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Grano saraceno ai<br />
profumi di primavera<br />
Scuri, dal<strong>la</strong> curiosa forma triango<strong>la</strong>re,<br />
i chicchi di grano saraceno sono nutrienti<br />
ed energetici, partico<strong>la</strong>rmente<br />
adatti a chi fa sport. Se ne ricava una<br />
farina grigiastra e rude al tatto, priva<br />
di glutine, per questo consigliata nel<strong>la</strong><br />
dieta dei celiaci. L’uso più comune è ricavarne<br />
pizzoccheri, le tagliatelle del<strong>la</strong><br />
Valtellina arricchite con patate e verdure,<br />
o ridur<strong>la</strong> in polenta. Nel<strong>la</strong> regione<br />
alpina è conosciuta come polenta<br />
nera, <strong>la</strong> più antica, diffusa in Italia prima<br />
che dall’America arrivasse il mais.<br />
Già citata da Alessandro Manzoni ne<br />
“I promessi Sposi”, è ottima con crema<br />
di cipollotti freschi e panna.<br />
di ADRIANO RAVERA<br />
cinquanta<br />
sfumature di nero<br />
Il colore di chi vuole essere protagonista e sa osare, amante di accostamenti<br />
arditi, ma pur sempre legati ai doni del<strong>la</strong> natura. More, funghi, uva, liquirizia,<br />
tè, fagioli, riso, tartufi, olive. Nul<strong>la</strong> di artificioso, un tocco pittorico di forte<br />
valenza cromatica già insito nel<strong>la</strong> ciocco<strong>la</strong>ta e nel caffè, tra le bevande più<br />
stimo<strong>la</strong>nti. Anzi, più sono nere e cariche, più sembrano efficaci.<br />
Una nomea che travalica <strong>la</strong> sapienza popo<strong>la</strong>re: i cibi neri o molto scuri sono<br />
stati riconosciuti dal<strong>la</strong> ricerca scientifica come salutari perché ricchi di antiossidanti<br />
naturali. E c’è di più: anche il colore di piatti e stoviglie influenza <strong>la</strong><br />
nostra percezione. Meglio puntare a uno sfondo nero per far risaltare gamberi<br />
e carpaccio di pesce affumicato.<br />
Il Riso Venere Nero ha il sapore del<strong>la</strong> Cina<br />
Un riso dagli incredibili chicchi di colore nero naturale, ottenuto nel 1997<br />
dall’incrocio di una varietà originaria del<strong>la</strong> Cina con i risi padani. È l’antico<br />
“riso degli Imperatori” ricercato per le sue notevoli proprietà organolettiche,<br />
oggi coltivato nelle province di Vercelli e Novara.<br />
Molto nutriente e ricco di sali minerali, presenta un chicco piccolissimo e aromatico,<br />
dal gradevole profumo di pane appena sfornato. Può essere consumato<br />
semplicemente bollito in acqua sa<strong>la</strong>ta e condito con olio extravergine<br />
d’oliva oppure utilizzato in piatti che lo sposano a verdure, gamberetti, pesce<br />
o carni bianche. La partico<strong>la</strong>re tonalità cromatica del suo pericarpo, <strong>la</strong> pellico-<br />
7<br />
Mangiare a CoLori