tipizzazione e caratterizzazione di varietà precoci di patata ... - PbgLab
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MINERVA BIOTEC 2012;24(Suppl. 1 al N. 1):51-60<br />
Definizione <strong>di</strong> una firma “geochimico-mineralogica”<br />
dei suoli destinati alla produzione della <strong>patata</strong> precoce<br />
Obiettivo. Definire parametri mineralogici e pattern geochimici<br />
identificativi dei suoli delle aree <strong>di</strong> provenienza<br />
<strong>di</strong> patate <strong>precoci</strong> prodotte in tre regioni del sud Italia.<br />
Per un numero selezionato <strong>di</strong> campioni, tali parametri<br />
sono stati ricercati anche nel suolo adeso ai tuberi.<br />
Meto<strong>di</strong>. Suolo e tuberi sono stati prelevati a fine ciclo<br />
produttivo in 12 siti ubicati in Puglia, Campania e Sicilia.<br />
Dei siti è stato stu<strong>di</strong>ato il contesto geologico e sui suoli<br />
sono stati determinati: granulometria (granulometro<br />
laser), pH, carbonati totali (calcimetro), carbonio organico<br />
(Walkley-Black), CSC e basi <strong>di</strong> scambio (BaCl 2 a pH<br />
8.2), P assimilabile (metodo Olsen), Fe, Al e Si (ossalato<br />
e DCB), composizione multielementare (ICP-MS), mineralogia<br />
(XRD).<br />
Risultati. I substrati parentali sono riconducibili a tre<br />
tipologie principali: rocce calcaree, se<strong>di</strong>menti alluvionali<br />
e substrati vulcanici. I suoli sono caratterizzati da tessitura<br />
sciolta e pH generalmente neutro e subalcalino. La<br />
maggior parte è povera <strong>di</strong> carbonati e CO con bassa CSC.<br />
Quarzo, feldspati, calcite e minerali argillosi in <strong>di</strong>verse<br />
quantità relative si associano in ambiente vulcanico con<br />
ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> ferro e alluminosilicati a scarso or<strong>di</strong>ne cristallino.<br />
Distintivo è il contenuto totale <strong>di</strong> macro e micronutrienti,<br />
mentre le quantità bio<strong>di</strong>sponibili degli stessi elementi<br />
non <strong>di</strong>fferenziano altrettanto bene i suoli <strong>di</strong> aree<br />
geografiche <strong>di</strong>verse. Il suolo adeso ai tuberi ha curve<br />
granulometriche e tracciati XRD simili al suolo tal quale,<br />
ma più elevate quantità <strong>di</strong> particelle <strong>di</strong> minori <strong>di</strong>mensioni<br />
che ne <strong>di</strong>fferenziano la composizione geochimica.<br />
Conclusioni. Gli in<strong>di</strong>catori suolo-<strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong>fferenziano<br />
bene i suoli <strong>di</strong> provenienza della <strong>patata</strong> precoce. Il<br />
suolo adeso ai tuberi con alcune <strong>di</strong>fferenze rispecchia la<br />
mineralogia, la granulometria e la composizione geochimica<br />
del suolo <strong>di</strong> provenienza.<br />
Parole chiave: Suolo - Tracciabilità - Prodotti agroalimentari.<br />
Autore <strong>di</strong> contatto: S. Vingiani, Dipartimento <strong>di</strong> Scienze del Suolo,<br />
della Pianta, dell’Ambiente e delle Produzioni Animali, Università <strong>di</strong><br />
Napoli Federico II, Via Università, 100, 80055 Portici (Napoli), Italia.<br />
E-mail: vingiani@unina.it<br />
S. VINGIANI, M. ZAMPELLA, L. MINIERI, F. TERRIBILE, P. ADAMO<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Scienze del Suolo, della Pianta<br />
dell’Ambiente e delle Produzioni Animali<br />
Università <strong>di</strong> Napoli Federico II, Napoli, Italia<br />
I l regolamento CE 178/2002, che istituisce la European<br />
Food Safety Authority, stabilisce principi e requisiti<br />
generali riguardo alla “rintracciabilità” dei prodotti<br />
agroalimentari definendola come la capacità <strong>di</strong><br />
ritrovare la traccia o origine dei prodotti. Ciò in risposta<br />
alle crescenti richieste <strong>di</strong> sicurezza alimentare da<br />
parte dei consumatori e all’esigenza delle aziende <strong>di</strong><br />
innovarsi per essere competitive su un mercato sempre<br />
più globalizzato 1. La denominazione <strong>di</strong> origine<br />
ha rappresentato un primo passo finalizzato alla salvaguar<strong>di</strong>a<br />
dei prodotti agroalimentari, definendo dei<br />
parametri <strong>di</strong>stintivi che permettono <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduarne la<br />
tipicità. Il passo successivo è stato l’identificazione e<br />
valutazione <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> e tecniche analitiche che forniscano<br />
informazioni significative per la determinazione<br />
della zona geografica <strong>di</strong> origine del prodotto. Tra<br />
i meto<strong>di</strong> considerati: l’analisi sensoriale, le tecniche<br />
spettroscopiche, la risonanza magnetica nucleare,<br />
i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> rilevamento delle impronte elementare<br />
ed isotopica basati sull’impiego della spettrometria<br />
<strong>di</strong> massa 2. Diffuso è l’impiego dell’analisi me<strong>di</strong>ante<br />
GS-IRMS del rapporto isotopico dei cosiddetti “bioelementi”<br />
(C, N, O, H e S), il cui valore, tuttavia, risulta<br />
fortemente influenzato da parametri sia ambientali,<br />
quali le variazioni climatiche, sia <strong>di</strong> gestione, quali<br />
l’impiego <strong>di</strong> fertilizzanti 3. Diversi altri meto<strong>di</strong> sono<br />
attualmente oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o allo scopo <strong>di</strong> ottenere<br />
informazioni univoche circa la provenienza geografica<br />
degli alimenti. Tra questi, <strong>di</strong> particolare interesse<br />
Vol. 24 - Suppl. 1 al N. 1 MINERVA BIOTECNOLOGICA 51