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Precari ieri e oggi, quale il domani - Regione Toscana

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<strong>il</strong>i in particolare, la soddisfazione dell’occupazione dipende dal<br />

tipo di lavoro svolto, dalle possib<strong>il</strong>ità di autorealizzazione e di<br />

apprendimento che questo consente o meno.<br />

Per mantenere inalterati quest’ultimi elementi, una parte dei<br />

lavoratori temporanei sembra disponib<strong>il</strong>e anche ad uno “scambio<br />

tra la qualità del lavoro, che migliora gradatamente, e <strong>il</strong><br />

rapporto di lavoro, che resta temporaneo senza però diventare<br />

-o essere necessariamente percepito- come precario” (Carr<strong>ieri</strong>,<br />

Damiano, Ugolini, 005). Chiesto loro cosa sarebbero disposti a<br />

sacrificare dell’attuale collocazione per avere un lavoro più stab<strong>il</strong>e,<br />

<strong>il</strong> numero di quanti non cambierebbero l’attuale lavoro per<br />

un altro con un contratto stab<strong>il</strong>e, è anzi r<strong>il</strong>evante: <strong>il</strong> 4 % degli<br />

occupati con contratto a tempo determinato, e <strong>il</strong> 3 % dei collaboratori<br />

(Tab. 6.43).<br />

tabella 6.43. Lavoratori con contratto a tempo determinato e collaboratori: “Per avere un<br />

lavoro stab<strong>il</strong>e lei sarebbe disposto a sacrificare qualcosa del suo attuale lavoro?”. Valori %<br />

dipendenti a termine Collaboratori<br />

Sì 48, 51,6<br />

No 4 ,0 3 ,3<br />

Non so 9,8 16,1<br />

TOTALE 100,0 100,0<br />

Gli aspetti che meno si è disposti a scambiare risultano proprio<br />

<strong>il</strong> fare un lavoro che “offra opportunità di carriera” (solo<br />

<strong>il</strong> 0% dei dipendenti a termine accetterebbe lo “scambio”, e <strong>il</strong><br />

13% dei collaboratori), o “opportunità formative” (<strong>il</strong> 15% dei<br />

dipendenti a contratto e <strong>il</strong> 19% dei collaboratori), e la gratificazione<br />

ricavata dalla propria occupazione (nessun collaboratore<br />

accetterebbe questo scambio, <strong>il</strong> 3 % dei lavoratori a termine lo<br />

accetterebbe).<br />

Il 48% dei dipendenti a termine e <strong>il</strong> 5 % dei collaboratori,<br />

invece, si dice disponib<strong>il</strong>e, soprattutto rinunciando alla flessib<strong>il</strong>ità<br />

degli orari (rispettivamente, 37% e 44%), ma anche a minori<br />

guadagni (33% e 44%) (Tab. 6.44).<br />

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