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Precari ieri e oggi, quale il domani - Regione Toscana

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teoria, dovrebbe avere la possib<strong>il</strong>ità di usufruire di una flessib<strong>il</strong>ità<br />

oraria. Il problema in realtà è che <strong>il</strong> lavoro flessib<strong>il</strong>e spesso<br />

non ha un orario flessib<strong>il</strong>e, perché è quello rigido del dipendente,<br />

perché comunque è richiesta la presenza quotidiana, perché,<br />

soprattutto in casi di collaborazioni con più committenti, in certi<br />

periodi richiede ritmi di lavoro intensi, che mal si conc<strong>il</strong>iano<br />

con le esigenze fam<strong>il</strong>iari quotidiane.<br />

Il problema è che poi, quando diventi mamma, non hai più<br />

tutto quel tempo da dedicare alle relazioni per trovare contatti e<br />

nuovi lavori. A questo si sommano poi tutte le ansie del fatto che<br />

comunque ci sono tante collaborazioni, perciò la tensione è costante…<br />

e la maternità è stata un dramma… insomma, e se ti<br />

ammali e succede qualcosa…(laureata in Statistica, 35 anni).<br />

Come tutte le lavoratrici, diventa prioritario avere una rete<br />

di supporto (genitori), che sopperisca alle carenze di offerta dei<br />

servizi per l’infanzia (as<strong>il</strong>i nido, scuole materne, centri ricreativi,<br />

ecc,) e alle rigidità di un sistema, in cui l’organizzazione<br />

degli orari e dei tempi non è ancora tale da rispondere ad esigenze<br />

di supporto sempre più articolate, flessib<strong>il</strong>i e personalizzate<br />

espresse dalle famiglie.<br />

Di fronte ad un contesto di questo tipo i lavoratori flessib<strong>il</strong>i<br />

preferiscono spesso evitare di fare programmi di lungo periodo,<br />

concentrandosi sul presente e ponendosi obiettivi di breve periodo,<br />

per avere una maggiore probab<strong>il</strong>ità di raggiungerli. Questo<br />

tipo di atteggiamento comporta anche <strong>il</strong> non fare i conti con<br />

quello che sarà <strong>il</strong> proprio futuro, soprattutto in termini previdenziali,<br />

non tanto per una mancata presa di coscienza rispetto<br />

al fatto che <strong>il</strong> proprio lavoro non garantirà un reddito adeguato<br />

al termine della carriera lavorativa, ma piuttosto perché spesso<br />

non possono permettersi di ut<strong>il</strong>izzare parte della propria retribuzione<br />

da investire in fondi pensionistici integrativi.<br />

La flessib<strong>il</strong>ità è la condizione buona per vivere alla giornata<br />

ma, se uno guarda con una prospettiva futura, allora crea dei<br />

problemi. La flessib<strong>il</strong>ità sembra un’esigenza diffusa nel sistema e<br />

ovunque, poi, in realtà, uno individualmente regge <strong>il</strong> carico da<br />

solo o comunque con le persone nella sua stessa situazione. Quando<br />

vai in banca, <strong>il</strong> mutuo te lo negano. Se hai l’esigenza di affittare<br />

una casa o una stanza in città devi sempre porti <strong>il</strong> problema di<br />

quanto ti durerà ancora <strong>il</strong> contratto. Oltre a questi aspetti, quello<br />

che mi preoccupa ancora di più è l’aspetto previdenziale. Se penso<br />

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