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del San Vittore a Montemagno, dove però manca la lesena centrale, datato dal Porter<br />
al 1145.<br />
Dell’antico San Pietro sussiste oggi solo la parte inferiore del campanile; la chiesa,<br />
infatti, ad aula unica orientata con abside poligonale è più tarda: possiamo ipotizzare<br />
che sia Radicati che il Caravadossi abbiano visitato la fabbrica attuale, che quindi può<br />
essere ascritta alla fine del XVII secolo. La chiesa attualmente presenta il presbiterio<br />
rivolto verso nord e l’apparecchiatura stessa della muratura, oltre alle chiare<br />
testimonianze tratte dalle visite pastorali, indica la seriorità dell’edificio rispetto al<br />
campanile che sorge ad ovest. Il campanile è di pianta rettangolare; le pareti est ed<br />
ovest misurano 296 centimetri in larghezza, quelle nord e sud 245 centimetri. La<br />
muratura presenta, nella parte originaria, un’attenta apparecchiatura in conci lapidei<br />
di misure omogenee legati da sottili letti di malta. Una cornice marcapiano, decorata<br />
da un fregio a denti di sega, divide il fusto in due ripiani: l’inferiore è spartito, nei<br />
fianchi ovest e sud, da una lesena in due specchiature, ciascuna sovrastata da una<br />
coppia di archetti pensili ricavati da un unico concio poggianti su di un peduccio<br />
mediano. Il fianco orientale è visibile nella sua porzione inferiore dall’interno della<br />
chiesa, non è presente alcuna decorazione e vi si apre un accesso in rottura come<br />
mostra anche la muratura dell’interno del fusto; il fianco nord, viceversa, non<br />
presenta nel piano inferiore la medesima scansione parietale, infatti nella parete si<br />
apre una porta alta e stretta (56x182 centimetri), ora tamponata, architravata e coperta<br />
da una lunetta cieca. La soglia si trova 42 centimetri al di sopra del piano di calpestio<br />
attorno alla chiesa, che quasi certamente non ricalca l’originario livello del terreno: la<br />
porta è originale, come mostrano le rifiniture degli spigoli dei grandi conci che ne<br />
definiscono gli stipiti. Su questo fianco, inoltre, manca la cornice a denti di sega che<br />
segna il passaggio al secondo livello. Il piano superiore del campanile si presenta su<br />
ciascun fianco decorato da un’unica specchiatura delimitata dalle lesene angolari, e su<br />
ogni lato si apre una stretta monofora a feritoia. La parte culminante del fusto, in cui<br />
si apre un’ampia fornice per ogni fianco, è evidentemente opera di rifacimento, come<br />
mostrano le ridotte dimensioni dei conci impiegati, il loro taglio non regolare quanto<br />
quello delle parti inferiori, l’uso del laterizio negli archivolti dei fornici e nelle pareti<br />
frammisto ai conci lapidei. Fino alla base dei fornici, tuttavia, la muratura si mostra<br />
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