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Precari ieri e oggi, quale il domani - Regione Toscana

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Io non ho chiaramente scelto di fare la collaboratrice coordinata<br />

e continuativa. Avrei preferito essere una dipendente, avere<br />

tutti gli oneri sociali dei dipendenti. Ma mi ero appena laureata<br />

e trovare un lavoro di quel genere, che mi permetteva di sfruttare<br />

la mia laurea in lingue, di conoscere i vari istituti europei, per me<br />

era in quel momento lì una gran fortuna, e l’ho preso con grande<br />

entusiasmo (laureata in Lingue, 38 anni).<br />

Noi tutti facciamo un lavoro che ci piace molto. E quindi per<br />

assurdo, pur essendo precari, siamo dei priv<strong>il</strong>egiati. Almeno mi<br />

sono sempre vista così. Subito dopo la laurea sono approdata all’assessorato.<br />

Mi è piaciuto subito ed è quello che voglio fare da<br />

grande. Da un certo punto di vista è stato un colpo di fortuna<br />

(laureata in Scienze Politiche, 3 anni).<br />

Solo in pochi hanno sottolineato come <strong>il</strong> loro ingresso nel<br />

mercato del lavoro attraverso tipologie contrattuali atipiche sia<br />

frutto di una scelta consapevole. Si tratta soprattutto di uomini,<br />

impegnati in professioni tecniche (come l’architetto o l’ingegnere),<br />

maggiormente orientati verso un futuro da liberi professionisti,<br />

che percepiscono <strong>il</strong> mercato come fonte di opportunità più<br />

che di rischi. Apprezzano nella flessib<strong>il</strong>ità del lavoro le opportunità<br />

che offre di costruirsi un percorso autonomo, ut<strong>il</strong>izzando<br />

la propria professionalità, le proprie competenze e i contatti per<br />

ottenere una posizione competitiva forte nel mercato. L’incarico<br />

con l’Amministrazione pubblica è vissuto come uno dei tanti,<br />

che non è destinato necessariamente alla stab<strong>il</strong>izzazione presso<br />

l’ente.<br />

La flessib<strong>il</strong>ità per me è una scelta personale, non è stata una<br />

imposizione. Mi sto sempre più indirizzando verso una professione<br />

del tutto individuale, quindi la flessib<strong>il</strong>ità per me sarà <strong>il</strong> pane<br />

quotidiano dei prossimi anni. La flessib<strong>il</strong>ità è un bene che ci sia<br />

per me, nel senso che <strong>il</strong> mio obiettivo è quello non di avere una<br />

professione da dipendente. A me piace <strong>il</strong> mio lavoro, piace spaziare<br />

nei vari rami nel mio settore, quindi stare un’ora in più o due ore<br />

in più in ufficio non è un problema (laureato in Ingegneria, 7<br />

anni).<br />

Uno magari all’inizio della carriera ambisce al posto sicuro e all’inquadramento<br />

a tempo indeterminato. Io, invece, appena laureato, sono<br />

entrato in una società, dove, dopo avere fatto un periodo di prova, ho<br />

iniziato a gestire progetti. Gestire progetti significa tante cose, significa<br />

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