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Precari ieri e oggi, quale il domani - Regione Toscana

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posto di lavoro e i rapporti con i colleghi ed i superiori). Ne deriva<br />

l’impressione – come suffragato da altre elaborazioni – che<br />

i lavoratori più istruiti, qualificati e con alle spalle un percorso<br />

formativo coerente con l’attuale mansione, siano più attenti alle<br />

opportunità di lungo periodo di una carriera per la <strong>quale</strong> hanno<br />

studiato e che appare in grado di offrire loro una reale gratificazione<br />

personale, piuttosto che agli aspetti “materiali” del lavoro.<br />

I costi della flessib<strong>il</strong>ità, di cui peraltro la stragrande maggioranza<br />

è perfettamente cosciente, sono in qualche modo “scambiati”<br />

con <strong>il</strong> maggior valore delle aspirazioni individuali. In breve, con<br />

i contenuti del lavoro.<br />

Del resto, i lavoratori instab<strong>il</strong>i sono anche <strong>il</strong> gruppo che fa<br />

registrate in proporzione una maggiore attinenza dei contenuti<br />

del lavoro rispetto ai titoli di studio (Tab. 6.3 ).<br />

tabella 6.32. Lavoratori con contratti “standard” e flessib<strong>il</strong>i: congruenza dell’attuale<br />

occupazione rispetto al titolo di studio per tipologia contrattuale. Valori %<br />

tipologia contrattuale sì, molto<br />

attinente<br />

sì, ma solo<br />

in parte<br />

113<br />

No, per<br />

niente<br />

Non<br />

saprei<br />

totale<br />

Tempo Indeterminato 8,1 1,4 48,0 ,5 100,0<br />

Flessib<strong>il</strong>e 39,9 18, 40,6 1,4 100,0<br />

TOTALE 31, 0,6 46,1 , 100,0<br />

Infatti, <strong>il</strong> 40% degli occupati temporanei giudica “molto attinente”<br />

al proprio lavoro <strong>il</strong> titolo di studio di cui è in possesso,<br />

contro <strong>il</strong> 8% degli occupati con contratti standard. Contemporaneamente,<br />

sono in numero minore coloro che dichiarano<br />

l’assoluta incongruenza degli stessi: <strong>il</strong> 41% dei flessib<strong>il</strong>i, contro<br />

<strong>il</strong> 48% dei lavoratori assunti a tempo indeterminato.<br />

Il questionario permetteva anche di analizzare se, adottando<br />

un’ottica diacronica, le condizioni di lavoro fossero mutate nel<br />

breve periodo. Queste, rispetto ad un anno fa, nell’opinione di<br />

più della metà dei lavoratori flessib<strong>il</strong>i sono rimaste complessivamente<br />

stab<strong>il</strong>i (54%), mentre per <strong>il</strong> 30% si è registrato un miglioramento<br />

e, per una minoranza, un peggioramento (16%).<br />

rispetto alla media di tutti i lavoratori, tra i flessib<strong>il</strong>i sono di più<br />

quanti ritengono peggiorata la propria condizione (16% contro<br />

l’11% complessivo) (Tab. 6.33).

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