Maggio - numero trentaquattro - Università degli studi di Cagliari.

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4 P Numero 34 maggio 2006 Giovanni Melis: “Un’esperienza positiva” Giuseppe Santa Cruz: “È mancato il confronto” rofessore, come valuta l’esperienza elettorale? È stata molto positiva, nonostante il condizionamento derivante dal fatto che si è dovuta svolgere mentre il rettore era malato. Ho potuto verificare un vero interesse al cambiamento, diffuso in tutte le aree dell’ateneo e nelle diverse componenti: docenti, personaletecni- co-amministrativo e studenti.Emerge un forte segnale di vitalità. Quali erano i suoi obiettivi e come pensa possano essere interpretati da Pasquale Mistretta? Ho presentato un programma di governo alternativo rispetto alle logiche passate, che contrastava con gli accordi di vertice presi in occasione della variazione di statuto per consentire un ulteriore mandato rettorale, “impegni” non a caso ricordati dal rettore nella lettera agli elettori. Ho ritenuto fosse opportuno, anche per vitalizzare l’immagine dell’ateneo verso la pubblica opinione, che gli elettori potessero confrontare democraticamente proposte differenti. Purtroppo, le condizioni di salute del rettore e il comportamento semplicemente passivo dei prorettori nelle diverse riunioni non hanno consentito un confronto sulle idee e sui programmi. Mi auguro comunque che il rettore tenga conto del risultato elettorale e delle proposte formulate nel programma. Cosa serve all’ateneo di Cagliari? Le sfide che attendono l’ateneo nel nuovo millennio vanno affrontate con progetti pluriennali mirati a migliorare il suo contributo sul piano dei risultati della ricerca scientifica, della qualità della formazione e delle prestazioni sanitarie. Credo sia indispensabile, in primo luogo, fare ordine nei processi decisionali riportando alle funzioni proprie l’attività dei diversi organi di governo (rettore, Senato accademico, Consiglio d’amministrazione), con un articolato decentramento delle funzioni e compiti nelle facoltà e nei dipartimenti, recuperando il ruolo proprio della struttura amministrativa di efficace supporto operativo e garante dell’applicazione delle regole. In pari tempo, occorre sostenere in modo deciso la ricerca scientifica, riorganizzare l’offerta didattica in funzione dei risultati ottenuti e delle risorse disponibili, attivare l’azienda sanitaria mista per valorizzare il Policlinico. Ha un suggerimento per il professor Mistretta? L’ateneo è un organismo complesso che va governato secondo criteri manageriali assumendo come priorità la qualità delle funzioni di servizio (ricerca, didattica, sanità). Le diverse criticità devono essere affrontate in modo costruttivo senza ulteriori ritardi. L’attenuarsi delle aspirazioni elettorali dovrebbe suggerire di superare il modello decisionale basato in via prioritaria sugli accordi contingenti per acquisire di volta in volta il consenso dei diversi gruppi di interessi. Mi chiedo, d’altra parte, se sia credibile e perfino giusto pensare di richiedere di modificare i comportamenti di una vita. Sabrina Mereu B attagliero e grintoso come suo solito. Giuseppe Santa Cruz non si smentisce. E aggiunge anche una vena ironica alla sua analisi post elettorale: “È stata una campagna che non mi lascia segni di alcun genere proprio perché è diventata inesistente e senza confronti dopo poco tempo. Poi, meno di 29 voti non potevo proprio prendere”. E attacca: “Auguro a Pasquale, che stimo e considero un abile comandante, una pronta e rapida guarigione. Ma devo puntualizzare che quando ho sa- puto dei suoi problemi fisici, la mia campagna elettorale ha avuto una svolta. Ho riflettuto e l’ho volutamente interrotta”. Uno stop deciso “non per un gesto di cavalleria ma per senso pratico: mi sarebbe piaciuta una campagnacontrassegnata da un confronto aperto, con una dialettica capace di affrontare con coraggio e lealtà i problemi del nostro ateneo. D’altronde, era già accaduto nelle passate elezioni: io, Pasquale, Raga e Fanfani ci confrontavamo facoltà per facoltà e dipartimento per dipartimento di fronte ai colleghi, ai ricercatori, al personale e agli studenti. Stavolta, con Pasquale ricoverato in ospedale tutto questo non sarebbe potuto accadere e ho lasciato perdere.” Anche perchè l’altro candidato, il professor Melis è andato per la sua strada: “Ognuno di noi è responsabile della strategia elettorale che segue. Non ho nulla contro Giuseppe ma alla mia proposta di dibattito comune mi ha gentilmente fatto sapere che preferiva andare per proprio conto”. Da qui, quello che Santa Cruz precisa essere sta- to “un gesto doveroso, specie dopo aver constatato di persona le condizioni di salute di Pasquale: ripeto, mi sarebbe piaciuto che potesse rispondermi passo passo”. Una decisione presa senza particolari strategie. L’acchito per un salto a ritroso: “Vorrei ricordare che fui al fianco del professor Mistrettaquando si mise in lizza la prima volta per la carica di Giovanni Melis Giuseppe Santa Cruz L ’ università di Cagliari si presenta sul web con un’immagine rinnovata, più dinamica e facilmente accessibile. Il nuovo sito, che unifica i vecchi www.unica.it e csia.unica.it, costituisce un primo passo verso un completo rinnovamento che vedrà coinvolti facoltà, dipartimenti e centri. Attualmente si presenta come un restyling, caratterizzato da un moderno design grafico, accuratezza dei contenuti e semplicità di navigazione che consente anche ai meno esperti di avvicinarsi al mondo web. Il nuovo www.unica.it è basato su un sistema La sfida al rettore: la parola ai contendenti CMS (Content system manager), offre all’utenza le funzioni classiche, come un motore di ricerca semplice ed avanzata, la mappa del sito e un sistema di menu a cascata su tre livelli (i primi due livelli si aprono nella colonna di sinistra mentre il terzo livello, se presente, si apre nella colonna a destra). Tra le novità, la possibilità di navigare sul sito seguendo quattro canali tematici (studenti, laureati, personale docente e personale tecnico-amministrativo), il modulo di registrazione, la intranet, il motore di ricerca interno, i sondaggi, i feed Rss, le modalità che facilitano la lettura. La ristrutturazione del sito è stata curata dalla direzione per la Comunicazione e la multimedialità della dottoressa Cecilia Atzei, in stretta collaborazione con il prorettore Maria Del Zompo. rettore e l’avversario era Balestrieri”. E ancora. “Dal punto di vista politico mi considero uno sprovveduto. Non ho mai avuto tessere, neppure quella del tram, e anche se ho sempre detto a voce alta le cose che pensavo e che ho visto in 43 anni di università, la mia candidatura –spiega al telefono dal suo studio del Policlinico il professor Santa Cruz - è nata nella logica del ricambio e per contrastare un potere che ritengo abbia bisogno di ricambio. Pasquale, premesso che è sempre stato eletto in maniera democratica, è stato molto bravo e ha spesso preso delle decisioni importanti e talvolta persino rischiose. E sempre per il bene dell’università ha scelto e programmato con puntiglio: ma dopo 15 anni di mandato – sottolinea l’anatomopatologo – chiunque può sbagliare e creare le condizioni ideali per l’attecchimento di qualche stortura”. E il futuro? Santa Cruz non ha dubbi: “Il governo di Pasquale Mistretta lascerà un’impronta enorme. Credo che dopo il suo mandato l’ateneo abbia bisogno di un periodo di transizione. Fosse per me, ripartirei dalla rielezione di tutti i pro rettori ancora prima di eleggere il prossimo rettore”. È on line il nuovo sito dell’ateneo www.unica.it Operativo il comitato per le pari opportunità L o scorso 20 febbraio il rettore Pasquale Mistretta ha firmato il decreto che istituisce il Comitato per le pari opportunità. Ai sensi dell’art. 10 del CCI dell’università di Cagliari del 1.12.2004, il Comitato è composto, per la parte pubblica, dalla prof. Maria Del Zompo, dalla dott. Orsola Macis e dalle sig. Angela Puddu e Maria Liliana Deroma. Per la parte sindacale, la dott. Basilia Carta e le sig. Anna Guidi, Ignazia Rubiu e Giorgina Borrelli.
L’università nelle mani di Fabio Mussi Al ministero della Salute Livia Turco N on c’è più Letizia Moratti, non c’è più Francesco Storace. E neppure Carlo Azeglio Ciampi. Il nuovo governo e la fine del settennato quirinalizio hanno riscritto l’organigramma delle più alte cariche dello Stato, compresi i ministeri a cui, per un motivo o per l’altro, fa riferimento il mondo accademico. La Sardegna ha un solo ministro, come prima (Arturo Parisi, Difesa, al posto di Beppe Pisanu, Interno), ma sei sottosegretari, alcuni in ruoli di notevole peso. A dare l’incarico al presidente del Consiglio è stato Giorgio Napolitano, eletto presidente della Repubblica il 10 maggio 2006. Il primo ex comunista sul Colle. Ministro dell’Università e della ricerca è un normalista, nel senso che ha studiato alla Normale di Pisa: il toscano Fabio Mussi, diessino, laureato nel 1972 con una tesi su Adorno. Nello stesso anno fu chiamato a Roma da Giovanni Berllin- Fabio Mussi Giorgio Napolitano guer e Giorgio Napolitano come responsabile università del Pci. La sua prima usci- ta (sulle staminali) ha già fatto discutere parecchio. Alla Salute un’altra diessina: Livia Turco, piemontese, un legame di ferro con l’attuale assessore regionale alla Sanità Nerina Dirindin. Tra i ministri, come detto, un solo posto per i sardi, ma di prestigio. A lungo in predicato di approdare al Viminale, il professore sassarese Arturo Parisi è finito alla Difesa, ma non si troverà spaesato: se non altro perché, da ragazzo, studiò all’Accademia militare della Nunziatella. Al ministero potrà parlare in lim- ono stati ripartiti dalla Commissione paritetica delle associazioni studentesche i contributi per l’anno 2006 da assegnare alle associazioni di studenti del nostro ateneo. Questo l’elenco: Dura lex sed lex euro 3.764,73; Ars medica 1.229,41; Avanguardia studentesca 1.441,53; Federazione universitaria facoltà di Ingegneria 1.229,41; Studenti per Giurisprudenza 1.229,41; Gaudì 2.431,40; Medicina domani 1.229,41; Full circle 2.148,58; In vino veritas 2.431,40; Darwin 2.502,10; UGS 734,48; Inter nos 2.643,51; Movimento universitario per la salute 1.229,41; Nikkey 2.643,51; AE- GEE 2.714,22; Cultura e fede 2.502,10; Freedom 2.007,17; Neutrino 4.542,48; Il piccolo popolo 2.289,99; Giovani delle ACLI 2.421,33; I Pleia 522,36; Associazione culturale ARC 946,59; Medioevo in miniatura 1.724,35; di Giuseppe Meloni* ba con il sottosegretario Emidio Casula, l’ingegnere socialista di Gonnosnò che ritorna nei palazzi del potere romano (fu deputato negli anni ’90) entrando dalla porta del Governo. Un altro Casula, Antonangelo, ex sindaco Ds di Carbonia, affiancherà Tommaso Padoa Schioppa come sottosegretario all’Economia. Ruolo che potrebbe risultare importantissimo per la Sardegna, impegnata in una non semplice vertenza fiscale con lo Stato. Ma Casula non è l’unico sardo a occupare caselle cruciali per l’agenda politica dell’Isola: già detto dei due sardi nel ministero da cui dipendono le servitù militari, c’è anche Giampiero Scanu (Margherita, ex sindaco di Olbia) sottosegretario alle Riforme e innovazione. La partita delle nuove istituzioni, a partire dalla riscrittura dello Statuto, sarà tra le più importanti nella seconda parte della legislatura regionale. Sono sottosegretari anche due docenti universitari, entrambi ex senatori, entrambi sassaresi. Bruno Dettori, della Margherita, è all’Ambiente. Luigi Manconi, sociologo, già portavoce dei Verdi ma da un anno ai Ds, è alla Giustizia, con delega ai problemi delle carceri. Infine, sardo di origine (di Tonara) e di cuore, anche se da tempo residente nella Penisola, Giampaolo Patta è sottosegretario alla Salute. Lo hanno in- Livia Turco Arturo Parisi dicato i Comunisti italiani. Sindacalista, per otto anni nella segreteria nazionale della Cgil, è considerato un esperto di politica contrattuale. *inviato Unione Sarda 2006, i contributi per le associazioni studentesche S Università Pasolini 1.017,30; ARCinema 805,18; Circolo cinema Charlie Chaplin 1.158,71; Raggruppamento studentesco temporaneo per l’informatica ed. 2005/06 5.037,42; Hearthbeat 3.764,73; UDU 1.865,76; Uomo politico 734,48; Ichnusa 2.148,58; COMLAB 1.158,71; Federazione universitaria sezione Facoltà di Giurisprudenza 1.229,41; Studenti fisica Sardegna 2.774,86; Riscossa Europea 946,59; ABC 1.158,71; Studenti per la città 1.936,46; CUT 522,36; G.R.V.K. 2.007,17; Associazione Arnold Shonberg 805,18; TDM 2000 2.855,63; La gilda di Karalis 1.512,23. Sono inoltre ammesse a contributo, previo il reperimento delle necessarie risorse finanziarie, le seguenti associazioni: Sinistra Giovanile Universitaria 1.158,71; Sciuscià 1.724,35; Ian Palach 1.653,64. Numero 34 maggio 2006 5 Sei sardi nel governo Prodi S ei sottosegretari sardi nel governo Prodi. Oltre ad Arturo Parisi, nominato a capo del dicastero della Difesa. Antonangelo Casula, Ds (Economia). Nato a Carbonia 47 anni fa, sposato con un figlio. “Di certo mi occuperò di finanza locale, ma ancora non sono state assegnate le deleghe. Seguirò attentamente il contenzioso tra Stato e regione sulle entrate. Da sardo è un mio dovere”. La sua nomina è stata sostenuta dall’Associazione nazionale dei comuni italiani che voleva un rappresentante delle autonomie locali nell’esecutivo. Emidio Casula, Sdi - Rosa nel pugno (Difesa). 67 anni, ingegnere, coniugato con due figli. “Ancora non conosco con precisione quali saranno le mie competenze perché le deleghe non sono state ancora decise. Sulle servitù militari, comunque, sono sicuro che governo e regione po- Emidio Casula tranno lavorare insieme per un riequilibrio del peso finora sopportato dall’isola”. Bruno Dettori, Margherita (Ambiente). 64 anni di Sassari, docente nella facoltà di Agraria e di Scienze. “L’ambiente è la mia disciplina, trent’anni di insegnamento credo siano una buona credenziale”. Ritiene che in Sardegna si debba investire nella tutela del patrimonio naturalistico “ma anche nella sua valorizzazio- Bruno Dettori ne. Credo che ci sarà grande sintonia con la regione che su questo fronte ha dimostrato un grande impegno”. Luigi Manconi, Ds (Giustizia). Sassarese, 58 anni, docente universitario e giornalista. Vent’anni di impegno e battaglie sul fronte della civiltà giuridica. Sulla politica giudiziaria del nuovo esecutivo non si sbilancia: “Compete al ministro (Mastella, ndr) e ancora non abbiamo avuto Luigi Manconi modo di discutere”. Il suo legale con la Sardegna è intenso. “A Sassari c’è tutta la mia famiglia, mia madre e quattro sorelle”. Gian Paolo Patta, Indipendente (Salute). Nato a Tonara 53 anni fa, si è trasferito in Lombardia quando aveva solo sei anni. Sposato con un figlio. Riguardo la sua nomina al ministero di Livia Turco, dice che si tratta “di un settore che conosco perché mi sono occupato a lungo dei Gian Paolo Patta rinnovi contrattuali dei lavoratori”. Con l’isola ha mantenuto solide radici: “Quando abbiamo venduto la casa in paese, mia madre ha imposto che ne comprassimo subito un’altra a Domus de Maria, dove andiamo in vacanza”. Giampiero Scanu, Margherita (Riforme). 52 di Telti, sposato con due figli. Sui rapporti con la Sardegna è ottimista: “Spero siano intensi. Li ritengo potenzialmente molto fe- Giampiero Scanu condi. Per buon gusto, però, preferisco non scendere nei dettagli in attesa di ricevere le deleghe del ministro Chiti”. Da questo punto di vista ancora non conosce la sua sfera d’azione “ma l’orientamento è verso la funzione pubblica”. Settore in cui ha alta competenza per i trascorsi all’Inps. (s.c.)
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