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tipizzazione e caratterizzazione di varietà precoci di patata ... - PbgLab

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ONOFRI TIPIzzAzIONE DELL’ORIGINE DI COLTIVAzIONE DELLA PATATA<br />

annata sorprendentemente limitato: 520 è stato il<br />

massimo numero osservato, per il confronto fra due<br />

<strong>varietà</strong>, Spunta e Sieglinde, entrambe coltivate in località<br />

Cozze, in Puglia. Anche il confronto varietale<br />

Spunta-Sieglinde in un’altra località, Margiotta, Puglia,<br />

risulta in 394 geni <strong>di</strong>fferenzialmente espressi in modo<br />

significativo ed al <strong>di</strong> sopra della soglia <strong>di</strong> 2 x. Dai<br />

dati del 2008 presi nel loro insieme, appare quin<strong>di</strong><br />

che le <strong>di</strong>fferenze fra <strong>varietà</strong> (sezione superiore della<br />

Tabella II) giustifichino la maggior parte della modulazione<br />

dell’espressione dei geni che si può osservare;<br />

minore il numero <strong>di</strong> geni modulati (40-219) che<br />

si osservano confrontando le stesse <strong>varietà</strong> coltivate<br />

in regioni <strong>di</strong>verse (sezione interme<strong>di</strong>a in Tabella II).<br />

Infine, l’effetto della località (a parità quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>varietà</strong><br />

e regione considerata) appare praticamente trascurabile<br />

(anche se potenzialmente importante ai fini della<br />

<strong>caratterizzazione</strong> geografica del luogo <strong>di</strong> coltivazione),<br />

modulando soltanto 8-41 geni, a seconda delle<br />

località considerate, quin<strong>di</strong> meno dello 0,1% dei geni<br />

monitorati (sezione inferiore della Tabella II).<br />

Per valutare la possibilità <strong>di</strong> caratterizzare il luogo<br />

o la regione <strong>di</strong> coltivazione me<strong>di</strong>ante l’identificazione<br />

<strong>di</strong> uno specifico set <strong>di</strong> geni regolato rispetto ad<br />

una delle località utilizzate come riferimento, è utile<br />

avere una categorizzazione dei geni che mostrano<br />

significativa up- o down-regolazione nei vari confronti<br />

ed in<strong>di</strong>viduare un eventuale gruppo <strong>di</strong> geni<br />

costantemente regolati in <strong>di</strong>versi confronti, e la loro<br />

funzione putativa. I geni regolati nei vari confronti<br />

del 2008 sono perciò stato categorizzati in base ad<br />

una “gene ontology” predefinita, ed i risultati sono<br />

riassunti in Figura 3. Nel considerare la heat map <strong>di</strong><br />

cui è composta questa figura, non va <strong>di</strong>menticato<br />

che le zone rosse o ver<strong>di</strong> sono <strong>di</strong> fatto equivalenti,<br />

in quanto un gruppo <strong>di</strong> geni che viene definito<br />

come “up-regolato” in un confronto ad esempio fra<br />

Sieglinde rispetto a Spunta, si definirebbe “downregolato”<br />

confrontando Sieglinde rispetto a Spunta;<br />

in realtà anche le zone bianche corrispondono a<br />

categorie funzionali non interamente indotte o represse,<br />

ma in cui un numero pressappoco uguale <strong>di</strong><br />

geni è up- o down-regolato, ma pur sempre regolato.<br />

Di conseguenza, ciò che è rilevante in queste<br />

heat maps è la presenza <strong>di</strong> zone rosse (maggioranza<br />

<strong>di</strong> geni afferenti a quella categoria funzionale up-regolati)<br />

o ver<strong>di</strong> (maggioranza down-regolata nel confronto),<br />

ed in misura minore bianche (uguale quantità<br />

<strong>di</strong> geni indotti e repressi nella categoria), rispetto<br />

a quelle grigie (che segnalano mancata regolazione<br />

<strong>di</strong> praticamente tutti i geni <strong>di</strong> quella categoria).<br />

Come si può notare nella parte destra della tavola<br />

<strong>di</strong> Figura 3, dove sono riassunti i confronti fra località<br />

<strong>di</strong>verse delle stesse regioni e <strong>varietà</strong>, le classi<br />

metaboliche <strong>di</strong> geni che non variano sono la maggioranza<br />

(zone grigie). È interessante peraltro notare<br />

come in quasi tutti i confronti che riguardano due<br />

località, a parità <strong>di</strong> <strong>varietà</strong> e regione, il gruppo <strong>di</strong><br />

geni afferenti al metabolismo secondario e alla risposta<br />

agli stress venga quasi sempre regolato, suggerendo<br />

che gli effetti maggiori della località siano<br />

soprattutto legati a situazioni contingenti <strong>di</strong> stress<br />

cui le colture si trovano a far fronte più che a fattori<br />

costitutivi. Ancora da notare il fatto che, come atteso,<br />

nel confronto fra le due <strong>varietà</strong> (sezione sinistra<br />

della tavola), siano sempre regolate quasi tutte le<br />

categorie, e nella maggior parte dei casi in maniera<br />

concorde in un senso o nell’altro (zone rosse e<br />

ver<strong>di</strong>), ed in una minoranza <strong>di</strong> casi in maniera <strong>di</strong>suguale,<br />

parte indotta e parte repressa (zone bianche).<br />

Solo nel confronto fra Spunta e Sieglinde in<br />

una specifica località, due categorie funzionali (<strong>di</strong><br />

cui una, Other, onnicomprensiva) non sono risultate<br />

regolate. In qualche modo, il fatto che la maggioranza<br />

dei geni sia significativamente regolata in tutte<br />

le categorie funzionali per entrambi in confronti fra<br />

<strong>varietà</strong>, rafforza la nozione che le <strong>di</strong>fferenze varietali<br />

sono risultate ben più importanti <strong>di</strong> quelle dovute<br />

all’ambiente <strong>di</strong> coltivazione. Inoltre, i geni che appaiono<br />

<strong>di</strong>fferenzialmente regolati fra le <strong>varietà</strong> (Tabella<br />

II) risultano uniformemente <strong>di</strong>stribuiti in tutte le categorie<br />

funzionali, mentre per esempio i geni collegati<br />

alla crescita cellulare e ai processi biosintetici,<br />

sono in quasi tutti i confronti fra regioni e località<br />

non regolati (righe 3 e 18 rispettivamente della heat<br />

map), come atteso da tuberi maturati contemporaneamente<br />

ed in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> dormienza.<br />

Come si nota dalla Figura 3, sono anche molto numerosi<br />

i geni che vengono segnalati come regolati, ma<br />

che non trovano omologhi funzionali in nessuna banca<br />

dati (no hits found) oppure anche perché gli omologhi<br />

hanno funzione sconosciuta (not assigned). Il limite<br />

nell’uso <strong>di</strong> uno strumento come il microarray risiede<br />

nel fatto quin<strong>di</strong> che, pur essendo stato interamente<br />

sequenziato il genoma <strong>di</strong> <strong>patata</strong>, la sua annotazione<br />

funzionale non è ancora completa. Di conseguenza, i<br />

dati ottenibili con questi confronti sono moltissimi, e<br />

richiederebbero <strong>di</strong> analizzare in dettaglio tutti questi<br />

geni sconosciuti ma potenzialmente importanti.<br />

L’analisi sui campioni 2008 si è poi rivolta ad in<strong>di</strong>viduare<br />

quali fossero specificatamente i geni che<br />

mostravano la regolazione maggiormente alterata in<br />

18 MINERVA BIOTECNOLOGICA Marzo 2012

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