IL SORASASS - Trentino Grande Guerra
IL SORASASS - Trentino Grande Guerra
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L’intero rilievo del Sorasass, pur nel suo odierno aspetto selvaggio, presenta evidenti i<br />
segni dell’antropizzazione che ne ha segnato la storia. Sopra tutti emerge il grande<br />
lavoro eseguito all’alba del primo conflitto mondiale che ha trasformato questo rilievo<br />
in una piazzaforte militare a controllo della città di Trento e delle sue vie di<br />
avvicinamento.<br />
La qualità del bosco è un altro segno dello sfruttamento forestale che il<br />
Sorarasass ha subito al fine di assicurare legna, in tempi in cui era l’unica fonte di<br />
combustibile, ai censiti di Cadine. E ancora le tracce delle calcàre, sparse un po’<br />
ovunque, rimangono a testimonianza della trasformazione della pietra calcarea del<br />
Sorasass in calce. Tutti eventi che hanno tracciato la storia di una piccola area<br />
geografica e che hanno creato segni, o ferite, sulla montagna. Tracce che oggi diventano<br />
chiari e importanti elementi di conoscenza storica e ambientale della regione interessata<br />
e della sua comunità.<br />
LA GEOLOGIA<br />
L'ampia conca di Terlago, che si apre a ovest del Sorarasass, si spalanca alla<br />
testata della cosiddetta "Valle dei Laghi", il grande solco vallivo, di modellamento<br />
glaciale, in parte relitto, che scende verso il Garda tra le catene della Paganella-Gaza-<br />
Casale e del Bondone. Si tratta di un neotoponimo entrato in uso nella seconda metà del<br />
ventesimo secolo derivato dalla particolare presenza di bacini lacustri che caratterizzano<br />
questa interessante regione. La Valle dei laghi rientra pertanto nel bacino del Fiume<br />
Sarca mentre l'estremo settore nord-est, costituito appunto dalla Conca di Terlago e dai<br />
versanti settentrionali del M. Bondone e del Sorasass, sono compresi nel bacino<br />
dell'Adige. Una delle singolarità dei luoghi è data infatti dalla sua situazione<br />
idrografica: il Rio Vela confluisce nell'Adige dopo aver inciso la profonda gola<br />
omonima; l'avvallamento di Terlago e quello, soprastante, dei laghi di Lamar<br />
alimentano per via occulta, dovuta ad un complesso fenomeno carsico, le sorgenti<br />
dell'Ischia Podetti, poco a nord di Trento. Lo spartiacque con il bacino del Basso Sarca<br />
corre alla sella del Gaidòss e di Cóvelo che sono anche i limiti meridionali della conca.<br />
Questo ampio anfiteatro rappresenterebbe l'antico alveo del Fiume Adige. Verso<br />
la fine del Pliocene, circa 13 milioni di anni fa, un'erosione regressiva, forse<br />
corrispondente ad un'espansione glaciale, riuscì a demolire il baluardo che impediva al<br />
fiume di dirigersi direttamente a sud. Il progressivo approfondimento erosivo, dovuto in<br />
seguito alla grande glaciazione würmiana, impresse alla valle la morfologia a U che<br />
oggi ammiriamo, abbassando il piano di scorrimento ed evidenziando, di conseguenza,<br />
le bastionate rupestri che i geografi chiamano la "Soglia di Terlago". Essa rappresenta,<br />
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