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Poliedrico bambù - Il Verde Editoriale

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Particolarmente rustiche<br />

e adattabili, le specie<br />

bambusoidi si prestano<br />

a impieghi differenti in svariati<br />

contesti dal verde pubblico<br />

a quello privato. Tra i pregi,<br />

ricchezza di forme e colori,<br />

con dimensioni che oscillano<br />

tra pochi centimetri e decine<br />

di metri ed esigenze<br />

manutentive ridotte al minimo<br />

53 • ACER 2/2007<br />

GESTIONE L’IMPIEGO DEL BAMBÙ NELLE AREE VERDI<br />

<strong>Poliedrico</strong> <strong>bambù</strong><br />

Testo di Daniele Fazio, agronomo.<br />

Foto di Daniele Fazio e Thomas Froese<br />

Bambù è un nome comune da molti<br />

indifferentemente attribuito a piante<br />

riferibili, in realtà, a un elevatissimo<br />

numero di specie, appartenenti a una settantina<br />

di generi, aventi caratteristiche morfologiche<br />

ed esigenze ecologiche estremamente<br />

differenti. La notevole plasticità del gruppo<br />

consente un utilizzo molto vario nella progettazione<br />

del verde ornamentale.<br />

Le specie bambusoidi, tradizionalmente<br />

utilizzate soprattutto in Oriente e in passato<br />

molto impiegate anche in Occidente, ma con<br />

un ristretto numero di specie a disposizione,<br />

hanno subito nel tempo un declino legato a<br />

fattori di moda o di mutamento del gusto estetico<br />

e al loro comportamento infestante che<br />

ne ha precluso un più vasto uso.<br />

Più di recente, prima all’estero (basti pensare<br />

al “Jardin de Bambous” nel Parc de La<br />

Villette a Parigi, progettato da Alexandre<br />

Chemetoff negli anni ’80) e ora anche in<br />

Italia, è andato via via crescendo l’interesse<br />

per queste piante, anche grazie alle più<br />

approfondite conoscenze sulla fisiologia delle<br />

diverse specie e all’attuale ampia disponibilità<br />

di materiale vivaistico.<br />

Caratteristiche principali<br />

<strong>Il</strong> nuovo interesse per l’impiego dei <strong>bambù</strong><br />

nel verde urbano deriva da numerosi aspetti<br />

quali l’elevato numero di specie, le rapide<br />

crescita e diffusione, le possibilità d’impiego, il<br />

fogliame persistente, la facile manutenzione.<br />

Variabilità ecologica e crescita rapida<br />

L’elevato numero di specie bambusoidi,<br />

molte delle quali disponibili sul mercato vivaistico<br />

e provenienti da ambiti biogeografi- ▼<br />

Le Bambusoideae<br />

sono caratterizzate<br />

da notevole rusticità,<br />

pregevole valore<br />

ornamentale,<br />

velocità di diffusione<br />

e ridotte esigenze<br />

di manutenzione.


ci differenti, permette l’impiego del <strong>bambù</strong><br />

in moltissime situazioni caratterizzate da condizioni<br />

ecologiche diverse.<br />

Altro aspetto molto interessante è la rapidità<br />

di crescita, legata in particolare alle<br />

specie di taglia elevata che presentano ritmi<br />

di accrescimento anche di diversi metri<br />

all’anno. Questa caratteristica consente la<br />

messa a dimora di piante, anche di dimensione<br />

ridotta, e di ottenere in tempi brevi gli<br />

effetti di percezione visiva e di funzionalità<br />

(legati, per esempio, alla funzione di schermatura)<br />

che si desidera perseguire.<br />

▼<br />

Rapidità di diffusione<br />

Uno dei principali problemi relativi all’impiego<br />

del <strong>bambù</strong> è il suo contenimento, in<br />

relazione alla modalità di diffusione di molte<br />

specie attraverso i rizomi che corrono lungo<br />

il terreno, consentendo ogni anno lo sviluppo<br />

di nuove canne a diversi metri di distanza<br />

dalla pianta madre. Una volta risolto, da un<br />

punto di vista tecnico in fase di progettazione,<br />

tale vincolo diventa un pregio poiché<br />

consente densità d’impianto meno elevate,<br />

con notevoli risparmi di costi.<br />

Per evitare che un <strong>bambù</strong> si allarghi può<br />

anche essere sufficiente il taglio dei giovani e<br />

teneri germogli che tendono a colonizzare gli<br />

spazi in cui non sono desiderati. Tale modalità<br />

di gestione può risultare non complessa<br />

laddove i <strong>bambù</strong> siano messi a dimora in aree<br />

prative in cui venga previsto e assicurato il<br />

periodico sfalcio della cotica erbosa.<br />

È infine da sottolineare come attualmente<br />

siano disponibili anche specie che non presentano<br />

le modalità di diffusione attraverso rizomi<br />

striscianti; si tratta però di specie tendenzialmente<br />

un po’meno adattabili ai nostri climi.<br />

Limitata interferenza con il contesto<br />

Le specie bambusoidi, per le loro modalità<br />

di diffusione e di riproduzione, possono essere<br />

tranquillamente impiegate in ogni contesto,<br />

in quanto non rappresentano un elemento<br />

di squilibrio floristico per gli ambienti<br />

naturali, diversamente da molte altre specie<br />

ornamentali alloctone che tendono ad assumere<br />

comportamento invasivo.<br />

L’unica fioritura è tendenzialmente<br />

contemporanea all’interno della medesima<br />

specie, al termine di cicli biologici che vanno<br />

Da sinistra, dettaglio<br />

di culmo di Phyllostachys<br />

bambusoides “Castilloni”<br />

dal caratteristico colore<br />

giallo con striature verdi<br />

e dalle foglie verdi con<br />

striature bianco crema.<br />

Sopra, Fargesia robusta,<br />

dal fogliame verde e arioso<br />

e dalle particolari brattee<br />

biancastre. Accanto,<br />

Pleioblastus fortunei,<br />

dalle foglie verdi screziate<br />

di bianco: è una varietà<br />

nana, generalmente<br />

di altezza inferiore al metro,<br />

adatta per piccole aiuole,<br />

rotatorie e fioriere.<br />

indicativamente dai venti sino ai cento anni,<br />

mentre la modalità di diffusione tramite rizoma<br />

è facilmente controllabile.<br />

Possibilità d’impiego<br />

<strong>Il</strong> nuovo materiale vivaistico a disposizione<br />

del progettista annovera specie “nane” e rustiche,<br />

utilizzabili come tappezzanti anche su<br />

superfici di ridotte dimensioni (quali, per esempio,<br />

le rotatorie stradali) e in presenza di<br />

substrati di scarsa potenza.<br />

Grazie al tipo di apparato radicale e al carico<br />

contenuto è possibile impiegare anche<br />

specie di discreta altezza su solette con scarsa<br />

potenza di terreno, caratteristica molto<br />

interessante, per esempio, nel caso di impiego<br />

nei giardini pensili.<br />

Fogliame persistente<br />

con svariati cromatismi e forme<br />

Si tratta di una caratteristica molto interessante<br />

soprattutto nel Nord-Italia, dove la<br />

disponibilità di specie sempreverdi di una<br />

certa dimensione è più limitata e spesso relegata<br />

alle sole conifere. Questa caratteristica<br />

determina peraltro l’insorgere di un’ulteriore<br />

ACER 2/2007 • 54


In questa pagina, sopra, a sinistra, culmi di Phyllostachys nigra dalla colorazione<br />

nero ebano, in netto contrasto con il fogliame verde brillante, e a destra, Pleioblastus<br />

shibuyanus “Tsuboi”, di piccole dimensioni e con evidenti striature bianche.<br />

Qui accanto, Phyllostachys vivax, tra i <strong>bambù</strong> più imponenti, raggiunge l’altezza<br />

di 10-15 metri. Sotto, a sinistra, Sasa veitchii, specie di piccole dimensioni, che non<br />

supera il metro di altezza e che presenta la particolarità di mutare la colorazione<br />

del fogliame in inverno (foto a destra).<br />

55 • ACER 2/2007<br />

Approfondimento botanico<br />

Con il termine <strong>bambù</strong> viene designata un’ampia varietà di specie della famiglia<br />

Poaceae e in particolare della sottofamiglia Bambusoideae. I <strong>bambù</strong> sono<br />

rappresentati, a seconda delle classificazioni, da circa 1200-1600 specie. Tra i generi<br />

più noti si ricordano Bambusa, Phyllostachys, Arundiaria. La tassonomia dei<br />

<strong>bambù</strong> è tuttora in via di definizione. Alcune specie devono ancora essere scoperte<br />

e diverse classificazioni già realizzate devono essere riviste.<br />

I <strong>bambù</strong> sono diffusi soprattutto nelle regioni umide tropicali e subtropicali, ma si<br />

rivengono anche in climi temperati. La loro importanza economica e sociale è rilevante.<br />

Essi hanno una grande varietà di utilizzi, per esempio nelle costruzioni, per<br />

la produzione di carta e manufatti nonché a fini alimentari (germogli).<br />

I <strong>bambù</strong> hanno quasi tutti fusti legnosi (pochissimi sono erbacei) e sono dotati di<br />

un grande rizoma sotterraneo. Possono raggiungere un’altezza di 40 m e una circonferenza<br />

di 90 cm. Fruttificano annualmente o a lunghi intervalli e poi muoiono.<br />

<strong>Il</strong> frutto è generalmente secco, ma in alcune specie è carnoso.<br />

Molte specie di <strong>bambù</strong> sono caratterizzate da rapida crescita e hanno un’alta<br />

produttività. Per esempio, i germogli di Bambusa tulda hanno un tasso medio di<br />

accrescimento di 70 cm al giorno. La produttività annua è generalmente compresa<br />

tra 10 e 20 tonnellate per ettaro.<br />

Tra le principali malattie che possono colpire i <strong>bambù</strong> si ricordano le ruggini fogliari<br />

da Puccinia spp. e Uromyces spp., l’avvizzimento dei culmi causato dal fungo<br />

Fusarium oxysporum e, infine, le maculature necrotiche fungine da Mycosphaerella<br />

spp., Helminthosporium spp. Septoria spp. e altre specie.<br />

Luigi Bertin<br />

problematica connessa alla possibile rottura<br />

delle canne in caso di forti nevicate.<br />

Le specie bambusoidi annoverano piante<br />

di taglia differente (da poche decine di centimetri<br />

a svariati metri), con fogliame di forma<br />

e colore diverso (diverse tonalità di verde,<br />

variegature bianche e gialle ecc), con canne<br />

di colore diverso (verdi, gialle, nere, rigate,<br />

screziate, puntinate ecc.).<br />

Facilità di manutenzione<br />

Una volta individuata correttamente tra le<br />

innumerevoli specie quella più idonea alle<br />

condizioni ecologiche del sito e alle finalità<br />

dell’intervento, le esigenze manutentive<br />

delle specie bambusoidi risultano ridotte,<br />

richiedendo di fatto solo interventi irrigui,<br />

concimazioni periodiche, eventuali tagli di<br />

contenimento per le specie nane e di taglia<br />

media. Per le specie di taglia più elevata può<br />

essere necessario nel tempo, da un punto di<br />

vista estetico, il diradamento delle canne,<br />

operazione di un certo onere.<br />

Per quel che concerne le irrigazioni, esse<br />

devono essere effettuate da marzo a ottobre,<br />

mantenendo il terreno leggermente<br />


GESTIONE<br />

ASPETTI E PARAMETRI D’USO DI SPECIE E VARIETÀ DI BAMBÙ DELLA NUOVA AREA RESIDENZIALE DI CHIERI<br />

SPECIE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DENSITÀ ALTEZZA SUPERFICI COSTO<br />

E VARIETÀ DI IMPIANTO ALL’IMPIANTO DI IMPIANTO EURO/M 2<br />

Fargesia<br />

robusta<br />

Phyllostachys<br />

bambusoides<br />

“Castilloni”<br />

Phyllostachys<br />

nigra<br />

Phyllostachys<br />

vivax<br />

Pleioblastus<br />

fortunei<br />

Pleioblastus<br />

shibuyanus<br />

“Tsuboi”<br />

Sasa veichtii<br />

Altezza massima di 3,5-4,5 m. I culmi sono verde scuro e il fogliame verde<br />

e arioso, con brattee biancastre che conferiscono alla pianta una particolare<br />

attrattiva. Molto indicata per fondali e barriere di media altezza.<br />

Altezza massima di 8-10 m; <strong>bambù</strong> di altezza medio-alta. Culmo giallo<br />

con striature verdi e foglie verdi con striature bianco crema. Assolve<br />

anche la funzione di leggero schermo visivo tra gli edifici.<br />

Altezza massima di 3,5-4,5 m. Principale caratteristica della specie, la<br />

colorazione nero ebano delle canne al secondo/terzo anno, in contrasto<br />

con il fogliame verde lucido.<br />

Altezza massima di 10-15 m; <strong>bambù</strong> di aspetto imponente, tra i più alti<br />

e a crescita più rapida. Culmo e fogliame verde. Esistono anche varietà<br />

con colorazioni differenti (la più diffusa è Phyllostachys vivax “Aureocaulis”<br />

con culmi giallo oro).<br />

Altezza massima di 0,6-1 m; <strong>bambù</strong> nano impiegato nelle aiuole periferiche,<br />

in parte realizzate su soletta; molto adattabile in aiuole in pietra, piccole<br />

macchie, scarpate, bordure, vasche. Fogliame denso e cespuglioso e<br />

portamento eretto; foglie screziate verdi e bianco-crema.<br />

Altezza massima di 1,5-2 m; specie di piccole dimensioni a crescita vigorosa,<br />

con foglie piccole striate di bianco e/o crema.<br />

Insieme a specie di altezza media è stato usato per bilanciare forme<br />

e volumi dei diversi impianti vegetali.<br />

Altezza massima di 0,6-1 m; <strong>bambù</strong> nano impiegato in aiuole periferiche,<br />

in parte realizzate su soletta, può essere usato in rotonde stradali, vasche.<br />

Foglie più larghe con marginatura bianca invernale.<br />

umido ed evitando i ristagni idrici; i<br />

<strong>bambù</strong> possono sopportare anche brevi<br />

periodi di siccità, preferendo comunque<br />

annaffiature regolari.<br />

Anche in relazione all’elevata capacità di<br />

crescita, è apprezzata la fertilizzazione che può<br />

venire effettuata a fine inverno con apporto di<br />

letame o concime (per esempio di tipo 10:5:5).<br />

Nel caso di attacchi parassitari, o di sviluppo<br />

della vegetazione non idoneo, è possibile effettuare<br />

sulle specie nane un semplice taglio a<br />

raso in modo da stimolare il ricaccio.<br />

Per quel che riguarda le possibili rotture<br />

per carico da neve, fenomeno che interessa<br />

in particolare piante di taglia elevata, oltre<br />

a un’attenta scelta delle specie da impiegare<br />

può rendersi necessaria la realizzazione di<br />

strutture di sostegno e di contenimento.<br />

▼<br />

Un asso nella manica<br />

<strong>Il</strong> <strong>bambù</strong> testimonia una vasta potenzialità<br />

di utilizzo nel verde urbano, con un’ampia<br />

gamma di specie e varietà a disposizione che<br />

possono soddisfare le diverse esigenze sia<br />

sotto l’aspetto paesaggistico sia sotto quello<br />

funzionale. Una corretta scelta delle specie<br />

unita a un’adeguata modalità di impianto<br />

1 mastello Ø<br />

30 cm / 2 m 2<br />

1 mastello Ø<br />

30 cm / 2 m 2<br />

1 mastello Ø<br />

30 cm / 2 m 2<br />

1 mastello Ø<br />

30 cm / 2 m 2<br />

2 vasi Ø 18<br />

cm / m 2<br />

2 vasi Ø 18<br />

cm / m 2<br />

2 vasi Ø 18<br />

cm / m 2<br />

può risolvere inoltre gran parte dei problemi<br />

gestionali che si riducono a interventi di<br />

ordinaria (e non intensiva) manutenzione.<br />

Un esempio concreto<br />

di impiego del <strong>bambù</strong><br />

Un esempio d’impiego di specie bambusoidi<br />

nel verde urbano è quello relativo alla<br />

sistemazione degli spazi aperti di un nuovo<br />

complesso residenziale realizzato su un’ex<br />

area industriale dismessa del Comune di Chieri,<br />

nella collina torinese. L’intervento ha riguardato<br />

sia la sistemazione di alcune aree pubbliche<br />

esterne all’edificato, in modo da riqualificare<br />

e collegare l’intera area al circostante<br />

tessuto urbano, sia le superfici private interne<br />

al complesso residenziale, dove è stata adottata<br />

una soluzione che prevede il solo utilizzo di<br />

superfici prative e di <strong>bambù</strong>, in relazione ai<br />

vincoli esistenti e agli obiettivi e ai criteri<br />

prefissati (vedi planimetria del progetto).<br />

Vincoli progettuali, obiettivi<br />

e criteri d’intervento<br />

Tra i principali vincoli progettuali individuati,<br />

vanno citati gli spazi d’intervento relativamente<br />

ridotti e fortemente condizionati<br />

3-4 metri<br />

5-7 metri<br />

3-4 metri<br />

5-7 metri<br />

20-40 cm<br />

20-40 cm<br />

20-40 cm<br />

una vasca<br />

di 7,5 m 2 e una<br />

vasca di 10,0 m 2<br />

due vasche<br />

di 10 m 2<br />

una vasca<br />

di 7,5 m 2 e una<br />

vasca di 10 m 2<br />

due vasche<br />

di 10 m 2<br />

e due vasche di<br />

15 m 2<br />

due vasche<br />

di 20 m 2<br />

quattro vasche<br />

di 6 m 2 e due<br />

vasche di 4 m 2<br />

due vasche<br />

di 14 m 2<br />

50-60<br />

90-110<br />

50-60<br />

90-110<br />

20-24<br />

30-35<br />

30-35<br />

dalla distanza relativa tra gli edifici e la<br />

presenza di un interrato (area parcheggio)<br />

sotto una porzione della superficie disponibile,<br />

con la conseguente necessità di operare<br />

in parte su una soletta caratterizzata da limitata<br />

(30-40 cm) profondità del terreno.<br />

Le scelte progettuali sono scaturite dall’adozione<br />

di criteri e obiettivi, quali la creazione<br />

della relazione tra materiale vegetale<br />

(distribuzione, forme e volumi) e soluzioni<br />

progettate, riproponendo nella distribuzione<br />

e nella scelta delle specie un approccio<br />

che privilegiasse la regolarità geometrica e<br />

la scansione simmetrica in stretta analogia<br />

con quella delle architetture.<br />

Inoltre, le specie bambusoidi a sviluppo<br />

verticale permettono di costituire barriere<br />

visive di interposizione tra gli edifici, coniugando<br />

il ruolo estetico-percettivo a quello<br />

funzionale del materiale vegetale e caratterizzando<br />

lo spazio “interno” del complesso<br />

edificato come un luogo destinato a una fruizione<br />

collettiva e socializzante.<br />

Per l’intervento sono state scelte specie con<br />

caratteri ornamentali, portamento, forma e<br />

colore delle foglie, colore della canna, ampiamente<br />

diversificati (vedi tabella sopra).<br />

ACER 2/2007 • 56


Valerio Bozzoli<br />

Valerio Bozzoli<br />

57 • ACER 2/2007<br />

Diversi esempi<br />

di impiego<br />

del <strong>bambù</strong>: sopra,<br />

in ambito<br />

residenziale,<br />

nel quartiere<br />

Bicocca a Milano;<br />

in un orto<br />

botanico; a destra,<br />

in una fioriera<br />

dotata di strutture<br />

di contenimento<br />

alla Galleria d’Arte<br />

moderna a Torino.<br />

UBICAZIONE DELLE VARIETÀ E SPECIE DI BAMBÙ NELL’AREA RESIDENZIALE DI CHIERI<br />

VIA ANDEZEMO<br />

Legenda planimetria<br />

1-Pleioblastus fortunei<br />

2-Sasa veichtii<br />

3-Pleioblastus shibuyanus “Tsuboi”<br />

4-Fargesia robusta<br />

5-Phyllostachys nigra<br />

6-Phyllostachys bambusoides “Castilloni”<br />

7-Phyllostachys vivax<br />

2<br />

3<br />

3<br />

1<br />

3<br />

5 6<br />

7 7 4<br />

4 7 5<br />

3<br />

7<br />

6<br />

1<br />

3<br />

3<br />

2<br />

CORSO MATTEOTTI<br />

VIA AMENDOLA<br />

RIO PAGANO<br />

La scelta delle specie è derivata anche<br />

dall’esigenza di riproporre un verde visibile<br />

dall’esterno. Una porzione significativa<br />

dell’area di intervento risultava, infatti, occupata<br />

dal giardino connesso agli edifici industriali<br />

esistenti con presenza di numerose<br />

specie ornamentali ed esemplari arborei di<br />

dimensioni notevoli. Tale giardino, benché<br />

privato, assolveva anche a un ruolo di connotazione<br />

fisionomica, a livello di micropaesaggio,<br />

nel contesto urbano di riferimento, in<br />

quanto le chiome delle piante, nonostante la<br />

presenza di un muro perimetrale di recinzione,<br />

erano visibili dall’esterno.<br />

Ultimo, ma non meno importante tra le scelte,<br />

l’esigenza di una ridotta manutenzione.<br />

Soluzioni progettuali<br />

L’impiego di sole specie bambusoidi ha<br />

consentito il superamento dei vincoli esistenti<br />

e il rispetto degli obiettivi e dei criteri di<br />

intervento. La soluzione progettuale adottata<br />

è stata quindi l’impianto di diverse specie di<br />

<strong>bambù</strong> lungo due direttrici ortogonali, utilizzando<br />

piante di altezza progressivamente<br />

crescente in senso centripeto.<br />

La principale problematica legata all’impiego<br />

del <strong>bambù</strong> è il suo contenimento.<br />

Per impedirne la diffusione attraverso la<br />

crescita dei rizomi, l’impianto dei <strong>bambù</strong> è<br />

stato previsto all’interno di vasche interrate<br />

in cemento a fondo aperto, di altezza pari ad<br />

almeno 80 cm. In questo modo si è creato un<br />

giardino formale in sintonia con la simmetricità<br />

e la geometricità dell’edificato. La<br />

disposizione delle vasche interrate è stata<br />

inoltre prevista in modo da creare delle<br />

schermature leggere tra alcuni edifici prospicienti.<br />

In relazione alle esigenze delle specie<br />

è importante il dimensionamento minimo<br />

delle vasche che deve consentire un corretto<br />

sviluppo di quelle più vigorose.<br />

In alternativa, il contenimento può essere<br />

ottenuto attraverso l’impiego di apposite guaine<br />

profonde almeno 80 cm, di idonei spessore<br />

e robustezza, curando con attenzione la giunzione<br />

dei lembi che dovrà essere effettuata con<br />

un’adeguata sovrapposizione e con una saldatura<br />

senza soluzioni di continuità, in cui il rizoma<br />

potrebbe trovare una via di passaggio. ■<br />

Abstract<br />

The eclectic bamboo<br />

After years of oblivion, bamboo is coming<br />

back into fashion because of its characteristic<br />

features. Its high number of species offers,<br />

together with evergreen leaves, a rich variety<br />

in forms, colours, heights, behaviour and<br />

quick and widely spreading growth. Thanks<br />

to its easy maintenance and the many opportunities<br />

of use, it can be part of public as well<br />

as residential green areas. In these pages, the<br />

features of the most popular species and varieties,<br />

and a concrete example of bamboo usage<br />

in a residential situation.

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