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Precari ieri e oggi, quale il domani - Regione Toscana

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Grafico 6.5. Dipendenti con contratti a termine e collaboratori: forme di tutela previdenziale<br />

di cui si dispone (risposta multipla). Valori %<br />

Ma quali sono infine le politiche che nell’opinione dei lavoratori<br />

si rendono necessarie per quei soggetti che hanno un contratto<br />

temporaneo? La percezione delle possib<strong>il</strong>i azioni di intervento<br />

cambia solo leggermente secondo la tipologia contrattuale:<br />

sia per gli assunti stab<strong>il</strong>i che per gli occupati flessib<strong>il</strong>i, infatti,<br />

le prime tre risposte sono: innanzitutto, l’incremento delle assunzioni<br />

a tempo indeterminato (misura, questa, maggiormente<br />

indicata dai flessib<strong>il</strong>i); l’introduzione di tutele certe per quanto<br />

attiene alla malattia, alla maternità o in caso di infortunio (misura<br />

indicata soprattutto dai lavoratori con contratto stab<strong>il</strong>e);<br />

quindi l’aumento della retribuzione intesa <strong>quale</strong> tutela in vista<br />

di eventuali periodi di disoccupazione o per <strong>il</strong> miglioramento<br />

della propria posizione pensionistica.<br />

Quanto a quest’ultima policy, non è irr<strong>il</strong>evante notare che<br />

essa attira maggiori consensi della possib<strong>il</strong>e introduzione dell’indennità<br />

di disoccupazione; sembra emergere, cioè, una predisposizione<br />

alla monetizzazione delle tutele del lavoro. Si confida<br />

relativamente di meno nell’azione pubblica, e nello stesso tempo<br />

si individualizzano le strategie di contrasto ai rischi connessi alla<br />

perdita dell’occupazione o agli svantaggi dei trattamenti pensionistici,<br />

in un atteggiamento di implicita accettazione del “venire<br />

meno di un quadro di stab<strong>il</strong>ità” che non riguarda solo <strong>il</strong> mercato<br />

del lavoro, ma anche l’organizzazione del welfare (Carr<strong>ieri</strong>, Damiano,<br />

Ugolini, 005). La “scala delle preferenze” così ordinata<br />

non è però pienamente condivisa dai lavoratori flessib<strong>il</strong>i: sono<br />

infatti meno coloro che indicano la necessità di livelli retributivi<br />

più elevati (18% contro <strong>il</strong> 7% dei lavoratori standard) e contemporaneamente<br />

di più quanti ritengono fondamentale <strong>il</strong> riconoscimento<br />

dell’indennità di disoccupazione (16% contro <strong>il</strong> 6%)<br />

(Tab. 6.15).<br />

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