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CarnetdiMarcia - FSE

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28<br />

Marco Fioretti ....................................................................<br />

la giungla dei<br />

contenitori<br />

Regole generali<br />

Partiamo dalle cose ovvie: l’equipaggiamento di<br />

uno Scout deve essere sicuro, economico, realmente<br />

necessario, pratico e più leggero ed ecologico<br />

possibile. Pertanto, la prima cosa da fare<br />

è eliminare tutti i gli oggetti non indispensabili, la<br />

seconda nel decidere se comprare o fabbricarsi<br />

da soli certi contenitori. Questo è possibile in diversi<br />

dei casi discussi nel seguito, anche usando<br />

materiali sintetici moderni che non saranno biodegradabili,<br />

ma possono essere molto più leggeri<br />

e resistenti degli altri. Su Internet è abbastanza<br />

facile, per esempio, trovare rivenditori degli stessi<br />

tessuti utilizzati per tende e zaini commerciali,<br />

con i quali un Clan o Fuoco, dotati di una macchina<br />

per cucire e un pò d’intraprendenza, potrebbero<br />

facilmente fabbricare sacche, borse o marsupi.<br />

Se lo fate, spediteci le foto!<br />

<strong>CarnetdiMarcia</strong><br />

Scienza dei boschi<br />

Ammettiamolo, nessuno<br />

sceglie con la stessa cura<br />

tutti i componenti del proprio equipaggiamento.<br />

In alcuni casi come scarponi e zaino si passano (giustamente!)<br />

giorni interi a studiare cataloghi, ma ci sono tanti altri articoli<br />

che compriamo senza pensarci affatto, se non per trovare il<br />

modello più economico. Eppure di scelte che possono influire<br />

sensibilmente su comodità, efficienza e sicurezza delle nostre<br />

escursioni ce ne sono tante!<br />

Avete mai pensato al fatto che il contenitore vostro fedele<br />

compagno sulla Strada, lo zaino, in realtà contiene tanti altri<br />

contenitori di tutti i tipi, e che molti di quegli altri contenitori li<br />

avete scelti senza rifletterci affatto, a volte solo per tradizione?<br />

Ecco allora qualche suggerimento e spunto di riflessione per<br />

ottimizzare l’uso di alcuni contenitori a cui non pensiamo quasi<br />

mai, anche quando dovremmo davvero farlo.<br />

Acqua<br />

Portarsene nello zaino due o tre borracce tradizionali<br />

è poco consigliabile, per ovvie ragioni di<br />

peso e di costo, ma allora come fare per bere e<br />

cucinare in Route, se in certe zone si può stare<br />

anche 24 ore senza incontrare sorgenti? Molti rispondono<br />

con le bottiglie di plastica, ma questa<br />

è un’abitudine che sconsiglio vivamente e vorrei<br />

davvero che fosse abbandonata da tutti gli Scout.<br />

Prima di tutto non dovremmo averle affatto, perché<br />

acqua e bibite in bottiglie di plastica hanno<br />

costi ecologici e sanitari enormi (vedi prossima<br />

puntata dei Custodi). Poi quando stanno esposte<br />

al sole per giorni possono alterare le bevande e,<br />

francamente, non sono proprio il massimo a livello<br />

di stile. Il problema principale comunque è la<br />

fragilità. Basta urtare un ramo o posare lo zaino<br />

in terra senza guardare e tutta la vostra riserva<br />

d’acqua sparisce! Se vi servono contenitori supplementari<br />

di acqua, lasciate quindi perdere le<br />

bottiglie di plastica! Conviene spendere qualche<br />

euro per le borracce flessibili tipo Platypus. Se<br />

ne trovano da uno a quattro litri, sono leggerissime<br />

e molto resistenti (anche ai raggi ultravio-

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