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tipizzazione e caratterizzazione di varietà precoci di patata ... - PbgLab

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MINERVA BIOTEC 2012;24(Suppl. 1 al N. 1):23-34<br />

Progettazione e sintesi <strong>di</strong> DNA ricombinante<br />

come standard per la determinazione quantitativa<br />

<strong>di</strong> ingre<strong>di</strong>enti geneticamente mo<strong>di</strong>ficati in alimenti<br />

A. CIRILLO, S. DEL GAUDIO, G. DI BERNARDO, F. GAGLIONE, U. GALDERISI, M. CIPOLLARO<br />

L ’impiego <strong>di</strong> Organismi Geneticamente Mo<strong>di</strong>ficati<br />

(OGM) e <strong>di</strong> prodotti derivati da OGM nella catena<br />

alimentare è sottoposto a precise regolamentazioni<br />

in <strong>di</strong>versi paesi allo scopo <strong>di</strong> garantire la libertà<br />

<strong>di</strong> scelta dei consumatori. L’Unione Europea<br />

ha reso obbligatoria l’etichettatura dei cibi nei casi<br />

in cui in essi sia presente una percentuale maggiore<br />

dello 0.9% <strong>di</strong> ingre<strong>di</strong>enti geneticamente mo<strong>di</strong>ficati<br />

(Reg.1829/2003) 1. Lo sviluppo <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> affidabili<br />

per la quantificazione <strong>di</strong> OGM assume pertanto un<br />

ruolo sempre crescente.<br />

L’amplificazione del DNA attraverso PCR real<br />

time 2 (reazione a catena della polimerasi in tempo<br />

reale) costituisce attualmente l’analisi <strong>di</strong> elezione<br />

per la rilevazione <strong>di</strong> OGM nelle matrici alimentari<br />

in quanto permette <strong>di</strong> sfruttare l’alta sensibilità<br />

della meto<strong>di</strong>ca per ottenere la quantificazione del<br />

contenuto <strong>di</strong> OGM 3.<br />

Nelle reazioni <strong>di</strong> PCR real time, per la costruzione<br />

delle curve <strong>di</strong> riferimento, vanno inclusi una serie<br />

<strong>di</strong> calibratori che, <strong>di</strong> norma, sono costituiti dal DNA<br />

estratto da farine ottenute dalle cultivar vegetali <strong>di</strong><br />

interesse, certificate dall’Istituto <strong>di</strong> Riferimento per<br />

i Materiali e le Misure (IRMM, Belgio). L’impiego<br />

<strong>di</strong> tali farine presenta, tuttavia, alcuni punti deboli:<br />

innanzitutto la deperibilità dei materiali, il loro costo<br />

e l’impossibilità <strong>di</strong> reperire materiale certificato<br />

per tutti gli eventi geneticamente mo<strong>di</strong>ficati (GM).<br />

Come calibratori alternativi si possono impiegare<br />

molecole <strong>di</strong> DNA ricombinante costituite da un vet-<br />

Autore <strong>di</strong> contatto: G. Di Bernardo, Sezione <strong>di</strong> Biotecnologie e Biologia<br />

Molecolare “A. Cascino”,Dipartimento <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Sperimentale,<br />

Seconda Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Napoli, Via Costantinopoli 16, 80138<br />

Napoli, Italia. E-mail: gianni.<strong>di</strong>bernardo@unina2.it<br />

Sezione <strong>di</strong> Biotecnologie e Biologia Molecolare “A. Cascino”<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Sperimentale<br />

Seconda Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Napoli, Napoli, Italia<br />

tore plasmi<strong>di</strong>co in cui sono integrate <strong>di</strong>fferenti sequenze<br />

bersaglio quali le sequenze transgeniche e<br />

quelle del gene endogeno <strong>di</strong> riferimento 4. L’impiego<br />

<strong>di</strong> DNA ricombinante come standard rappresenta<br />

un’interessante innovazione nell’ambito della certificazione<br />

OGM. In letteratura sono, infatti, presenti<br />

<strong>di</strong>versi lavori 4-7 che hanno come scopo la sintesi e<br />

l’utilizzo <strong>di</strong> questi calibratori, testimoniando il notevole<br />

interesse per questo argomento. Innanzitutto il<br />

DNA plasmi<strong>di</strong>co può essere prodotto in quantità illimitata<br />

attraverso il clonaggio in cellule batteriche. Le<br />

collaudate procedure <strong>di</strong> estrazione e conservazione<br />

consentono <strong>di</strong> ottenere un DNA altamente purificato<br />

e <strong>di</strong> poter costruire curve <strong>di</strong> calibrazione in un qualunque<br />

intervallo <strong>di</strong> concentrazione. La possibilità<br />

<strong>di</strong> effettuare un’analisi quantitativa anche nei casi<br />

in cui non siano <strong>di</strong>sponibili gli standard certificati<br />

dall’IRMM costituisce il vantaggio maggiore offerto<br />

da queste molecole.<br />

In questo lavoro viene descritta la progettazione<br />

e realizzazione <strong>di</strong> un calibratore plasmi<strong>di</strong>co per la<br />

quantificazione della <strong>patata</strong> EH92-527-1, unica <strong>varietà</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>patata</strong> GM ammessa alla commercializzazione<br />

in Europa, ottenuta dalla cultivar Prevalent, attraverso<br />

l’introduzione del gene “GBSS” (granule bond<br />

starch syntase protein), deputato alla produzione <strong>di</strong><br />

amilosio. La <strong>varietà</strong> contiene il 98% <strong>di</strong> amilopectina<br />

ed il 2% <strong>di</strong> amilosio contro l’85% <strong>di</strong> amilopectina ed<br />

il 15% <strong>di</strong> amilosio della cultivar tra<strong>di</strong>zionale, pertan-<br />

Vol. 24 - Suppl. 1 al N. 1 MINERVA BIOTECNOLOGICA 23

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