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Marco Fioretti ....................................................................<br />
la giungla dei<br />
contenitori<br />
Regole generali<br />
Partiamo dalle cose ovvie: l’equipaggiamento di<br />
uno Scout deve essere sicuro, economico, realmente<br />
necessario, pratico e più leggero ed ecologico<br />
possibile. Pertanto, la prima cosa da fare<br />
è eliminare tutti i gli oggetti non indispensabili, la<br />
seconda nel decidere se comprare o fabbricarsi<br />
da soli certi contenitori. Questo è possibile in diversi<br />
dei casi discussi nel seguito, anche usando<br />
materiali sintetici moderni che non saranno biodegradabili,<br />
ma possono essere molto più leggeri<br />
e resistenti degli altri. Su Internet è abbastanza<br />
facile, per esempio, trovare rivenditori degli stessi<br />
tessuti utilizzati per tende e zaini commerciali,<br />
con i quali un Clan o Fuoco, dotati di una macchina<br />
per cucire e un pò d’intraprendenza, potrebbero<br />
facilmente fabbricare sacche, borse o marsupi.<br />
Se lo fate, spediteci le foto!<br />
<strong>CarnetdiMarcia</strong><br />
Scienza dei boschi<br />
Ammettiamolo, nessuno<br />
sceglie con la stessa cura<br />
tutti i componenti del proprio equipaggiamento.<br />
In alcuni casi come scarponi e zaino si passano (giustamente!)<br />
giorni interi a studiare cataloghi, ma ci sono tanti altri articoli<br />
che compriamo senza pensarci affatto, se non per trovare il<br />
modello più economico. Eppure di scelte che possono influire<br />
sensibilmente su comodità, efficienza e sicurezza delle nostre<br />
escursioni ce ne sono tante!<br />
Avete mai pensato al fatto che il contenitore vostro fedele<br />
compagno sulla Strada, lo zaino, in realtà contiene tanti altri<br />
contenitori di tutti i tipi, e che molti di quegli altri contenitori li<br />
avete scelti senza rifletterci affatto, a volte solo per tradizione?<br />
Ecco allora qualche suggerimento e spunto di riflessione per<br />
ottimizzare l’uso di alcuni contenitori a cui non pensiamo quasi<br />
mai, anche quando dovremmo davvero farlo.<br />
Acqua<br />
Portarsene nello zaino due o tre borracce tradizionali<br />
è poco consigliabile, per ovvie ragioni di<br />
peso e di costo, ma allora come fare per bere e<br />
cucinare in Route, se in certe zone si può stare<br />
anche 24 ore senza incontrare sorgenti? Molti rispondono<br />
con le bottiglie di plastica, ma questa<br />
è un’abitudine che sconsiglio vivamente e vorrei<br />
davvero che fosse abbandonata da tutti gli Scout.<br />
Prima di tutto non dovremmo averle affatto, perché<br />
acqua e bibite in bottiglie di plastica hanno<br />
costi ecologici e sanitari enormi (vedi prossima<br />
puntata dei Custodi). Poi quando stanno esposte<br />
al sole per giorni possono alterare le bevande e,<br />
francamente, non sono proprio il massimo a livello<br />
di stile. Il problema principale comunque è la<br />
fragilità. Basta urtare un ramo o posare lo zaino<br />
in terra senza guardare e tutta la vostra riserva<br />
d’acqua sparisce! Se vi servono contenitori supplementari<br />
di acqua, lasciate quindi perdere le<br />
bottiglie di plastica! Conviene spendere qualche<br />
euro per le borracce flessibili tipo Platypus. Se<br />
ne trovano da uno a quattro litri, sono leggerissime<br />
e molto resistenti (anche ai raggi ultravio-