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Precari ieri e oggi, quale il domani - Regione Toscana

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4.<br />

Il percorso di ricerca<br />

4.1. Il disegno della ricerca<br />

Come è stato da più parti evidenziato, i lavori flessib<strong>il</strong>i, caratterizzati<br />

da contratti atipici, rappresentano ad <strong>oggi</strong> un’importante<br />

componente dell’occupazione che riguarda non solo giovani,<br />

ma anche uomini e donne con credenziali e livelli educativi<br />

molto diversi tra di loro.<br />

Diviene per questo necessario cambiare la tradizionale prospettiva<br />

di analisi e considerare <strong>il</strong> lavoro come un flusso, invece<br />

che come una posizione, concentrando l’attenzione sulle traiettorie<br />

compiute sul mercato del lavoro da soggetti che lavorano<br />

con tipologie contrattuali flessib<strong>il</strong>i, per individuare quali siano<br />

le caratteristiche degli individui coinvolti (sesso, età, titolo di<br />

studio, ecc.), e dei loro percorsi (tipologia contrattuale di partenza,<br />

territori di appartenenza, ecc.), che rendono più probab<strong>il</strong>i<br />

esiti di professionalizzazione e di stab<strong>il</strong>izzazione nel lavoro<br />

dipendente o in quello autonomo e, al contrario, quali siano gli<br />

elementi di debolezza (scarsa scolarizzazione, formazione, ecc.)<br />

che possono favorire percorsi di precarizzazione.<br />

Obiettivo prioritario è stato quello di realizzare un’analisi<br />

delle seguenti variab<strong>il</strong>i: scelta volontaria versus scelta subita;<br />

prospettiva transitoria versus “to be trapped”. Ovvero, gli elementi<br />

di instab<strong>il</strong>ità insiti nella “società dei lavori” costituiscono una<br />

“mob<strong>il</strong>ità americana” attraverso i lavori, o una precarizzazione<br />

del lavoro? E, in ogni caso, sono <strong>il</strong> trade-off della maggiore qualità?<br />

Questi sono gli interrogativi che ci dobbiamo porre. Non si<br />

può pensare che passare da un impiego all’altro sia un’operazione<br />

priva di costi per tutti, basti pensare alla discontinuità delle<br />

carriere e alla bassa copertura previdenziale che sicuramente<br />

segnalano la necessità di dare al welfare un prof<strong>il</strong>o maggiormente<br />

a misura delle nuove tipologie lavorative.<br />

Al tempo stesso bisogna poter valutare anche le opportunità<br />

offerte dalla flessib<strong>il</strong>ità come la possib<strong>il</strong>ità di connettere i “lavori”<br />

al ciclo di vita, ai bisogni della famiglia, ai ritmi della comunità;<br />

l’estrema articolazione delle opzioni nel campo dei sistemi<br />

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