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IL SORASASS - Trentino Grande Guerra

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L'ampio sottoroccia in sinistra orografica accoglie i resti del corpo di guardia<br />

usato dall'esercito fin tra le due guerre mondiali del secolo attuale. Il forte costituiva il<br />

terminale settentrionale della linea fortificata di sbarramento di valle che scendeva dal<br />

M. Bondone. Nel contempo fungeva da cerniera con il campo trincerato del Sorasass. E’<br />

collegato con il forte Doss Sponde da un'ardita strada militare perfettamente conservata.<br />

Il forte fu costruito nella seconda metà dello scorso secolo a sbarramento «del solco<br />

di Càdine» dopo che fu tracciata la strada «commerciale» (Velastrasse) per le<br />

Giudicarie su progetto dell'ing. Lenardo Liebner (1800-1869). La sua concezione<br />

architettonica ripete le forme «arrotondate» delle prime opere progettate dal Genio<br />

militare austriaco nel <strong>Trentino</strong>. Nel 1880 il cap. italiano Steffanini (manoscritto al<br />

Museo storico della guerra di Rovereto) così lo descriveva: «Chiude la strada di<br />

Vezzano a Trento all'ingresso della gola detta Buco di Vela. Consta di due forti uno<br />

all'entrata della gola ed uno in alto: questo non è che una caserma fortificata. Le due<br />

cannoniere (...) erette nel forte di sotto sono dirette al Dos Tapieno segnato dalla carta<br />

col nome di prati comunali. Il parapetto che porta queste due cannoniere è lungo 14 m<br />

circa. Nel forte di sopra vi sono due cannoni colle relative munizioni. Avanti a questo si<br />

è retto da poco un parapetto. Nel forte vi sono 8, o 10 uomini di Artiglieria da Piazza<br />

(IX Battaglione)».<br />

Nel 1876 fu preso in considerazione con il perfezionamento delle strutture<br />

esistenti. Dopo l'annessione del <strong>Trentino</strong> all'Italia fu usato quale deposito di munizioni<br />

(polveriera del Bus de Vela). Nel 1955 il suo valore fu stimato in 2 milioni, 600 mila<br />

lire. Nel 1959 (13.2) fu venduto al geom. Vasco Rigo di Rovereto per 1.313.000 lire per<br />

poi passare alla provincia Autonoma di Trento.<br />

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