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Precari ieri e oggi, quale il domani - Regione Toscana

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tabella 6.17. “Come giudica la legge 30/2003 (cosiddetta Legge Biagi) sulla riforma del mercato<br />

del lavoro?” per tipologia contrattuale. Valori %<br />

tempo<br />

indeterminato<br />

99<br />

Flessib<strong>il</strong>e Autonomo tOtALe<br />

Non la conosce 4 ,5 3 ,3 40,7 39,7<br />

Ha portato/sta portando miglioramenti<br />

al mercato del lavoro<br />

Manterrà invariata la situazione<br />

occupazionale<br />

Ha peggiorato/peggiorerà le condizioni<br />

lavorative<br />

3,7 3,8 15,3 4,8<br />

6,5 1 ,7 6,8 8,1<br />

33,6 38,6 ,0 33,8<br />

La conosce ma non sa 13,7 1 ,7 15,3 13,6<br />

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0<br />

Il 34% dà un giudizio negativo: per questi la Legge 30 del<br />

003 porta ad un peggioramento della situazione occupazionale.<br />

A dare una sim<strong>il</strong>e valutazione sono soprattutto quei lavoratori<br />

che sono più immediatamente coinvolti dalle innovazioni<br />

introdotte, ossia i lavoratori instab<strong>il</strong>i (39%).<br />

L’8% degli intervistati, infine, considera la normativa in questione<br />

ininfluente sulle condizioni lavorative (13% <strong>il</strong> dato dei<br />

flessib<strong>il</strong>i), e <strong>il</strong> 14% pur conoscendo <strong>il</strong> provvedimento non sa darne<br />

una valutazione; in quest’ultimo caso le opinioni dei lavoratori<br />

non variano al variare della tipologia contrattuale.<br />

6.2. Il tempo del lavoro<br />

Nella scala valoriale con cui i lavoratori intervistati ordinano<br />

per grado di importanza i vari aspetti delle condizioni del<br />

proprio impiego, l’orario di lavoro è giudicato meno r<strong>il</strong>evante<br />

di altri (cfr. § 6.3). Tuttavia, se dall’ambito delle dimensioni ritenute<br />

“più importanti” si passa all’individuazione delle sfere<br />

maggiormente “soddisfacenti”, cresce <strong>il</strong> numero di coloro che<br />

considerano l’orario, da un lato come <strong>il</strong> fattore che procura maggiori<br />

soddisfazioni (10% circa), e dall’altro l’elemento che meno<br />

soddisfa dell’attuale condizione (14%, con punte fino al 0% tra<br />

i lavoratori autonomi).<br />

La r<strong>il</strong>evanza del tempo del lavoro si misura ut<strong>il</strong>izzando<br />

due criteri: con <strong>il</strong> primo, si mette a tema la conc<strong>il</strong>iazione, talvolta<br />

del tutto funzionale (come nei part-timers volontari), talvolta<br />

difficoltosa, delle ore spese per l’impegno lavorativo con<br />

quelle extra-lavorative (“quel che resta del giorno”, secondo la

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