Esperienze vissute tornando a Tripoli - Paolo Cason
Esperienze vissute tornando a Tripoli - Paolo Cason
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<strong>Esperienze</strong> <strong>vissute</strong> <strong>tornando</strong> a<br />
<strong>Tripoli</strong><br />
10/7/2010 Sono nato a <strong>Tripoli</strong> nel 1948. Sono venuto definitivamente in<br />
Italia nel 1962. Grazie a <strong>Paolo</strong> <strong>Cason</strong> e agli amici della Germa Travel<br />
sono tornato nella mia citta' natale. Ho ritrovato il palazzo dove abitavo<br />
di fronte al cinema Rivoli la casa al 3° piano, la stanza dove sono nato.<br />
E' stata una emozione fortissima, quante lacrime, lacrime di gioia come<br />
diceva l'amico Namek, la nostra eccellentissima guida. Mi rendo conto<br />
perfettamente che per molti e'difficile tornare, in special modo per tutti<br />
coloro che sono stati cacciati. Ma credetemi le cose sono cambiate e i<br />
vecchi rancori devono essere definitivamente cancellati. Ovunque ho<br />
trovato ospitalita' e cordialita'e penso di ritornare. Un caro saluti a tutti<br />
gli amici che hanno partecipato al viaggio a <strong>Tripoli</strong> dal 24.04.2010 al<br />
1°Maggio 2010. Salvatore Blandini<br />
23/5/2010 Ciao a tutti, sono passati 30 giorni da quando sono rientrato<br />
da <strong>Tripoli</strong>; un viaggio tanto desiderato e devo dire che l'attesa ha reso<br />
più straordinario il mio ritorno. Sembrava che tutto si era fermato a quel<br />
17 Settembre del 1970 perchè per me tutto è rimasto come l'ho pensato<br />
per migliaia di volte in questi anni. Devo ringraziare l'amico <strong>Paolo</strong><br />
<strong>Cason</strong>, Gianfranco Martellozzo, tutti gli amici dell'agenzia che si sono<br />
dimostrati ottimi ciceroni; ringrazio anche tutti gli amici vecchi e nuovi<br />
con cui ho condiviso questo viaggio. Mi trovo già a voler pensare al mio<br />
prossimo viaggio a <strong>Tripoli</strong> che mi auguro avvenga quanto prima. Disco<br />
Duilio<br />
23-4-2010: il Viaggio comincia. Un viaggio nello spazio e nel tempo,<br />
ritorno a <strong>Tripoli</strong> dopo 40 anni! Per fortuna ci sono con me mio marito e<br />
mia figlia, che mi aiutano a restare ancorata all'oggi, perché all'inizio lo<br />
sbandamento è forte: mentre cammino per le strade i miei sensi<br />
ritrovano odori, colori, suoni perduti e mi gira la testa... Ma pian piano la<br />
tensione si allenta. Come quando ho rivisto dopo 35 anni alcune delle<br />
mie compagne della scuola media: inizialmente un senso di<br />
smarrimento e di sorpresa, perché l'immagine dei miei ricordi,<br />
ovviamente, non corrispondeva alle donne di mezza età che avevo di<br />
fronte. Poi, dopo un po' che ci eravamo abbracciate e parlate, ritrovavo<br />
con gioia lo sguardo, il sorriso, i gesti e anche la voce delle ragazzine di<br />
allora.<br />
La gioia, questo è stato il sentimento prevalente di questo mio
viaggio, così grande da superare anche la commozione: con mia<br />
sorpresa - e di <strong>Paolo</strong> <strong>Cason</strong>- non ho mai pianto, ho sempre riso felice.<br />
Ripercorrendo le vecchie strade, ho imparato a conoscere non solo la<br />
<strong>Tripoli</strong> di ora, ma anche quella di 40 anni fa, che non conoscevo<br />
realmente. Noi "piccole" non si girava da sole per le strade, e si era<br />
"piccole" fino alla terza media! Ho potuto ricostruire "i passettini", cioè<br />
il percorso che facevo fino all'età di 6 anni, tenendo mamma per mano,<br />
per raggiungere i luoghi che frequentavo prima di lasciare la "casa<br />
vecchia" di Sciara Iefren; ed ho scoperto che la mia vita si svolgeva in<br />
poco più di 100 metri quadri! Il caffè di Corso Sicilia dove mio padre<br />
giocava a biliardo, il mercato coperto (identico ad allora), la Chiesa<br />
della Madonna della Guardia, la casa della nonna vicino alla piazzetta<br />
della ghiacciaia, il Cinema LUX dove le zie facevano le cassiere, la<br />
Scuola Roma...<br />
<strong>Tripoli</strong>, questa vecchia signora, non è poi cambiata così tanto: si è<br />
dilatata, certo, ha molte rughe, ma nel centro ha mantenuto i suoi<br />
lineamenti, il suo fascino, il suo profumo. E' ancora bella, e lo<br />
confermano mio marito e mia figlia, che la vedono per la prima volta.<br />
E da parte di molti abitanti - soprattutto anziani - abbiamo ricevuto<br />
espressioni di benvenuto: il giorno del nostro arrivo un libico amico di<br />
<strong>Paolo</strong>, incontrandoci in centro, ci ha accolto dicendoci "Benvenuti nella<br />
mia città e nella vostra città" ed ha offerto a tutto il gruppo il tè alla<br />
menta in un bar all'aperto vicino all'ancora bellissima fontana della<br />
Gazzella. In fondo è naturale condividere l'amore per la stessa città,<br />
senza per questo volerla "possedere" in modo esclusivo.<br />
Forse questo sentimento non è altrettanto diffuso nella generazione dei<br />
libici di 40-50 anni, ma i ragazzi, le nuove generazioni, dimostrano nei<br />
confronti di tutti gli stranieri un'accoglienza allegra che fa ben sperare<br />
nel futuro.<br />
Tornerò presto. Adriana Parlagreco<br />
Caro <strong>Paolo</strong> Ti invio testimonianza del nostro viaggio a <strong>Tripoli</strong> …….<br />
<strong>Tripoli</strong> 24 aprile - 1° maggio 2010.<br />
Sabato 24 aprile finalmente si parte,dopo molti giorni di preparativi e<br />
qualche preoccupazione per i visti che nell’ultimo periodo sembrava<br />
avessero qualche problema nel loro rilascio…sono le 6 del mattino<br />
quando partiamo da Vicenza nostra città adottiva da quarant’anni a<br />
questa parte…destinazione aeroporto di Milano Malpensa la giornata è<br />
uggiosa….oltre a me c’è mia moglie Paola (vicentina) mia sorella Letizia<br />
mia cugina Silvia con suo marito Gigi tutti nati a <strong>Tripoli</strong> eccezion fatta<br />
per mia moglie. All’aeroporto ci aspettano il mio amico Marino e altri<br />
due tripolini Salvatore da Milano e Mario da Bologna, simpaticissimi<br />
che si sono aggregati al nostro gruppo…esperite le formalità di rito ci
imbarchiamo sull’aereo della Libyan Airline un modernissimo e<br />
confortevole CRJ900 della Bombardier con destinazione TRIPOLI…<br />
dopo appena due ore e qualche minuto atterriamo a <strong>Tripoli</strong> sono le<br />
14,20 e l’emozione sale…quando scendo dalla scaletta dell’aereo non<br />
resisto a baciare il suolo con la mano quasi a ristabilire il legame con la<br />
terra natia dopo (faccio fatica quasi a scriverlo) quaranta anni….siamo<br />
accolti da un "personaggio" che definire "mitico" è poco…si chiama<br />
Namek che è il responsabile della Germa Travel, un signore distinto<br />
simpatico da morire con un’enorme cultura che parla correttamente la<br />
nostra lingua e non solo…con lui troviamo anche Egle che assieme a<br />
Gianfranco Martellozzo fa parte del team di PAOLO CASON, un nome<br />
una garanzia……trasferimento all’hotel bello e confortevole e qui la<br />
prima sorpresa…è vicino a casa mia…ci precipitiamo al decimo piano<br />
dove dalla terrazza ci godiamo uno spettacolo immenso: ecco TRIPOLI<br />
una veduta mozzafiato su corso Sicilia e la immutata Fiera Campionaria<br />
condita dal mare all’orizzonte con le nuove costruzioni che emergono<br />
dalle vecchie che rimangono la maggioranza nel centro storico..per<br />
fortuna. Il mio sguardo punta subito verso la zona di casa mia alla<br />
ricerca del condominio di tre piani dove abitavo e che per mesi ho<br />
scrutato con l’ausilio del computer utilizzando Google Earth …<br />
triangolando comincio a convincermi che la mia casa è ancora lì ma<br />
non ne ho la certezza assoluta…non vedo l’ora. Partiamo in gruppo e ci<br />
sciroppiamo qualche chilometro verso il centro…trovo il negozio di<br />
barbiere che era del sig.Dama..la chiesa oggi sconsacrata della<br />
Madonna della Guardia (intatta) dove mi sono cresimato..e dopo tanti<br />
ricordi arriviamo nell’ex piazza Italia con la bella fontana dei cavalli e il<br />
castello con le due colonne alla cui costruzione partecipò mio nonno<br />
<strong>Paolo</strong> Caruso…proseguiamo fino alla fontana della Gazzella e alle Poste<br />
e ex Cattedrale oggi moschea.<br />
Devo aspettare l’indomani per andare a vedere quello che desideravo<br />
da tanti anni..ci incamminiamo e dopo due incroci e due "zanchette"<br />
siamo in sciara Puccini…prima vediamo la casa di mia cugina Silvia poi<br />
eccola apparire….è lei la mia casa ESISTE ancora …e grazie al mio<br />
album di foto dell’epoca mi confronto con un gruppo di residenti e<br />
negozianti del posto davanti al negozio di Santino…e scopro con il<br />
cuore che aumenta i battiti che la bambina che abitava sul mio<br />
pianerottolo …abita ancora li al primo piano ci precipitiamo, entro<br />
nell’androne delle scale che è rimasto immutato… penzola ancora un<br />
pezzetto di fune da una carrucola che utilizzavamo per aprire il portone<br />
dal terzo piano…Namek ci presenta al marito di quella bimba che<br />
giocava con mia sorella Cristina che è rimasta a Vicenza…dalle foto che<br />
gli faccio vedere conferma… sua moglie è la bambina della<br />
foto..l’emozione ci prende per mano e ci porta a varcare la soglia di<br />
casa…dopo 5 minuti entra Lei la bambina diventata donna e
mamma.....Nadia!! ci abbracciamo e piangiamo…quaranta anni non<br />
sono pochi. Saliamo nel terrazzo quanti ricordi…<br />
Poi seguono altri giorni di emozioni irripetibili…la visita alle scuole<br />
delle Suore Francescane e dei Fratelli Cristiani al mare dove grazie alla<br />
mia testardaggine ho ritrovato il mio "scoglietto" della spiaggia che non<br />
c’è più di ElSulfurei…Un’incontro emozionante ed inaspettato con<br />
Bubaker che conosceva mio padre quando aveva il negozio di<br />
alimentari in sciara Derna…e poi la fetsa per il mio 49° compleanno<br />
celebrato nel ristorante "Le Lanterne" rimasto intatto nel tempo…<br />
Sabato 1° maggio si riparte soddisfatti e pieni di voglia di ritornare…<br />
Grazie <strong>Paolo</strong>, sei stato per me la "PENICILLINA" sulla ferita che si è<br />
rimarginata subito e poco importa se rimarrà una cicatrice…ora la ferita<br />
è definitivamente chiusa.<br />
Cicero Claudio<br />
23/30 aprile 2010: Il sogno si è avverato.... e grazie a <strong>Paolo</strong> che mette<br />
tutto il cuore per farci rivivere e soprattutto ritoccare con mano quel<br />
sogno svanito 40 anni fà. E' stato un viaggio emozionante e... ritrovare<br />
<strong>Tripoli</strong> così come noi l'abbiamo lasciata un po più "vecchia" ma sempre<br />
la nostra amatissima città è stato bellissimo, come è stato bellissimo far<br />
conoscere alle mie figlie e a mia moglie i luoghi che per anni avevo<br />
ricordato nelle lunghe ore passate al mare, raccontando di un mare<br />
diverso e lontano, sono riuscito a trovare la nostra casa a Collina Verde<br />
e siamo stati accolti con grande gentilezza ed invitati ad entrare per<br />
prendere un tè, un ospitalità eccezionale nei nostri confronti,<br />
evidentemente abbiamo lasciato un buon ricordo di noi... comunque in<br />
40 anni i proprietari di casa hanno cambiato solo la porta del bagno<br />
tutto il resto è rimasto uguale, potete immaginare l'emozione e qualche<br />
lacrima (non mi vergogno). grande emozione il ritorno della mia mamma<br />
al villaggio di Oliveti dove dopo aver fatto delle foto abbiamo parlato<br />
con un vecchio signore il quale ha voluto sapere il numero del podere e<br />
quando la mia mamma gli ha risposto " numero 68" il vecchietto dopo<br />
un attimo di riflessione ha detto: "Macchiarulo" ovviamente<br />
storpiandolo in arabo, elencando tutti i nomi della famiglia.. Rita..<br />
Peppino.. Pasquale.. Lisetta..Damiana.. "Damiana sono io" "Tu<br />
Damiana? ma tu non ricordare me? io sono Alì giocavo con Fonzino"<br />
così è chiamato il fratello più piccolo di mamma (Alfonso). Qui mi<br />
fermo perchè l'emozione è troppo forte solo ripensandoci, questa è in<br />
parte la nostra emozione, ma è stato bello anche ascoltare le storie<br />
delle persone che erano con noi nel gruppo, storie di chi ha ritrovato<br />
vecchi amici ma soprattutto il modo in cui ci si è ritrovati.<br />
<strong>Tripoli</strong>ni io vi auguro di poter visitare la città in cui abbiamo vissuto e<br />
chi come me ci è nato, qualcuno pensa che è un ritorno al passato ed è
male vivere di ricordi, beh! non è proprio così vi posso garantire che<br />
fare un salto nel passato, nei ricordi, è una grande gioia e lascia dentro<br />
l'emozione che ti dà la spinta per il futuro, perchè sai, che quello che<br />
abbiamo lasciato esiste ed ora possiamo toccarlo con mano tutte le<br />
volte che vogliamo. Grazie <strong>Paolo</strong><br />
Chichiriccò Marco e famiglia<br />
RITORNO A TRIPOLI<br />
13 Ottobre 2009 Sono tornato a <strong>Tripoli</strong>. Questa è stata una esperienza<br />
che non potrò mai più dimenticare. E' cominciato tutto da questo sito<br />
che mi ha dato la possibilità di ritornare, attraverso testimonianze e<br />
informazioni che <strong>Paolo</strong> ha saputo darmi.<br />
Mia moglie Gianfranca mi ha accompagnato in questa avventura e,<br />
parole sue, è riuscita a percepire l'emozione che traspariva in noi<br />
<strong>Tripoli</strong>ni, vivendola lei stessa. Ho ripercorso 18 anni della mia vita e<br />
camminato per le strade e marciapiedi della mia gioventù. Da casa,<br />
dove abitavo, alla Cattedrale, dove andavo a messa e dove sono stato<br />
battezzato, alla scuola di via Roma, dove ho studiato, alle scuole del<br />
Fratelli Cristiani, dove ho fatto i 5 anni di elementare e conosciuto tanti<br />
e poi tanti cari ragazzi, alla Madonna della Guardia dove ho frequentato<br />
l'asilo dalle ""Suore Bianche"", al negozio laboratorio tecnico di Fichera<br />
dove ho imparato i primi rudimenti di riparatore radio tv, al laboratorio<br />
di Nicosia dove con un caro vecchio compagno di lavoro, Verderame<br />
Luciano, ho imparato ad installare antenne tv per tutta <strong>Tripoli</strong> e, ricordo,<br />
in molte case ci invitavano a mangiare il tanto amato KusKus, alla casa<br />
della mia tanto amata ""maestra Scianna"" dove ho imparato a suonare<br />
la fisarmonica e raffinato le tecniche di canto e conosciuto tanti amici e<br />
amiche e poi tanti e tanti altri percorsi della mia gioventù.<br />
Ho trovato, nel popolo Libico, una vera e calda accoglienza sia per le<br />
strade, dove molte persone ci invitavano nelle loro case per offrire da<br />
bere e sopratutto nella casa dove ho abitato, sono stato accolto con<br />
sorpresa e cordialità. In questa mia avventura, ho avuto modo di<br />
ritrovare vecchi amici <strong>Tripoli</strong>ni e riallacciare con loro una amicizia che<br />
si era persa in questi anni di attesa di un ritorno a <strong>Tripoli</strong>, cosa che ho<br />
sempre sperato.<br />
Sono contento di avere vissuto questa esperienza che ripeterò<br />
senz'altro accompagnando, questa volta, i miei figli che desiderano<br />
conoscere i luoghi dove ho vissuto la mia infanzia.<br />
Questo è un augurio che faccio a tutti voi, cari amici <strong>Tripoli</strong>ni, perchè,<br />
per quanto mi riguarda, non si può vivere solo di ricordi ma toccare con<br />
mano tutto quello che si è vissuto lasciando alle spalle rancori e<br />
vicissitudini che i nostri genitori hanno passato. Con affetto Gianfranco<br />
Martellozzo