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Lista Rossa delle specie minacciate in Svizzera: Ortotteri - CH

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<strong>Lista</strong> <strong>Rossa</strong> degli ortotteri m<strong>in</strong>acciati <strong>in</strong> <strong>Svizzera</strong> UFAM / CSCF 2007 20<br />

modifiche del regime idrico del fiume Inn, provocate dalla costruzione di diversi<br />

sbarramenti idroelettrici, nonché allo sfruttamento dei banchi sabbiosi lungo il corso<br />

del fiume. Le ultime popolazioni di B. tuberculata, m<strong>in</strong>acciata di est<strong>in</strong>zione <strong>in</strong> tutta<br />

l’Europa centrale, si trovano <strong>in</strong> Germania e <strong>in</strong> Austria, sul versante nord <strong>delle</strong> Alpi<br />

(Reich 2006).<br />

Fig. 4 > Carta di distribuzione di Bryodemella tuberculata <strong>in</strong> <strong>Svizzera</strong><br />

prima del 1960, 1960–2001, 2002–2005<br />

CSCF 2007<br />

Xya variegata fu segnalata alla f<strong>in</strong>e del secolo XIX nella regione di G<strong>in</strong>evra (Schoch<br />

1886, Fruhstorfer 1921). Alcuni esemplari provenienti da diverse località sono stati<br />

raccolti e depositati al Museo di G<strong>in</strong>evra. La sua est<strong>in</strong>zione è legata all’arg<strong>in</strong>atura dei<br />

fiumi Arve e Rodano e alla costruzione della diga di Verbois, term<strong>in</strong>ata nel 1943.<br />

Questi <strong>in</strong>terventi hanno sconvolto il regime idrico e profondamente modificato l’ambiente.<br />

Oggi, <strong>in</strong>fatti, mancano sulle rive di questi fiumi dei banchi di sabbia sufficientemente<br />

estesi da permettere alla <strong>specie</strong> di scavare le sue normali gallerie. X. variegata<br />

è stata segnalata ancora nel 1949 lungo l’Arve <strong>in</strong> Alta Savoia, vic<strong>in</strong>o al conf<strong>in</strong>e svizzero<br />

(Simonet 1949).<br />

Melanogryllus desertus è stato f<strong>in</strong>o ad oggi osservato solo due volte <strong>in</strong> Tic<strong>in</strong>o: sulle<br />

rive del Ceresio alla f<strong>in</strong>e del XIX secolo (Frey-Gessner 1872) e a Chiasso nel 1960 <strong>in</strong><br />

un vigneto concimato (Nadig 1961). Si tratta di una <strong>specie</strong> molto diffusa nella regione<br />

mediterranea, e vi sono molte segnalazioni provenienti dalla Brianza e dal Varesotto,<br />

due zone che conf<strong>in</strong>ano con il Tic<strong>in</strong>o meridionale (Nadig 1961). Nel Veneto è considerata<br />

comune (Fontana et al. 2002). È legata alle praterie estensive, agli <strong>in</strong>colti e ai<br />

maggesi che circondano le colture. Nonostante le ricerche <strong>in</strong>fruttuose avvenute nel

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