Maggio - numero trentaquattro - Università degli studi di Cagliari.

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2 Numero 34 maggio 2006 SEGUE DALLA PRIMA PAGINA Un ateneo pronto per il futuro: parla Maria Del Zompo che ci sarebbe stata un’unica strada: fare gioco di squadra. Nel gioco di squadra si propone e si recepisce. Quando questo scambio funziona si procede. Sempre, sia a livello personale sia istituzionale. Personalmente cosa le rimane? Una sensazione positiva. Ho colto il desiderio di volere relazioni serene, leali e chiare. Ho conosciuto tanti colleghi e collaboratori. Devo essere sincera: mi sono arricchita anche perché il rettore non mi ha mai fatto mancare la sua opinione. Professoressa Del Zompo, quali sono state le spine? Partirei dalla macchina elettorale, anche se il professor Sitzia e lo staff predisposto sono stati eccellenti. Poi, la mancanza di risorse per il personale in alcune strutture decentrate, il discorso sul Policlinico e sull’Azienda Mista e il problema legato alla 626, la legge sulla sicurezza. Il tutto condito da una marea di problemi apparentemente spiccioli ma non per questo trascurabili. Elezioni del rettore: qual è stata la sua valutazione? La competizione ha dato il segno della vitalità, del confronto per il futuro della nostra università. I temi proposti dai candidati non erano molto diversi. Variava qualcosa nei modi di gestire le risorse finanziarie ma per il resto non ho Aventi Diritto Votanti Quorum Quorum LE ELEZIONI Maria Del Zompo Le elezioni per il rinnovo della carica di rettore si sono tenute il 18 maggio. Il corpo elettorale era composto da 1251 docenti, 200 rappresentanti degli studenti e 126 “grandi elettori” per gli oltre 1200 dipendenti amministrativi, tecnici e bibliotecari. 209 visto differenze sostanziali. Come è stata valutata l’assenza per malattia del professor Mistretta? Presumo una duplice lettura: una parte ha visto e rispettato l’assenza. E immagino principi di umanità e riguardo verso il rettore in carica. Una valutazione completata dal conoscere la determinazione e il rigore con cui il professor Mistretta ha voluto e vuole raggiungere gli obiettivi. L’altra parte, potrebbe aver avuto una valutazione più razionale e più lucida, con uno sguardo verso proposte proiettate sul dopo Mistretta. Ha vinto Mistretta. Sì e il risultato finale è stato quello più valido perché ha premiato sia la figura umana sia quella istituzionale e professionale. Qual è la comparazione con le precedenti elezioni? In questa tornata c’erano più aventi diritto ma il successo del rettore, costruito su un’altissima percentuale di votanti, è nato dalla voglia della popolazione universitaria di manifestare attenzione verso il domani dell’università. Ha vinto la parte dell’ateneo che ha guardato ad una figura che punta a concludere alcune questioni chiave per il nostro futuro. Ecco, qual è il futuro dell’ateneo? Credo che nessuno meglio del professor Mistretta possa capire e gestire le novità e quel che c’è dietro l’angolo. Il rettore conosce a fondo la macchina amministrativa e sarà quello che lascerà un’università all’altezza dei tempi e delle sfide del terzo millennio. Credo che l’insieme delle problematiche legate al passaggio del testimone sia uno dei compiti che lo attendono: Pasquale sa di dover traghettare l’ateneo verso il futuro. Parliamo di priorità. Intanto, va delineato sempre meglio il ruolo dell’università. Siamo sede della 18 Maggio 2006: rieletto Pasquale Mistretta Elezione del Rettore - triennio accademico 2006/2009 CANDIDATI Sa Duchessa Ingegneria Polo ec./giu. Pal. Scienze ex Cl. Aresu Monserrato MELIS GIOVANNI 66 76 77 39 36 95 MISTRETTA PASQUALE 122 120 74 88 103 106 SANTA CRUZ GIUSEPPE 2 4 3 8 2 3 Schede Bianche 14 15 15 16 10 12 Schede Nulle 5 9 3 2 3 4 224 172 per l'elezione del candidato (maggioranza assoluta dei votanti) 153 154 220 Policlinico per la validità delle elezioni (sarà considerata valida se vi abbia preso parte più di un terzo degli aventi diritto al voto) 43 64 7 8 3 125 cultura e della conoscenza, abbiamo il compito di formare la cittadinanza nelle varie branche e al più alto livello possibile, dobbiamo dare risposte puntuali alle richieste provenienti dal mercato del lavoro e rappresentiamo una sorta di limbo che ospita ragazzi senza lavoro. In breve, la sfida è piuttosto complessa. E quotidianamente si deve portare avanti un discorso con più facce. E penso alle risorse, ai percorsi formativi, alla didattica, alla ricerca. In pratica, il menu per il rettore e per voi prorettori. Su questi temi il professor Mistretta gioca una partita che conosce bene. Su Repubblica Pietro Citati ha scritto che l’università italiana è più o meno allo sfascio. E ha parlato dei tagli per la letteratura orientale, ritenuta inutile, sottolineando il fatto che siamo crocevia di popolazioni orientali e abbiamo una biblioteca a Napoli con la più completa raccolta di testi orientali nel mondo. L’Università deve essere la sede del sapere a tutti i livelli e dobbiamo puntare su un sistema che tuteli la cultura e la conoscenza: su questi temi il rettore è una garanzia e la condivisione con i prorettori è totale. Università e territorio: qual è lo stato dell’opera? Per quanto riguarda la Regione in dieci giorni ho avuto incontri proficui con gli assessori Rau e Pilia. Poi, ci stiamo aprendo ad altre iniziative basate sul contatto continuo con le istituzioni e le imprese. La sfida è quella sviluppare un ateneo in grado di portare avanti e migliorare la capacità di formare le nuove generazioni con il massimo 29 della qualità possibile, sollecitando 90 l’apporto costruttivo di tutte le 29 componenti, nel solco tracciato da sempre del ruolo fondamentale della nostra università nei processi di crescita culturale della nostra gente. A questo si deve aggiungere lo sviluppo di un rapporto armonico con l’imprenditoria, con TOTALE 432 677 1.582 1.257 528 630 Elaborazione a cura dell'Ufficio Elettorale - Direzione Amministrativa Affluenza ai seggi Sa Duchessa 209 Facoltà Scienze Formazione - Corpo Aggiunto - Aula degli specchi 13,21% Ingegneria 224 Facoltà Ingegneria - Padiglione aule - Aula E (piano primo) 14,16% Polo Economico-Giuridico 172 Dipartimento Scienze Botaniche - Corpo Centrale - aula B 10,87% Palazzo delle Scienze 153 Facoltà Scienze MM.FF.NN. - Aula di Fisica (piano terra) 9,67% ex “Clinica Aresu” 154 Facoltà di Lingue e Letterature Straniere - aula 1 9,73% Cittadella di Monserrato 220 Aula 11 (piano primo sopra Aula Magna) 13,91% Policlinico di Monserrato 125 Policlinico - Auletta didattica (piano primo) 7,90% TOTALE 1.257 79,46% Elaborazione a cura dell'Ufficio Elettorale - Direzione Amministrativa Deiana preside di Giurisprudenza SEGUE DALLA PRIMA PAGINA Unito (Londra). È iscritto nell’albo spe- ciale dell’ordine forense di Cagliari. Dal 2002 è straordinario di Diritto della navigazione nella nostra facoltà di Giurisprudenza. È responsabile di numerosi progetti di ricerca locale ex 60% e di ricerca nazionale nel contesto del programma di ricerca scientifica di rilevante interesse nazionale (ex 40%). Dal 1999 è consulente scientifico della regione Sardegna, assessorato dei Trasporti, ed ha realizzato i progetti d’imposizione di oneri di servizio pubblico sulle rotte aeree da e per la Sardegna. Dal 2000 è consulente scientifico dell’amministrazione provinciale di Cagliari, assessorato dei Trasporti, per i problemi giuridici del trasporto pubblico locale, stradale, ferroviario e di navigazione interna. Nel 2001 è stato nominato dal ministero dei Trasporti componente della commissione di aggiudicazione delle gare d’appalto per l’affidamento delle rotte aeree da e per la Sardegna. Nel novembre 2003 è stato nominato consulente scientifico dell’ENAC, Ente nazionale dell’aviazione civile, per le problematiche sulla continuità territoriale sarda. (s.c.) l’intento di contribuire allo sviluppo di nuove attività attraverso le forze, spesso eccellenti, che la nostra università dispone. E se prima abbiamo parlato di questioni spinose, ora vorrei segnalare qualche petalo. Prego. In quest’ultimo periodo abbiamo battezzato il nuovo sito, accelerato il miglioramento del processo delle reti e, dopo un incontro col sindaco, anche la Cittadella di Monserrato sarà raggiunta dalla banda larga. In più, abbiamo siglato la Convenzione col comune per l’Orto botanico: un sito che ci viene invidiato da tutta Italia. Questi sono segnali di un’università che si muove nella società civile, stringe accordi, si confronta. Ricerca e industria: qual è la ricetta? L’industria deve e può fare formazione mirata alle proprie esigenze e noi non dobbiamo sostituirci alle imprese ma dobbiamo creare figure con un alto livello culturale, capaci pertanto di entrare in modo qualificato nei vari settori produttivi. E su questo aspetto c’è da lavorare perché purtroppo vedo talvolta una certa confusione, soprattutto sul ruolo specifico dell’università in questo contesto. Mi spiego meglio: la cultura e la ricerca di base fatta ad alto livello, in tutti i campi, sono l’unico terreno fertile per poter far crescere anche la “ricchezza” del territorio. (m.f.)
Rieletto Pasquale Mistretta: parlano gli studenti “L’università tuteli il diritto allo studio” di Lorenzo Espa* elezione del rettore rappresenta un momen- L’ to di riflessione importante per l’Ateneo e in particolar modo per la sua componente studentesca. Si tratta, infatti, di contribuire, spesso in maniera decisiva, ad eleggere l’interlocutore principale per noi studenti. In una istituzione così importante come l’Università, che ha il compito ed il dovere di formare i futuri cittadini da un punto di vista umano, professionale, culturale ed etico-morale, ci deve necessariamente essere come base di partenza un dialogo forte e costruttivo tra noi studenti ed il rettore. Per questo la riconferma di Pasquale Mistretta si colloca in un ottica di certezza e fiducia. In questi anni, infatti, abbiamo lavorato bene con lui, improntando il nostro rapporto sulla ricerca del fine ultimo che si deve porre qualsiasi Università: un’adeguata formazione umana e professionale dello studente. Ci proponiamo per il prossimo futuro, non solo di contribuire a potenziare i servizi che la nostra Università offre, e cercare di cogliere quelli ancora carenti, ma anche e soprattutto di capire come la didattica, che riflette sull’insegnamento e i suoi relativi metodi, possa realmente rispondere alle esigenze di noi studenti, prestando particolare attenzione al delicato rapporto umano tra docenti e studenti. Nello specifico, abbiamo il dovere di chiedere un potenziamento del sistema delle segreterie studenti, ad oggi ancora troppo lento e lacunoso; un miglioramento di tutta l’offerta formativa, prestando particolare attenzione agli insegnamenti dei primi anni (anni particolarmente delicati e decisivi per un avvio ottimale della carriera universitaria) e ad una eccessiva presenza dei numeri chiusi; una calendarizzazione programmata “Auspichiamo una distribuzione equa delle risorse” di Roberto Ibba* La campagna elettorale per le elezioni del rettore è stata un’occasione di confronto e di discussione nei diversi gruppi di rappresentanza studentesca. All’interno di Sinistra Universitaria la discussione si è basata sui programmi e sul confronto con l’idea di Università da noi sostenuta e per la quale ci impegniamo nelle facoltà e negli organi centrali dell’Ateneo. Ci congratuliamo quindi con il professor Mistretta, ma ci sentiamo di ringraziare anche i professori Melis e Santacruz che con le loro candidature hanno ampliato le possibilità di scelta e favorito il confronto. Al rieletto rettore chiediamo di continuare nel suo lavoro tendendo sempre al miglioramento dell’Ateneo, mettendo al primo posto gli interessi e le necessità degli studenti. Noi ci impegneremo sempre per un’università veramente libera, che degli esami; una riorganizzazione del sistema bibliotecario d’Ateneo (apertura notturna magari tramite un sistema di collaborazioni studentesche, per esempio), in quanto riteniamo che la biblioteca sia il centro nevralgico della didattica, luogo in cui lo studente può accedere in modo diretto alla cultura; la creazione di nuove strutture didattiche come laboratori, aule, biblioteche (eclatante il caso della Facoltà di Lingue che ancora non dispone di una propria biblioteca). Tema importante come il diritto allo studio, troppo spesso dimenticato e sottovalutato, deve essere fatto proprio anche dall’Università per garantire quella solidità e quella armonia su cui deve necessariamente poggiare la vita dello studente. Sul discorso tasse abbiamo più volte ribadito la nostra ferma contrarietà su ogni tipo di aumento: crediamo, infatti, che l’Università debba essere un luogo accessibile a tutti. Più volte, a questo proposito, il rettore si è dimostrato contrario ad eventuali aumenti, rassicurandoci che si sarebbe impegnato a trovare finanziamenti per l’Ateneo attraverso altre entrate. Puntiamo a far si che si ottimizzino, con una marcata presenza di strutture per gli studenti, i nascenti spazi che l’Università ha in opera di costruzione; su tutti, il nuovo Asse Didattico della Facoltà di Medicina, la nuova biblioteca della Cittadella Universitaria di Monserrato. Altro tema importante è l’Università Diffusa. Riteniamo che non ci debba essere una proliferazione casuale delle sedi staccate nei territori; queste devono nascere laddove si riscontrano particolari peculiarità e attinenze con i territori stessi. Tutto ciò attraverso il nostro impegno e quella importante continuità di dialogo e operato che la rielezione di Pasquale Mistretta ci garantisce. *presidente Consiglio degli studenti permetta l’accesso a tutti senza distinzioni economiche e sociali, che favorisca la crescita culturale dei giovani sardi e si apra alla realtà europea. Per questo mandato ci auguriamo che la distribuzione delle risorse avvenga in maniera equa tra le facoltà, tenendo conto delle diverse situazioni di crisi che sono presenti e che danneggiano in primo luogo gli studenti, mantenendo l’impegno a non ritoccare la contribuzione a carico della componente studentesca. Siamo convinti che, come fatto in passato, il rettore non negherà mai il dialogo con i gruppi studenteschi e terrà in considerazione le proposte che da questi possono arrivare. Inoltre ci auguriamo che in questi tre anni il rettore possa favorire la crescita di nuove personalità in grado di potersi proporre in futuro alla guida dell’Università di Cagliari con progetti e idee valide. Chiediamo l’impegno vero di mettere da parte le richieste particolaristiche e faziose che da più parti nascono per porre invece al centro del suo lavoro gli studenti e le studentesse. *coordinatore di Sinistra Universitaria Senatore Accademico Cagliari. L’incontro in sala Consiglio del rettore con gli studenti Numero 34 maggio 2006 “Vanno rivisti i piani di studio” di Fabio Medas* 3 Iprossimi tre anni, che vedranno nuovamente professor Mistretta a capo dell’ateneo cagliaritano, saranno fondamentali per affrontare alcuni argomenti che, come rappresentanti degli studenti, abbiamo messo a tema in questi anni, ed in particolare nell’ultima campagna elettorale per le elezioni del rettore. Grande attenzione dovrà essere innanzitutto rivolta alla didattica: la riforma universitaria (al di là del fatto che il nuovo ministro dell’Università e della Ricerca decida o meno di proseguire con la Y ideata dalla Moratti) ha causato una esagerata proliferazione di esami e la suddivisione di ogni materia in più corsi; sarà pertanto necessario rivedere i piani di studio ed i programmi dei singoli insegnamenti, e ridurre il numero degli esami. Un ruolo importante potrebbe essere svolto anche dalla valutazione dei docenti da parte degli studenti, incentivando eventualmente anche dal punto di vista economico i professori migliori. Una riflessione dovrà essere fatta anche sul tema degli appelli d’esame: la direttiva n. 8, che prevedeva sessioni mensili per i fuoricorso ed almeno cinque sessioni per gli studenti in corso, non è stata recepita da tutte le Facoltà e così molti studenti ora si ritrovano – grazie anche alla Riforma - con un elevato numero di esami da sostenere ma con uno scarso numero di appelli. Sarà dunque indispensabile fare in modo che tale direttiva venga applicata in tutti i corsi di laurea. Un problema rilevante è anche quello delle aule: lezioni nelle quali gli studenti sono costretti a rimanere in piedi perché i posti non bastano sono in alcune facoltà uno scenario ricorrente. In tal senso speriamo sia portata avanti la strategia di ampliamento degli spazi intrapresa in questi anni, che ha consentito per esempio alla Cittadella di Monserrato – grazie anche alle strutture che verranno a breve ultimate – di concentrare le Facoltà di Medicina, Farmacia e Scienze. Sono poi di grande importanza le biblioteche, nelle quali dovranno essere aumentati i posti a sedere, e si dovrà garantire che almeno una biblioteca per ciascun polo rimanga aperta fino alle ore 22:00. Infine le tasse: non dovranno essere aumentate, perché l’Università è una reale possibilità di sviluppo per la Sardegna e deve essere garantita a tutti la possibilità di frequentarla. In tal senso auspichiamo che l’Amministrazione solleciti la Regione ad intervenire per aiutare l’Università non soltanto nei confronti della ricerca ma anche delle esigenze strutturali dell’ateneo, senza gravare sugli studenti. *rappresentante lista “Ichnusa”
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