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La Bohème
di Giacomo Puccini (1858 – 1924)
Prima rappresentazione: Torino, Teatro Regio, 1 febbraio 1896
Prima rappresentazione al Teatro A. Ponchielli: stagione di Carnevale 1909-10
Ultima rappresentazione al Teatro A. Ponchielli: stagione 2000
LA TRAMA
È il 1830 circa, a Parigi.
ATTO PRIMO
In una soffitta, la vigilia di Natale.
Il poeta Rodolfo contempla i tetti coperti di neve, mentre l’amico pittore Marcello
lavora a un quadro. Fa freddo e Rodolfo accende la stufa con il manoscritto del suo
dramma. Entrano due amici, il filosofo Colline e il musicista Schaunard, portando
cibo e vino acquistati grazie alla donazione di un mecenate. I quattro improvvisano
un festino, interrotto dalla visita del padrone di casa, Benoît, che viene a reclamare
l’affitto arretrato. Dopo essersi liberati di lui, Marcello, Colline e Schaunard decidono
di scendere al caffè Momus; Rodolfo, che deve ultimare un articolo per il suo
giornale, resta solo.
Bussano. È Mimì, una vicina, che chiede un fiammifero per riaccendere la sua candela.
La ragazza è colta da una forte tosse: Rodolfo la soccorre. Ma il lume si spegne
nuovamente, e Mimì si lascia sfuggire di mano la chiave di casa. I due giovani la
cercano in terra al buio: Rodolfo, che l’ha trovata, la tiene nascosta, e, incontrata la
mano della giovane, la stringe tra le sue, e intanto parla di sé (“Che gelida manina”).
Prende forma il sentimento che attrae i due uno all’altro, e Mimì narra al poeta la
sua vita (“Mi chiamano Mimì”).
Dal cortile gli amici chiamano Rodolfo. I due giovani si abbracciano ed escono insieme.
ATTO SECONDO
Il Quartiere Latino. Davanti al caffè Momus. Rodolfo e Mimì acquistano una cuffietta,
Colline una zimarra usata, Schaunard tratta il prezzo di un corno. Tra la folla appare
Musetta, che è stata amante di Marcello e che ora è accompagnata dall’anziano
Alcindoro. Musetta fa capire a Marcello di essere ancora invaghita di lui cantandogli
un valzer, poi, allontanato con un pretesto Alcindoro, abbraccia il pittore. Una parata
militare attraversa il quartiere: la confusione consente ai bohémiens di eclissarsi,
lasciando ad Alcindoro il conto da pagare al caffè.
ATTO TERZO
La barriera d’Enfer. Un’alba di febbraio.
Rodolfo, dopo una scenata di gelosia, ha lasciato Mimì e si è stabilito in una locanda