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un attrio” e che a destra sono accatastate delle ossa dietro uno “steccato avanti in<br />
bellissima forma” fatto realizzare dal prevosto Quirico, presente a Rosignano dal<br />
1707 al 1754: l’edificio è in condizioni buone e pertanto non viene richiesto nessun<br />
intervento di manutenzione, il tempio è oggetto di un restauro nel 1762, come ricorda<br />
la lapide in controfacciata, ed a tale intervento deve essere ascritta la decorazione<br />
pittorica dell’aula. Nel 1828 la Confraternita chiede ed ottiene dal Consiglio<br />
Comunale di costruire una volta nell’atrio della chiesa 33 . Sei anni dopo il visitatore<br />
Francesco Ichieri di Malabaila segnala che esiste un campanile “sopra dell’atrio che è<br />
la Torre vecchia dove vi sta la campana maggiore della Comunità che serve per<br />
l’orologio comunale per suonare le radunanze del Consiglio, per dare il segno degli<br />
Agonizzanti, per suonare la passata dei defunti” 34 .<br />
Oltre ad una breve segnalazione da parte del Boltri 35 , che ascrive una parte<br />
dell’edificio al XII secolo, un’ulteriore analisi viene condotta da Arthur Kingsley<br />
Porter 36 che descrive la fabbrica come a singola navata piegata leggermente verso sud,<br />
ed individua nelle volte che coprono l’aula un’aggiunta più tarda rispetto alla prima<br />
fase, come anche la facciata che viene ascritta ad epoca rinascimentale: i frammenti<br />
del XII secolo vengono riconosciuti dallo studioso nei fianchi, caratterizzati dalla<br />
policromia dettata dall’alternanza di conci lapidei e laterizio. Proprio la muratura,<br />
secondo lo studioso analoga a quella della chiesa di Montechiaro d’Asti, inducono il<br />
Porter a datare il Sant’Antonio al 1140; nell’analisi dello studioso statunitense,<br />
tuttavia, non appare menzione dei resti della torre nella facciata interna. Le vicende<br />
della struttura vengono ripercorse dal Cappellaro 37 attraverso le attestazioni<br />
documentarie, quali la segnalazione dell’abbattimento del campanile di facciata nel<br />
1851 per edificare l’attuale Torre Civica attigua alla “casa comunale”: la chiesa di<br />
San Giovanni Evangelista ha rivestito la funzione parrocchiale dal 1555, in<br />
surrogazione della distrutta pieve di San Vittore, sino al 1653, anno in cui il pontefice<br />
sopprime il convento dei Carmelitani destinando la loro chiesa a parrocchia ed il<br />
convento a casa canonica.<br />
33<br />
C. CAPPELLARO, Rosignano Monferrato delle cose sulla storia, cit., p. 258.<br />
34<br />
Ivi, p. 259.<br />
35<br />
C. BOLTRI, Rosignano Monferrato, Torino 1940, p. 51.<br />
36<br />
A. K. PORTER, Lombard Architecture cit., III, p. 332.<br />
37<br />
C. CAPPELLARO, Rosignano Monferrato delle cose sulla storia, cit., pp. 256-261.<br />
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