PERIODICO DELLA CONTRADA SAN MARTINO - mAggIO 2011
PERIODICO DELLA CONTRADA SAN MARTINO - mAggIO 2011
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editoriale<br />
la MeMoria<br />
condivisa<br />
del passato<br />
Da quel lontano 1932, anno della prima rievocazione della Battaglia<br />
di Legnano, sono passati quasi sedici lustri e molte cose, nel<br />
corso degli ultimi decenni, hanno progressivamente assunto colori<br />
e caratteristiche diverse. Ottocentotrentacinque anni di storia non<br />
hanno però cancellato la memoria della gloriosa epopea bellica e<br />
nei legnanesi è fortemente rimasto il desiderio di celebrare un evento<br />
tanto importante per i risvolti storico-geografici, culturali e sociali.<br />
Ogni anno si è così puntualmente disputata la manifestazione della<br />
Sagra del Carroccio, dal 2006 ribattezzata con l’antico e originario<br />
nome di Palio di Legnano.<br />
È dunque lecito domandarsi cosa spinge un popolo ad essere fiero<br />
della propria storia e delle proprie tradizioni, al punto da sentirsi fortemente<br />
ancorato al proprio passato e volerlo celebrare con sempre<br />
rinnovato dispendio di risorse ed energie.<br />
In un’epoca dove tutto sembra essere relativo, conoscenza e memoria<br />
condivisa del passato sono una certezza assoluta, ma impongono<br />
l’impegno a saper riconoscere e non reiterare gli errori della violenza<br />
e della prevaricazione, dell’intolleranza e del fanatismo e costituiscono<br />
il lievito col quale far fermentare la speranza di un futuro di<br />
pace, vera democrazia e giustizia per tutti. Fare Palio significa anche<br />
tutto questo! Significa cioè difendere e mantenere vive la storia e le<br />
tradizioni perché il tempo non ne cancelli il ricordo, e avere certezze<br />
e sano orgoglio da trasmettere ai nostri figli e a chi verrà dopo di noi.<br />
Significa saper costruire e consolidare concrete realtà, che non risentano<br />
dei tempi e delle mode e che rimangano a monito di chi ha<br />
saputo e voluto credere in un ideale.<br />
Tutto ciò, nella concretezza della quotidianità, si è quest’anno tradotto<br />
per San Martino in due pietre miliari: la formulazione del nuovo<br />
Statuto che, integrando e completando il precedente, ha dato alla<br />
nostra Contrada una nuova legge, a tutto vantaggio della democrazia<br />
e della libertà di tutti e di ciascuno, nonché gli importanti lavori<br />
di ampliamento e riadeguamento del maniero, passo coraggioso e<br />
non più rimandabile, viste le sempre crescenti esigenze di spazi della<br />
Contrada.<br />
Investimenti di grande valore che, se da una parte possono prestare<br />
il fianco a critiche per lo più dovute a gratuiti sciacallaggi e invidie,<br />
dall’altra hanno suscitato ammirazione e apprezzamenti incondizionati<br />
e, ne siamo certi, non tarderanno a dare ampie e attese<br />
soddisfazioni, come peraltro già avvenuto nella Cena del Fantino del<br />
26 marzo. Per preparare il futuro occorre avere buona volontà e<br />
spirito di iniziativa, tirarsi su le maniche e con coraggio affrontare il<br />
presente, possibilmente con un sorriso sulle labbra, sapendo di non<br />
essere invincibili, ma, anche e di più, sfidando e vincendo lo scetticismo<br />
e la paura. Insegnando con l’esempio del proprio operare che<br />
non c’è legante più potente del lavorare insieme, uniti da un comune<br />
obiettivo, sotto una sola bandiera, capaci di trasmettere valori, creando<br />
così per osmosi un clima di cooperazione, onestà intellettuale e<br />
allegria che, unico, saprà donare quel bene modesto e pure prezioso<br />
che è la capacità di attendere. Buona fortuna e buon Palio a tutti!<br />
Ennio Barone<br />
www.contradasanmartino.it