Georgio fuor di Casorzo<br />

Essendo la detta chiesa consecrata et unita alla parrocchial di S.ta Maria la tenghi il parroco con più<br />

veneratione di quel ha fatto sin hora, che l’ha lassata sempre aperta, et l’altare sfornito, però la provedi<br />

di pietra sagrata et d’altre cose necessarie, et tenghi la chiesa serrata a chiave et faccia racconciare il<br />

pavimento dove è rotto.<br />

Al cimiterio si acci serrar alle spese della communità, et se li drizzi una croce in forma, et si tenghi<br />

netto dall’immonditia, et serrato a chiave […].<br />

La materia et cementi delle suddette chiese di S. Vincenzo et S.to Georgio che si perdino siano<br />

applicati alla restaurazione della casa parrocchiale e della Casina.”<br />

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