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Precari ieri e oggi, quale il domani - Regione Toscana

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tabella 6.31. Lavoratori flessib<strong>il</strong>i: l’aspetto del lavoro considerato “più soddisfacente” per<br />

congruenza dell’attuale occupazione rispetto al titolo di studio. Valori %<br />

sì, molto<br />

attinente<br />

11<br />

sì, ma solo<br />

in parte<br />

No, per<br />

niente<br />

totale<br />

Sicurezza del posto di lavoro 0,0 3,6 4,4 ,5<br />

Possib<strong>il</strong>ità di carriera 3,3 0,0 1,5 1,9<br />

rapporti con i colleghi/superiori 0,0 8,6 9,4 5,3<br />

Stipendio/reddito 1,7 10,7 11,8 7,6<br />

Possib<strong>il</strong>ità di autorealizzazione 33,3 1,4 14,7 ,8<br />

Possib<strong>il</strong>ità di imparare cose nuove 16,7 10,7 8,8 1 ,0<br />

Orario di lavoro 6,7 10,7 10,3 8,9<br />

Prestigio, stima degli altri 8,3 0,0 4,4 5,1<br />

Non so 3,3 10,7 7,4 7,0<br />

Tutti 3,3 3,6 1,5 3,<br />

Nessuno 3,3 0,0 5,9 3,8<br />

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0<br />

Se si esamina la relazione tra attinenza della mansione professionale<br />

rispetto al percorso formativo e aspetti del lavoro<br />

considerati “più soddisfacenti”, gli occupati che affermano la<br />

maggiore congruenza del proprio lavoro rispetto a ciò per cui<br />

hanno studiato, apprezzano più dei lavoratori con un percorso<br />

per così dire “incoerente”, la “possib<strong>il</strong>ità di autorealizzazione”<br />

(33% contro <strong>il</strong> 15%), la “possib<strong>il</strong>ità di imparare cose nuove” (rispettivamente,<br />

17% e 9%), <strong>il</strong> prestigio sociale (8% contro <strong>il</strong> 4%),<br />

ed anche la possib<strong>il</strong>ità di carriera (3% contro l’1%), nonostante<br />

quest’ultima risposta sia in assoluto tra gli aspetti che meno soddisfano<br />

gli occupati non standard.<br />

viceversa, chi risponde “no, per niente” alla domanda sull’attinenza<br />

del titolo di studio, è in proporzione più soddisfatto del<br />

rapporto con i colleghi/superiori ( 9% contro <strong>il</strong> 0%), dell’orario<br />

di lavoro (10% contro <strong>il</strong> 7%), dello stipendio (1 % e %), e infine<br />

anche della sicurezza del posto di lavoro (4% contro nessuno<br />

degli occupati con una elevata congruenza).<br />

Anche l’incrocio tra grado di scolarizzazione e aspetti di<br />

maggiore soddisfazione del lavoro (con alcune eccezioni), fa registrare<br />

una divaricazione tra soggetti con titolo di studio più<br />

elevato (che apprezzano in particolare le possib<strong>il</strong>ità di carriera,<br />

di autorealizzazione, e di apprendimento offerte dall’attuale lavoro)<br />

e lavoratori con bassa scolarizzazione (per i quali al contrario<br />

sono aspetti maggiormente gratificanti la sicurezza del

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