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Il sovescio: Fertilità del suolo e salvaguardia dell'ambiente - Tec.bio

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1<br />

<strong>Il</strong> meccanismo di rilascio degli elementi<br />

nutritivi ed i processi di umificazione<br />

<strong>Il</strong> processo di degradazione cui va incontro il materiale vegetale una volta<br />

interrato è svolto dalla pedofauna e dalle comunità microbiche e fungine<br />

presenti nel <strong>suolo</strong>. La decomposizione <strong>del</strong>la sostanza organica è influenzata<br />

da fattori ambientali, quali temperatura e umidità <strong>del</strong> terreno, ma anche<br />

dalle caratteristiche <strong>del</strong>la <strong>bio</strong>massa interrata. In particolare, il rapporto tra<br />

carbonio e azoto (C/N) dei tessuti vegetali è fondamentale per determinare<br />

il tipo di processo di trasformazione cui il materiale va incontro. Un rapporto<br />

C/N ottimale per la rapida decomposizione <strong>del</strong>la <strong>bio</strong>massa vegetale è compreso<br />

tra 15:1 e 25:1. <strong>Il</strong> valore dipende dalla specie e dallo stadio di sviluppo<br />

<strong>del</strong>la coltura nel momento in cui avviene l’interramento. Per quanto riguarda<br />

la specie, i residui <strong>del</strong>le graminacee (loiessa, segale, ecc.) hanno mediamente<br />

un rapporto C/N elevato e pertanto decompongono lentamente, rilasciando<br />

gradualmente gli elementi nutritivi di cui sono composti. Inoltre,<br />

la disponibilità di azoto nel <strong>suolo</strong> può inizialmente diminuire per effetto <strong>del</strong><br />

loro interramento e <strong>del</strong>l’utilizzo <strong>del</strong>l’azoto da parte <strong>del</strong>la flora microbica<br />

per moltiplicarsi. Altre specie, appartenenti ad esempio alla famiglia <strong>del</strong>le<br />

brassicacee, hanno un rapporto C/N <strong>del</strong>la <strong>bio</strong>massa vegetale più equilibrato<br />

e rilasciano più rapidamente l’azoto asportato dal <strong>suolo</strong> durante la loro<br />

crescita. Infine, la consociazione tra graminacee e leguminose permette di<br />

avere una massa vegetale adeguatamente dotata di carbonio (dalla fibra e<br />

cellulosa <strong>del</strong>le graminacee) e di azoto (dalle proteine <strong>del</strong>le leguminose) che<br />

verrà degradata più facilmente, rilasciando elementi nutritivi per la coltura<br />

successiva e favorendo la formazione di nuovo humus.<br />

Per quanto riguarda, invece, l’epoca di trinciatura <strong>del</strong> <strong>sovescio</strong>, è importante<br />

sapere che dopo la fioritura la quantità di fibra (carbonio) nei tessuti vegetali<br />

aumenta, mentre la concentrazione di proteine (azoto) diminuisce, con<br />

un conseguente aumento <strong>del</strong> rapporto C/N e la produzione di un materiale<br />

più difficile da degradare.<br />

benefici <strong>del</strong> <strong>sovescio</strong>

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