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LA BOHÈME – QUADRO PRIMO – IN SOFFITTA<br />
(Con gesto solenne stende la mano sul pasticcio XXVII )<br />
Ed or che fate?No! Queste cibarie<br />
sono la salmeria<br />
pei dì futuri<br />
tenebrosi e oscuri.<br />
(E nel parlare sgombra la tavola)<br />
Pranzare in casa è male<br />
oggi ch’è la vigilia di Natale! XXVIII<br />
Mentre il Quartier latino le sue vie<br />
addobba di salsicce e leccornie?<br />
Mentre XXIX un olezzo di frittelle imbalsama<br />
le vecchie strade? È il dì della Vigilia!<br />
Là le ragazze cantano contente XXX<br />
ed han per eco ognuna uno studente!<br />
XXXI Un po’ di religione, o miei signori:<br />
si beva in casa, ma si pranzi fuori.<br />
(Rodolfo chiude la porta a chiave, poi tutti vanno<br />
intorno alla tavola XXXII e versano il vino. Bussano alla<br />
porta: s’arrestano stupefatti)<br />
61<br />
[SCENA QUARTA]<br />
RODOLFO, MARCELLO, COLLINE, SCHAUNARD, poi BE-<br />
NOÎT<br />
BENOÎT (di fuori XXXIII )<br />
Si può?<br />
MARCELLO<br />
Si può?Chi è là?<br />
BENOÎT<br />
Si può?Chi è là Benoît! 1c<br />
MARCELLO<br />
Il padrone di casa!<br />
(Depongono i bicchieri)<br />
SCHAUNARD<br />
Il padrone di casa!Uscio sul muso.<br />
COLLINE (grida XXXIV )<br />
Non c’è nessuno.<br />
SCHAUNARD<br />
Non c’è nessuno.È chiuso.<br />
BENOÎT XXXV<br />
Una parola.<br />
SCHAUNARD (dopo essersi consultato cogli altri, XXXVI<br />
va ad aprire)<br />
Una parola.Sola!<br />
XXVII Aggiunta: «ed impedisce agli amici di mangiarlo; poi leva le vivande dal tavolo e le mette nel piccolo armadio».<br />
XXVIII «il dì della Vigilia».<br />
XXIX «Quando».<br />
XXX Aggiunta: «MARCELLO, RODOLFO e COLLINE (circondano ridendo Schaunard) / <strong>La</strong> vigilia di Natal!».<br />
XXXI Aggiunta: «(Solenne)».<br />
XXXII «al tavolo».<br />
XXXIII «battendo due colpi alla porta; internamente. Tutti restano stupefatti».<br />
1c Il successivo episodio di Benoît (Andantino mosso – , Sol ) presenta i quattro finalmente riuniti nel risolvere<br />
uno scottante corollario al problema della povertà, il pagamento dell’affitto arretrato. Anche qui si alternano due<br />
temi, la melodia in guisa di filastrocca con cui gli amici invitano al brindisi il loro padrone di casa,<br />
ESEMPIO 6 (18)<br />
a sua volta descritto da un motivetto in minore, poco più di una cellula caratterizzata da una figura puntata (189 ).<br />
<strong>La</strong> frase in do con cui Marcello inizia a raggirare l’indesiderato ospite («Dica: quant’anni ha», 192 ), pur se detta<br />
con marcata intenzione ironica, ha un fondo di malinconica verità, e l’amaro sapore di una nostalgica meditazione<br />
sugli anni che passano, più forte degli appetiti sessuali del grottesco Benoît, il quale pensa che le donne<br />
magre siano solo «sopracapi».<br />
XXXIV «gridando verso la porta».<br />
XXXV Aggiunta: «interno».<br />
XXXVI «amici».