«LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI» ANNO XLI - N° 443 ... - Chiesa viva
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Vediamo, perciò, questa testimonianza di Papa Giovanni<br />
Paolo II, nel suo libro-intervista “Varcare la soglia<br />
della speranza” 1 .<br />
Egli scrive:<br />
«In Cristo, Dio ha rivelato al mondo di volere che<br />
“tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza<br />
della verità” (I Tim. 2, 4). Questa frase della<br />
Prima Lettera a Timoteo ha un’importanza fondamentale<br />
per la visione e per<br />
l’annuncio delle cose ultime.<br />
Ora, se Dio desidera così, se<br />
Dio, per questa causa, dona Suo<br />
Figlio, il quale a sua volta, opera<br />
nella <strong>Chiesa</strong> mediante lo Spirito<br />
Santo, può l’uomo essere<br />
dannato, può essere respinto da<br />
Dio?».<br />
Il problema dell’inferno, nella<br />
<strong>Chiesa</strong> c’è sempre stato, da Origene<br />
fino a Hans Urs von<br />
Balthasar. Ma gli antichi Concili<br />
avevano respinto la teoria, detta<br />
“apocatàstasi finale” ossia quella<br />
teoria che affermava che il<br />
mondo, dopo la distruzione<br />
d’ogni creatura, sarebbe stato<br />
salvato. Una teoria, quindi, che<br />
abilmente aboliva l’inferno,<br />
creando, così, una falsa concezione<br />
della Divina Misericordia<br />
di Dio.<br />
Per questo, credo sia opportuno<br />
accennare, qui, alla dottrina della<br />
devozione a Gesù Misericordioso,<br />
come la propose la polacca<br />
Suor Faustina Kowalska, che<br />
fu subito un continuo e accalorato<br />
agire di Papa Giovanni Paolo II, durante tutto il<br />
suo Pontificato, e che ebbe ampia diffusione in tutta<br />
la Polonia.<br />
Negli anni ‘50, però questa dottrina fu sottoposta al<br />
parere della Sacra Congregazione del Sant’Ufficio,<br />
che, col Decreto del 28.11.1958, e con una “Notificazione”<br />
del 6.3.1959, affermava:<br />
«Si rende noto che la Suprema Sacra Congregazione<br />
del Sant’Uffizio, prese in esame le “visioni” e “rivelazioni”<br />
di Suor Faustina Kowalska (dell’Istituto di<br />
“Nostra Signora della Misericordia” e defunta nel<br />
1938, presso Cracovia), ha stabilito quanto segue:<br />
Suor Faustina Kowalska.<br />
1°) doversi proibire la diffusione delle immagini e<br />
degli scritti che presentano la devozione della Divina<br />
Misericordia nelle forme proposte dalla medesima<br />
suora;<br />
2°) essere demandata alla prudenza dei Vescovi il<br />
compito di rimuovere le predette immagini che eventualmente<br />
fossero già esposte al culto» (Sacra Congregazione<br />
del Sant’Uffizio, Notificazione del<br />
6.3.1959).<br />
È chiaro, quindi, che il divieto<br />
della Sacra Congregazione si riferiva<br />
all’eresia dell’“apocatàstasi”,<br />
alcuni brani dei quali furono<br />
inseriti nel “Diario” di<br />
Suor Faustina, iscritto anche<br />
nell’“Indice dei libri proibiti”.<br />
Ma l’Episcopato polacco non<br />
volle uniformarsi alle direttive<br />
di Roma, specie per la difesa e<br />
sostegno dell’allora arcivescovo<br />
di Cracovia, mons. Karol Wojtyla,<br />
il quale, già nel settembre<br />
del 1967, conduceva la fase diocesana<br />
del processo di canonizzazione<br />
di Suor Faustina. Poco<br />
prima di salire il soglio pontificio,<br />
Giovanni Paolo II, riuscì a<br />
far modificare addirittura la posizione<br />
dell’ex Sant'Uffizio, che<br />
emanò una nuova “Notificazione”<br />
ben diversa dalla prima.<br />
Eccola:<br />
«Da diverse parti, specialmente<br />
dalla Polonia, anche autorevolmente,<br />
è stato chiesto se le<br />
proibizioni contenute nella<br />
“Notificazione” della Sacra<br />
Congregazione del S. Uffizio, pubblicata nel 1959,<br />
riguardanti la devozione dalla Divina Misericordia<br />
nelle forme proposte da Suor Faustina Kowalska, si<br />
debbano ritenere ancora in vigore. Questa Sacra<br />
Congregazione, tenuti presenti i molti documenti<br />
originali, i molti documenti originali non conosciuti<br />
nel 1959, considerate le circostanze profondamente<br />
mutate, e tenuto conto del parere di molti Ordinari<br />
Polacchi, dichiara non più vincolanti le proibizioni<br />
contenute nella citata Notificazione» (Sacra Congregazione<br />
per la Dottrina della Fede”, Notificazione<br />
del 15.4.1978).<br />
Karol Wojtyla, divenuto Papa, pubblicò l’enciclica<br />
1 Cfr. “Varcare la soglia della speranza”, Arnaldo Mondadori Editore, Milano 1994, capitolo 28, pp. 201-202.<br />
4 “<strong>Chiesa</strong> <strong>viva</strong>” *** Novembre 2011