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Precari ieri e oggi, quale il domani - Regione Toscana

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Nel terzo settore, infine, la maggior parte dei lavoratori ha ricevuto<br />

-3 incarichi dall’attuale committente, e gli occupati che<br />

hanno stipulato più di tre contratti risultano essere solo l’11%.<br />

Neanche in questo caso l’essere titolare di un contratto di<br />

collaborazione, anziché di un contratto a tempo determinato,<br />

cambia in maniera significativa <strong>il</strong> numero di incarichi sottoscritti<br />

col medesimo committente.<br />

• Le prospettive occupazionali<br />

Essere destinatari di un certo numero di contratti rinnovati<br />

senza soluzione di continuità può essere un costo ritenuto accettab<strong>il</strong>e<br />

nel caso vi sia, tra gli altri incentivi, la prospettiva di<br />

una stab<strong>il</strong>izzazione. Ma, a questo proposito, la percezione che<br />

gli intervistati hanno circa le loro prospettive occupazionali future<br />

non è risultata ottimistica; chiesto loro cosa prevedib<strong>il</strong>mente<br />

succederà alla scadenza dell’attuale contratto, solo <strong>il</strong> 13% ha<br />

risposto che sarà assunto a tempo indeterminato .<br />

Significativamente, questa risposta è stata fornita dal %<br />

degli uomini e solo dall’8% delle donne. Ben <strong>il</strong> 57%, invece,<br />

conta di veder rinnovato l’attuale contratto, nella medesima<br />

forma oppure con variazioni non sostanziali. Il 15% prevede<br />

la fine del rapporto di lavoro (anche in questo caso sono forti<br />

le differenze di genere: 19% delle donne contro <strong>il</strong> 9% degli uomini).<br />

L’8% dichiara la massima incertezza del proprio futuro<br />

(“non so/non ho idea”) e solo <strong>il</strong> % cambierà lavoro per scelta<br />

propria (Tab. 6.8).<br />

Gli intervistati si dimostrano del resto buoni profeti: come mostra un’indagine<br />

del Cnel ( 004), nell’arco del triennio 1998- 001 (dunque un periodo più favorevole<br />

alla conversione dei contratti dei lavoratori flessib<strong>il</strong>i in impieghi stab<strong>il</strong>i,<br />

anche grazie agli incentivi presenti in Finanziaria 001), la sorte degli occupati<br />

a tempo determinato è quantomeno contrastata, coincidendo in circa la metà<br />

dei casi in itinerari lavorativi ascendenti (soprattutto al Nord), nella permanenza<br />

nella condizione di instab<strong>il</strong>ità per un quarto del campione, nell’uscita dal mercato<br />

del lavoro di circa 1 lavoratore su 10, nel passaggio al lavoro autonomo del 4%<br />

degli occupati fixed terms, infine nel passaggio a lavori in nero nel 5% del totale.<br />

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