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boheme (La) - Teatro La Fenice

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LA BOHÈME – QUADRO TERZO – LA BARRIERA D’ENFER<br />

RODOLFO<br />

Già un’altra volta credetti che morto<br />

fosse il mio cuor,<br />

ma di quegli occhi azzurri allo splendor<br />

esso è risorto.<br />

Ora il tedio l’assale. CXCIX<br />

MARCELLO<br />

E gli vuoi rinnovare il funerale?<br />

(MIMÌ cautamente si avvicina per udire)<br />

RODOLFO CC<br />

Per sempre!<br />

MARCELLO<br />

Per sempre!Cambia metro.<br />

Dei pazzi è l’amor tetro<br />

che lacrime distilla.<br />

Se non ride e sfavilla<br />

l’amore è fiacco e roco.<br />

Tu sei geloso.<br />

RODOLFO<br />

Tu sei geloso.Un poco.<br />

RODOLFO<br />

Mimì è tanto malata!<br />

Ogni dì più declina.<br />

<strong>La</strong> povera piccina<br />

è condannata!<br />

segue nota 4c<br />

ESEMPIO 13 B ( 1 20)<br />

MARCELLO<br />

Collerico, lunatico, imbevuto<br />

di pregiudizi, noioso, cocciuto!<br />

MIMÌ (che ode, fra sé, inquieta)<br />

Or lo fa incollerir! Me poveretta!<br />

RODOLFO (con amarezza ironica)<br />

E Mimì è una civetta<br />

che frascheggia con tutti. CCI Un moscardino<br />

di viscontino<br />

le fa l’occhio di triglia. CCII Ella sgonnella<br />

e scopre la caviglia<br />

con un far promettente e lusinghiero.<br />

MARCELLO<br />

Lo devo dir? Non mi sembri sincero.<br />

RODOLFO<br />

Ebben no, non lo sono. Invan nascondo<br />

la mia vera tortura.<br />

Amo Mimì sovra ogni cosa al mondo, CCIII<br />

ma ho paura, ho paura!<br />

MARCELLO (agitato, temendo che Mimì possa<br />

udire CCIV )<br />

Rodolfo!<br />

In quell’intervallo cambiato (da seconda minore, x, a quarta, y), appena un dettaglio, sta l’infinito potere della<br />

musica di condizionare il clima emotivo, narrando il sentimento al di là della parola. <strong>La</strong> sezione successiva incrementa<br />

il senso di desolazione nel passaggio dal modo minore di «Mimì è tanto malata» a «Una terribil tosse»<br />

(Lento triste – , fa <strong>La</strong> ), che diventa bruciante quando le voci di Mimì e Marcello si uniscono a quella di<br />

Rodolfo, il quale intona l’ultima tragica metafora («Mimì di serra è fiore»). Solo a questo punto i singhiozzi e la<br />

tosse rivelano la presenza di lei: Marcello rientra nel cabaret, richiamato dalle risate di Musetta, contrappeso<br />

umoristico di breve durata, mentre Mimì tenta di prendere congedo da Rodolfo.<br />

CXCIX Aggiunta: «(MIMÌ non potendo udire le parole, colto il momento opportuno, inosservata, riesce a ripararsi<br />

dietro a un platano, presso al quale parlano i due amici)».<br />

CC Aggiunta: «(con dolore)».<br />

CCI Aggiunta: «(Con grande ironia)».<br />

CCII Aggiunta: «(Con ironia crescente)».<br />

CCIII Aggiunta: «(Mimì è commossa) / io l’amo, / (Mimì, sorpresa, si avvicina ancora di più, sempre nascosta dietro<br />

gli alberi)».<br />

CCIV Aggiunta: «, tenta di allontanare Rodolfo».<br />

91<br />

MIMÌ (sorpresa, si avvicina ancora più, sempre<br />

nascosta dietro gli alberi)<br />

Che vuol dire?

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