IL SORASASS - Trentino Grande Guerra
IL SORASASS - Trentino Grande Guerra
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Quello che successe dopo è storia recente. Il progresso e lo sviluppo di nuove<br />
fonti energetiche hanno limitato lo sfruttamento boschivo. Successivi rimboschimenti<br />
hanno permesso il recupero e la riformazione di uno tessuto forestale che sutura le ferite<br />
impresse dal suo passato intenso sfruttamento.<br />
LA STORIA – GLI EVENTI BELLICI<br />
Trento fortificata<br />
La storia del Sorasass prende spessore agli inizi del XX secolo. Nei secoli<br />
precedenti quasi nulla si sa specificatamente del Sorasass se non che la sua storia corre<br />
in simbiosi con la vita economica di Cadine. Pertanto la sua storia è quella del suo<br />
bosco e delle attività economiche che su di esso si svilupparono ad opera della<br />
popolazione di Cadine.<br />
Diverso spessore assunse il Sorasass nel primo decennio del Novecento quando<br />
tutto il rilievo venne interessato da imponenti lavori di costruzione di apparati militari.<br />
Queste operazioni si inserirono nel più ampio disegno fortificatorio che abbracciò la<br />
città di Trento. Infatti la conca di Trento appare circondata da una sequenza di<br />
fortificazioni permanenti ex-austriache che, pur nell’attuale degrado e nella colposa<br />
dimenticanza in cui sono lasciate, rappresentano una monumentale testimonianza di una<br />
precisa fase storica. Si tratta di apprestamenti militari in casamatta, costruiti con conci<br />
di calcare, muri “a sacco” spessi oltre due metri, organizzati all’interno per postazioni di<br />
artiglieria,<br />
mitragliatrici e di fuciliera, atti a ospitare una guarnigione più o meno consistente,<br />
forniti di adeguati mezzi di autosufficienza, difesi all'esterno da un fossato e da opere<br />
minori.<br />
Colpiscono per la proprietà, l’accuratezza, la solidità, l’opportuno uso dei<br />
materiali, l’adeguamento strategico ed estetico all’ambiente con cui sono stati costruiti.<br />
Il che lascia intendere l’approfondito studio dei loro progettisti. Inoltre per il complesso<br />
sistema viario militare e dei servizi di cui sono stati corredati. Perciò conformano, e ne<br />
sono i protagonisti, un paesaggio storico altamente specializzato oltre che a<br />
rappresentare l’immagine, reale, della cultura fortificatoria applicata alla natura giunta<br />
fino alla soglia della nostra era.<br />
Essi furono costruiti dal Genio militare austriaco, che si è servito di valenti<br />
architetti militari, nella seconda metà del secolo XIX. Dopo, cioè, che la seconda e la<br />
terza guerra “del Risorgimento” portarono all’annessione al regno di Piemonte della<br />
Lombardia (1859) e del Veneto (1866) ponendo quindi i confini dello Stato italiano a<br />
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