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90<br />
a me, perché ci amiamo in allegria…<br />
Canti e risa, ecco il fiore<br />
di un giovanile CXCIV amore.<br />
MIMÌ<br />
Dite bene. Dividerci CXCV conviene.<br />
Aiutateci voi; noi s’è provato<br />
più volte CXCVI invan. Quando tutto è deciso<br />
se ci guardiamo in viso<br />
ogni savio proposito è fiaccato.<br />
Da sera a giorno e d’oggi alla dimane<br />
s’indugia la partenza e si rimane.<br />
Fate voi per il meglio.<br />
MARCELLO<br />
Sta bene! Ora lo sveglio.<br />
MIMÌ<br />
Dorme?<br />
MARCELLO<br />
Dorme?È piombato qui<br />
senza dir che si fosse<br />
un’ora avanti l’alba e si assopì<br />
sopra una panca.<br />
(Va a guardare alla finestra e fa cenno a Mimì di guardare)<br />
sopra una panca.Guardate…<br />
(Mimì tossisce CXCVII )<br />
sopra una panca.Guardate…Che tosse!<br />
MIMÌ<br />
Da ieri ho l’ossa rotte.<br />
Fuggì da me stanotte<br />
dicendomi: è finita.<br />
A giorno sono uscita<br />
e me ne corsi a questa<br />
volta.<br />
MARCELLO (osservando Rodolfo nell’interno del cabaret)<br />
volta.Si desta…<br />
s’alza, mi cerca… viene.<br />
MIMÌ<br />
Ch’ei non mi veda!<br />
MARCELLO<br />
Ch’ei non mi veda!Ebbene,<br />
celatevi!…<br />
(Mimì si ripara dietro gli alberi) CXCVIII<br />
[SCENA QUARTA]<br />
RODOLFO (accorrendo verso Marcello)<br />
celatevi!…Marcello. Finalmente! 4c<br />
Qui niun ci sente.<br />
Io voglio separarmi da Mimì.<br />
MARCELLO<br />
Sei volubil così?<br />
GIACOMO PUCCINI<br />
CXCIV «d’invariabile».<br />
CXCV «lasciarci».<br />
CXCVI «volte, ma».<br />
CXCVII «guardare per la finestra dentro il cabaret) / Guardate… (Mimì tossisce con insistenza) / (Compassionan-<br />
dola».<br />
CXCVIII «Or rincasate… / Mimì… per carità, / non fate scene qua!» / (Spinge dolcemente Mimì verso l’angolo del<br />
cabaret di dove però quasi subito sporge curiosa la testa. Marcello corre incontro a Rodolfo)».<br />
4c Il risveglio di Rodolfo è annunciato dalla melodia dei «cieli bigi» (14, Allegretto – , Fa, cfr. es. 2) che si combina<br />
poco dopo in contrappunto col tema d’amore ( 12 15, <strong>La</strong>, cfr. es. 8), una combinazione che sfocia nel tema<br />
della bohème (Allegretto), fino all’attacco del tenore che ostenta una disinvoltura («Già un’altra volta credetti<br />
morto il mio cuor») che in realtà non possiede (Allegro moderato – - , Mi): questo insieme di rimandi concentrato<br />
in pochissime battute comincia a prefigurare il clima del ricordo, della separazione, ma ecco che poco dopo<br />
l’amore torna in modo minore (la): l’«Invan, invan nascondo», frase lacerante (es. 13 B), sconfessa la spigliatezza<br />
con cui poco prima Rodolfo, sulla stessa melodia (es. 13 A), aveva cercato di motivare a Marcello la<br />
sua fuga di casa:<br />
ESEMPIO 13 A (III, 19)