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Foscolo: La poesia delle “Grazie” e il Carme che non c'è - Giodi.it

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Nacque di qui quella insoddisfazione <strong>che</strong> si manifestò qual<strong>che</strong><br />

decennio dopo la pubblicazione dell’edizione del Chiarini, <strong>il</strong> quale, però, <strong>non</strong><br />

l’attribuì al suo metodo, ma la fece ricadere sull’opera stessa e specialmente<br />

sul disegno organico del Poema <strong>che</strong> egli stesso aveva deciso di seguire. “A me i<br />

frammenti <strong>delle</strong> <strong>“Grazie”</strong> – dice infatti <strong>il</strong> Chiarini verso la fine del suo discorso<br />

introduttivo – fanno l’effetto di uno di quei giochi composti di tanti piccoli<br />

pezzettini di legno o cartone dipinto <strong>che</strong> accozzati insieme in cento modi diversi<br />

presentano cento diverse figure”. E afferma sub<strong>it</strong>o dopo: “Il <strong>Foscolo</strong> ha<br />

un’ab<strong>il</strong><strong>it</strong>à grandissima nel lavorare a questo modo, ma nessun’altra ab<strong>il</strong><strong>it</strong>à<br />

poteva bastare, credo io, a fare in questo modo un’opera organica. Quando<br />

avesse fin<strong>it</strong>o <strong>il</strong> <strong>Carme</strong> lo avrebbe, diceva lui, ridipinto; ma nessuna ridipintura<br />

per quanto ab<strong>il</strong>e, sarebbe, secondo me, stata bastante a nascondere tutte le<br />

connett<strong>it</strong>ure. Si avverte, ad esempio, <strong>che</strong> <strong>il</strong> pezzo della “Dea ornata”, nell’inno<br />

primo, a cui l’autore aveva spesso mutato posto, fu ab<strong>il</strong>mente incastrato là<br />

dov’è. Lo stesso dicasi dei bei versi sulll “<strong>La</strong>rio” nell’ inno II e di molti altri<br />

frammenti 1 .<br />

Da questo a ripudiare del tutto ogni s<strong>che</strong>ma <strong>il</strong> passo apparve breve.<br />

“Perché dunque <strong>non</strong> pubblicarli come liri<strong>che</strong> autonome i tratti di <strong>poesia</strong><br />

bellissimi e dotati di una propria autonomia? Perché ostinarsi a deformarli e<br />

mortificarli nella congerie del presunto poema?” - si chiese Domenico<br />

Bulferetti 2 .<br />

Ebbe inizio così la battaglia in difesa della “<strong>poesia</strong>” contro <strong>il</strong> “poema”.<br />

Un vasto ed organico tentativo per dimostrare l’assoluta autonomia <strong>delle</strong><br />

liri<strong>che</strong> rispetto ad ogni sorta di legame e da ogni preconcetta arch<strong>it</strong>ettura fu <strong>il</strong><br />

saggio pubblicato da Mimmo Sterpa nel 1930. Alla fine di un lungo discorso lo<br />

Sterpa concluse: “Ecco <strong>il</strong> nuovo comp<strong>it</strong>o della cr<strong>it</strong>ica: vedere questa <strong>poesia</strong><br />

come nata “per lui” (per <strong>il</strong> <strong>Foscolo</strong>); lasciar perdere come deve essere “per gli<br />

altri”, come in realtà <strong>non</strong> fu mai; quindi sacrificare senza es<strong>it</strong>azione tutto ciò<br />

<strong>che</strong> è tentativo di rendere per gli altri quella roba <strong>non</strong> sua, di fare <strong>il</strong> poema con<br />

le aggiunte e le soppressioni.” 3 . Si nota sub<strong>it</strong>o qui l’errore <strong>che</strong> sta in quel<br />

“sacrificare”: nulla va aggiunto, ma nulla deve essere sacrificato nella<br />

pubblicazione di un testo. Qual<strong>che</strong> anno dopo, ricordando le due lettere<br />

all’Albany del 15 ottobre e del 13 novembre del 1814, lo Sterpa ribadì: ”<br />

Dunque <strong>il</strong> <strong>Foscolo</strong> stesso ce lo dice: dobbiamo considerare <strong>il</strong> suo sforzo<br />

apoetico come tale, <strong>non</strong> affatto come <strong>poesia</strong>. E’ necessario distinguere, <strong>non</strong><br />

confondere per vedere nella sua un<strong>it</strong>à <strong>il</strong> mondo poetico foscoliano” 4 .<br />

1 Chiarini – Op. c<strong>it</strong>. – pagg. CXI - CXII<br />

2 Bulferetti – Le liri<strong>che</strong> <strong>delle</strong> <strong>“Grazie”</strong> senza poema – su “<strong>La</strong> fiera letteraria”, anno III n°40<br />

3 Mimmo Sterpa – Le Grazie di U. F. – Saggio cr<strong>it</strong>ico estetico – Catania, 1930, pag. 298<br />

4 Sterpa – Op. c<strong>it</strong>. – pag. 298<br />

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