Precari ieri e oggi, quale il domani - Regione Toscana
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cata, a desiderare un’altra professione (lo afferma <strong>il</strong> 9% dei flessib<strong>il</strong>i<br />
contro <strong>il</strong> 4% della media complessiva), e di converso a<br />
dichiararsi meno soddisfatti dell’attuale occupazione (54% contro<br />
<strong>il</strong> 60% di tutti i lavoratori). Tra chi ritiene di essere convinto<br />
di non poter comunque trovare, al di là dei propri desideri, un<br />
altro lavoro (<strong>il</strong> 15% dei flessib<strong>il</strong>i, una percentuale in linea con<br />
la media generale delle risposte di tutti i lavoratori), le donne si<br />
trovano leggermente sovrarappresentate (Tab. 6.38).<br />
tabella 6.38. “Vorrebbe cambiare lavoro?”, per tipologia contrattuale e sicurezza percepita del<br />
posto di lavoro. Valori %<br />
sicuro o abbastanza Poco sicuro o per niente tOtALe<br />
tempo Fless. Auton. tOt. tempo Fless. Auton. tOt. tempo Fless. Auton. tOt.<br />
indet. indet. indet.<br />
Sì ,5 4,5 7,0 1,6 51,5 37,5 15,4 39, 4,6 9,1 8,5 4,<br />
No, sono soddisfatto 6 ,7 60,8 86,0 64,3 30,3 4 ,9 61,5 41, 60, 54,4 78,0 60,4<br />
Non credo di poter trovare<br />
un lavoro migliore<br />
13, 1 ,7 7,0 1 ,5 15, 17,9 3,1 17,6 13,4 14,6 11,9 13,6<br />
Non so 1,6 ,0 0,0 1,6 3,0 1,8 0,0 ,0 1,7 1,9 1,7 1,8<br />
TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0<br />
A fare pesantemente la differenza nelle risposte fornite circa<br />
la volontà di cambiare occupazione o viceversa dirsi soddisfatti<br />
(o rassegnati) all’attuale posto di lavoro, non è tuttavia tanto la<br />
tipologia contrattuale di impiego, quanto – di nuovo – la certezza<br />
del lavoro.<br />
Questa variab<strong>il</strong>e infatti polarizza le risposte di tutte le categorie<br />
di lavoratori prese in considerazione, e non solo quelle dei<br />
lavoratori flessib<strong>il</strong>i: così, tra i tempi indeterminati <strong>il</strong> numero di<br />
coloro che sono disposti a cambiare occupazione sale fino a oltre<br />
la metà nel caso la sicurezza del posto di lavoro sia percepita<br />
come bassa o nulla (per ragioni di crisi aziendali o di settore).<br />
Analogamente, tra i lavoratori autonomi la percentuale – in sé<br />
abbastanza bassa – di chi vuole cambiare, praticamente raddoppia<br />
tra gli insicuri. E, infine, tra i lavoratori flessib<strong>il</strong>i, la forbice<br />
tra sicuri e insicuri dell’attuale occupazione si allarga notevolmente:<br />
se i primi sono soddisfatti nel 63% dei casi, i secondi<br />
lo sono soltanto per <strong>il</strong> 43% del totale; i “sicuri” sono rassegnati<br />
all’idea di non poter trovare un lavoro migliore nel 13% del totale,<br />
gli “insicuri” che danno questa risposta sono invece <strong>il</strong> 3%; e<br />
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