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Capitolato Speciale d'Appalto - Comune di Massa Marittima

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INDICE GENERALE<br />

PARTE PRIMA – NORME GENERALI DELL’APPALTO<br />

Capo I - OGGETTO ED AMMONTARE DELL’APPALTO.<br />

Art. 1 - Oggetto dell'appalto<br />

Art. 2 – Descrizione dell’ intervento<br />

Art. 3 - Forma ed ammontare dell’appalto<br />

Capo II - DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L’APPALTO<br />

Art.5 - Con<strong>di</strong>zioni dell’appalto<br />

Art.6 - Documenti che fanno parte del contratto<br />

Art.7 - Elezione del domicilio legale.<br />

Capo III - CAUZIONI E GARANZIE<br />

Art. 8 - Cauzione definitiva <strong>di</strong> deposito<br />

Art. 9 - Garanzie. art. 10 - Assicurazioni a carico dell’impresa<br />

Capo IV - DISCIPLINA DEL SUBAPPALTO<br />

Art. 11 - Subappalto<br />

Capo V - LEGGI NORME REGOLAMENTI LEGGE ANTIMAFIA SICUREZZA<br />

Art .12 - Leggi, norme e regolamenti<br />

Art. 13 - Osservanza legislazione antimafia<br />

Art.. 14 - Norme antinfortunistiche e d’igiene sul lavoro<br />

Art. 15 - D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 testo unico della sicurezza<br />

Art. 16 - Piano <strong>di</strong> sicurezza e coor<strong>di</strong>namento<br />

Art. 17 - Piano operativo <strong>di</strong> sicurezza<br />

Art 18 - Osservanza e attuazione dei piani <strong>di</strong> sicurezza<br />

Art. 19 - Disposizioni normative e retributive risultanti dai contratti collettivi <strong>di</strong> lavoro – <strong>di</strong>sciplina sul<br />

lavoro - requisiti degli operai<br />

Capo VI - DISPOSIZIONI PER L’ESECUZIONE<br />

Art. 20 - Invariabilità del prezzo - elenco prezzi<br />

Capo VII - DISPOSIZIONI PER L’ULTIMAZIONE<br />

Art. 21 - Ultimazione dei lavori e gratuita manutenzione<br />

Capo VIII - LIQUIDAZIONE DEI CORRISPETTIVI<br />

Art. 22 - Pagamenti in acconto<br />

Art. 23 - Revisione prezzi<br />

Art. 24 - Cessione del contratto e cessione <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>ti<br />

Capo IX - TERMINI D’ESECUZIONE E PENALI<br />

Art. 25 - Tempo utile per la durata dei lavori<br />

Art. 26 – prescrizioni generali sulla qualità provenienza ed accettazione dei materiali<br />

Art. 27 – Esecuzione dei lavori<br />

Art. 28 - Direzione dei Lavori<br />

Art. 29 - Fusione e conferimenti<br />

Art. 30 - Esecuzione in pendenza della stipula del contratto<br />

Art. 31 - Risoluzione del contratto<br />

Art. 32 - Penali<br />

Capo X - SOSPENSIONE DEI LAVORI<br />

Art. 33 - Sospensioni e proroghe.


Capo XI - OBBLIGHI ED ONERI A CARICO DELL’IMPRESA<br />

ART. 34 - Obblighi ed oneri a carico dell’appaltatore<br />

ART. 35 - Certificazioni<br />

ART. 36 - Cantieri ed attrezzature<br />

Capo XII - CASO DI MORTE DELL’APPALTATORE – FALLIMENTO<br />

Art. 37 - Caso <strong>di</strong> morte dell’appaltatore<br />

Art. 38 - Liquidazione - fallimento – concordato dell’impresa<br />

Capo XIII - MODALITA’ DI SOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE<br />

Art. 39 - Definizione delle controversie<br />

Capo XIV - CONTROLLI E COLLAUDO<br />

Art. 40 - Emissione del certificato <strong>di</strong> regolare esecuzione<br />

Art. 41 - Accertamento delle opere<br />

Art. 42 – Norme <strong>di</strong> misurazione e valutazione<br />

Art. 43 - Lavori a misura<br />

Art. 44 - Lavori in economia.<br />

Capo XV – CRITERI DI VALUTAZIONE<br />

Art.45 – Ponteggi<br />

Art.46– Trasporti<br />

Art. 47 - Noleggi<br />

Art. 48 - Opere <strong>di</strong> restauro<br />

A. Operazioni <strong>di</strong> demolizione, smontaggio, rimozione<br />

B. Operazioni <strong>di</strong> finitura<br />

C. trattamenti protettivi<br />

Capo XVI - QUALITA' DEI MATERIALI E DEI COMPONENTI<br />

Art.49– Norme generiche<br />

Art.50- Prove sui material i<br />

Art.51 -Relitti o oggetti imprevisti rinvenuti<br />

PARTE SECONDA – NORME TECNICHE<br />

Capo I – PROCEDURE OPERATIVE<br />

Generalità<br />

Rimozioni-smontaggi-demolizioni-puntellamenti<br />

Art. 1 - Rimozione <strong>di</strong> intonaco<br />

Art. 2- Demolizione <strong>di</strong> pavimento in cotto<br />

Art. 3 - Rimozione <strong>di</strong> massetto<br />

Capo II – STUCCATURE – INTONACI<br />

Generalità<br />

Art. 4 - Esecuzione <strong>di</strong> intonaco<br />

Art. 5 - Stuccatura<br />

Capo III – PULITURA E TRATTAMENTI DI SUPERFICI LAPIDEE, LIGNEE<br />

Generalità<br />

Art. 6 – Pulitura e trattamento superfici lapidee<br />

Art. 7 –Pulitura e trattamento <strong>di</strong> superfici in cotto<br />

DIAGNOSTICA<br />

Art. 8- Accertamenti analitici e <strong>di</strong>agnostici<br />

Art.9- Documentazione degli interventi <strong>di</strong> restauro


CAPO IV –QUALITA' DEI MATERIALI E DEI COMPONENTI<br />

Norme Generali<br />

Art.10-Acqua, Calci, Cementi ed Agglomerati Cementizi, Pozzolane, Gesso<br />

Art. 11- Materiali Inerti per Conglomerati Cementizi e per Malte<br />

Art. 12- Prodotti protettivi per superfici lapidee<br />

Art. 13- Prodotti per trattamento del cotto<br />

Art.14- Prodotti <strong>di</strong>versi (sigillanti, adesivi)<br />

Art.15- Prodotti per Rivestimenti interni ed esterni<br />

Art.16- Prodotti per Partizioni Interne<br />

Art.17- Prodotti <strong>di</strong> vetro(lastre, profilati ad U, vetri pressati)<br />

Capo V– MODO DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORO<br />

Art.18- Opere e Strutture <strong>di</strong> Muratura<br />

Art.19- Opere in cartongesso<br />

Art.20- Opere <strong>di</strong> vetrazione e serramentistica<br />

Art.21- Opere <strong>di</strong> Tinteggiatura, Verniciatura e Coloritura<br />

Art.22- Opere <strong>di</strong> Restauro<br />

Art.23- Demolizioni e Rimozioni<br />

Capo VI- IMPIANTISTICA<br />

Art.24- Impianto Elettrico e <strong>di</strong> Comunicazione Interna


PARTE PRIMA – NORME GENERALI DELL’APPALTO<br />

Capo I - OGGETTO ED AMMONTARE DELL’APPALTO<br />

ART. 1 - OGGETTO DELL'APPALTO.<br />

L'appalto ha per oggetto l'esecuzione <strong>di</strong> tutte le opere e provviste occorrenti per eseguire e dare<br />

completamente ultimati i lavori <strong>di</strong> ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia dell’atrio del Palazzo comunale <strong>di</strong> <strong>Massa</strong><br />

<strong>Marittima</strong><br />

L’importo complessivo dei lavori <strong>di</strong> appalto, ammonta a € 116.120,65<br />

(centose<strong>di</strong>cimilacentoventi/65 ) + IVA <strong>di</strong> legge ripartiti come nel successivo prospetto:<br />

- per lavori e<strong>di</strong>li ed assimilabili € 89.518,48 <strong>di</strong> cui € 9.281,57 non soggetti a ribasso;<br />

- per impianti € 25.270,17 <strong>di</strong> cui € 1.263,51 non soggetti a ribasso ;<br />

- oneri aggiuntivi per la sicurezza € 1.332,00 non soggetti a ribasso<br />

La durata dei lavori è stabilita in 90 (sessanta) giorni naturali e consecutivi, a decorrere dalla data<br />

del verbale <strong>di</strong> consegna e inizio dei lavori, redatto dal Direttore dei Lavori.<br />

L’appalto comprende tutti i lavori, le forniture e le provviste e quant’altro necessario per dare le<br />

opere completamente compiute, secondo quanto stabilito dal presente capitolato speciale, con le<br />

caratteristiche tecniche, quantitative e qualitative previste nel progetto e in tutti i suoi elaborati<br />

tecnici.<br />

ART. 2 – DESCRIZIONE DELL’ INTERVENTO.<br />

I lavori che formano l'oggetto dell'appalto possono riassumersi come appresso, salvo più precise<br />

in<strong>di</strong>cazioni che all'atto esecutivo potranno essere impartite dalla Direzione dei Lavori.<br />

Esecuzione <strong>di</strong> tutte le opere necessarie per la valorizzazione dell’atrio del palazzo comunale,<br />

compreso l’androne del vano scala dal piano terra al terzo piano, consistenti in:<br />

- demolizione dell’intonaco <strong>di</strong>staccato e fatiscente;<br />

- realizzazione del nuovo intonaco a calce;<br />

- tinteggiatura;<br />

- restauro dell’infissi interni e del lucernario superiore;<br />

- sostituzione dei pannelli a rete metallica dell’ascensore con vetri;<br />

- miglioramento della segnaletica informativa e degli arre<strong>di</strong>;<br />

- realizzazione <strong>di</strong> nuovo impianto elettrico e trasmissione dati.<br />

ART. 3 - FORMA ED AMMONTARE DELL’APPALTO.<br />

Il contratto è stipulato interamente a misura ai sensi dell’art. 82 comma 2 lettera b del D.Lgs<br />

163/06 me<strong>di</strong>ante ribasso sull'elenco prezzi posto a base <strong>di</strong> gara ovvero me<strong>di</strong>ante offerta a prezzi<br />

unitari.<br />

L’importo complessivo dei lavori <strong>di</strong> appalto, ammonta a € 116.120,65<br />

(centose<strong>di</strong>cimilacentoventi/65) + IVA <strong>di</strong> legge ripartiti come nel successivo prospetto:<br />

a) per lavori e<strong>di</strong>li ed assimilabili € 80.236,91;<br />

b) per impianti € 24.006,66;<br />

c) oneri per la sicurezza € 11.877,08.


soggetti a ribasso<br />

in Euro<br />

Non soggetti a ribasso<br />

in Euro<br />

OPERE EDILI 89.518,48 a) 80.236,91 9.281,57<br />

OPERE DI<br />

IMPIANTISTICA<br />

ONERI AGGIUNTIVI PER<br />

LA SICUREZZA<br />

IMPORTO COMPLESSIVO<br />

DEI LAVORI (senza IVA)<br />

25.270,17 b) 24.006,66 1.263,51<br />

1.332,00 1.332,00<br />

116.120,65<br />

c) Oneri per la sicurezza 11.877,08<br />

Sommano da appaltare<br />

(a+b)<br />

104.243,57<br />

L’importo dei lavori soggetto a ribasso d’asta (a+b) è pari ad € 104.243,57 + IVA <strong>di</strong> legge.<br />

L’importo c) pari ad € 11.877,08 relativo agli oneri per la sicurezza non è soggetto a ribasso<br />

d’asta, ai sensi dell’art.131, comma 3, primo periodo del Co<strong>di</strong>ce dei Contratti, e dell’ art.100,<br />

comma 1 e Allegato XV, punto 4.1.4 del DLgs 9 aprile 2008 n.81.periodo.<br />

Il contratto è stipulato interamente a misura ai sensi dell’art. 53, comma 4, perio<strong>di</strong> quarto e quinto<br />

del D.lgs. 163/2006 e all’art. 45, comma 7 del DPR 544/99.<br />

1. Il contratto è stipulato interamente “a misura” ai sensi dell’articolo 53, comma 4, perio<strong>di</strong> quarto e<br />

quinto, del Co<strong>di</strong>ce dei contratti, e dell’articolo 45, comma 7, del regolamento generale.<br />

2. L’importo del contratto può variare, in aumento o in <strong>di</strong>minuzione, in base alle quantità<br />

effettivamente eseguite, fermi restando i limiti <strong>di</strong> cui all’articolo 132 del D.lgs. 163/2006 e le<br />

con<strong>di</strong>zioni previste dal presente capitolato.<br />

3. Il ribasso percentuale offerto dall’aggiu<strong>di</strong>catario in sede <strong>di</strong> gara si intende offerto e applicato a<br />

tutti i prezzi unitari in elenco i quali, così ribassati, costituiscono i prezzi contrattuali da applicare<br />

alle singole quantità eseguite.<br />

4. I prezzi contrattuali sono vincolanti anche per la definizione, valutazione e contabilizzazione <strong>di</strong><br />

eventuali varianti, ad<strong>di</strong>zioni o detrazioni in corso d’opera, qualora ammissibili ed or<strong>di</strong>nate o<br />

autorizzate ai sensi dell’articolo 132 del Co<strong>di</strong>ce dei contratti.<br />

5. I rapporti ed i vincoli negoziali <strong>di</strong> cui al presente articolo si riferiscono ai lavori posti a base<br />

d'asta <strong>di</strong> cui all'articolo 2, comma 1, lettera a), mentre per gli oneri per la sicurezza e la salute<br />

nel cantiere <strong>di</strong> cui all'articolo 2, comma 1, lettera b), costituiscono vincolo negoziale gli importi<br />

in<strong>di</strong>cati a tale scopo dalla Stazione appaltante negli atti progettuali e in particolare nel quadro<br />

economico riportato nel presente capitolato.


Art. 4- INDIVIDUAZIONE DELLE CATEGORIE OMOGENEE DEI LAVORI<br />

Lavori a Misura<br />

N.<br />

Designazione delle categorie omogenee<br />

in Euro<br />

1 OPERE EDILI 80.236,91 77<br />

2 OPERE DI IMPIANTISTICA 24.006,66 23<br />

Sommano da appaltare<br />

%<br />

104.243,57 100


L’affidamento dei lavori avverrà con il proce<strong>di</strong>mento prescritto dalla lettera d’invito nel rispetto delle<br />

normative vigenti in materia.<br />

Le <strong>di</strong>mensioni e le tipologie dei lavori risultano dal progetto, dal capitolato tecnico e dal computo<br />

metrico estimativo, salvo quanto potrà essere meglio precisato all’atto esecutivo dalla Direzione<br />

dei Lavori.<br />

La durata dell’appalto è stabilita in 90 giorni naturali e consecutivi dalla data del verbale <strong>di</strong><br />

consegna.<br />

Capo II - DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L’APPALTO<br />

ART.5 - CONDIZIONI DELL’APPALTO.<br />

Nell’accettare i lavori sopra designati l’Appaltatore <strong>di</strong>chiara:<br />

- <strong>di</strong> avere preso conoscenza delle opere da eseguire descritte negli elaborati progettuali;<br />

- <strong>di</strong> avere visitato l’area interessata dai lavori e <strong>di</strong> avere accertato le con<strong>di</strong>zioni delle lavorazioni ;<br />

- <strong>di</strong> avere valutato tutte le problematiche relative alle caratteristiche uniche del manufatto e alla<br />

delicatezza degli interventi da svolgere;<br />

-<strong>di</strong> avere accertato l’esistenza e la normale reperibilità sul mercato dei materiali da impiegare, in<br />

correlazione anche ai tempi previsti per la durata dei lavori;<br />

-<strong>di</strong> avere valutato, nell’offerta, tutte le circostanze e gli elementi che influiscono tanto sul costo<br />

della mano d’opera quanto su quello dei noli e dei trasporti;<br />

- <strong>di</strong> avere considerato la <strong>di</strong>stanza delle pubbliche <strong>di</strong>scariche e le con<strong>di</strong>zioni imposte dagli Organi<br />

competenti;<br />

- in carenza, <strong>di</strong> essere nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> poter fruire <strong>di</strong> <strong>di</strong>scariche private, a <strong>di</strong>stanze compatibili<br />

con l’economia dei lavori;<br />

- <strong>di</strong> avere tenuto conto, nella preparazione dell’offerta, degli obblighi relativi alle <strong>di</strong>sposizioni in<br />

materia <strong>di</strong> sicurezza, <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong> previdenza ed assistenza in vigore nel luogo dove<br />

devono essere eseguiti i lavori.<br />

L’Appaltatore non potrà quin<strong>di</strong> eccepire durante l’esecuzione dei lavori la mancata conoscenza <strong>di</strong><br />

con<strong>di</strong>zioni e la sopravvenienza <strong>di</strong> elementi non valutati o non considerati, tranne che tali nuovi<br />

elementi si configurino come cause <strong>di</strong> forza maggiore contemplate dal Co<strong>di</strong>ce Civile (e non<br />

escluse da altre norme del presente <strong>Capitolato</strong>) o che si riferiscano a con<strong>di</strong>zioni soggette a<br />

revisioni.<br />

Con l’accettazione dei lavori l’Appaltatore <strong>di</strong>chiara implicitamente <strong>di</strong> avere la possibilità e i mezzi<br />

necessari per procedere all’esecuzione degli stessi secondo i migliori precetti dell’arte e con i più<br />

aggiornati sistemi costruttivi.<br />

Pertanto è fatto obbligo alle Imprese partecipanti <strong>di</strong> effettuare un approfon<strong>di</strong>to sopralluogo in tutte<br />

le zone in cui sono previsti i lavori.<br />

Del sopralluogo dovrà essere resa <strong>di</strong>chiarazione scritta all’atto della presentazione dell’offerta.<br />

In ogni caso, la Stazione Appaltante resta sollevata da ogni responsabilità conseguente a danni<br />

derivanti all’impresa aggiu<strong>di</strong>cataria per la non completa conoscenza delle con<strong>di</strong>zioni delle zone in<br />

cui si effettueranno gli interventi.<br />

ART. 6 - DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL CONTRATTO.<br />

Fanno parte integrante e sostanziale del contratto d’appalto:<br />

1) Elaborati grafici:<br />

Tavola 1: Ubicazione. Stralcio del Regolamento urbanistico. Tav.<br />

Tavola 2: Stato Attuale, Piante e sezioni.<br />

Tavola 3: Stato mo<strong>di</strong>ficato, Tav. degli interventi, piante e sezioni.<br />

Tavola 4: Progetto impianto elettrico e trasmissione dati.<br />

2) Elaborati tecnico amministrativi:<br />

Relazione storica<br />

Relazione tecnica generale con Schede tecniche allegate<br />

Documentazione Fotografica<br />

Relazione illuminotecnica, impiantistica e quadro elettrico


<strong>Capitolato</strong> <strong>Speciale</strong> d’Appalto<br />

Elenco descrittivo delle voci<br />

Computo metrico estimativo, compreso All.1 per l’impianto elettrico<br />

Elenco prezzi unitari<br />

Relazione piano <strong>di</strong> manutenzione delle opere e<strong>di</strong>li e dell’impianto elettrico.<br />

Eventuali altri <strong>di</strong>segni e particolari costruttivi delle opere da eseguire non formeranno parte<br />

integrante dei documenti <strong>di</strong> appalto. Alla Direzione dei Lavori è riservata la facoltà <strong>di</strong> consegnarli<br />

all’Appaltatore in quell’or<strong>di</strong>ne che crederà più opportuno, in qualsiasi tempo, durante il corso dei<br />

lavori.<br />

Qualora uno stesso atto contrattuale dovesse riportare delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> carattere <strong>di</strong>scordante,<br />

l’Appaltatore ne farà oggetto d’imme<strong>di</strong>ata segnalazione scritta alla Stazione Appaltante per i<br />

conseguenti provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica.<br />

Se le <strong>di</strong>scordanze dovessero riferirsi a caratteristiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionamento grafico, saranno <strong>di</strong><br />

norma ritenute valide le in<strong>di</strong>cazioni riportate nel <strong>di</strong>segno con scala <strong>di</strong> riduzione minore. In ogni<br />

caso dovrà ritenersi nulla la <strong>di</strong>sposizione che contrasta o che in minor misura collima con il<br />

contesto delle norme e <strong>di</strong>sposizioni riportate nei rimanenti atti contrattuali.<br />

Nel caso si riscontrassero <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong>scordanti tra i <strong>di</strong>versi atti <strong>di</strong> contratto, fermo restando<br />

quanto stabilito nella seconda parte del precedente capoverso, l’Appaltatore rispetterà, nell’or<strong>di</strong>ne,<br />

quelle in<strong>di</strong>cate dagli atti seguenti: Contratto - <strong>Capitolato</strong> <strong>Speciale</strong> d’Appalto - Elenco Prezzi (ovvero<br />

modulo in caso <strong>di</strong> offerta prezzi) - Disegni.<br />

Qualora gli atti contrattuali prevedessero delle soluzioni alternative, resta espressamente stabilito<br />

che la scelta spetterà, <strong>di</strong> norma e salvo <strong>di</strong>versa specifica, alla Direzione dei Lavori.<br />

L’Appaltatore dovrà comunque rispettare i minimi inderogabili fissati dal presente <strong>Capitolato</strong><br />

avendo gli stessi, per esplicita statuizione, carattere <strong>di</strong> prevalenza rispetto alle <strong>di</strong>verse o minori<br />

prescrizioni riportate negli altri atti contrattuali.<br />

ART. 7 - ELEZIONE DEL DOMICILIO LEGALE<br />

L’appaltatore ha l’obbligo <strong>di</strong> comunicare per iscritto alla Stazione Appaltante, come previsto dal<br />

<strong>Capitolato</strong> generale d’appalto approvato con D.M.145/2000, il proprio domicilio legale da<br />

in<strong>di</strong>viduare inderogabilmente nel <strong>Comune</strong> della Stazione appaltante, dove questa e il Direttore dei<br />

lavori in ogni tempo possono in<strong>di</strong>rizzare or<strong>di</strong>ni e notificare atti.<br />

L’appaltatore ha l’obbligo altresì <strong>di</strong> comunicare, con i medesimi termini e modalità, come previsto<br />

nel <strong>Capitolato</strong> generale d’appalto, approvato con D.M. 145/2000, il nominativo del proprio<br />

rappresentante, del quale, se <strong>di</strong>verso da quello che ha sottoscritto il contratto, deve essere<br />

presentata procura speciale che gli conferisca i poteri per tutti gli adempimenti spettanti ad esso<br />

aggiu<strong>di</strong>catario e inerenti l’esecuzione del contratto.<br />

Capo III - CAUZIONI E GARANZIE<br />

ART. 8 - CAUZIONE DEFINITIVA DI DEPOSITO<br />

La cauzione definitiva per l’Appaltatore sarà pari al 10% (<strong>di</strong>eci per cento) dell’importo dei lavori, ai<br />

sensi dell’art. 113 del D.Lgs.163/2006 Co<strong>di</strong>ce Appalti.<br />

In caso <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione con ribasso d’asta superiore al 10 per cento, la garanzia fideiussoria è<br />

aumentata <strong>di</strong> tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10 per cento; ove il ribasso sia<br />

superiore al 20 per cento, l’aumento è <strong>di</strong> due punti percentuali per ogni punto <strong>di</strong> ribasso superiore<br />

al 20 per cento.<br />

La cauzione definitiva dovrà essere prestata con fideiussione bancaria oppure polizza assicurativa,<br />

in originale, valida sino al collaudo. Tali documentazioni devono contenere espressamente la<br />

rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all’eccezione <strong>di</strong><br />

cui all’articolo 1957, comma 2, del co<strong>di</strong>ce civile e la loro operatività entro quin<strong>di</strong>ci giorni a semplice<br />

richiesta scritta della Stazione appaltante e devono essere conformi allo schema tipo <strong>di</strong> cui al D.M.<br />

123/2004 (Ministero delle Attività Produttive);<br />

La mancata costituzione della garanzia determina la revoca dell’affidamento.


Detta cauzione verrà presentata a garanzia degli adempimenti <strong>di</strong> tutte le obbligazioni contrattuali e<br />

del risarcimento dei danni derivanti da eventuali inadempimenti, così come in<strong>di</strong>cato dall’art. 101<br />

comma 2 del D.P.R. 554/99.<br />

La S.A. potrà valersi della suddetta cauzione per le eventuali maggiori spese sostenute per il<br />

completamento dei lavori nel caso <strong>di</strong> risoluzione del contratto <strong>di</strong>sposto in danno all’Appaltatore,<br />

nonché per provvedere al pagamento dovuto dallo stesso per inadempienze agli obblighi<br />

assicurativi e previdenziali.<br />

In tali casi la S.A. si riserverà il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> richiedere l’integrazione della cauzione stessa ai sensi<br />

dell’art. 101 del D.P.R. 554/99.<br />

La cauzione definitiva è progressivamente svincolata a misura dell’avanzamento dell’esecuzione<br />

dei lavori, nel limite massimo del 75% dell’iniziale importo garantito.<br />

Lo svincolo, nei termini e per le entità anzidetti, è automatico, senza necessità <strong>di</strong> benestare del<br />

committente, con la sola con<strong>di</strong>zione della preventiva consegna all’istituto garante, da parte<br />

dell’appaltatore, degli stati <strong>di</strong> avanzamento lavori o <strong>di</strong> analogo documento in originale o in copia<br />

autentica, attestanti l’avvenuta esecuzione. L’ammontare residuo pari al 25% dell’iniziale importo<br />

garantito è svincolato secondo la normativa vigente.<br />

ART. 9 - GARANZIE<br />

L’Appaltatore ha l’obbligo <strong>di</strong> garantire quanto fornito ed eseguito, sia per la qualità dei materiali che<br />

per il regolare funzionamento ed uso per un periodo <strong>di</strong> anni due dalla data <strong>di</strong> ultimazione dei lavori.<br />

Pertanto fino al termine <strong>di</strong> tale periodo, l’Appaltatore deve riparare a sue spese tutti i guasti e le<br />

imperfezioni che si verifichino, escluse soltanto le riparazioni dei danni che, a giu<strong>di</strong>zio<br />

dell’Amministrazione, siano da attribuirsi ad evidente imperizia o negligenza del personale che ne<br />

fa uso.<br />

Restano comunque fatte salve le maggiori garanzie previste dal Co<strong>di</strong>ce Civile e dalla normativa<br />

vigente.<br />

ART. 10 - ASSICURAZIONI A CARICO DELL’IMPRESA<br />

L’appaltatore è obbligato, contestualmente alla sottoscrizione del contratto, a produrre tutte le<br />

assicurazioni per danni <strong>di</strong> esecuzione e responsabilità civile verso terzi previste all‘articolo129 del<br />

D.Lgs. 163/2006 Co<strong>di</strong>ce dei Contratti e s.m.i.e degli art. 103 e 104 del D.P.R. 554/99.<br />

Polizza assicurativa conforme agli schemi tipo <strong>di</strong> cui al D.M. n. 123 de 12.03 . 2004 che copra i<br />

danni alle cose subìti dalla Stazione appaltante a causa del danneggiamento o della <strong>di</strong>struzione<br />

totale o parziale <strong>di</strong> impianti ed opere, anche preesistenti, verificatisi nel corso dell’esecuzione dei<br />

lavori per una somma assicurata <strong>di</strong> € 1.000.000,00 e i danni causati a terzi R.T.C. nel corso<br />

dell’esecuzione dei lavori con un massimale non inferiore a € 2.000.000,00.<br />

La garanzia assicurativa prestata dall’appaltatore copre senza alcuna riserva anche i danni causati<br />

dalle imprese subappaltatrici e subfornitrici.<br />

Qualora l’appaltatore sia un’associazione temporanea <strong>di</strong> concorrenti (art 37 del D.Lgs. 163/2006 e<br />

s.m.i.) si applicano le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’art. 108 del DPR 554/99.<br />

L’Appaltatore dovrà produrre copia della polizza con gli estremi, le con<strong>di</strong>zioni generali e particolari.<br />

Capo IV - DISCIPLINA DEL SUBAPPALTO<br />

ART 11 - SUBAPPALTO.<br />

Applicando quanto <strong>di</strong>sposto dall’ex art. 18 comma 2 della Legge 55/90, e dall’articolo 118 D.Lgs.<br />

163/2006 Co<strong>di</strong>ce dei Contratti, l’Appaltatore è tenuto ad eseguire in proprio le opere e i lavori<br />

compresi nel contratto; pertanto il contratto non può essere ceduto a pena <strong>di</strong> nullità.<br />

Per quanto riguarda i lavori in oggetto, la quota parte subappaltabile non può essere superiore al<br />

30% dell’importo degli stessi.<br />

L’affidamento in subappalto o in cottimo è sottoposto alle seguenti con<strong>di</strong>zioni e a quanto <strong>di</strong>sposto<br />

dall’art. 118 D.Lgs. 163/2006 Co<strong>di</strong>ce dei Contratti:<br />

che i concorrenti all’atto dell’offerta o l’affidatario, nel caso <strong>di</strong> variante in corso d’opera, all’atto<br />

dell’affidamento, abbiano in<strong>di</strong>cato i lavori o le parti <strong>di</strong> opera che intendono subappaltare o<br />

concedere in cottimo;


che l’Aggiu<strong>di</strong>catario che intende avvalersi del subappalto o del cottimo, ai sensi dell’art. 141<br />

comma 3 del DPR 554/99, provveda a presentare apposita istanza alla Stazione appaltante con<br />

allegati:<br />

certificazione attestante il possesso da parte del subappaltatore dei requisiti <strong>di</strong> cui al DPR 34/2000,<br />

e dell’art. 38 del D.Lgs. 163/2006 Co<strong>di</strong>ce dei Contratti; contratto <strong>di</strong> subappalto almeno 20 giorni<br />

prima della data dell’effettivo inizio dell’esecuzione delle relative lavorazioni; documentazione<br />

comprovante la non sussistenza, nei riguar<strong>di</strong> dell’affidatario del subappalto o del cottimo, <strong>di</strong> alcuno<br />

dei <strong>di</strong>vieti previsti dall’art. 10 della Legge 31 maggio 1965 n. 575 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni;<br />

<strong>di</strong>chiarazione circa la non sussistenza o meno <strong>di</strong> eventuali forme <strong>di</strong> controllo o <strong>di</strong> collegamento a<br />

norma dell’art. 2359 del co<strong>di</strong>ce civile con l’impresa affidataria del subappalto o del cottimo.<br />

Analoga <strong>di</strong>chiarazione deve essere effettuata da ciascuna delle imprese nel caso <strong>di</strong> associazione<br />

temporanea, società o consorzi; documentazione, prima dell’inizio dei lavori, <strong>di</strong> avvenuta denuncia<br />

agli Enti Previdenziali, incluso la cassa e<strong>di</strong>le, assicurativa ed infortunistica, piani <strong>di</strong> sicurezza <strong>di</strong> cui<br />

all’art. 131 del D.Lgs. 163/2006 Co<strong>di</strong>ce dei Contratti. Redatti dalle imprese subappaltatrici prima<br />

dell’inizio dei lavori.<br />

L’Appaltatore deve praticare, per i lavori e le opere affidate in subappalto, gli stessi prezzi unitari<br />

risultanti dall’aggiu<strong>di</strong>cazione, con ribasso non superiore al 20%.<br />

Ai sensi dell’art. 118 del D.Lgs. 163/2006 Co<strong>di</strong>ce dei Contratti, l’esecuzione delle opere o dei lavori<br />

affidati in subappalto non può formare oggetto <strong>di</strong> ulteriore subappalto.<br />

E’ considerato subappalto qualsiasi contratto avente ad oggetto attività ovunque espletate che<br />

richiedono l’impiego <strong>di</strong> manodopera, quali forniture con posa in opera e i noli a caldo; se<br />

singolarmente <strong>di</strong> importo superiore al 2% dei lavori affidati o <strong>di</strong> importo superiore a € 100.000 e<br />

qualora l’incidenza del costo della manodopera e del personale sia superiore al 50% dell’importo<br />

del contratto da affidare.<br />

Nei casi non considerati subappalto o cottimo, ai sensi dell’art. 118 del D.Lgs. 163/2006 Co<strong>di</strong>ce dei<br />

Contratti l’appaltatore può avvalersi <strong>di</strong> imprese <strong>di</strong> propria fiducia per le quali non sussiste alcuno<br />

dei <strong>di</strong>vieti <strong>di</strong> cui all’art. 10 della Legge 575/65 e s.m.i.<br />

E’ fatto obbligo all’appaltatore <strong>di</strong> comunicare alla S.A. il nome del subcontraente, l’importo del<br />

contratto, l’oggetto del lavoro, servizio o fornitura affidato.<br />

Le <strong>di</strong>sposizioni dei precedenti commi si applicano ai sensi dell’art.118 del D.Lgs. 163/2006 Co<strong>di</strong>ce<br />

dei Contratti, anche alle associazioni temporanee <strong>di</strong> imprese e alle società anche consortili, <strong>di</strong> cui<br />

all’art. 34 del D.Lgs. 163/2006 Co<strong>di</strong>ce dei Contratti quando le imprese riunite o consorziate non<br />

intendono eseguire <strong>di</strong>rettamente le opere scorporabili, nonché alle concessioni per la realizzazione<br />

<strong>di</strong> opere pubbliche e agli appalti pubblici affidati con procedura negoziata. Le medesime<br />

<strong>di</strong>sposizioni si applicano altresì alle associazioni in partecipazione quando l’associante non intende<br />

eseguire <strong>di</strong>rettamente le opere o i lavori assunti in appalto.<br />

In caso <strong>di</strong> subappalto o cottimo autorizzato l’appaltatore resta ugualmente <strong>di</strong> fronte alla S.A. il solo<br />

ed unico responsabile dei lavori subappaltati. L’Amministrazione dell’A.S.P. non provvederà al<br />

pagamento <strong>di</strong>retto ai subappaltatori o ai cottimisti. Al riguardo l’appaltatore è obbligato a<br />

trasmettere alla medesima Amministrazione, entro 20 giorni dalla data <strong>di</strong> ogni pagamento<br />

effettuato a proprio favore, copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti da esso corrisposti<br />

ai medesimi subappaltatori o cottimisti, con l’in<strong>di</strong>cazione delle eventuali ritenute <strong>di</strong> garanzia<br />

effettuate.<br />

Qualora l’aggiu<strong>di</strong>catario non trasmetta le fatture quietanzate del subappaltatore o del cottimista<br />

entro il predetto termine, la Stazione Appaltante sospende il successivo pagamento a favore<br />

dell’aggiu<strong>di</strong>catario.<br />

Ai fini del pagamento degli stati <strong>di</strong> avanzamento dei lavori o dello stato finale dei lavori, l’affidatario<br />

e, suo tramite, i subappaltatori trasmettono all’Amministrazione Appaltante il documento unico <strong>di</strong><br />

regolarità contributiva, nonché copia dei versamenti degli organismi paritetici previsti dalla<br />

contrattazione collettiva, ove dovuti.<br />

Capo V - LEGGI NORME REGOLAMENTI LEGGE ANTIMAFIA<br />

SICUREZZA.<br />

ART 12 - LEGGI, NORME E REGOLAMENTI<br />

Nell’esecuzione dell’appalto in oggetto l’Appaltatore è tenuto all’osservanza <strong>di</strong> tutte le prescrizioni<br />

<strong>di</strong> polizia comunale, <strong>di</strong> regolamento e<strong>di</strong>lizio, sia per permessi municipali, sia per le opere <strong>di</strong>


passaggio provvisorio, nonché <strong>di</strong> sicurezza o simili che fossero del caso, da applicarsi, qualora<br />

altrove non specificato, in tutti i lavori, forniture e servizi richiesti per l’espletamento del presente<br />

appalto.<br />

L’appalto è soggetto all’esatta osservanza <strong>di</strong> tutte le con<strong>di</strong>zioni contenute nelle Leggi, regolamenti<br />

e <strong>di</strong>sposizioni vigenti in materia <strong>di</strong> lavori pubblici che qui si intendono integralmente riportati, in<br />

quanto non sia <strong>di</strong>versamente stabilito nel presente <strong>Capitolato</strong>, ed in particolare dal: R.D.<br />

18/11/1923 n. 2440, sull’amministrazione del Patrimonio e sulla Contabilità Generale dello Stato e<br />

relativo Regolamento approvato con R.D. 23/5/1924 n. 827; <strong>Capitolato</strong> Generale d’Appalto dei<br />

Lavori Pubblici approvato con D.M.LL.PP. n. 145 del 19/04/2000;<br />

D.Lgs. 163/2006 Co<strong>di</strong>ce dei Contratti; D.P.R. 554/99; D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Testo Unico della<br />

Sicurezza.<br />

L’elenco delle norme sopra riportate non è da ritenersi esaustivo, ma solo in<strong>di</strong>cativo.<br />

ART. 13 - OSSERVANZA LEGISLAZIONE ANTIMAFIA<br />

Per quanto attiene le <strong>di</strong>sposizioni in materia <strong>di</strong> lotta alla delinquenza mafiosa si farà riferimento alle<br />

norme <strong>di</strong> cui al Decreto Legislativo 08.08.94 n. 490, successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni, al<br />

D.P.R. 252 del 3/6/98 e al D.lgs. 12/04/2006 n. 163.<br />

ART. 14 - NORME ANTINFORTUNISTICHE E D’IGIENE SUL LAVORO<br />

L’impresa dovrà scrupolosamente attenersi a tutte le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge in materia in vigore al<br />

momento dell’appalto e <strong>di</strong> quelle che verranno emanate nel corso dell’appalto garantendo in ogni<br />

momento sicurezza <strong>di</strong> fruizione delle strutture dell’Azienda, sia per il proprio personale che per i<br />

fruitori delle strutture.<br />

Sono a carico dell’impresa e <strong>di</strong> sua esclusiva spettanza l’attuazione delle misure <strong>di</strong> sicurezza<br />

previste dalle norme antinfortunistiche e d’igiene sul lavoro, ivi compreso il controllo<br />

sull’osservanza, da parte dei singoli lavoratori, delle norme <strong>di</strong> sicurezza e sull’uso dei mezzi <strong>di</strong><br />

protezione messi a loro <strong>di</strong>sposizione, con particolare riferimento alla normativa vigente che viene<br />

<strong>di</strong> seguito richiamata a titolo in<strong>di</strong>cativo ma non esaustivo:D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Testo Unico<br />

della Sicurezza.<br />

ART 15 - D.LGS. 9 APRILE 2008, N. 81 TESTO UNICO DELLA SICUREZZA<br />

Nell’assicurare una costante cooperazione nell’attuazione delle misure <strong>di</strong> prevenzione e protezione<br />

dei rischi relativi all’attività lavorativa oggetto dell’appalto, si precisa che, nel caso fossero coinvolte<br />

<strong>di</strong>verse imprese alla realizzazione dell’opera, l'Impresa dovrà porre in atto durante l'esecuzione dei<br />

lavori tutte le misure per la sicurezza fisica dei lavoratori previste nell'apposito piano <strong>di</strong> sicurezza e<br />

coor<strong>di</strong>namento, e nel piano operativo <strong>di</strong> sicurezza. L'impresa dovrà altresì attenersi alle in<strong>di</strong>cazioni<br />

del Coor<strong>di</strong>natore per l'esecuzione dei lavori, come previsto dall’art. 4 del <strong>Capitolato</strong> Generale.<br />

Il Servizio <strong>di</strong> Prevenzione e l’Ufficio del Me<strong>di</strong>co Competente sono <strong>di</strong>sponibili per fornire ulteriori e<br />

più complete informazioni.<br />

Con riferimento agli obblighi prescritti dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 testo unico della sicurezza , si<br />

allega “Documento <strong>di</strong> valutazione dei rischi per il coor<strong>di</strong>namento e la sicurezza nei contratti <strong>di</strong><br />

appalto o d’opera, nelle forniture <strong>di</strong> materiali e nei contratti <strong>di</strong> libera professione”, dell’Azienda<br />

Servizi alla Persona IMM e S e PAT.<br />

ART 16 – PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO<br />

L'appaltatore è obbligato ad osservare puntualmente e senza riserve o eccezioni il piano <strong>di</strong><br />

sicurezza e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento pre<strong>di</strong>sposto dal Coor<strong>di</strong>natore per la progettazione e messo a<br />

<strong>di</strong>sposizione da parte dell'Amministrazione, ai sensi D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Testo Unico della<br />

Sicurezza.<br />

L'appaltatore potrà presentare al Coor<strong>di</strong>natore per la sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione una o più<br />

proposte motivate <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficazione o <strong>di</strong> integrazione al piano <strong>di</strong> sicurezza <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento per<br />

adeguarne i contenuti alle proprie tecnologie ovvero quando ritenga <strong>di</strong> poter meglio garantire la<br />

sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza professionale.<br />

L'eventuale accoglimento delle mo<strong>di</strong>ficazioni e integrazioni non può in alcun modo giustificare<br />

variazioni o adeguamenti dei prezzi pattuiti, né maggiorazioni <strong>di</strong> alcun genere del corrispettivo.


ART 17 - PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA<br />

L’appaltatore, entro 30 (trenta) giorni dall’aggiu<strong>di</strong>cazione e comunque prima dell’inizio dei lavori,<br />

deve pre<strong>di</strong>sporre e consegnare alla Stazione Appaltante ed al <strong>di</strong>rettore dei lavori ed al<br />

coor<strong>di</strong>natore per la sicurezza nella fase <strong>di</strong> esecuzione, un piano operativo <strong>di</strong> sicurezza per quanto<br />

attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell’organizzazione del cantiere e<br />

nell’esecuzione dei lavori come previsto dall’art. 131 comma 2 lettera c) del D.lgs. 163/2006<br />

Co<strong>di</strong>ce dei contratti.<br />

Il piano operativo <strong>di</strong> sicurezza costituisce piano complementare <strong>di</strong> dettaglio del piano <strong>di</strong> sicurezza<br />

e coor<strong>di</strong>namento.<br />

L’appaltatore è obbligato alla osservanza delle misure generali <strong>di</strong> tutela dei lavoratori, come<br />

previsto dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Testo Unico della Sicurezza. con riguardo alle circostanze<br />

e agli adempimenti prescritti agli artt. 95 e 96 dello stesso D.Lgs.<br />

ART 18 - OSSERVANZA E ATTUAZIONE DEI PIANI DI SICUREZZA<br />

L’appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali <strong>di</strong> tutela del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81<br />

Testo Unico della Sicurezza, con particolare riguardo alle circostanze e agli adempimenti descritti<br />

agli articoli artt. 95 e 96 dello stesso D.Lgs..<br />

I piani <strong>di</strong> sicurezza devono essere redatti in conformità alle <strong>di</strong>rettive 89/391/CEE del Consiglio, del<br />

12 giugno 1989, 92/57/CEE del Consiglio, del 24 giugno 1992, alla relativa normativa nazionale <strong>di</strong><br />

recepimento, ai regolamenti <strong>di</strong> attuazione e alla migliore letteratura tecnica in materia.<br />

L’impresa esecutrice è obbligata a comunicare tempestivamente prima dell’inizio dei lavori e quin<strong>di</strong><br />

perio<strong>di</strong>camente, a richiesta del committente o del coor<strong>di</strong>natore, l’iscrizione alla camera <strong>di</strong><br />

commercio, industria, artigianato e agricoltura, l’in<strong>di</strong>cazione dei contratti collettivi applicati ai<br />

lavoratori <strong>di</strong>pendenti e la <strong>di</strong>chiarazione circa l’assolvimento degli obblighi assicurativi e<br />

previdenziali. L’affidatario è tenuto a curare il coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> tutte le imprese operanti nel<br />

cantiere, al fine <strong>di</strong> rendere gli specifici piani redatti dalle imprese subappaltatrici compatibili tra loro<br />

e coerenti con il piano presentato dall’appaltatore. In caso <strong>di</strong> associazione temporanea o <strong>di</strong><br />

consorzio <strong>di</strong> imprese detto obbligo incombe all’impresa mandataria capogruppo. Il <strong>di</strong>rettore tecnico<br />

<strong>di</strong> cantiere è responsabile del rispetto del piano da parte <strong>di</strong> tutte le imprese impegnate<br />

nell’esecuzione dei lavori.<br />

Il piano <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento ed il piano operativo <strong>di</strong> sicurezza formano parte integrante<br />

del contratto <strong>di</strong> appalto. Le gravi o ripetute violazioni dei piani stessi da parte<br />

dell’appaltatore,comunque accertate, previa formale costituzione in mora dell’interessato,<br />

costituiscono causa <strong>di</strong> risoluzione del contratto.<br />

L’impresa prima <strong>di</strong> procedere con le lavorazioni dovrà sottoscrivere per accettazione il PSC, e<br />

aggiornare il POS in conformità alle specifiche prescrizioni <strong>di</strong> sicurezza.<br />

ART. 19 - DISPOSIZIONI NORMATIVE E RETRIBUTIVE RISULTANTI DAI CONTRATTI<br />

COLLETTIVI DI LAVORO – DISCIPLINA SUL LAVORO – REQUISITI DEGLI OPERAI<br />

L’impresa si obbliga ad attuare nei confronti dei lavoratori <strong>di</strong>pendenti occupati nei lavori costituenti<br />

oggetto del presente appalto, con<strong>di</strong>zioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai<br />

contratti collettivi, applicabili alla data dell’offerta, alla categoria e nella località in cui si svolgono i<br />

lavori.<br />

In caso <strong>di</strong> inottemperanza degli obblighi derivanti dai precedenti articoli, accertata<br />

dall’Amministrazione, o a questa segnalata dall’Ispettorato del lavoro, l’Amministrazione comunica<br />

all’impresa ed anche, se del caso, all’Ispettorato suddetto, l’inadempienza accertata e procede ad<br />

una detrazione del 20% sui pagamenti in acconto, destinando lesomme così accantonate a<br />

garanzia delle inadempienze degli obblighi <strong>di</strong> cui sopra, se i lavori sono in corso <strong>di</strong> esecuzione,<br />

ovvero alla sospensione del pagamento a saldo, se i lavori sono ultimati.<br />

Il pagamento all’impresa della somma accantonata o della rata <strong>di</strong> saldo non sarà effettuato sino a<br />

quando dall’Ispettorato del lavoro non sia accertato che non è stato corrisposto ai <strong>di</strong>pendenti<br />

quanto loro è dovuto, ovvero che la sentenza è stata definita.<br />

Per tale sospensione o ritardo <strong>di</strong> pagamenti l’impresa non può opporre eccezioni<br />

all’Amministrazione, ne avanzare richieste <strong>di</strong> risarcimento <strong>di</strong> danni.


DISCIPLINA SUL LAVORO<br />

L'Appaltatore si impegna a far mantenere dal proprio rappresentante e dai propri operai la più<br />

scrupolosa osservanza a tutte le prescrizioni tecniche e <strong>di</strong>sciplinari che saranno date dalla<br />

Direzione Lavori.<br />

L'Appaltatore si obbliga alla piena osservanza dei patti <strong>di</strong> lavoro vigenti, tenendo sollevata ed<br />

indenne la Stazione Appaltante da ogni e qualsiasi responsabilità per eventuali inadempienze.<br />

REQUISITI DEGLI OPERAI<br />

Gli operai dovranno essere idonei per costituzione fisica, capaci ed esperti nell'arte loro, <strong>di</strong> buon<br />

contegno ed attivi ed in grado <strong>di</strong> comprendere e parlare la lingua italiana.<br />

Sarà poi tenuto l'Appaltatore a prestare uno o più operai <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione dell'Amministrazione<br />

Appaltante, ai quali questa possa ricorrere anche <strong>di</strong>rettamente, per un più pronto servizio, per tutte<br />

le piccole emergenze che si verificassero. I nominativi <strong>di</strong> tutte le maestranze operaie che<br />

l’Appaltatore ritiene destinare all’uopo, dovranno essere preventivamente trasmessi all’Azienda<br />

appaltante, che avrà facoltà <strong>di</strong> ricusare quelle persone che, a suo insindacabile giu<strong>di</strong>zio, non<br />

ritenesse <strong>di</strong> poter ammettere a svolgere una determinata funzione nell’ambito dell’Istituto; in tale<br />

eventualità, l’Amministrazione non sarà tenuta a specificarne i motivi.<br />

Capo VI - DISPOSIZIONI PER L’ESECUZIONE<br />

Art. 20 - INVARIABILITÀ DEL PREZZO - ELENCO PREZZI<br />

I prezzi offerti dall'Appaltatore in base a calcoli <strong>di</strong> sua convenienza a tutto suo rischio,quin<strong>di</strong>, sono<br />

fissi ed invariabili ed in<strong>di</strong>pendenti da qualsiasi eventualità.<br />

Nel prezzo delle <strong>di</strong>verse somministrazioni, si ritiene compreso tutto quanto occorra alla rispettiva<br />

posa in opera e per i materiali la loro fornitura a piè d'opera.<br />

Per tutte le somministrazioni comprese le eventuali prestazioni <strong>di</strong> mano d’opera si ritiene compreso<br />

anche l'importo delle attrezzature e del materiale <strong>di</strong> consumo.<br />

La valutazione <strong>di</strong> lavori eseguiti in aggiunta o variante a quelli previsti dal progetto ed or<strong>di</strong>nati per<br />

iscritto dalla Direzione dei Lavori verrà effettuata con l'applicazione dei prezzi ricavati dal prezzario<br />

ufficiale <strong>di</strong> riferimento, Provve<strong>di</strong>torato Interregionale alle Opere Pubbliche per la Toscana e<br />

Umbria, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti..<br />

I prezzi ricavati con la metodologia sopra esposta verranno poi rapportati, se esistenti, ai prezzi<br />

d’offerta.<br />

Qualora le opere or<strong>di</strong>nate non trovino riscontro nelle voci elencate e nei relativi prezzi,<br />

l'Appaltatore deve segnalare tempestivamente alla Direzione dei Lavori, prima dell'inizio delle<br />

opere stesse, che ritiene necessario ricorrere alla formazione <strong>di</strong> nuovi prezzi e presentare una<br />

richiesta scritta corredata dalle analisi e dai dati necessari per la determinazione dei prezzi stessi.<br />

Non saranno prese in considerazione dalla Direzione dei Lavori richieste <strong>di</strong> concorda mento <strong>di</strong><br />

nuovi prezzi relative ad opere già in corso o concluse e a materiali o forniture già or<strong>di</strong>nati<br />

dall'impresa.<br />

Per i prezzi non definiti dalle fonti sopra richiamate si adotterà, ove possibile, una valutazione<br />

ricavata per interpolazione da prezzi simili o da eventuali listini <strong>di</strong> case costruttrici, riven<strong>di</strong>tori, ecc..<br />

Ai prezzi ricavati come sopra meglio specificato si applicherà il ribasso contrattuale ricavato<br />

dall’offerta.<br />

Capo VII - DISPOSIZIONI PER L’ULTIMAZIONE<br />

Art. 21- ULTIMAZIONE DEI LAVORI E GRATUITA MANUTENZIONE<br />

Al termine dei lavori segnalato dall’impresa appaltatrice, il <strong>di</strong>rettore dei lavori re<strong>di</strong>ge il certificato <strong>di</strong><br />

ultimazione; in seguito all’ultimazione dei lavori, il <strong>di</strong>rettore dei lavori procede all’accertamento<br />

sommario della regolarità delle opere eseguite.<br />

In sede <strong>di</strong> accertamento sommario, senza pregiu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> successivi accertamenti, sono rilevati e<br />

verbalizzati eventuali vizi e <strong>di</strong>fformità <strong>di</strong> costruzione che l’impresa appaltatrice è tenuta a eliminare<br />

a sue spese nel termine fissato e con le modalità prescritte dal <strong>di</strong>rettore dei lavori, fatto salvo il<br />

risarcimento del danno della stazione appaltante. In caso <strong>di</strong> ritardo nel ripristino, si applica la


penale per i ritar<strong>di</strong> prevista dall’apposito articolo del presente <strong>Capitolato</strong> speciale, proporzionale<br />

all'importo della parte <strong>di</strong> lavori che <strong>di</strong>rettamente e in<strong>di</strong>rettamente traggono pregiu<strong>di</strong>zio dal mancato<br />

ripristino e comunque all'importo non inferiore a quello dei lavori <strong>di</strong> ripristino.<br />

Dalla data del certificato <strong>di</strong> ultimazione dei lavori decorre il periodo <strong>di</strong> gratuita manutenzione; tale<br />

periodo cessa con l’approvazione del collaudo finale o certificato <strong>di</strong> regolare esecuzione da parte<br />

della stazione appaltante, da effettuarsi entro i termini previsti dal <strong>Capitolato</strong> speciale.<br />

Capo VIII - LIQUIDAZIONE DEI CORRISPETTIVI<br />

Art. 22 - PAGAMENTI IN ACCONTO<br />

Durante il corso dei lavori verranno effettuati pagamenti in acconto, a seguito <strong>di</strong> emissione <strong>di</strong> stato<br />

<strong>di</strong> avanzamento e relativo certificato <strong>di</strong> pagamento, quando i lavori effettuati, contabilizzati al netto<br />

del ribasso d’asta, raggiungano un importo netto non inferiore a € 30.000,00 (euro trentamila), al<br />

netto delle ritenute <strong>di</strong> legge, <strong>di</strong> cui agli artt. 8 e 30 del <strong>Capitolato</strong> Generale D.M.145/2000 e art. 114<br />

del D.P.R. 554/99; sempre che l'appalto si trovi in corso perfettamente regolare, tanto per<br />

l'esecuzione delle opere quanto per la loro<br />

contabilità. In caso <strong>di</strong> irregolarità rilevata nell’esecuzione delle opere o nella contabilità si terrà<br />

sospeso il pagamento sino a quando sarà completamente eliminata la irregolarità stessa.<br />

Gli oneri della sicurezza verranno liquidati in quota proporzionale contestualmente ai SAL.<br />

Nella contabilizzazione dei SAL non verranno considerati materiali a piè d’opera necessari alle<br />

lavorazioni.<br />

La liquidazione degli stati <strong>di</strong> avanzamento dei lavori all'impresa e particolarmente la liquidazione<br />

finale potranno essere subor<strong>di</strong>nate all'acquisizione delle <strong>di</strong>chiarazioni dell'INPS e dell'INAIL<br />

attestanti il regolare versamento dei contributi assistenziali previdenziali ed assicurativi e della<br />

Cassa E<strong>di</strong>le attestante il regolare versamento dei contributi contrattuali (DURC).<br />

Inoltre, a garanzia degli obblighi <strong>di</strong> legge e contrattuali in materia <strong>di</strong> tutela dei lavoratori, sarà<br />

operata, sullo stesso importo, la ritenuta dello 0,50% prescritta dall’art. 8 del <strong>Capitolato</strong> Generale.<br />

Il certificato <strong>di</strong> pagamento verrà emesso entro 45 giorni a decorrere dalla data della approvazione<br />

e firma del S.A.L. da parte dell’Appaltatore.<br />

Il saldo verrà corrisposto ai sensi dell’art. 29 comma 2 del D.M. 145/2000, art. 102 D.P.R. 554/99,<br />

e previa presentazione <strong>di</strong> garanzia fideiussoria ai sensi dell’articolo 141, comma 9 del D.Lgs.<br />

163/2006, e non costituisce presunzione <strong>di</strong> accettazione dell’opera, ai sensi dell’art. 166, comma 2<br />

del co<strong>di</strong>ce civile.<br />

La garanzia fideiussoria <strong>di</strong> cui al comma precedente deve avere vali<strong>di</strong>tà ed efficacia non inferiore a<br />

12 mesi dalla data <strong>di</strong> ultimazione dei lavori e può essere prestata, a scelta dell’appaltatore,<br />

me<strong>di</strong>ante adeguamento dell’importo garantito o altra estensione avente gli stessi effetti giuri<strong>di</strong>ci,<br />

della garanzia fideiussoria già depositata a titolo <strong>di</strong> cauzione definitiva alla firma del contratto.<br />

Fatto salvo le <strong>di</strong>sposizioni dell’art. 1669 del co<strong>di</strong>ce civile, l’appaltatore risponde delle <strong>di</strong>fformità e<br />

dei vizi dell’opera, ancorché riconoscibili, purchè denunciati dalla Stazione Appaltante prima che il<br />

certificato <strong>di</strong> collaudo o <strong>di</strong> regolare esecuzione assuma carattere definitivo.<br />

Art. 23 - REVISIONE PREZZI<br />

Ai sensi della Legge n. 311 del 30/12/04, e dell’articolo 133 comma 2, del D.Lgs. 163/2006 Co<strong>di</strong>ce<br />

dei Contratti è esclusa qualsiasi revisione dei prezzi e non trova applicazione l’articolo 1664, primo<br />

comma, del co<strong>di</strong>ce civile.<br />

Art. 24 - CESSIONE DEL CONTRATTO E CESSIONE DI CREDITI<br />

E’ vietata la cessione del contratto sotto qualsiasi forma; ogni atto contrario è nullo <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto.<br />

Per quanto riguarda la cessione dei cre<strong>di</strong>ti si fa riferimento all’articolo 117 del D.Lgs. 163/2006<br />

Co<strong>di</strong>ce dei Contratti.<br />

Capo IX - TERMINI D’ESECUZIONE E PENALI<br />

Art. 25 - TEMPO UTILE PER LA DURATA DEI LAVORI<br />

Il tempo utile per ultimare i lavori compresi nell’Appalto è fissato in giorni 90 naturali consecutivi<br />

decorrenti dalla data del verbale <strong>di</strong> consegna dei lavori. L’Appaltatore dovrà presentare prima


dell’inizio dei lavori un programma esecutivo dei medesimi, in conformità a quanto previsto<br />

nell’art.45 comma 10 del Regolamento.<br />

Art. 26 – PRESCRIZIONI GENERALI SULLA QUALITÀ PROVENIENZA ED ACCETTAZIONE<br />

DEI MATERIALI.<br />

Ad integrazione <strong>di</strong> quanto stabilito dalle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> Legge, si prescrive: i materiali occorrenti per<br />

l’esecuzione delle opere appaltate dovranno essere della migliore qualità, senza <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> sorta,<br />

lavorati a regola d’arte e provenienti dalle migliori fabbriche ed in ogni caso approvati dalla<br />

Direzione Lavori; dovranno sod<strong>di</strong>sfare le prescrizioni delle leggi vigenti per l’accettazione dei<br />

materiali da costruzione, delle norme UNI, nonché le particolari prescrizioni aggiuntive del presente<br />

<strong>Capitolato</strong> e dell’Elenco Prezzi.<br />

La provenienza dei materiali dovrà essere segnalata alla Direzione lavori.<br />

La Direzione Lavori avrà la facoltà, in qualunque tempo, <strong>di</strong> prelevare campioni <strong>di</strong> materiali tanto a<br />

piè d’opera quanto in opera e farli inviare a cura e spese dell’Impresa ai competenti laboratori per<br />

l’accertamento delle loro caratteristiche tecniche.<br />

L’Appaltatore non avrà <strong>di</strong>ritto ad alcun compenso nè per i materiali asportati nè per i ripristini <strong>di</strong><br />

manufatti eventualmente manomessi per il prelievo dei campioni.<br />

ART 27 – ESECUZIONE DEI LAVORI<br />

Tutte le opere dovranno essere eseguite a regola d’arte con la miglior tecnica ed i migliori materiali<br />

reperibili sul mercato in modo che rispondano pienamente a tutte le con<strong>di</strong>zioni stabilite nel<br />

<strong>Capitolato</strong> <strong>Speciale</strong> d’Appalto.<br />

L’impresa prima dell’inizio dei lavori dovrà produrre alla Direzione Lavori le schede tecniche dei<br />

materiali impiegati durante le lavorazioni.<br />

E’ fatto obbligo all’Impresa <strong>di</strong> preporre ai lavori personale <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>mento alla D.L.<br />

E’ facoltà a <strong>di</strong>screzione della D.L. richiedere senza alcun preavviso la sostituzione del personale<br />

ritenuto per qualsiasi motivo tecnicamente non adatto all’esecuzione dei lavori da svolgere.<br />

In ogni caso si terranno valide e prioritarie le decisioni e le prescrizioni della Direzione Lavori.<br />

L’Aggiu<strong>di</strong>catario dovrà provvedere al rifacimento a sue spese e rischio <strong>di</strong> quei lavori che la<br />

Direzione Lavori giu<strong>di</strong>cherà eseguiti senza la necessaria <strong>di</strong>ligenza e con materiali <strong>di</strong>versi dal<br />

prescritto.<br />

Quando la Direzione Lavori presuma che esistano vizi <strong>di</strong> realizzazione, potrà or<strong>di</strong>nare in corso <strong>di</strong><br />

lavoro anche la sistemazione o il rifacimento delle opere riconosciute <strong>di</strong>fettose.<br />

ART 28 - DIREZIONE DEI LAVORI<br />

Nell’esecuzione dell’appalto l’impresa Aggiu<strong>di</strong>cataria dovrà attenersi alle migliori regole d’arte, alle<br />

prescrizioni delle leggi e dei regolamenti vigenti, alle prescrizioni del presente<br />

capitolato, nonché agli or<strong>di</strong>ni ed in<strong>di</strong>cazioni della Direzione Lavori e non dovrà provocare intralci o<br />

<strong>di</strong>sservizi all’attività dell’Istituto.<br />

L’Impresa Aggiu<strong>di</strong>cataria dovrà concordare con la Direzione Lavori il programma e le modalità <strong>di</strong><br />

esecuzione delle opere onde garantirne la perfetta realizzazione, nei tempi e mo<strong>di</strong> previsti ai sensi<br />

dell’art. 45 comma 10 del DPR 554/99.<br />

All’Appaltatore potrà inoltre essere affidata la funzione <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento nel caso <strong>di</strong> opere che<br />

coinvolgano altre imprese.<br />

Gli or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> servizio, le in<strong>di</strong>cazioni e le prescrizioni della D.L. dovranno essere eseguiti dall’impresa<br />

con la massima cura e prontezza, nel rispetto delle norme <strong>di</strong> contratto e<br />

capitolato. Non verranno riconosciute prestazioni e forniture extra-contrattuali <strong>di</strong> qualsiasi genere<br />

che non siano state preventivamente or<strong>di</strong>nate per iscritto dalla D.L. L’impresa non potrà rifiutarsi,<br />

qualora la D.L. lo ritenga necessario, <strong>di</strong> dare imme<strong>di</strong>ata esecuzione ad alcune opere, anche<br />

quando si tratti <strong>di</strong> lavori da farsi <strong>di</strong> notte o nei giorni festivi ed in più luoghi contemporaneamente,<br />

sotto pena della esecuzione d’ufficio, con addebito della maggiore spesa che l’Amministrazione<br />

avesse a sostenere rispetto alle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> contratto.<br />

Resta comunque fermo il <strong>di</strong>ritto dell’impresa <strong>di</strong> avanzare per iscritto le osservazioni che riterrà<br />

opportuno in merito all’or<strong>di</strong>ne impartito.


L’Appaltatore non potrà per nessun motivo, anche in caso <strong>di</strong> eventuali controversie <strong>di</strong> qualunque<br />

natura, sospendere o rallentare i lavori né provocare il ritardato inizio, la sospensione o la lenta<br />

prosecuzione dei lavori.<br />

Per ogni specifico intervento le forniture e gli interventi dovranno essere iniziati ed ultimati secondo<br />

gli or<strong>di</strong>ni della D.L. e portate a compimento senza interruzioni salvo espressa richiesta da parte<br />

della Direzione Lavori scritta o verbale.<br />

Settimanalmente dovra’ essere sottoposto alla Direzione Lavori il riepilogo delle misure, liste e<br />

provviste degli interventi e degli approvvigionamenti eseguiti per consentire, previa verifica <strong>di</strong><br />

rispondenza, la contabilizzazione.<br />

Qualora risulti che le opere e le forniture non siano effettuate a termini <strong>di</strong> contratto o secondo le<br />

regole d’arte, la Direzione dei lavori or<strong>di</strong>nerà all’Appaltatore i provve<strong>di</strong>menti atti e necessari per<br />

eliminare le irregolarità, salvo e riservato il risarcimento all’Amministrazione dei danni eventuali.<br />

L’Appaltatore non potrà rifiutarsi <strong>di</strong> dare imme<strong>di</strong>ata esecuzione alle <strong>di</strong>sposizioni ed agli or<strong>di</strong>ni della<br />

Direzione, sia che riguar<strong>di</strong>no il modo <strong>di</strong> esecuzione dei lavori stessi, sia che riguar<strong>di</strong>no il rifiuto o la<br />

sostituzione <strong>di</strong> materiali, salva la facoltà <strong>di</strong> fare le sue osservazioni in base agli art. 12 e 26 del<br />

<strong>Capitolato</strong> Generale dei LL.PP.<br />

Nessuna variante o aggiunta nell’esecuzione dei lavori e delle forniture sarà ammessa o<br />

riconosciuta se non risulterà or<strong>di</strong>nata per iscritto dalla Direzione Lavori.<br />

Art. 29 - FUSIONE E CONFERIMENTI<br />

Per quanto attiene le cessioni <strong>di</strong> azienda e gli atti <strong>di</strong> trasformazione, fusione e scissione si<br />

applicano le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’art. 116 del D.Lgs.163/2006 Co<strong>di</strong>ce dei Contratti.<br />

Art. 30 - ESECUZIONE IN PENDENZA DELLA STIPULA DEL CONTRATTO<br />

Ai sensi dell’art. 130 del D.P.R. 554/99, in pendenza delle approvazioni <strong>di</strong> legge, l’Azienda avrà<br />

facoltà <strong>di</strong> consegnare i lavori in tutto od in parte all’impresa Aggiu<strong>di</strong>cataria, che dovrà procedere<br />

all’imme<strong>di</strong>ato loro inizio alla espressa con<strong>di</strong>zione che, in caso <strong>di</strong> mancata stipula, l’impresa non<br />

avrà <strong>di</strong>ritto che al pagamento <strong>di</strong> quanto fatto e/o somministrato per l’esecuzione dei lavori già<br />

compiuti, ai prezzi offerti, contabilizzati secondo quanto previsto dal D.P.R. 554/99 e dal Decreto<br />

del Ministero dei LL.PP. 145/2000.<br />

Art. 31 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO<br />

Il contratto non può essere ceduto, né in tutto né in parte, e non può essere ceduto nessun <strong>di</strong>ritto<br />

od obbligo che provenga dal contratto stesso.<br />

In aggiunta ai casi <strong>di</strong> nullità, annullabilità, rescissione e risoluzione regolati dal co<strong>di</strong>ce civile<br />

italiano, ove applicabile e, comunque, alla normativa cui il contratto fà esplicito riferimento e rinvio,<br />

e nei casi previsti dagli articoli 135 e 136 del D.Lgs. 163/2006, la Stazione Appaltante si riserva il<br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> risolvere il contratto, e l’Appaltatore con la firma del documento contrattuale riconosce il<br />

<strong>di</strong>ritto della Stazione Appaltante alla risoluzione, nei seguenti casi:<br />

1. qualora l’Appaltatore non si presenti nel giorno stabilito per la firma del verbale <strong>di</strong> consegna<br />

lavori;<br />

2. qualora l’Appaltatore si rendesse colpevole <strong>di</strong> frode o grave negligenza e/o contravvenisse agli<br />

obblighi ed alle con<strong>di</strong>zioni stipulate;<br />

3. qualora l’Appaltatore cedesse o subappaltasse tutta o in parte l’opera assunta senza le<br />

autorizzazioni previste all’Art 10 “Subappalto”;<br />

4. qualora per negligenza dell’Appaltatore l’avanzamento dei lavori non fosse tale, a giu<strong>di</strong>zio del<br />

Direttore dei Lavori, da assicurarne il compimento nei termini prefissati nel contratto, dopo una<br />

formale ingiunzione notificata per iscritto all’Appaltatore, e contenente i termini per adempiere;<br />

5. qualora il Direttore Lavori accerti che i comportamenti dell’Appaltatore concretino grave<br />

inadempimento alle obbligazioni contrattuali, tali da compromettere la buona riuscita dei lavori;<br />

6. qualora l’Appaltatore compia gravi violazioni dei piani <strong>di</strong> sicurezza <strong>di</strong> cui all’art. 131 del D.Lgs.<br />

163/2006.;<br />

7. qualora le varianti <strong>di</strong> cui all’art.132 comma 4, del D.Lgs. 163/2006 eccedano il quinto<br />

dell’importo originario del contratto.


Nel caso del punto1. il Direttore Lavori fissa una nuova data per la firma del verbale <strong>di</strong> consegna<br />

lavori. Trascorso inutilmente tale ultimo termine, la Stazione Appaltante potrà risolvere il contratto<br />

ed incamerare la cauzione provvisoria.<br />

Nei casi <strong>di</strong> cui ai punti 2.3.4.5.6.7. summenzionate, l’Appaltatore ha <strong>di</strong>ritto solamente al pagamento<br />

dei lavori regolarmente eseguiti, decurtato degli oneri aggiuntivi derivanti dallo scioglimento del<br />

contratto, ed è tenuto al risarcimento del danno che provenisse alla Stazione Appaltante dalla<br />

stipulazione <strong>di</strong> un nuovo contratto od alla esecuzione d’ufficio dei lavori che l’Appaltatore avrebbe<br />

dovuto eseguire, salvo il riconoscimento del maggior danno.<br />

La Stazione Appaltante darà notizia all’Appaltatore della decisione <strong>di</strong> voler risolvere il contratto con<br />

lettera raccomandata nella quale saranno elencati i motivi.<br />

In un termine in<strong>di</strong>cato nella suddetta lettera l’Appaltatore potrà far pervenire per iscritto alla<br />

Stazione Appaltante le proprie osservazioni e <strong>di</strong>fese, dopo<strong>di</strong>ché lo stesso deciderà definitivamente,<br />

comunicando all’Appaltatore la decisione definitiva nel più breve tempo possibile.<br />

Nel caso 4. il Direttore Lavori assegna per compiere i lavori un termine non inferiore a 10 giorni;<br />

tale termine decorre dal giorno <strong>di</strong> ricevimento della comunicazione. Scaduto il termine assegnato,<br />

qualora, ai sensi dell’art. 136 commi 5 e 6 del D.Lgs.163/2006, si accerti il permanere<br />

dell’inadempimento, la Stazione Appaltante, su proposta del responsabile del proce<strong>di</strong>mento,<br />

<strong>di</strong>spone la risoluzione del contratto.<br />

Nel caso 5. il Direttore Lavori formula la contestazione degli addebiti all’Appaltatore, assegnando<br />

un termine non inferiore a 15 giorni per la presentazione delle controdeduzioni.<br />

Scaduto tale termine o valutate negativamente le controin<strong>di</strong>cazioni presentate dall’Appaltatore la<br />

Stazione Appaltante, su proposta del responsabile del proce<strong>di</strong>mento, <strong>di</strong>spone la risoluzione del<br />

contratto.<br />

Art. 32 - PENALI<br />

Se per mancanza <strong>di</strong> mano d’opera, della necessaria attrezzatura, per mancanza o per<br />

<strong>di</strong>fetto dei materiali occorrenti al lavoro o per qualsiasi altra causa imputabile all’appaltatore<br />

od ai suoi <strong>di</strong>retti <strong>di</strong>pendenti, si verificassero ritar<strong>di</strong>, sui termini stabiliti da comunicazioni o<br />

or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> servizio della D.L., sia per l’inizio che per la ultimazione dei lavori, verrà applicata<br />

una penale pari al 1 per mille dell’importo contrattuale, come previsto dall’art. 117 DPR<br />

554/99 per ogni giorno <strong>di</strong> ritardo sia nel consegnare i materiali richiesti, sia nell’iniziare e nel<br />

portare a termine i lavori commissionati.<br />

Le penalità sopra in<strong>di</strong>cate non esimono la <strong>di</strong>tta appaltatrice dalle responsabilità civili e<br />

penali che la mancata esecuzione dei lavori nei termini <strong>di</strong> cui sopra possono comportare.<br />

Con ciò non si pregiu<strong>di</strong>ca il <strong>di</strong>ritto dell’Amministrazione <strong>di</strong> fare eseguire i lavori <strong>di</strong> ufficio e <strong>di</strong><br />

rivalersi verso l’Appaltatore dei danni che all’Azienda, od ai terzi, derivassero dai ritar<strong>di</strong><br />

suin<strong>di</strong>cati. Quando la negligenza della <strong>di</strong>tta fosse abituale, l’Amministrazione potrà, a suo<br />

insindacabile giu<strong>di</strong>zio, risolvere il contratto con il conseguente incameramento della<br />

cauzione e senza pregiu<strong>di</strong>zio dell’azione <strong>di</strong> danni. Le penalità <strong>di</strong> cui sopra saranno<br />

applicate dall’Amministrazione con semplice notificazione alla <strong>di</strong>tta, senza il bisogno <strong>di</strong> altra<br />

misura amministrativa o legale ed il loro ammontare sarà dedotto dall’importo dei lavori; <strong>di</strong><br />

conseguenza la cauzione potrà essere ritirata solo dopo aver liquidati e saldati gli<br />

indennizzi dovuti alla Stazione Appaltante.<br />

Capo X - SOSPENSIONE DEI LAVORI<br />

Art. 33 - SOSPENSIONI E PROROGHE<br />

1) Qualora circostanze speciali impe<strong>di</strong>scano in via temporanea che i lavori procedano utilmente a<br />

regola d’arte, la <strong>di</strong>rezione dei lavori d’ufficio o su segnalazione dell’appaltatore può or<strong>di</strong>nare la<br />

sospensione dei lavori re<strong>di</strong>gendo apposito verbale. Cessate le cause della sospensione la<br />

<strong>di</strong>rezione dei lavori or<strong>di</strong>na la ripresa dei lavori re<strong>di</strong>gendo l’apposito verbale.<br />

2) L’appaltatore, qualora per causa a esso non imputabile, non sia in grado <strong>di</strong> ultimare i lavori nei<br />

termini fissati, può chiedere con domanda motivata proroghe che, se riconosciute giustificate, sono<br />

concesse dall’Amministrazione purché le domande pervengano prima della scadenza del termine<br />

anzidetto.<br />

3) A giustificazione del ritardo nell’ultimazione dei lavori o nel rispetto delle scadenze fissate dal<br />

programma temporale l’appaltatore non può mai attribuirne la causa, in tutto o in parte, ad altre


<strong>di</strong>tte o imprese o forniture, se esso appaltatore non abbia tempestivamente per iscritto denunciato<br />

alla Stazione Appaltante il ritardo imputabile a dette <strong>di</strong>tte, imprese o fornitori.<br />

4) I verbali per la concessione <strong>di</strong> sospensioni redatti con adeguata motivazione a cura della<br />

<strong>di</strong>rezione dei lavori e controfirmati dall’appaltatore, devono pervenire al responsabile del<br />

proce<strong>di</strong>mento entro il quinto giorno naturale successivo alla loro redazione e devono essere<br />

restituiti controfirmati dallo stesso o dal suo delegato; qualora il responsabile del proce<strong>di</strong>mento non<br />

si pronunci entro tre giorni dal ricevimento, i verbali si danno per riconosciuti e accettati dalla<br />

Stazione appaltante.<br />

5) In ogni caso la sospensione opera dalla data <strong>di</strong> redazione del relativo verbale, accettato dal<br />

responsabile del proce<strong>di</strong>mento o sul quale si sia formata l’accettazione tacita. Non possono essere<br />

riconosciute sospensioni, e i relativi verbali non hanno alcuna efficacia, in assenza <strong>di</strong> adeguate<br />

motivazioni o le cui motivazioni non siano riconosciute adeguate da parte del responsabile del<br />

proce<strong>di</strong>mento.<br />

Capo XI - OBBLIGHI ED ONERI A CARICO DELL’IMPRESA<br />

ART. 34 - OBBLIGHI ED ONERI A CARICO DELL’APPALTATORE<br />

Oltre agli oneri <strong>di</strong> cui agli artt. 4-5-6-7-14 del <strong>Capitolato</strong> Generale (Decreto del Ministero dei LL.PP.<br />

n° 145/2000), s’intendono a carico della impresa Ag giu<strong>di</strong>cataria i seguenti oneri e spese compresi<br />

e compensati nei prezzi d’appalto:<br />

L’obbligo ad applicare integralmente le norme contenute nel contratto collettivo Nazionale <strong>di</strong><br />

Lavoro per gli operai <strong>di</strong>pendenti e negli accor<strong>di</strong> locali integrativi dello stesso in vigore per il tempo e<br />

nella località in cui si svolgono i lavori e ciò anche dopo la loro scadenza e fino alla loro<br />

sostituzione. L’Appaltatore è a ciò obbligato anche se non aderente alle associazioni stipulanti o<br />

receda da esse ed in<strong>di</strong>pendentemente dalla natura industriale ed artigiana, dalla struttura e<br />

<strong>di</strong>mensioni dell’impresa e da ogni sua qualificazione giuri<strong>di</strong>ca, economica e sociale.<br />

L’osservanza delle norme anzidette, nei confronti della S.A., anche da parte <strong>di</strong> eventuali Ditte<br />

subappaltatrici nei confronti dei rispettivi loro <strong>di</strong>pendenti, anche nel caso che il contratto collettivo<br />

non <strong>di</strong>sciplini l’ipotesi del subappalto e ciò inoltre senza pregiu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> altri <strong>di</strong>ritti della S.A. qualora il<br />

subappalto non sia autorizzato.<br />

Tutte le spese per la formazione, segnalazione e tenuta in efficienza delle zone interessate ai<br />

lavori per tutta la durata dell’appalto, dotando il cantiere <strong>di</strong> moderni ed efficienti meccanismi e<br />

macchinari e fornendolo <strong>di</strong> impianti ed attrezzature nel numero e potenzialità adeguati.<br />

La sistemazione generale delle superfici oggetto dei lavori in appalto per renderli accessibili con<br />

sgombero <strong>di</strong> detriti e la massima cura nel garantire l’agibilità degli spazi comuni; la recinzione della<br />

zona <strong>di</strong> lavoro con steccati o similari e loro manutenzione.<br />

L’installazione, nolo, spostamento, rimozione e tenuta in efficienza <strong>di</strong> macchinari, meccanismi <strong>di</strong><br />

sollevamento ed attrezzature con relativi impianti.<br />

La fornitura, montaggio e manutenzione <strong>di</strong> cartelli <strong>di</strong> avviso, <strong>di</strong> segnalazione e <strong>di</strong> illuminazione.<br />

L’adozione, nell’esecuzione <strong>di</strong> tutti i lavori, dei proce<strong>di</strong>menti e delle cautele necessarie per<br />

garantire la vita e l’incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori stessi e dei terzi, nonché<br />

per evitare danni ai beni pubblici e privati, osservando le <strong>di</strong>sposizioni contenute nel D.Lgs. 9 aprile<br />

2008, n. 81 Testo Unico della Sicurezza e <strong>di</strong> tutte le norme emanate ed in vigore in materia <strong>di</strong><br />

infortunistica. Ogni responsabilità in caso <strong>di</strong> infortuni ricadrà pertanto sull’ Appaltatore restandone<br />

sollevata l’Amministrazione, nonché il SUO personale preposto alla <strong>di</strong>rezione e sorveglianza.<br />

Tutte le spese relative alla stipulazione del contratto (bollo e registrazione), spese per noleggi vari,<br />

trasporti , carichi e scarichi materiali, dagli automezzi. I danni che per cause <strong>di</strong>pendenti o per sua<br />

negligenza fossero apportati ai materiali e manufatti suddetti dovranno essere riparati a carico<br />

esclusivo dell’Applatatore.<br />

Il rispetto delle normative sulla sicurezza e l’igiene del lavoro ( D.P.R. 303/56 - D.Lgs. 9 aprile<br />

2008, n. 81 Testo Unico della Sicurezza ) durante l’esecuzione dei lavori.<br />

Dotare tutti i lavoratori presenti nel cantiere del tesserino <strong>di</strong> riconoscimento previsto dal D.Lgs.<br />

223/2006.<br />

L’esecuzione, presso gli Istituti incaricati, <strong>di</strong> tutte le esperienze e saggi che verranno in ogni tempo<br />

or<strong>di</strong>nati dalla Direzione dei Lavori, sui materiali impiegati o da impiegarsi nella costruzione, in<br />

correlazione a quanto prescritto circa l’accettazione dei materiali stessi. Dei campioni potrà essere


or<strong>di</strong>nata la conservazione nel competente ufficio <strong>di</strong>rettivo munendoli <strong>di</strong> suggelli a firma del<br />

Direttore dei Lavori e dell’impresa nei mo<strong>di</strong> più adatti a garantirne l’autenticità.<br />

L’obbligo <strong>di</strong> fornire in opera a propria cura e spesa e <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre all’esterno del cantiere, come<br />

<strong>di</strong>spone la Circolare M. LL.PP. 1° giugno 1990, n. 1 729/UL, due cartelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni non inferiori<br />

a m. 1,00 (larghezza) per m. 2,00 (altezza) in cui devono essere in<strong>di</strong>cati la denominazione della S.<br />

A., l’oggetto dei lavori, i nominativi dell’impresa Aggiu<strong>di</strong>cataria, del Progettista, del Direttore dei<br />

Lavori e dell’Assistente ai lavori; ed anche, ai sensi dell’art. 118, comma 5, D:.Lgs.163/2006, i<br />

nominativi <strong>di</strong> tutte le imprese subappaltatrici e dei cottimisti. L’Appaltatore è inoltre tenuto al<br />

rispetto del D.Lgs. 14 agosto 1996, n. 493 sulle<br />

“Prescrizioni minime per la segnaletica <strong>di</strong> sicurezza e/o salute sui luogo <strong>di</strong> lavoro”.<br />

Le spese per la fornitura <strong>di</strong> fotografie delle opere in corso nei vari perio<strong>di</strong> dell’appalto, nel numero e<br />

<strong>di</strong>mensioni che saranno <strong>di</strong> volta in volta in<strong>di</strong>cati dalla Direzione Lavori.<br />

Il libero accesso al cantiere ed il passaggio, nello stesso e sulle opere eseguite od in corso<br />

d’esecuzione, alle persone addette a qualunque altra impresa alla quale siano stati affidati lavori<br />

non compresi nel presente appalto, e alle persone che eseguono lavori per conto <strong>di</strong>retto della S.A.<br />

nonché, a richiesta della Direzione dei Lavori, l’uso parziale o totale, da parte <strong>di</strong> dette imprese o<br />

persone, dei ponti <strong>di</strong> servizio, impalcature, costruzioni provvisorie e degli apparecchi <strong>di</strong><br />

sollevamento, per tutto il tempo occorrente alla esecuzione dei lavori che la S. A. intenderà<br />

eseguire <strong>di</strong>rettamente ovvero a mezzo <strong>di</strong> altre Ditte, dalle quali, come dalla S.A., l’Appaltatore non<br />

potrà pretendere compensi <strong>di</strong> sorta.<br />

La nomina, prima dell’inizio dei lavori, del Direttore Tecnico <strong>di</strong> cantiere.<br />

L’assicurazione contro gli incen<strong>di</strong> <strong>di</strong> tutte le opere e del cantiere dall’inizio dei lavori fino al collaudo<br />

finale, comprendendo nel valore assicurato anche le opere eseguite da altre Ditte; l’assicurazione<br />

contro tali rischi dovrà farsi con polizza intestata alla S.A.<br />

Trasmettere alla S. A., a propria cura e spesa, gli eventuali contratti <strong>di</strong> subappalto che egli dovesse<br />

stipulare, entro 20 giorni dalla loro stipula, ai sensi dell’art. 118 comma 2 del D.Lgs. 163/2006. La<br />

<strong>di</strong>sposizione si applica anche ai noli a caldo ed ai contratti similari. Il corrispettivo per tutti gli<br />

obblighi ed oneri sopra specificati è conglobato nei prezzi unitari dei lavori.<br />

Eleggere il domicilio nel luogo nel quale ha sede l’ufficio della Direzione Lavori, come previsto<br />

dall’art. 2 del Decreto del Ministero dei LL.PP. n° 145/2000.<br />

In<strong>di</strong>cazione del luogo e l’ufficio dove saranno effettuati i pagamenti, e le relative modalità, oltre<br />

all’in<strong>di</strong>cazione della persona o delle persone autorizzate dall’Appaltatore a riscuotere, ricevere e<br />

quietanzare le somme ricevute in conto o saldo, allegando gli atti <strong>di</strong> designazione al contratto,<br />

come previsto dai commi 1 e 2 dell’art. 3 del Decreto del Ministero dei LL.PP. n° 145/2000.<br />

L’impresa deve tenere per proprio conto, e continuamente aggiornata, la contabilità dei lavori,<br />

in<strong>di</strong>pendentemente da quella tenuta dalla D.L.<br />

Quando l’impresa ritiene <strong>di</strong> aver raggiunto con l’avanzamento dei lavori l’importo a base <strong>di</strong> gara<br />

depurato del ribasso d’asta dovrà sospendere i lavori, dandone imme<strong>di</strong>ato avviso alla D.L.<br />

Saranno a carico dell’impresa il pagamento della tassa <strong>di</strong> registrazione del contratto, eventuali<br />

spese per ingiunzioni, multe, oneri e contributi <strong>di</strong> qualsiasi genere, derivanti dalla natura ed<br />

esecuzione dei lavori.<br />

Art. 35 - CERTIFICAZIONI<br />

L’impresa deve produrre ed inviare alla D.L. tutte le certificazioni ed attestazioni previste da<br />

<strong>di</strong>sposizioni normative sui materiali, manufatti, <strong>di</strong>spositivi ed apparecchi. L’impresa non potrà<br />

vantare alcun ulteriore compenso per la produzione delle sopracitate documentazioni, in quanto<br />

nella pre<strong>di</strong>sposizione dei prezzi si è tenuto conto dei relativi costi.<br />

Art. 36 - CANTIERI ED ATTREZZATURE<br />

E’ onere della <strong>di</strong>tta appaltatrice il costo per il conferimento alle pubbliche <strong>di</strong>scariche <strong>di</strong> tutto il<br />

materiale <strong>di</strong> risulta.<br />

Dovranno essere previsti: La sorveglianza dei lavori, del cantiere e dei magazzini, anche se in<br />

questi vi siano materiali <strong>di</strong> proprietà dell’Amministrazione.


La pulizia quoti<strong>di</strong>ana del cantiere, lo sgombero, a lavoro ultimato delle attrezzature e quant’altro<br />

non utilizzato. L’Appaltatore dovrà curare in particolare modo anche la pulizia dell’intorno dell’area<br />

<strong>di</strong> cantiere da materiali <strong>di</strong> qualsiasi genere che durante i lavori si sono<br />

sparsi nelle vicinanze. Qualsiasi spesa sostenuta sia per il trasporto dei materiali <strong>di</strong> risulta <strong>di</strong><br />

qualsiasi natura e genere sia per il loro smaltimento presso <strong>di</strong>scariche autorizzate pubbliche o<br />

private sarà a cura dell’impresa, senza alcun aumento <strong>di</strong> prezzo in quanto si è tenuto conto delle<br />

spese <strong>di</strong> trasporto e smaltimento nei prezzi unitari. Tutti gli smaltimenti eventualmente necessari<br />

dovranno essere effettuati nel pieno rispetto dei <strong>di</strong>sposti del D.P.R. n.915 del 10.09.1982 e s.m.i.<br />

L’impresa dovrà inoltre presentare alla D.L. la documentazione comprovante l’avvenuto<br />

smaltimento da parte <strong>di</strong> soggetti autorizzati.<br />

L’impresa, al momento della consegna dei lavori dovrà comunicare per iscritto alla D.L.: il<br />

nominativo (completo <strong>di</strong> tutte le generalità) del proprio Direttore Tecnico <strong>di</strong> cantiere; il numero <strong>di</strong><br />

telefono (fax e cellulare qualora <strong>di</strong>sponibile) dell’impresa per inoltro <strong>di</strong> eventuali comunicazioni; i<br />

dati anagrafici dei componenti la squadra <strong>di</strong> lavoro.<br />

Il rappresentante dell’Impresa è obbligato a garantire la sua presenza sul luogo dei lavori come<br />

previsto dall’art. 4 comma 3 del D.M. 145/2000. Tale rappresentante dovrà possedere sufficiente<br />

competenza tecnica al fine <strong>di</strong> programmare congiuntamente al personale della Direzione<br />

l’andamento dei lavori e la tempistica degli interventi nel caso <strong>di</strong> opere che coinvolgano altre<br />

Imprese.<br />

L’impresa sarà responsabile <strong>di</strong> tutti i danni, guasti e altre calamità causati a persone e cose<br />

durante i lavori.<br />

Capo XII - CASO DI MORTE DELL’APPALTATORE – FALLIMENTO<br />

Art. 37 - CASO DI MORTE DELL’APPALTATORE<br />

In caso <strong>di</strong> morte dell'Appaltatore, le obbligazioni derivanti dal presente contratto passeranno<br />

solidalmente ai <strong>di</strong> Lui ere<strong>di</strong>, salvo che la Stazione Appaltante non preferisca <strong>di</strong> ritenere cessato il<br />

contratto a termine dell'art. 1674 del Co<strong>di</strong>ce Civile.<br />

ART. 38 - LIQUIDAZIONE - FALLIMENTO – CONCORDATO DELL’IMPRESA<br />

Nei casi <strong>di</strong> procedure <strong>di</strong> liquidazione, fallimento, concordato, ecc., dell’Impresa, sarà facoltà della<br />

Stazione Appaltante recedere dal contratto col solo pagamento al Legale Rappresentante ed agli<br />

aventi causa delle opere e somministrazioni eseguite e collaudate, con deduzione integrale <strong>di</strong> ogni<br />

compenso, penale ed indennizzo dovuti alla Stazione Appaltante. Per quanto attiene alle<br />

Associazioni Temporanee <strong>di</strong> imprese, si applicheranno le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’art. 37 del D.Lgs.<br />

163/2006.<br />

Capo XIII - MODALITA’ DI SOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE<br />

Art. 39 - DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE<br />

Qualora siano iscritte riserve sui documenti contabili, il cui importo economico dei lavori comporti<br />

variazioni in misura non inferiore al 10% dell’importo contrattuale, si procederà secondo i termini<br />

in<strong>di</strong>cati dagli articoli 240 del D.Lgs. 163/2006.<br />

Tutte le controversie, anche quelle conseguenti il mancato raggiungimento dell’accordo bonario <strong>di</strong><br />

cui al comma precedente, saranno deferite, ai sensi dell’art. 20 del co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> procedura civile alla<br />

competente Autorità Giu<strong>di</strong>ziaria Or<strong>di</strong>naria. Il foro competente è quello <strong>di</strong> Grosseto.<br />

Tutte le spese, nessuna esclusa, sostenute ed alle eventuali operazioni <strong>di</strong> collaudo, sono a carico<br />

dell’impresa.<br />

Capo XIV - CONTROLLI E COLLAUDO<br />

Art. 40 - EMISSIONE DEL CERTIFICATO DI REGOLARE ESECUZIONE<br />

Per l’emissione del certificato <strong>di</strong> regolare esecuzione si procederà nei termini previsti dall’art. 141<br />

del D.Lgs. 163/2006 , e secondo quanto previsto dall’art. 208 del D.P.R. 554/99.<br />

Art. 41 - ACCERTAMENTO DELLE OPERE<br />

Il Direttore dei Lavori potrà procedere in qualsiasi momento alla misurazione delle opere compiute;<br />

qualora l'Appaltatore non si presti ad eseguire in contrad<strong>di</strong>ttorio tali operazioni, gli verrà assegnato<br />

per iscritto un termine non inferiore a cinque giorni e, nel caso egli non si presenti, tutti i maggiori<br />

oneri che si dovranno per conseguenza sostenere gli verranno addebitati e saranno trattenuti dalla


prima rata d'acconto e/o dalla cauzione. In tale evenienza, inoltre, l'Appaltatore non potrà avanzare<br />

riserve o richieste <strong>di</strong> sorta per l'eventuale ritardo con cui si procedesse alla contabilizzazione dei<br />

lavori eseguiti ed alla emissione dei certificati <strong>di</strong> pagamento.<br />

In<strong>di</strong>pendentemente da quanto sopra, l'Appaltatore é comunque tenuto a richiedere a tempo<br />

opportuno alla Direzione dei Lavori <strong>di</strong> provvedere in contrad<strong>di</strong>ttorio a quelle misure d'opere e<br />

somministrazioni e a quegli accertamenti che successivamente, col procedere dei lavori, non si<br />

potessero più eseguire, come pure alla pesatura e manutenzione <strong>di</strong> tutto ciò che dovrà essere<br />

pesato e misurato prima del collocamento in opera.<br />

Se, per non esser stata chiesta la ricognizione a tempo debito, non si potessero poi eventualmente<br />

accertare in modo esatto le quantità e le qualità dei lavori compiuti dall'Appaltatore, questi dovrà<br />

accettare la stima che verrà fatta dalla Direzione dei Lavori o sopportare tutte le spese e i danni<br />

che si dovessero incontrare per una tar<strong>di</strong>va ricognizione.<br />

Art. 42 – NORME DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE<br />

I I prezzi contrattuali al netto del ribasso d'asta od aumento contrattuale sono comprensivi <strong>di</strong> tutti<br />

gli oneri generali e speciali specificati negli atti contrattuali e nel presente <strong>Capitolato</strong> ed ogni altro<br />

onere che, pur se non esplicitamente richiamato, deve intendersi consequenziale nella esecuzione<br />

e necessario per dare il lavoro completo a perfetta regola d'arte.<br />

Nei prezzi contrattuali sono, dunque, compensate tutte le spese principali ed accessorie, le<br />

forniture, i consumi, la mano d'opera, il carico, il trasporto e lo scarico, ogni lavorazione e<br />

magistero per dare i lavori ultimati nel modo prescritto, le spese generali e l'utile dell'Appaltatore.<br />

Nei prezzi contrattuali sono compensate anche tutte le spese attinenti gli apprestamenti e le<br />

attrezzature da attuare per garantire, per tutta la durata dei lavori, il rispetto delle norme per la<br />

prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori ai sensi della normativa vigente.<br />

I lavori saranno pagati in base alle misure fissate dal progetto anche se le stesse, all'atto della<br />

misurazione, dovessero risultare superiori; potrà tenersi conto <strong>di</strong> maggiori <strong>di</strong>mensioni soltanto nel<br />

caso che le stesse siano state or<strong>di</strong>nate per iscritto dalla Direzione Lavori.<br />

L'Appaltatore dovrà presentarsi, a richiesta della Direzione dei lavori, ai sopralluoghi che la stessa<br />

ritenga opportuno per le misurazioni dei lavori ed in ogni caso l'Appaltatore stesso potrà assumere<br />

l'iniziativa per le necessarie verifiche quando ritenga che l'accertamento non sia più possibile con il<br />

progre<strong>di</strong>re del lavoro.<br />

Per tutte le opere oggetto dell'appalto le varie quantità <strong>di</strong> lavoro saranno determinate con misure<br />

geometriche o a numero o a peso in relazione a quanto previsto nell'Elenco dei prezzi.<br />

Art. 43 - LAVORI A MISURA<br />

Nel corrispettivo per l’esecuzione dei lavori a misura s’intende sempre compresa ogni spesa<br />

occorrente per dare l’opera compiuta sotto le con<strong>di</strong>zioni stabilite dal <strong>Capitolato</strong> <strong>Speciale</strong> d’Appalto<br />

e secondo i tipi in<strong>di</strong>cati e previsti negli atti progettuali.<br />

La contabilizzazione delle opere e delle forniture verrà effettuata applicando alle quantità eseguite i<br />

prezzi unitari netti desunti dall’elenco dei prezzi unitari. Non saranno, in ogni caso, riconosciuti<br />

nella valutazione delle opere ingrossamenti o aumenti <strong>di</strong>mensionali <strong>di</strong><br />

alcun genere non rispondenti ai <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> progetto se non saranno stati preventivamente<br />

autorizzati dalla D.L.<br />

Gli eventuali oneri per la sicurezza in<strong>di</strong>viduati a misura dovranno essere valutati sulla base dei<br />

relativi prezzi <strong>di</strong> elenco.<br />

Per la misurazione delle opere ai fini della redazione degli stati <strong>di</strong> avanzamento dei lavori a misura<br />

si procederà, come previsto dall’art.160 del Regolamento, sulla base della redazione da parte della<br />

Direzione Lavori dei libretti delle misure. L’appaltatore è tenuto alla presenza durante le<br />

misurazione e alla sottoscrizione dei libretti. Se l'appaltatore rifiuta <strong>di</strong> presenziare alle misure o <strong>di</strong><br />

firmare i libretti delle misure o i brogliacci, il <strong>di</strong>rettore dei lavori procede alle misure in presenza <strong>di</strong><br />

due testimoni, i quali devono firmare i libretti o brogliacci suddetti.<br />

Art. 44 - LAVORI IN ECONOMIA<br />

La contabilizzazione dei lavori in economia dovrà essere effettuata secondo i prezzi unitari<br />

contrattuali per l’importo delle prestazioni e delle somministrazioni fatte dall’impresa stessa, con le<br />

modalità previste dall’art. 153 del Reg. n. 554/99 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni.


Gli oneri per la sicurezza saranno contabilizzati separatamente con gli stessi criteri.<br />

Capo XV – CRITERI DI VALUTAZIONE<br />

Art. 45 – PONTEGGI<br />

I ponteggi esterni ed interni <strong>di</strong> altezza sino a 4,50 m dal piano <strong>di</strong> posa si intenderanno sempre<br />

compensati con la voce <strong>di</strong> elenco prezzi relativa al lavoro che ne richieda l’installazione. Ponteggi<br />

<strong>di</strong> maggior altezza, quando necessari, si intenderanno compensati a parte, una sola volta, per il<br />

tempo necessario alla esecuzione delle opere <strong>di</strong> riparazione, conservazione, consolidamento,<br />

manutenzione.<br />

ART.46 – TRASPORTI<br />

Con i prezzi dei trasporti s’intende compensata anche la spesa per i materiali <strong>di</strong> consumo, la mano<br />

d’opera del conducente, e ogni altra spesa occorrente. I mezzi <strong>di</strong> trasporto per i lavori in economia<br />

debbono essere forniti in pieno stato <strong>di</strong> efficienza e corrispondere alle prescritte caratteristiche.<br />

La valutazione delle materie da trasportare è fatta, a seconda dei casi, a volume o a peso, con<br />

riferimento alla <strong>di</strong>stanza.<br />

Art. 47 - NOLEGGI<br />

Le macchine e gli attrezzi dati a noleggio debbono essere in perfetto stato <strong>di</strong> servibilità e provvisti<br />

<strong>di</strong> tutti gli accessori necessari per il loro regolare funzionamento.<br />

Sono a carico esclusivo dell’Appaltatore la manutenzione degli attrezzi e delle macchine. Il prezzo<br />

comprende gli oneri relativi alla mano d’opera, al combustibile, ai lubrificanti, ai materiali <strong>di</strong><br />

consumo, all’energia elettrica e a tutto quanto occorre per il funzionamento delle macchine.<br />

Nel prezzo del noleggio sono compresi e compensati gli oneri e tutte le spese per il trasporto a piè<br />

d’opera, montaggio, smontaggio ed allontanamento dei detti meccanismi.<br />

Per il noleggio dei carri e degli autocarri il prezzo verrà corrisposto soltanto per le ore <strong>di</strong> effettivo<br />

lavoro, rimanendo escluso ogni compenso per qualsiasi altra causa.<br />

Art. 48 - OPERE DI RESTAURO<br />

a) OPERAZIONI DI DEMOLIZIONE, SMONTAGGIO, RIMOZIONE<br />

Le demolizioni dovranno limitarsi alle parti ed alle <strong>di</strong>mensioni prescritte. La valutazione del prezzo<br />

per la demolizione dell’intonaco sarà eseguita al metro quadro.<br />

La valutazione del prezzo per la rimozione <strong>di</strong> stuccature non idonee eseguite nel corso <strong>di</strong><br />

precedenti interventi sarà eseguita al metro lineare <strong>di</strong> stuccature rimosse<br />

La valutazione del prezzo per la rimozione <strong>di</strong> intonaci non idonei eseguiti nel corso <strong>di</strong> precedenti<br />

interventi sarà eseguita al metro quadrato nei casi <strong>di</strong> rifacimenti abbastanza estesi (oltre il metro<br />

quadrato).<br />

La valutazione del prezzo per la rimozione <strong>di</strong> massetto non idoneo eseguito nel corso <strong>di</strong> precedenti<br />

interventi sarà eseguita al metro quadro <strong>di</strong> massetto effettivamente rimosso.<br />

Quando, anche per mancanza <strong>di</strong> puntellamenti o <strong>di</strong> altre precauzioni, venissero demolite altre parti<br />

od oltrepassati i limiti fissati, saranno pure a cura e spese dell'Appaltatore, senza alcun compenso,<br />

ricostruite e rimesse in ripristino le parti indebitamente demolite.<br />

Tutti i materiali riutilizzabili, a giu<strong>di</strong>zio insindacabile della Direzione dei Lavori, devono essere<br />

opportunamente puliti, custo<strong>di</strong>ti, trasportati ed or<strong>di</strong>nati nei luoghi <strong>di</strong> deposito che verranno in<strong>di</strong>cati<br />

dalla <strong>di</strong>rezione stessa, usando cautele per non danneggiarli sia nella pulizia, sia nel trasporto, sia<br />

nei loro assestamenti e per evitarne la <strong>di</strong>spersione.<br />

Detti materiali restano tutti <strong>di</strong> proprietà della Stazione Appaltante, la quale potrà or<strong>di</strong>nare<br />

all'Appaltatore <strong>di</strong> impiegarli in tutto od in parte nei lavori appaltati, ai sensi del vigente <strong>Capitolato</strong><br />

generale, con i prezzi in<strong>di</strong>cati nell'elenco del presente <strong>Capitolato</strong>.<br />

I materiali <strong>di</strong> scarto provenienti dalle demolizioni e rimozioni devono sempre dall'Appaltatore<br />

essere trasportati fuori del cantiere nei punti in<strong>di</strong>cati od alle pubbliche <strong>di</strong>scariche.<br />

b) OPERAZIONI DI PROTEZIONE E FINITURA<br />

La valutazione del prezzo per l’esecuzione <strong>di</strong> intonaci sarà eseguita al metro quadro <strong>di</strong> intonaco<br />

effettivamente eseguito .


La valutazione del prezzo per l’esecuzione <strong>di</strong> stuccature sarà eseguita al metro lineare <strong>di</strong><br />

stuccature effettivamente eseguite.<br />

c) TRATTAMENTI E FINITURE<br />

La valutazione <strong>di</strong> tutte le operazioni <strong>di</strong> pulitura eseguite su materiale lapideo e intonaci<br />

(consostante solventi a tampone o a pennello, a secco, ad umido, con impacco ecc.) sarà eseguita<br />

al metro quadrato o parti <strong>di</strong> metro quadrato delle porzioni <strong>di</strong> materiale interessate in maniera<br />

<strong>di</strong>ffusa da strati e/o depositi.<br />

Allorché si parli <strong>di</strong> cicli <strong>di</strong> applicazione questi dovranno essere intesi come l’insieme <strong>di</strong> operazioni<br />

costituito dall’applicazione del prodotto in<strong>di</strong>cato secondo il metodo descritto dalla D.L. e dalla<br />

successiva rimozione meccanica o manuale delle sostanze da esso solubilizzati.<br />

Nell’uso della nebulizzazione o dell’automazione per puliture <strong>di</strong> materiali lapidei saranno a carico<br />

dell’appaltatore ed inclusi nel prezzo la canalizzazione delle acque <strong>di</strong> scarico e la protezione delle<br />

superfici circostanti me<strong>di</strong>ante gomme siliconiche, teli <strong>di</strong> plastica e grondaie.<br />

La revisione estetica per l’equilibratura <strong>di</strong> stuccature ed integrazioni verrà valutata al metro<br />

quadrato delle porzioni <strong>di</strong> materiale interessate in maniera <strong>di</strong>ffusa dal fenomeno <strong>di</strong> squilibrio.<br />

Capo XVI - QUALITA' DEI MATERIALI E DEI COMPONENTI<br />

Art.49 – NORME GENERICHE<br />

Quale regola generale si intende che i materiali, i prodotti ed i componenti occorrenti per la<br />

costruzione delle opere, proverranno da quelle località che l'Appaltatore riterrà <strong>di</strong> sua convenienza,<br />

purchè, ad insindacabile giu<strong>di</strong>zio della Direzione dei Lavori, rispondano alle<br />

caratteristiche/prestazioni <strong>di</strong> seguito in<strong>di</strong>cate. I materiali, inoltre, dovranno corrispondere alle<br />

prescrizioni <strong>di</strong> legge e del presente <strong>Capitolato</strong> <strong>Speciale</strong>; essi dovranno essere della migliore qualità<br />

e perfettamente lavorati. Le caratteristiche dei materiali da impiegare dovranno corrispondere alle<br />

prescrizioni degli articoli ed alle relative voci dell'Elenco Prezzi allegato al presente <strong>Capitolato</strong>.<br />

Nel caso <strong>di</strong> prodotti industriali la rispondenza a questo capitolato può risultare da un<br />

attestato <strong>di</strong> conformità rilasciato dal produttore e comprovato da idonea documentazione e/o<br />

certificazione.<br />

I materiali occorrenti per il restauro e la costruzione proverranno da quelle località che l'Impresa<br />

riterrà <strong>di</strong> sua convenienza, purché ad insindacabile giu<strong>di</strong>zio della Direzione Lavori, siano<br />

riconosciuti della migliore qualità della specie e rispondano ai requisiti appresso in<strong>di</strong>cati.<br />

Quando la Direzione Lavori avrà rifiutato qualsiasi provvista perché ritenuta a suo giu<strong>di</strong>zio<br />

insindacabile non idonea ai lavori, l'Impresa dovrà sostituirla con altra che risponda ai requisiti<br />

voluti, ed ai materiali rifiutati dovranno essere imme<strong>di</strong>atamente allontanati dalla sede del lavoro e<br />

dai cantieri a cura e spese dell'appaltatore.<br />

Salvo speciali prescrizioni tutti i materiali occorrenti per i lavori <strong>di</strong> che trattasi dovranno provenire<br />

da cave, fabbriche, stabilimenti, depositi, ecc. scelti ad esclusiva cura dell'Impresa la quale non<br />

potrà quin<strong>di</strong> accampare alcuna eccezione qualora, in corso <strong>di</strong> coltivazione delle cave o <strong>di</strong> esercizio<br />

delle fabbriche, degli stabilimenti, ecc., i materiali non fossero più rispondenti ai requisiti prescritti<br />

ovvero venissero a mancare ed essa fosse quin<strong>di</strong> obbligata a ricorrere ad altre cave in località<br />

<strong>di</strong>verse od a <strong>di</strong>verse provenienze; intendendosi che anche in tali casi resteranno invariati i prezzi<br />

unitari stabiliti in elenco, come pure tutte le prescrizioni che si riferiscono alla qualità e <strong>di</strong>mensioni<br />

dei singoli materiali.<br />

La Direzione Lavori potrà autorizzare l’appaltatore al reimpiego in cantiere del materiale utilizzabile<br />

proveniente dalle demolizioni dai tagli e dagli scavi <strong>di</strong> ogni specie, in quanto preventivamente<br />

riconosciuto idoneo dallo stesso <strong>di</strong>rettore dei lavori.<br />

Esso viene ceduto all'impresa nel quantitativo utilizzabile per i lavori stessi, salvo quanto sopra,<br />

senza alcun pagamento, essendosi già tenuto conto nei singoli prezzi <strong>di</strong> tale<br />

possibilità <strong>di</strong> impiego.<br />

Per la provvista dei materiali in genere si richiamano espressamente le prescrizioni degli artt.15,<br />

16 e 17 del D.M. 145 del 19/04/2000 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni, e, per la scelta ed accettazione<br />

dei materiali stessi saranno a seconda dei casi applicabili le norme ufficiali in vigore, ivi comprese<br />

quelle emanate dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dal Comitato Elettronico Italiano, in<br />

osservanza delle quali l'Impresa è tenuta ad ogni effetto.<br />

Per quanto concerne la qualità e la provenienza dei materiali, valgono altresì:


a) per lavori e<strong>di</strong>lizi tutte le norme contenute negli articoli dal n° 6 al n° 23 del capitolato special e<br />

tipo per appalti <strong>di</strong> lavori e<strong>di</strong>li approvato dall’Assemblea Generale del Consiglio Superiore dei<br />

LL.PP. con atto n° 170 del 14/12/90;<br />

b) per lavori stradali tutte le norme contenute nell'art. 14 del capitolato speciale tipo per gli appalti<br />

<strong>di</strong> lavori stradali (ultima e<strong>di</strong>zione) pubblicato dal Ministero dei LL.PP.<br />

In particolare per quanto riguarda i requisiti <strong>di</strong> accettazione e modalità <strong>di</strong> prova dei materiali<br />

valgono le norme stabilite nel D.M. 9.1.1996, Allegati da 1 a 8 e successive integrazioni e<br />

mo<strong>di</strong>ficazioni.<br />

Per quanto concerne la qualità e le caratteristiche dei materiali specifici per gli impianti elettrici,<br />

valgono le norme contenute nell'articolo 31 del Capo III del capitolato speciale tipo per impianti<br />

elettrici, redatto dal Ministero dei LL.PP. ultima e<strong>di</strong>zione; in particolare, per quanto riguarda i<br />

requisiti <strong>di</strong> accettazione dei materiali e dei componenti dell'impianto elettrico, valgono il DPR n°<br />

547 del 27.4.55, le norme UNI-CEI particolarmente le 11/4, 11/8, 16/1, 16/4, 17/5, 20/19, 23/3,<br />

23/18, 64/7, 64/8, 11/1. Tutti i materiali, inoltre, dovranno essere marchiati CE ad eccezione <strong>di</strong><br />

quelli in cui il marchio non è stato ancora reso obbligatorio.<br />

Tutti i materiali e i componenti <strong>di</strong> consumo o <strong>di</strong> impiego che non sono descritti nelle voci dei<br />

capitolati speciali tipo per le varie categorie <strong>di</strong> lavori, dovranno essere scelti fra le migliori qualità<br />

esistenti in commercio; dovranno esattamente corrispondere allo scopo per i quali sono destinati e<br />

fornire le più ampie garanzie <strong>di</strong> durata e funzionalità. La Direzione dei Lavori si riserva il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />

autorizzarne l'impiego o <strong>di</strong> richiederne la sostituzione, a suo insindacabile giu<strong>di</strong>zio, senza che per<br />

questo possano essere richiesti indennizzi o compensi suppletivi <strong>di</strong> qualsiasi natura e specie.<br />

In correlazione a quanto prescritto circa la qualità e le caratteristiche dei materiali per la loro<br />

accettazione, l'Impresa sarà obbligata a prestarsi in ogni tempo alle prove dei materiali impiegati o<br />

da impiegarsi, nonché a quelle <strong>di</strong> campioni <strong>di</strong> prove eseguiti, da prelevarsi in opera, sottostando a<br />

tutte quelle spese <strong>di</strong> prelevamento ed invio <strong>di</strong> campioni ad Istituto Sperimentale debitamente<br />

riconosciuto.<br />

L'Impresa avrà l’onere <strong>di</strong> sostenere le spese per dette prove, secondo le tariffe degli istituti stessi.<br />

Dei campioni potrà essere or<strong>di</strong>nata la conservazione nel competente Ufficio Dirigente, munendoli<br />

<strong>di</strong> sigilli e firma del Direttore dei Lavori e dell'Impresa, nei mo<strong>di</strong> più adatti a garantire l’autenticità.<br />

Tutti i materiali impiegati per la realizzazione <strong>di</strong> opere in calcestruzzo o acciaio, dovranno<br />

rispondere alle prescrizioni della Legge 05.11.1971, n.1086, D.P.R. 21.04.93 n.246, C.M. 14.12.99<br />

n.346/STC, C.M. 16.12.99 n.349/STC, D.P.R. 6.01.01 n.380, O.P.C.M. n.3274, D.M. 14.09.05 oltre<br />

mo<strong>di</strong>ficazioni ed aggiornamenti che ad esse norme dovessero subentrare in corso d'opera.<br />

Art.50 -PROVE SUI MATERIALI<br />

In relazione a quanto prescritto circa la qualità e le caratteristiche <strong>di</strong> accettazione dei materiali,<br />

l'impresa resta obbligata ad effettuare a sue spese in ogni tempo le prove dei materiali impiegati o<br />

da impiegarsi, nonché, quelle <strong>di</strong> campioni da prelevarsi in opera, sostenendo inoltre tutte le spese<br />

<strong>di</strong> prelevamento e <strong>di</strong> invio ad Istituto Sperimentale debitamente riconosciuto (ufficiale o autorizzato<br />

ai sensi dell'art. 20 della legge n. 1086/1971 e successive integrazioni e o mo<strong>di</strong>ficazioni).<br />

Dei campioni potrà essere or<strong>di</strong>nata la conservazione nel competente Ufficio Dirigente, munendoli<br />

<strong>di</strong> sigilli e firma dei Direttore dei lavori e dell'impresa, nei mo<strong>di</strong> più adatti a garantire l'autenticità.<br />

Art.51- RELITTI O OGGETTI IMPREVISTI RINVENUTI<br />

Tutti gli oggetti mobili ed immobili <strong>di</strong> valore storico, archeologico, artistico inclusi i frammenti<br />

rinvenuti casualmente durante la realizzazione <strong>di</strong> lavorazioni previste, dovranno essere consegnati<br />

dall’appaltatore alla stazione appaltante. L’appaltatore dovrà tempestivamente informare la D.L. e<br />

allo stesso tempo, in funzione <strong>di</strong> quanto espressamente autorizzato dalla stessa D.L. e dagli organi<br />

preposti alla tutela dei beni storici-architetonici ed archeologici dovrà depositare gli oggetti mobili in<br />

idonei locali e provvedere all’adeguata protezione <strong>di</strong> quanto non risulterà possibile rimuovere.<br />

L’appaltatore dovrà inoltre segnalare, in tempi brevi, la presenza <strong>di</strong> eventuali modanature,<br />

affreschi, decorazioni, pitturazioni, pavimentazioni, rinvenute durante i lavori <strong>di</strong> restauro e la<br />

demolizione o rimozione <strong>di</strong> murature, pareti, intonaci ecc.<br />

L’Amministrazione provvederà al rimborso <strong>di</strong> tutte le spese espressamente or<strong>di</strong>nate e sostenute<br />

dall’Appaltatore per attuare le operazioni speciali finalizzate alla conservazione dei reperti e per la


cui esecuzione sia stato, eventualmente, necessario l’intervento <strong>di</strong> maestranze altamente<br />

specializzate (art. 35 Cap. Gen. n. 145/00).<br />

Per quanto concerne rinvenimenti in corso d’opera <strong>di</strong> cadaveri, tombe, sepolcri e scheletri umani<br />

l’impresa dovrà imme<strong>di</strong>atamente comunicarli alla D.L. e alle forze <strong>di</strong> pubblica sicurezza; lo stesso<br />

vale in caso <strong>di</strong> ritrovamenti <strong>di</strong> or<strong>di</strong>gni bellici ed esplosivi <strong>di</strong> qualsiasi natura. L’appaltatore non potrà<br />

alterare quanto ritrovato né demolirlo né rimuoverlo senza specifica autorizzazione della stazione<br />

appaltante.<br />

PARTE SECONDA – NORME TECNICHE<br />

Capo I – PROCEDURE OPERATIVE<br />

RIMOZIONI – SMONTAGGI – DEMOLIZIONI - PUNTELLAMENTI<br />

GENERALITA’<br />

Le demolizioni e/o gli smontaggi totali o parziali <strong>di</strong> murature, intonaci, pavimenti, ecc. nonché<br />

l’operazione <strong>di</strong> soppressione <strong>di</strong> stati pericolosi in fase critica <strong>di</strong> crollo, dovranno essere eseguite<br />

con or<strong>di</strong>ne e con le necessarie precauzioni, al fine sia <strong>di</strong> non provocare eventuali danneggiamenti<br />

alle residue strutture, sia <strong>di</strong> prevenire qualsiasi infortunio agli addetti al lavoro; dovranno, inoltre,<br />

essere evitati incomo<strong>di</strong>, <strong>di</strong>sturbi o danni collaterali.<br />

Particolare attenzione dovrà essere fatta allo scopo <strong>di</strong> eludere l’eventuale formazione d’eventuali<br />

zone d’instabilità strutturale.<br />

Sarà assolutamente interdetto: gettare dall’alto i materiali, i quali dovranno essere,<br />

necessariamente, trasportati o meglio guidati a terra, attraverso idonei sistemi <strong>di</strong> canalizzazione. Al<br />

fine <strong>di</strong> ridurre il sollevamento della polvere prodotta durante i lavori sarà consigliabile bagnare, sia<br />

le murature, sia i materiali <strong>di</strong> risulta.<br />

Prima dell’inizio della procedura dovrà, obbligatoriamente, essere effettuata la verifica dello stato <strong>di</strong><br />

conservazione e <strong>di</strong> stabilità delle strutture oggetto <strong>di</strong> intervento e dell’eventuale influenza statica su<br />

strutture corrispondenti, nonché il controllo preventivo della reale <strong>di</strong>sattivazione delle condutture<br />

elettriche, del gas e dell’acqua onde evitare danni causati da esplosioni o folgorazioni. Si dovrà,<br />

inoltre, provvedere alle eventuali, necessarie opere <strong>di</strong> puntellamento ed alla messa in sicurezza<br />

delle parti <strong>di</strong> manufatto ancora integro o pericolanti per le quali non saranno previste opere <strong>di</strong><br />

rimozione. Sarà, inoltre, necessario delimitare ed impe<strong>di</strong>re l’accesso alla zona sottostante la<br />

demolizione.<br />

Preliminarmente all’asportazione ovvero smontaggio <strong>di</strong> elementi da ricollocare in situ sarà in<strong>di</strong>cato<br />

il loro preventivo rilevamento, classificazione e posizionamento <strong>di</strong> segnali atti a facilitare la fedele<br />

ricollocazione dei manufatti. Questo tipo <strong>di</strong> procedura dovrà essere strettamente limitata e<br />

circoscritta alle zone ed alle <strong>di</strong>mensioni prescritte negli elaborati <strong>di</strong> progetto o dalla D.L. Nel caso in<br />

cui, anche per l’eventuale mancanza <strong>di</strong> puntellamenti o <strong>di</strong> altre precauzioni, venissero asportate<br />

altre parti od oltrepassati i confini fissati, si dovrà provvedere al ripristino delle porzioni<br />

indebitamente demolite seguendo scrupolosamente le<br />

prescrizioni enunciate negli articoli specifici. Tutti i materiali riutilizzabili (pietre, mattoni, ecc.)<br />

dovranno essere opportunamente calati a terra, “scalcinati”, puliti utilizzando tecniche in<strong>di</strong>cate<br />

dalla D.L., or<strong>di</strong>nati e custo<strong>di</strong>ti, nei luoghi <strong>di</strong> deposito che dovranno essere puliti, asciutti, coperti<br />

eventualmente con teli <strong>di</strong> PVC, e ben ventilati, sarà, inoltre, consigliabile non far appoggiare i<br />

materiali <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong>rettamente al contatto con il terreno interponendovi apposite pedane lignee,<br />

usando cautele per non danneggiarli, sia nelle operazioni <strong>di</strong> pulitura, sia in quelle <strong>di</strong> trasporto e<br />

deposito. Detti materiali, se non <strong>di</strong>versamente specificato negli elaborati <strong>di</strong> progetto, resteranno<br />

tutti <strong>di</strong> proprietà della stazione appaltante, la quale potrà or<strong>di</strong>nare all’appaltatore <strong>di</strong> impiegarli in<br />

tutto od in parte nei lavori appaltati.<br />

I materiali <strong>di</strong> scarto provenienti dalle demolizioni e/o rimozioni dovranno sempre essere trasportati<br />

dall’appaltatore fuori dal cantiere, in depositi in<strong>di</strong>cati ovvero alle pubbliche <strong>di</strong>scariche nel rispetto<br />

delle norme in materia <strong>di</strong> smaltimento delle macerie, <strong>di</strong> tutela dell’ambiente e <strong>di</strong> eventuale recupero<br />

e riciclaggio dei materiali stessi.<br />

ART. 1 - RIMOZIONE DI INTONACO<br />

La procedura <strong>di</strong> rimozione dovrà, necessariamente, essere preceduta da un’operazione <strong>di</strong><br />

“saggiatura” preventiva eseguita me<strong>di</strong>ante percussione sistematica sulla muratura al fine <strong>di</strong>


in<strong>di</strong>viduare con precisione le zone compatte ed eventuali tratti <strong>di</strong> muratura sottostanti. La rimozione<br />

degli intonaci dovrà essere eseguita asportando accuratamente dalla superficie,<br />

per strati successivi, lo spessore dell’intonaco stabilito dalla D.L. senza però intaccare il supporto<br />

murario che, alla fine dell’intervento, si dovrà presentare integro senza visibili scanalature e/o<br />

rotture degli elementi componenti l’apparecchio murario. La demolizione dovrà procedere dall’alto<br />

verso il basso rimuovendo porzioni limitate e <strong>di</strong> peso modesto ed eliminando manualmente lembi<br />

d’intonaco rigonfiati <strong>di</strong> notevole spessore. La procedura sarà, preferibilmente, eseguita con mezzi<br />

manuali (me<strong>di</strong>ante mazzetta, punta e scalpellooppure martelline); allorché la durezza dello strato<br />

<strong>di</strong> intonaco o l’estensione delle superfici da rimuovere lo esigessero potranno essere utilizzati<br />

anche mezzi meccanici <strong>di</strong> modeste <strong>di</strong>mensioni (piccoli martelli pneumatici) fermo restando <strong>di</strong> fare<br />

particolare attenzione, in fase esecutiva, a non intaccare il supporto murario od altre superfici non<br />

interessate alla procedura.<br />

L’operazione terminerà con la pulizia del fondo a mezzo <strong>di</strong> scopinetti e/o spazzole <strong>di</strong> saggina, con<br />

lo scopo <strong>di</strong> allontanare dalla muratura tracce <strong>di</strong> sporco e residui pulverulenti.<br />

ART. 2 – DEMOLIZIONE DELLA PAVIMENTAZIONE<br />

La demolizione della pavimentazione deve avvenire con mezzi manuali (mazzetta e scalpello) o,<br />

in alternativa e solo sotto esplicita richiesta della D.L., con modesti mezzi meccanici. In ogni caso<br />

l’operazione dovrà essere limitata al pavimento, alla malta <strong>di</strong> allettamento ed al relativo massetto. Il<br />

restante sottofondo dovrà essere pulito e spianato accuratamente eliminando qualsiasi irregolarità.<br />

ART. 3 - RIMOZIONE DI MASSETTO<br />

La rimozione del massetto dovrà essere eseguita asportando accuratamente dalla superficie, per<br />

strati successivi, l’intero spessore del massetto esistente senza intaccare il supporto murario che,<br />

alla fine dell’intervento, si dovrà presentare integro senza visibili scanalature e/o rotture degli<br />

elementi componenti l’apparecchio murario. La demolizione dovrà procedere rimuovendo porzioni<br />

limitate e <strong>di</strong> peso modesto. La procedura sarà, preferibilmente, eseguita con mezzi manuali<br />

(me<strong>di</strong>ante mazzetta, punta e scalpello oppure martelline); allorché la durezza dello strato della<br />

malta o l’estensione delle superfici da rimuovere lo esigessero potranno essere utilizzati anche<br />

mezzi meccanici <strong>di</strong> modeste <strong>di</strong>mensioni (piccoli martelli pneumatici) fermo restando <strong>di</strong> fare<br />

particolare attenzione, in fase esecutiva, a non intaccare il supporto murario od altre superfici non<br />

interessate alla procedura.<br />

L’operazione <strong>di</strong> rimozione terminerà con la pulizia del fondo a mezzo <strong>di</strong> scopinetti e/o spazzole <strong>di</strong><br />

saggina, con lo scopo <strong>di</strong> allontanare residui pulverulenti e terrosi.<br />

Ogni operazione andrà corredata da adeguata documentazione come descritto all’art. 21 del<br />

presente Capo.<br />

Capo II –STUCCATURE – INTONACI<br />

GENERALITÀ<br />

Le operazioni d’integrazione comprendono tutta una serie d’interventi che hanno come fine ultimo<br />

quello <strong>di</strong> ripristinare le mancanze, più o meno consistenti, riconducibili a svariati motivi tra i quali:<br />

naturale invecchiamento dei materiali, mancata manutenzione, infiltrazioni, sollecitazioni<br />

meccaniche, interventi antecedenti.<br />

Le operazioni <strong>di</strong> integrazione dovranno, per questo, essere pianificate puntualmente cercando <strong>di</strong><br />

ponderare sia l’aspetto tecnico che quello conservativo in modo da tenere in debito conto i limiti<br />

imposti dalla valenza storica e, allo stesso tempo riuscire a restituire l’efficienza tecnica venuta<br />

meno.<br />

Tali interventi dovranno essere realizzati con estrema cura e sensibilità da parte dell’operatore in<br />

modo che il risultato finale, pur essendo coerente e rispettoso dello stato <strong>di</strong> fatto, non sia tale da<br />

tradursi in una visione dove la varietà <strong>di</strong> integrazioni visivamente rintracciabili fanno perdere la<br />

valenza figurativa d’insieme intrinseca nel manufatto.<br />

Prima <strong>di</strong> eseguire qualsiasi operazione sarà necessario procedere alla verifica del quadro<br />

fessurativo così da identificare eventuali lesioni “<strong>di</strong>namiche” su cui non si potrà procedere<br />

semplicemente alla stuccatura della fessurazione ma si dovranno identificare e risolvere le cause<br />

che hanno procurato tale <strong>di</strong>ssesto. L’intervento <strong>di</strong> stuccatura ed integrazione dovrà essere<br />

eseguito solo su fessurazioni oramai stabilizzate.


Specifiche sulle malte: dovrà essere evitato l’utilizzo <strong>di</strong> malte a base <strong>di</strong> cementi, perché questi<br />

potranno cedere ioni alcalini e solfati che potrebbero portare alla formazione <strong>di</strong> Sali solubili dannosi<br />

per lo strato <strong>di</strong> finitura. Inoltre, gli impasti a base <strong>di</strong> cemento sono, spesso, meno porosi per cui<br />

possono limitare la permeabilità delle pareti, provocando la formazione <strong>di</strong> condensa.<br />

Avvertenze: sarà vietato effettuare qualsiasi procedura <strong>di</strong> stuccatura, integrazione o, più in<br />

generale, utilizzo <strong>di</strong> prodotti, anche se prescritti negli elaborati <strong>di</strong> progetto, senza la preventiva<br />

esecuzione <strong>di</strong> campionature pre-intervento eseguite sotto il controllo della D.L.; ogni campionatura<br />

dovrà essere catalogata ed etichettata secondo le modalità riportate all’art. 22 del presente Capo.<br />

ART. 4 - ESECUZIONE DI INTONACO<br />

L’intervento è dovrà essere effettuato in tutte quelle parti da rappezzare a seguito delle precedenti<br />

demolizioni <strong>di</strong> intonaco come descritto meglio negli elaborati <strong>di</strong> progetto.<br />

L’intervento prevede l’eliminazione dell’intonaco esistente ed il suo rifacimento con malta a calce e<br />

componenti naturali ad altissima porosità, igroscopicità e traspirabilità, preconfezionata con calce<br />

idraulica NHL 3,5 EN 459/1 , calce idraulica HLS, pozzolana micronizzata e sabbia silicia e <strong>di</strong><br />

calcare dolomitico con granulometria <strong>di</strong> 0, 2,5 mm.<br />

Lo strato <strong>di</strong> sbruffa tura e rinforzo dovrà essere eseguito con particolare cura tenendo conto dei<br />

fattori vincolanti per il risultato finale come i tempi d’attesa fra le <strong>di</strong>verse fasi della posa e la<br />

necessità <strong>di</strong> irrorare costantemente la superficie onde evitare <strong>di</strong> “bruciare” l’impasto con<br />

mconseguente <strong>di</strong>minuzione delle caratteristiche <strong>di</strong> resistenza e <strong>di</strong> durabilità; durante il processo <strong>di</strong><br />

presa, la per<strong>di</strong>ta d’acqua dovrà essere graduale.<br />

Lo strato <strong>di</strong> arricciatura e stabilitura sarà eseguito con malta simile per caratteristiche a quella<br />

descritta precedentemente, me<strong>di</strong>ante l’uso <strong>di</strong> frattazzi. finitura<br />

La finitura con malta <strong>di</strong> calce tirata a pialletto, per uno spessore massimo <strong>di</strong> 3-4 mm, verrà<br />

applicata, previa bagnatura dell’arriccio, dopo<strong>di</strong>ché si procederà alla lisciatura del velo con<br />

intonachino fine tirato e lisciato a mestola.<br />

ART. 5 - STUCCATURA<br />

L’intervento prevede l’integrazione delle porzioni <strong>di</strong> malta mancanti e sarà eseguito me<strong>di</strong>ante<br />

impasti plastici a base <strong>di</strong> calce con i requisiti <strong>di</strong> resistenza simili a quelle del materiale esistente e<br />

con caratteristiche fisiche (tessitura, grana, colore ecc.) simili. Lo scopo della rabboccatura sarà<br />

quello <strong>di</strong> preservare le cortine murarie da possibili fenomeni <strong>di</strong> degradazione e <strong>di</strong> restituire<br />

continuità alla tessitura.<br />

Previa esecuzione delle operazioni preliminari: asportazione parti non consistenti me<strong>di</strong>ante<br />

spazzolatura e lavaggio della superficie, la procedura prevedrà l’abbondante bagnatura con acqua<br />

demineralizzata del giunto, così da garantire alla malta esistente ed alle superfici limitrofe l’utile<br />

saturazione, basilare per evitare che si verifichi l’assorbimento del liquido dalla nuova malta<br />

compromettendone la presa. Una volta inumi<strong>di</strong>to il giunto si effettuerà l’applicazione dell’impasto in<br />

strati successivi secondo la profon<strong>di</strong>tà e la lunghezza della lacuna da riempire.<br />

Capo III–PULITURA E TRATTAMENTI<br />

GENERALITÀ<br />

La pulitura <strong>di</strong> una superficie si prefiggere lo scopo <strong>di</strong> rimuovere la presenza <strong>di</strong> sostanze estranee,<br />

causa <strong>di</strong> degrado, limitandosi alla loro asportazione. Il lato estetico non deve incidere sul risultato<br />

finale, l’intento della pulitura non deve essere quello <strong>di</strong> rendere “gradevole” l’aspetto della<br />

superficie ma quello <strong>di</strong> sanare uno stato <strong>di</strong> fatto alterato. Si ritengono, perciò, inutili, nonché<br />

dannose, puliture insistenti che potrebbero intaccare la pellicola naturale del materiale formatasi<br />

nel corso degli anni. Tenendo conto che anche la risoluzione meno aggressiva causa sempre una<br />

seppur minima azione lesiva sul materiale, è opportuno che le operazioni siano ben calibrate e<br />

graduali, procedendo per fasi progressive su più campioni, in questo modo l’operatore può<br />

verificare l’idoneità della tecnica prescelta e, allo stesso tempo, definire quando l’intervento deve<br />

essere interrotto.<br />

Prima <strong>di</strong> eseguire le operazioni <strong>di</strong> pulitura è opportuno attenersi a delle specifiche procedure al fine<br />

<strong>di</strong> salvaguardare l’integrità del materiale e, allo stesso tempo, prepararlo in modo da garantire<br />

l’efficacia, più o meno incisiva, dell’intervento. Le operazioni preliminari comprendono:


– analisi puntuale e dettagliata della consistenza dei materiali da pulire al fine <strong>di</strong> avere un quadro<br />

esplicativo relativo alla loro natura, compattezza ed inerzia chimica;<br />

– analisi dei prodotti <strong>di</strong> reazione, così da poter identificare la loro effettiva consistenza, la natura e<br />

la reattività chimica;<br />

– esecuzione delle prove <strong>di</strong> pulitura su campioni <strong>di</strong> materiale;<br />

– analisi dei risultati ottenuti sulla superficie campione al fine <strong>di</strong> determinare il sistema <strong>di</strong> pulitura<br />

(tecnica, prodotti, tempi) più idoneo prima <strong>di</strong> estendere le operazioni <strong>di</strong> pulitura a tutta la superficie.<br />

Ogni qualvolta si utilizzeranno sistemi <strong>di</strong> pulitura che implicheranno l’uso <strong>di</strong> considerevoli<br />

quantitativi d’acqua (spray <strong>di</strong> acqua a bassa pressione, idropulitura, acqua nebulizzata, acqua<br />

atomizzata ecc.) dovrà essere pianificato in sede <strong>di</strong> cantiere, prima <strong>di</strong> procedere con l’intervento, il<br />

sistema <strong>di</strong> raccolta e <strong>di</strong> convogliamento del liquido e dovrà essere prevista la protezione (me<strong>di</strong>ante<br />

l’utilizzo <strong>di</strong> teli impermeabili) delle parti che, non essendo interessate dall’operazione <strong>di</strong> pulitura<br />

potrebbero essere danneggiate durante la procedura.<br />

Ogni procedura <strong>di</strong> pulitura, in special modo se caratterizzata dall’utilizzo <strong>di</strong> prodotti specifici anche<br />

se prescritti negli elaborati <strong>di</strong> progetto, dovrà essere preventivamente testata tramite l’esecuzione<br />

<strong>di</strong> campionature eseguite sotto il controllo della D.L.; ogni campione dovrà, necessariamente,<br />

essere catalogato ed etichettato secondo le modalità descritte all’art. 22 del presente Capo.<br />

ART. 6 – PULITURA E TRATTAMENTO SUPERFICI LAPIDEE<br />

L’intervento <strong>di</strong> pulitura e trattamento delle superfici lapidee, in particolare modo in marmo, prevede<br />

la spolveratura generale con pennelli in setola morbida e la pulitura me<strong>di</strong>ante piccole spazzole in<br />

setola naturale e con getto acqua demineralizzata, calda o fredda, in riferimento alle in<strong>di</strong>cazioni<br />

della D.L., emesso tramite l’ausilio <strong>di</strong> un ugello erogatore <strong>di</strong>stante dalla superficie in una misura<br />

mai inferiore a 5 cm o superiore a 20 cm;. si procederà con la pulitura dall’alto verso il basso per<br />

delimitate campiture, così da riuscire ad asportare velocemente lo sporco ed evitare la sua<br />

eventuale penetrazione (per percolamento) nelle parti inferiori, dopo<strong>di</strong>ché si terminerà con un<br />

risciacquo dell’intera superficie. Il ciclo <strong>di</strong> pulitura sarà seguito da successiva spazzolatura della<br />

superficie allo scopo <strong>di</strong> rimuovere sporco, polveri, oli, scorie e qualsiasi altra sostanza estranea al<br />

materiale lapideo. Tutte le operazioni <strong>di</strong> pulitura dovranno tendere a lasciare l’interno dei giunti e<br />

delle lesioni privo <strong>di</strong> detriti.<br />

Al termine delle operazioni <strong>di</strong> lavaggio è opportuno accertarsi che l’intervento non abbia provocato<br />

danni al materiale (erosioni, abrasioni ecc.) e che non siano presenti polveri trasportate verso il<br />

basso dal ruscellamento delle acque <strong>di</strong> lavaggio.<br />

Dove lo sporco risulta più tenace, la pulitura dovrà essere eseguita me<strong>di</strong>ante tamponcini <strong>di</strong> cotone<br />

imbevuti <strong>di</strong> sapone tensioattivo al 3% o al 5% in acqua demineralizzata e, in alcuni casi, con<br />

impacchi <strong>di</strong> ammonio carbonato in h2o supportato da polpa <strong>di</strong> carta.<br />

L’esecuzione delle scritte verrà realizzata con stucco cellulosico e la ripresa del colore delle lettere<br />

con colori a tempera.<br />

Infine verrà steso a pennello un protettivo a base <strong>di</strong> cera microcristallina.<br />

Ogni operazione andrà corredata da adeguata documentazione da parte della DL.<br />

ART. 7 – PULITURA E TRATTAMENTO SUPERFICI IN COTTO<br />

L’intervento <strong>di</strong> pulitura e trattamento delle superfici in cotto, prevede la spolveratura e rimozione<br />

<strong>di</strong> residui dovuti alla demolizione precedente. Al termine delle operazioni <strong>di</strong> pulitura è opportuno<br />

accertarsi che l’intervento <strong>di</strong> demolizione non abbia provocato danni al materiale (erosioni,<br />

abrasioni ecc.)<br />

Dopo la pulitura della superficie si procederà all’arrotatura e levigatura del pavimento con mole<br />

meccaniche e alla successiva boiaccatura, alla pulizia con segatura e alla stuccatura dove<br />

necessaria.<br />

Dopo la lucidatura a piombo del pavimento, una volta arrotata e levigata la superficie, si procederà<br />

al trattamento del cotto me<strong>di</strong>ante lavatura e sgrassatura con idonei solventi, sciacquatura a<br />

spugna e successiva stesura <strong>di</strong> due mani <strong>di</strong> olio <strong>di</strong> lino crudo a protezione.<br />

Infine verranno stese due mani <strong>di</strong> cera compresa la lucidatura finale a macchina.<br />

Ogni operazione andrà corredata da adeguata documentazione da parte della DL.


DIAGNOSTICA<br />

Art. 8- ACCERTAMENTI ANALITICI E DIAGNOSTICI<br />

Nel caso in cui le indagini <strong>di</strong>agnostiche siano previste negli elaborati <strong>di</strong> progetto ovvero<br />

espressamente richieste dalla D.L. sarà cura dell’appaltatore provvedere ad eseguirle così da<br />

garantire, il sistematico e scientifico, rilevamento <strong>di</strong> informazioni concernenti lo stato <strong>di</strong><br />

conoscenza, <strong>di</strong> conservazione e/o i processi <strong>di</strong> degrado. Ogni tipo <strong>di</strong> indagine dovrà essere,<br />

obbligatoriamente, concordata ed esaminata con la D.L. in relazione al tipo <strong>di</strong> procedura da<br />

mettersi in opera e all’eventuale zona del prelievo.<br />

Durante la fase <strong>di</strong> prelievo sarà cura dell’appaltatore non arrecare alcun danno al manufatto,<br />

inoltre, laddove l’area del prelievo e/o <strong>di</strong> indagine non fosse raggiungibile dall’operatore dovrà<br />

essere compito dell’Appaltatore mettere in opera tutte le strutture accessorie ossia strutture fisse<br />

come ponteggi, trabattelli, ponti <strong>di</strong> servizio, castelli <strong>di</strong> carico ecc. in modo da garantire il prelievo<br />

dei campioni e la perio<strong>di</strong>ca possibilità <strong>di</strong> accesso per la lettura dei dati. L’Appaltatore dovrà, inoltre,<br />

anche se non espressamente specificato nell’intervento che coinvolge le superfici, fornire l’energia<br />

elettrica, se richiesta dalla specifica indagine, e provvedere al ripristino delle zone relative ai<br />

prelievi dei campioni. Per quanto concerne l’esecuzione e l’eventuale interpretazione delle<br />

immagini riprese, dei dati e <strong>di</strong> tutte le informazioni raccolte durante la campagna <strong>di</strong>agnostica sarà<br />

in<strong>di</strong>spensabile che l’appaltatore si affi<strong>di</strong> ad operatori esperti e qualificati che abbiano piena<br />

coscienza specifica degli strumenti da utilizzare, dei materiali e delle strutture da indagare. Questo,<br />

fondamentalmente, sarà legato al fato che sovente le immagini viste e/o trasmesse dagli strumenti<br />

si rileveranno alquanto falsate e non sempre <strong>di</strong> facile interpretazione per gli “non addetti” ai lavori.<br />

ART. 9 - DOCUMENTAZIONE DEGLI INTERVENTI DI RESTAURO<br />

Nell’ottica della documentazione assume fondamentale importanza tutto quanto concerne la<br />

registrazione delle informazioni delle operazioni <strong>di</strong> restauro realmente eseguite.<br />

Di tutti i materiali utilizzati dovranno essere consegnate alla D.L. prima dell’esecuzione<br />

dell’intervento le relative schede tecniche e <strong>di</strong> sicurezza.<br />

Le in<strong>di</strong>cazioni generiche riportate nelle schede tecniche <strong>di</strong> intervento dovranno altresì essere<br />

integrate con schede finali <strong>di</strong> intervento che dovranno riportare l’esatta localizzazione, l’analisi<br />

dello stato <strong>di</strong> conservazione, le immagini dello stato <strong>di</strong> fatto con in<strong>di</strong>cazione dei punti <strong>di</strong> presa,<br />

eventuali elaborati grafici, le analisi <strong>di</strong>agnostiche eseguite, le caratteristiche tecniche dell’intervento<br />

eseguito, le immagini finali dell’intervento con in<strong>di</strong>cazione dei punti <strong>di</strong> presa.<br />

Relativamente alle caratteristiche tecniche le informazioni peculiari che dovranno essere riportate<br />

sono le seguenti:<br />

– tipo <strong>di</strong> prodotto utilizzato con relativo nome commerciale affiancato dall’eventuale sigla<br />

industriale e nome della <strong>di</strong>tta produttrice. Occorre tenere presente che alcune fabbriche producono<br />

un’ampia gamma del medesimo prodotto. Questa attenzione dovrà essere adottata non solo per i<br />

prodotti <strong>di</strong> tipo chimico ma anche per le calci, gli inerti e i prodotti premiscelati (intonaci,<br />

tinteggiature ecc.).<br />

– solvente utilizzato (ad esempio: acqua, acetone, <strong>di</strong>luenti nitro, trielina, acquaragia ecc.)<br />

– tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>luizione e/o <strong>di</strong> concentrazione utilizzata a seconda se si tratta rispettivamente <strong>di</strong><br />

soluzioni (p/v) o emulsioni (v/v); per determinare il rapporto tra legante ed inerte si ricorrerà al<br />

rapporto v/v ad es. calce idraulica 1 parte (volume), grassello <strong>di</strong> calce 3 parti (volume), sabbia<br />

silicea lavata 8 parti (volume), coccio pesto 2 parti (volume)<br />

– numero e modalità <strong>di</strong> applicazione (a spruzzo, a pennello, a tasca, per percolazione, per<br />

iniezione ecc.)<br />

CAPO IV –QUALITA' DEI MATERIALI E DEI COMPONENTI<br />

NORME GENERALI<br />

Quale regola generale si intende che i materiali, i prodotti ed i componenti occorrenti per la<br />

costruzione delle opere, proverranno da quelle località che l'Appaltatore riterrà <strong>di</strong> sua convenienza,<br />

purchè, ad insindacabile giu<strong>di</strong>zio della Direzione dei Lavori, rispondano alle<br />

caratteristiche/prestazioni <strong>di</strong> seguito in<strong>di</strong>cate. I materiali, inoltre, dovranno corrispondere alle<br />

prescrizioni <strong>di</strong> legge e del presente <strong>Capitolato</strong> <strong>Speciale</strong>; essi dovranno essere della migliore qualità<br />

e perfettamente lavorati. Le caratteristiche dei materiali da impiegare dovranno corrispondere alle<br />

prescrizioni degli articoli ed alle relative voci dell'Elenco Prezzi allegato al presente <strong>Capitolato</strong>.


Nel caso <strong>di</strong> prodotti industriali la rispondenza a questo capitolato può risultare da un attestato <strong>di</strong><br />

conformità rilasciato dal produttore e comprovato da idonea documentazione e/o certificazione.<br />

ART. 10 -ACQUA, CALCI, CEMENTI ED AGGLOMERATI CEMENTIZI, POZZOLANE, GESSO<br />

a) Acqua - L'acqua per l'impasto con leganti idraulici dovrà essere limpida, priva <strong>di</strong> grassi o<br />

sostanze organiche e priva <strong>di</strong> sali (particolarmente solfati e cloruri) in percentuali dannose e non<br />

essere aggressiva per il conglomerato risultante.<br />

b) Calci - Le calci aeree ed idrauliche, dovranno rispondere ai requisiti <strong>di</strong> accettazione delle norme<br />

tecniche vigenti; le calci idrauliche dovranno altresì corrispondere alle prescrizioni contenute nella<br />

legge 595/65 (Caratteristiche tecniche e requisiti dei leganti idraulici), ai requisiti <strong>di</strong> accettazione<br />

contenuti nelle norme tecniche vigenti, nonchè alle norme UNI EN 459-1 e 459-2.<br />

c) Cementi e agglomerati cementizi.<br />

1) Devono impiegarsi esclusivamente i cementi previsti dalle <strong>di</strong>sposizioni vigenti in materia (legge<br />

26 maggio 1995 n. 595 e norme armonizzate della serie EN 197), dotati <strong>di</strong> attestato <strong>di</strong> conformità<br />

ai sensi delle norme UNI EN 197-1, UNI EN 197-2 e UNI EN 197-4.<br />

2) A norma <strong>di</strong> quanto previsto dal Decreto 12 luglio 1999, n. 314 (Regolamento recante norme per<br />

il rilascio dell'attestato <strong>di</strong> conformità per i cementi), i cementi <strong>di</strong> cui all'art. 1 lettera A) della legge<br />

595/65 (e cioè i cementi normali e ad alta resistenza portland, pozzolanico e d'altoforno), se<br />

utilizzati per confezionare il conglomerato cementizio normale, armato e precompresso, devono<br />

essere certificati presso i laboratori <strong>di</strong> cui all'art. 6 della legge 595/65 e all'art. 59 del D.P.R.<br />

380/2001 e s.m.i. Per i cementi <strong>di</strong> importazione, la procedura <strong>di</strong> controllo e <strong>di</strong> certificazione potrà<br />

essere svolta nei luoghi <strong>di</strong> produzione da analoghi laboratori esteri <strong>di</strong> analisi.<br />

3) I cementi e gli agglomerati cementizi dovranno essere conservati in magazzini coperti, ben<br />

riparati dall'umi<strong>di</strong>tà e da altri agenti capaci <strong>di</strong> degradarli prima dell'impiego.<br />

d) Pozzolane - Le pozzolane saranno ricavate da strati mon<strong>di</strong> da cappellaccio ed esenti da<br />

sostanze eterogenee o <strong>di</strong> parti inerti; qualunque sia la provenienza dovranno rispondere a tutti i<br />

requisiti prescritti dalle norme tecniche vigenti.<br />

e) Gesso - Il gesso dovrà essere <strong>di</strong> recente cottura, perfettamente asciutto, <strong>di</strong> fine macinazione in<br />

modo da non lasciare residui sullo staccio <strong>di</strong> 56 maglie a centimetro<br />

quadrato, scevro da materie eterogenee e senza parti alterate per estinzione spontanea. Il gesso<br />

dovrà essere conservato in locali coperti, ben riparati dall'umi<strong>di</strong>tà e da agenti degradanti. Per<br />

l'accettazione valgono i criteri generali dell'articolo "Materiali in Genere" e le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

accettazione stabilite dalle norme vigenti.<br />

f) Sabbie - Le sabbie dovranno essere assolutamente prive <strong>di</strong> terra, materie organiche oaltre<br />

materie nocive, essere <strong>di</strong> tipo siliceo (o in subor<strong>di</strong>ne quarzoso, granitico o calcareo), avere grana<br />

omogenea, e provenire da rocce con elevata resistenza alla compressione.<br />

Sottoposta alla prova <strong>di</strong> decantazione in acqua, la per<strong>di</strong>ta in peso della sabbia non dovrà superare<br />

il 2%.<br />

La sabbia utilizzata per le murature, per gli intonaci, le stuccature, le murature a faccia vista e per i<br />

conglomerati cementizi dovrà essere conforme a quanto previsto dal D.M. 14 gennaio 2008 e dalle<br />

relative norme vigenti.<br />

La granulometria dovrà essere adeguata alla destinazione del getto ed alle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> posa in<br />

opera. E’ assolutamente vietato l’uso <strong>di</strong> sabbia marina.<br />

I materiali dovranno trovarsi, al momento dell'uso in perfetto stato <strong>di</strong> conservazione.<br />

Il loro impiego nella preparazione <strong>di</strong> malte e conglomerati cementizi dovrà avvenire con<br />

l'osservanza delle migliori regole d'arte.<br />

Per quanto non espressamente contemplato, si rinvia alla seguente normativa tecnica: UNI EN<br />

459 - UNI EN 197 - UNI EN ISO 7027 - UNI EN 413 - UNI 9156 - UNI 9606.<br />

Tutti i prodotti e/o materiali <strong>di</strong> cui al presente articolo, qualora possano essere dotati <strong>di</strong> marcatura<br />

CE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti <strong>di</strong> tale marchio.<br />

Art. 11- MATERIALI INERTI PER CONGLOMERATI CEMENTIZI E PER MALTE


1) Tutti gli inerti da impiegare nella formazione degli impasti destinati alla esecuzione <strong>di</strong> opere in<br />

conglomerato cementizio semplice od armato devono corrispondere alle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> accettazione<br />

stabilite dalle norme vigenti in materia.<br />

2) Gli aggregati per conglomerati cementizi, naturali e <strong>di</strong> frantumazione, devono essere costituiti da<br />

elementi non gelivi e non friabili, privi <strong>di</strong> sostanze organiche, limose ed argillose, <strong>di</strong> getto, ecc., in<br />

proporzioni non nocive all'indurimento del conglomerato o alla conservazione delle armature. La<br />

ghiaia o il pietrisco devono avere <strong>di</strong>mensioni massime commisurate alle caratteristiche<br />

geometriche della carpenteria del getto ed all'ingombro delle armature. La sabbia per malte dovrà<br />

essere priva <strong>di</strong> sostanze organiche, terrose o argillose, ed avere <strong>di</strong>mensione massima dei grani <strong>di</strong><br />

2 mm per murature in genere, <strong>di</strong> 1 mm per gli intonaci e murature <strong>di</strong> parametro o in pietra da taglio.<br />

3) Gli ad<strong>di</strong>tivi per impasti cementizi, come da norma UNI EN 934, si intendono classificati come<br />

segue: flui<strong>di</strong>ficanti; aeranti; ritardanti; acceleranti; flui<strong>di</strong>ficanti-aeranti; flui<strong>di</strong>ficantiritardanti;<br />

flui<strong>di</strong>ficanti- acceleranti; antigelo-superflui<strong>di</strong>ficanti. Per le modalità <strong>di</strong> controllo ed accettazione il<br />

Direttore dei lavori potrà far eseguire prove od accettare, secondo i criteri dell'articolo "Materiali in<br />

Genere", l'attestazione <strong>di</strong> conformità alle norme UNI EN 934, UNI EN 480 (varie parti) e UNI<br />

10765.<br />

4) I conglomerati cementizi per strutture in cemento armato dovranno rispettare tutte le prescrizioni<br />

<strong>di</strong> cui al D.M. 14 gennaio 2008 e relative circolari esplicative.<br />

Per quanto non espressamente contemplato, si rinvia alla seguente normativa tecnica: UNI EN<br />

934 (varie parti), UNI EN 480 (varie parti), UNI EN 13139, UNI EN 13055-1, UNI EN 12620.<br />

Tutti i prodotti e/o materiali <strong>di</strong> cui al presente articolo, qualora possano essere dotati <strong>di</strong> marcatura<br />

CE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti <strong>di</strong> tale marchio.<br />

Art. 12-PRODOTTI PROTETTIVI PER SUPERFICI LAPIDEE, LIGNEE<br />

Si intendono quei prodotti utilizzati per la protezione <strong>di</strong> manufatti lignei, lapidei.<br />

1) La cera microcristallina in pasta è caratterizzata da un elevata durezza e da un alto punto <strong>di</strong><br />

fusione nonché da una buona resistenza alle con<strong>di</strong>zioni atmosferiche ed ai raggi solari.<br />

La rendono ideale per dare finitura protettiva dura e resistente, lascia sulle superfici trattate un<br />

sottile film trasparente, estremamente duro, che dona una lucentezza satinata e protegge da<br />

attacchi esterni ( ossidazione, ruggine, polvere, acqua, alcool, ecc.).<br />

Aspetto: pasta<br />

Film: trasparente<br />

Punto <strong>di</strong> fusione: 88°-90° C<br />

Solubilità: acquaragia e white spirit.<br />

Art.13- PRODOTTI PER TRATTAMENTO DEL COTTO<br />

Si definiscono prodotti per trattamento tutti quelli utilizzati per realizzare lo strato <strong>di</strong> protezione del<br />

dell'intero sistema <strong>di</strong> pavimentazione.<br />

1) olio <strong>di</strong> lino crudo è un prodotto olioso ottenuto dalla spremitura dei semi <strong>di</strong> lino con successiva<br />

<strong>di</strong>stillatura per la sua purificazione, è caratterizzato da un alto contenuto <strong>di</strong> aci<strong>di</strong> grassi insaturi.<br />

I prodotti vengono <strong>di</strong> seguito considerati al momento della fornitura; la Direzione dei Lavori, ai fini<br />

della loro accettazione, può procedere ai controlli (anche parziali) su campioni della fornitura<br />

oppure richiedere un attestato <strong>di</strong> conformità della fornitura alle prescrizioni <strong>di</strong> seguito in<strong>di</strong>cate.<br />

I prodotti devono essere contenuti in appositi imballi che li proteggano da azioni meccaniche,<br />

sporcatura, ecc. nelle fasi <strong>di</strong> trasporto, deposito e manipolazione prima della posa ed essere<br />

accompagnati da fogli informativi riportanti il nome del fornitore e la rispondenza alle prescrizioni<br />

predette.<br />

I prodotti <strong>di</strong> cui sopra devono rispondere alle prescrizioni del progetto (<strong>di</strong>mensioni, tolleranze,<br />

aspetto, ecc.) ed a quanto prescritto<br />

Tutti i prodotti e/o materiali <strong>di</strong> cui al presente articolo, qualora possano essere dotati <strong>di</strong><br />

marcatura CE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti <strong>di</strong> tale marchio.<br />

ART.14- PRODOTTI DIVERSI (SIGILLANTI, ADESIVI)<br />

Tutti i prodotti <strong>di</strong> seguito descritti vengono considerati al momento della fornitura. La Direzione dei<br />

Lavori, ai fini della loro accettazione, può procedere ai controlli (anche parziali) su campioni della


fornitura oppure richiedere un attestato <strong>di</strong> conformità della stessa alle prescrizioni <strong>di</strong> seguito<br />

in<strong>di</strong>cate.<br />

Per il campionamento dei prodotti ed i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> prova si fa riferimento ai meto<strong>di</strong> UNI esistenti.<br />

1 - Per sigillanti si intendono i prodotti utilizzati per riempire in forma continua e durevole i giunti tra<br />

elementi e<strong>di</strong>lizi (in particolare nei serramenti, nelle pareti esterne, nelle partizioni interne, ecc.) con<br />

funzione <strong>di</strong> tenuta all'aria, all'acqua, ecc.<br />

Oltre a quanto specificato nel progetto, o negli articoli relativi alla destinazione d'uso, si intendono<br />

rispondenti alle seguenti caratteristiche:<br />

- compatibilità chimica con il supporto al quale sono destinati;<br />

- <strong>di</strong>agramma forza deformazione (allungamento) compatibile con le deformazioni elastiche del<br />

supporto al quale sono destinati;<br />

- durabilità ai cicli termoigrometrici preve<strong>di</strong>bili nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> impiego, cioè con deca<strong>di</strong>mento<br />

delle caratteristiche meccaniche ed elastiche che non pregiu<strong>di</strong>chino la sua funzionalità;<br />

- durabilità alle azioni chimico-fisiche <strong>di</strong> agenti aggressivi presenti nell'atmosfera o nell'ambiente <strong>di</strong><br />

destinazione.<br />

Il sod<strong>di</strong>sfacimento delle prescrizioni predette si intende comprovato quando il prodotto risponde al<br />

progetto o alla norma UNI ISO 11600 e/o è in possesso <strong>di</strong> attestati <strong>di</strong> conformità; in loro mancanza<br />

si fa riferimento ai valori <strong>di</strong>chiarati dal produttore ed accettati dalla Direzione dei Lavori.<br />

2 - Per adesivi si intendono i prodotti utilizzati per ancorare un prodotto ad uno attiguo, in forma<br />

permanente, resistendo alle sollecitazioni meccaniche, chimiche, ecc. dovute all'ambiente ed alla<br />

destinazione d'uso.<br />

Sono inclusi nel presente articolo gli adesivi usati in opere <strong>di</strong> rivestimenti <strong>di</strong> pavimenti e pareti o per<br />

altri usi e per <strong>di</strong>versi supporti (murario, terroso, legnoso, ecc.).<br />

Sono esclusi gli adesivi usati durante la produzione <strong>di</strong> prodotti o componenti.<br />

Oltre a quanto specificato nel progetto, o negli articoli relativi alla destinazione d'uso, si intendono<br />

forniti rispondenti alle seguenti caratteristiche:<br />

- compatibilità chimica con il supporto al quale essi sono destinati;<br />

- durabilità ai cicli termoigrometrici preve<strong>di</strong>bili nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> impiego (cioè con un deca<strong>di</strong>mento<br />

delle caratteristiche meccaniche che non pregiu<strong>di</strong>chino la loro funzionalità);<br />

- durabilità alle azioni chimico-fisiche dovute ad agenti aggressivi presenti nell'atmosfera o<br />

nell'ambiente <strong>di</strong> destinazione;<br />

- caratteristiche meccaniche adeguate alle sollecitazioni previste durante l'uso.<br />

Il sod<strong>di</strong>sfacimento delle prescrizioni predette si intende comprovato quando il prodotto risponde ad<br />

una norma UNI e/o è in possesso <strong>di</strong> attestati <strong>di</strong> conformità; in loro mancanza si fa riferimento ai<br />

valori <strong>di</strong>chiarati dal produttore ed accettati dalla Direzione dei Lavori.<br />

Art. 15-PRODOTTI PER RIVESTIMENTI INTERNI ED ESTERNI<br />

1 - Si definiscono prodotti per rivestimenti quelli utilizzati per realizzare i sistemi <strong>di</strong> rivestimento<br />

verticali (pareti - facciate) ed orizzontali (controsoffitti) dell'e<strong>di</strong>ficio. I prodotti si <strong>di</strong>stinguono:<br />

a seconda del loro stato fisico:<br />

-rigi<strong>di</strong> (rivestimenti in pietra - ceramica - vetro - alluminio - gesso - ecc.);<br />

-flessibili (carte da parati - tessuti da parati - ecc.);<br />

-flui<strong>di</strong> o pastosi (intonaci - vernicianti - rivestimenti plastici - ecc.);<br />

a seconda della loro collocazione:<br />

-per esterno;<br />

-per interno;<br />

a seconda della loro collocazione nel sistema <strong>di</strong> rivestimento:<br />

- <strong>di</strong> fondo;<br />

-interme<strong>di</strong>;<br />

-<strong>di</strong> finitura.<br />

Tutti i prodotti descritti nei punti che seguono vengono considerati al momento della fornitura. La<br />

Direzione dei Lavori, ai fini della loro accettazione, può procedere ai controlli (anche parziali) su<br />

campioni della fornitura, oppure richiedere un attestato <strong>di</strong> conformità della stessa alle prescrizioni<br />

<strong>di</strong> seguito in<strong>di</strong>cate e in genere come da norma UNI 8012.<br />

2 - Prodotti rigi<strong>di</strong><br />

In via orientativa valgono le prescrizioni della norma UNI 8981 (varie parti).


a)Per le piastrelle <strong>di</strong> ceramica si tiene conto solo delle prescrizioni valide per le piastrelle per<br />

pavimentazione.<br />

b)Per le lastre <strong>di</strong> pietra. In mancanza o ad integrazione del progetto valgono i criteri <strong>di</strong> accettazione<br />

generali in<strong>di</strong>cati dalle prescrizioni dal DL (in particolare per le tolleranze <strong>di</strong>mensionali e le modalità<br />

<strong>di</strong> imballaggio). Sono comunque da prevedere gli eventuali trattamenti <strong>di</strong> protezione.<br />

c)Per gli elementi <strong>di</strong> metallo o materia plastica. Le loro prestazioni meccaniche (resistenza all'urto,<br />

abrasione, incisione), <strong>di</strong> reazione e resistenza al fuoco, <strong>di</strong> resistenza agli agenti chimici (detergenti,<br />

inquinanti aggressivi, ecc.) ed alle azioni termoigrometriche saranno quelle prescritte in norme<br />

UNI, in relazione all'ambiente (interno/esterno) nel quale saranno collocati ed alla loro quota dal<br />

pavimento (o suolo), oppure in loro mancanza valgono quelle <strong>di</strong>chiarate dal fabbricante ed<br />

accettate dalla Direzione dei Lavori. Saranno inoltre pre<strong>di</strong>sposti per il fissaggio in opera con<br />

opportuni fori, incavi, ecc.<br />

Per gli elementi verniciati, smaltati, ecc. le caratteristiche <strong>di</strong> resistenza alla usura, ai viraggi <strong>di</strong><br />

colore, ecc. saranno riferite ai materiali <strong>di</strong> rivestimento.<br />

La forma e costituzione dell'elemento saranno tali da ridurre al minimo fenomeni <strong>di</strong> vibrazione,<br />

produzione <strong>di</strong> rumore tenuto anche conto dei criteri <strong>di</strong> fissaggio.<br />

d)Per le lastre <strong>di</strong> cartongesso si rinvia all'articolo su prodotti per pareti esterne e partizioni interne.<br />

e)Per le lastre <strong>di</strong> fibrocemento.<br />

f)Per le lastre <strong>di</strong> calcestruzzo. valgono le prescrizioni generali date nell'articolo su prodotti <strong>di</strong><br />

calcestruzzo con in aggiunta le caratteristiche <strong>di</strong> resistenza agli agenti atmosferici (gelo/<strong>di</strong>sgelo) ed<br />

agli elementi aggressivi trasportati dall'acqua piovana e dall'aria.<br />

Per gli elementi piccoli e me<strong>di</strong> fino a 1,2 m come <strong>di</strong>mensione massima si debbono realizzare<br />

opportuni punti <strong>di</strong> fissaggio ed aggancio. Per gli elementi gran<strong>di</strong> (pannelli prefabbricati) valgono<br />

per quanto applicabili e/o in via orientativa le prescrizioni dell'articolo sulle strutture prefabbricate <strong>di</strong><br />

calcestruzzo.<br />

3 - Prodotti flessibili.<br />

a) Le carte da parati devono rispettare le tolleranze <strong>di</strong>mensionali del 1,5% sulla larghezza e<br />

lunghezza; garantire resistenza meccanica ed alla lacerazione (anche nelle con<strong>di</strong>zioni umide <strong>di</strong><br />

applicazione); avere deformazioni <strong>di</strong>mensionali ad umido limitate; resistere alle variazioni <strong>di</strong> calore<br />

e, quando richiesto, avere resistenza ai lavaggi e reazione o resistenza al fuoco adeguate.<br />

Le confezioni devono riportare i segni <strong>di</strong> riferimento per le sovrapposizioni, allineamenti (o<br />

sfalsatura) dei <strong>di</strong>segni, ecc.; inversione dei singoli teli, ecc.<br />

b) I tessili per pareti devono rispondere alle prescrizioni elencate nel comma a) con adeguato<br />

livello <strong>di</strong> resistenza e possedere le necessarie caratteristiche <strong>di</strong> elasticità, ecc. per la posa a<br />

tensione.<br />

Per entrambe le categorie (carta e tessili) la rispondenza alle norme UNI EN 233, UNI EN 234, UNI<br />

EN 266, UNI EN 259-1 e UNI EN 259-2 è considerata rispondenza alle prescrizioni del presente<br />

articolo.<br />

4 - Prodotti flui<strong>di</strong> o in pasta.<br />

A Intonaci: gli intonaci sono rivestimenti realizzati con malta per intonaci costituita da un legante<br />

(calce-cemento-gesso) da un inerte (sabbia, polvere o granuli <strong>di</strong> marmo, ecc.) ed eventualmente<br />

da pigmenti o terre coloranti, ad<strong>di</strong>tivi e rinforzanti.<br />

Gli intonaci devono possedere le caratteristiche in<strong>di</strong>cate nel progetto e le caratteristiche seguenti:<br />

- capacità <strong>di</strong> riempimento delle cavità ed eguagliamento delle superfici;<br />

- reazione al fuoco e/o resistenza all'incen<strong>di</strong>o adeguata;<br />

- impermeabilità all'acqua e/o funzione <strong>di</strong> barriera all'acqua;<br />

- effetto estetico superficiale in relazione ai mezzi <strong>di</strong> posa usati;<br />

- adesione al supporto e caratteristiche meccaniche.<br />

Per i prodotti forniti premiscelati la rispondenza a norme UNI è sinonimo <strong>di</strong> conformità alle<br />

prescrizioni predette; per gli altri prodotti valgono i valori <strong>di</strong>chiarati dal fornitore ed accettati dalla<br />

Direzione dei Lavori.<br />

b) Prodotti vernicianti: i prodotti vernicianti sono prodotti applicati allo stato fluido, costituiti da un<br />

legante (naturale o sintetico), da una carica e da un pigmento o terra colorante che, passando allo<br />

stato solido, formano una pellicola o uno strato non pellicolare sulla superficie.<br />

Si <strong>di</strong>stinguono in:<br />

- tinte, se non formano pellicola e si depositano sulla superficie;


- impregnanti, se non formano pellicola e penetrano nelle porosità del supporto;<br />

- pitture, se formano pellicola ed hanno un colore proprio;<br />

- vernici, se formano pellicola e non hanno un marcato colore proprio;<br />

- rivestimenti plastici, se formano pellicola <strong>di</strong> spessore elevato o molto elevato (da 1 a 5 mm<br />

circa), hanno colore proprio e <strong>di</strong>segno superficiale più o meno accentuato.<br />

I prodotti vernicianti devono possedere valori adeguati delle seguenti caratteristiche in funzione<br />

delle prestazioni loro richieste:<br />

-dare colore in maniera stabile alla superficie trattata;<br />

-essere traspiranti al vapore d'acqua;<br />

-avere funzione impermeabilizzante;<br />

-impe<strong>di</strong>re il passaggio dei raggi U.V.;<br />

-ridurre il passaggio della CO2;<br />

-avere adeguata reazione e/o resistenza al fuoco (quando richiesto);<br />

-avere funzione passivante del ferro (quando richiesto);<br />

-resistenza alle azioni chimiche degli agenti aggressivi (climatici, inquinanti);<br />

-resistere (quando richiesto) all'usura.<br />

I limiti <strong>di</strong> accettazione saranno quelli prescritti nel progetto od in mancanza quelli <strong>di</strong>chiarati dal<br />

fabbricante ed accettati dalla Direzione dei Lavori.<br />

I dati si intendono presentati secondo le norme UNI 8757 e UNI 8759 ed i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> prova sono<br />

quelli definiti nelle norme UNI.<br />

Tutti i prodotti e/o materiali <strong>di</strong> cui al presente articolo, qualora possano essere dotati <strong>di</strong> marcatura<br />

CE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti <strong>di</strong> tale marchio.<br />

Art. 16-PRODOTTI PER PARTIZIONI INTERNE<br />

1 - Si definiscono prodotti partizioni interne quelli utilizzati per realizzare i principali strati funzionali<br />

<strong>di</strong> queste parti <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio.<br />

I prodotti vengono <strong>di</strong> seguito considerati al momento della fornitura; la Direzione dei Lavori, ai<br />

fini della loro accettazione, può procedere ai controlli (anche parziali) su campioni della fornitura<br />

oppure richiedere un attestato <strong>di</strong> conformità della fornitura alle prescrizioni <strong>di</strong> seguito in<strong>di</strong>cate. Nel<br />

caso <strong>di</strong> contestazione si intende che la procedura <strong>di</strong> prelievo dei campioni, le modalità <strong>di</strong> prova e<br />

valutazione dei risultati sono quelli in<strong>di</strong>cati nelle norme UNI ed in mancanza <strong>di</strong> questi quelli descritti<br />

nella letteratura tecnica (primariamente norme internazionali).<br />

2- I prodotti a base <strong>di</strong> laterizio, calcestruzzo e similari non aventi funzione strutturale (vedere<br />

articolo murature) ma unicamente <strong>di</strong> chiusura nelle pareti esterne e partizioni devono rispondere<br />

alle prescrizioni del progetto ed a loro completamento alle seguenti prescrizioni:<br />

a)gli elementi <strong>di</strong> laterizio (forati e non) prodotti me<strong>di</strong>ante pressatura o trafilatura con materiale<br />

normale od alleggerito devono rispondere alla norma UNI EN 771-1;<br />

b) gli elementi <strong>di</strong> calcestruzzo dovranno rispettare le stesse caratteristiche in<strong>di</strong>cate nella norma<br />

UNI EN 771-1 (ad esclusione delle caratteristiche <strong>di</strong> inclusione calcarea), i limiti <strong>di</strong> accettazione<br />

saranno quelli in<strong>di</strong>cati nel progetto ed in loro mancanza quelli <strong>di</strong>chiarati dal produttore ed approvati<br />

dalla Direzione dei Lavori;<br />

c) gli elementi <strong>di</strong> calcio silicato, pietra ricostruita, pietra naturale, saranno accettate in base alle loro<br />

caratteristiche <strong>di</strong>mensionali e relative tolleranze; caratteristiche <strong>di</strong> forma e massa volumica<br />

(foratura, smussi, ecc.); caratteristiche meccaniche a compressione, taglio e flessione;<br />

caratteristiche <strong>di</strong> comportamento all'acqua ed al gelo (imbibizione, assorbimento d'acqua, ecc.).<br />

I limiti <strong>di</strong> accettazione saranno quelli prescritti nel progetto ed in loro mancanza saranno quelli<br />

<strong>di</strong>chiarati dal fornitore ed approvati dalla Direzione dei Lavori.<br />

3 - I prodotti ed i componenti per facciate continue dovranno rispondere alle prescrizioni del<br />

progetto ed in loro mancanza alle seguenti prescrizioni:<br />

-gli elementi dell'ossatura devono avere caratteristiche meccaniche coerenti con quelle del<br />

progetto in modo da poter trasmettere le sollecitazioni meccaniche (peso proprio delle facciate,<br />

vento, urti, ecc.) alla struttura portante, resistere alle corrosioni ed azioni chimiche dell'ambiente<br />

esterno ed interno;<br />

-gli elementi <strong>di</strong> tamponamento (vetri, pannelli, ecc.) devono essere compatibili chimicamente e<br />

fisicamente con l'ossatura; resistere alle sollecitazioni meccaniche (urti, ecc.); resistere alle<br />

sollecitazioni termoigrometriche dell'ambiente esterno e chimiche degli agenti inquinanti;


- le parti apribili ed i loro accessori devono rispondere alle prescrizioni sulle finestre o sulle porte;<br />

-i rivestimenti superficiali (trattamenti dei metalli, pitturazioni, fogli decorativi, ecc.) devono essere<br />

coerenti con le prescrizioni sopra in<strong>di</strong>cate;<br />

-le soluzioni costruttive dei giunti devono completare ed integrare le prestazioni dei pannelli ed<br />

essere sigillate con prodotti adeguati.<br />

La rispondenza alle norme UNI per gli elementi metallici e loro trattamenti superficiali, per i vetri, i<br />

pannelli <strong>di</strong> legno, <strong>di</strong> metallo o <strong>di</strong> plastica e per gli altri componenti, viene considerato<br />

automaticamente sod<strong>di</strong>sfacimento delle prescrizioni sopraddette.<br />

4 - I prodotti ed i componenti per partizioni interne prefabbricate che vengono assemblate in opera<br />

(con piccoli lavori <strong>di</strong> adattamento o meno) devono rispondere alle prescrizioni del progetto ed in<br />

mancanza, alle prescrizioni in<strong>di</strong>cate al punto precedente.<br />

5 - I prodotti a base <strong>di</strong> cartongesso devono rispondere alle prescrizioni del progetto ed, in<br />

mancanza, alle prescrizioni seguenti: avere spessore con tolleranze ±0,5 mm, lunghezza e<br />

larghezza con tolleranza ±2 mm, resistenza all'impronta, all'urto, alle sollecitazioni localizzate<br />

(punti <strong>di</strong> fissaggio) ed, a seconda della destinazione d'uso, con basso assorbimento d'acqua, con<br />

bassa permeabilità al vapore (prodotto abbinato a barriera al vapore), con resistenza all'incen<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong>chiarata, con isolamento acustico <strong>di</strong>chiarato.<br />

a) Le lastre <strong>di</strong> cartongesso: sono un materiale versatile, prodotto in lastre formato da uno strato <strong>di</strong><br />

gesso <strong>di</strong> cava racchiuso tra due strati <strong>di</strong> cartone resistente e aderente. E’ composto da elementi<br />

naturali che lo rendono un prodotto ecologico, antifuoco, idrofugo ed fonoassorbente. Ha un<br />

elevata resistenza al vapore acqueo dell’umi<strong>di</strong>tà. Utilizzato nell’ambito <strong>di</strong> costruzioni a secco.<br />

L’ attestazione della certificazione del cartongesso è applicabile su due livelli: livello 3 e livello 4.<br />

-Il livello 3 prevede che le aziende produttrici sottopongano ad alcuni test i prodotti (es: reazione al<br />

fuoco) qualora non possano essere eseguiti <strong>di</strong>rettamente nello stabilimento.<br />

-il livello 4 ( livello della Norma UNI EN 520) prevede gli ITT (initial type test) condotti <strong>di</strong>rettamente<br />

in fabbrica e autocertificati.<br />

Le lastre in cartongesso riconosciute dalla normativa possono essere identificate da una o più<br />

lettere (riportate <strong>di</strong> seguito) corrispondenti alle caratteristiche specifiche previste dalla Norma UNI<br />

EN 520.<br />

-lastra tipo A: standard con una faccia pronta a ricevere i <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> finitura previsti.<br />

-lastra H: con coefficiente <strong>di</strong> assorbimento d’acqua ridotto; lastra idrofuga che contengono ad<strong>di</strong>tivi<br />

per ridurre il tasso <strong>di</strong> assorbimento d’acqua. A scopo <strong>di</strong> identificazione queste lastre sono in<strong>di</strong>cate<br />

come tipo H1, H2 e H3 con <strong>di</strong>fferenti caratteristiche <strong>di</strong> assorbimento.<br />

-lastra tipo E: <strong>di</strong> rivestimento: impiegate in intercape<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> muri esterni e non usate in Italia. Non<br />

sono progettate per essere permanentemente esposte all’aperto. Hanno un coeff. Ridotto <strong>di</strong><br />

assorbimento acqua.<br />

-lastre tipo F: lastra fuoco con incrementata coesione del cuore ad alta temperatura, contengono<br />

fibre minerali e7o altri ad<strong>di</strong>tivi per incrementare la coesione del gesso.<br />

-lastra tipo P: lastra <strong>di</strong> base, non utilizzata in Italia. Pre<strong>di</strong>sposte al ricevimento <strong>di</strong> intonaco <strong>di</strong> gesso<br />

su <strong>di</strong> una faccia.<br />

-lastra tipo D: a densità controllata con massa incrementata fino ad una densità superiore ad<br />

almeno 880 Kg/m3.<br />

-lastra tipo R: a resistenza migliorata. Utilizzata in impieghi speciali ove venga richiesta una<br />

resistenza a flessione incrementata sia longitu<strong>di</strong>nalmente che trasversalmente.<br />

- lastra tipo I: con resistenza superficiale migliorata, impiegate per applicazioni dove venga<br />

richiesta una maggiore resistenza all’impatto superficiale da corpo duro.<br />

La normativa che identifica la classe <strong>di</strong> reazione al fuoco è la UNI EN 13501-1 presa in carico da<br />

due decreti , quello del 10 marzo 2005 e quello del 15 marzo 2005.<br />

I limiti <strong>di</strong> accettazione saranno quelli in<strong>di</strong>cati nel progetto ed, in loro mancanza, quelli <strong>di</strong>chiarati dal<br />

produttore ed approvati dalla Direzione dei Lavori.<br />

Tutti i prodotti e/o materiali <strong>di</strong> cui al presente articolo, qualora possano essere dotati <strong>di</strong> marcatura<br />

CE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti <strong>di</strong> tale marchio.<br />

Art. 17- PRODOTTI DI VETRO (LASTRE, PROFILATI AD U E VETRI PRESSATI)<br />

1 - Si definiscono prodotti <strong>di</strong> vetro quelli che sono ottenuti dalla trasformazione e lavorazione del<br />

vetro.


Essi si <strong>di</strong>vidono nelle seguenti principali categorie: lastre piane, vetri pressati, prodotti <strong>di</strong> seconda<br />

lavorazione.<br />

Per le definizioni rispetto ai meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> fabbricazione, alle loro caratteristiche, alle seconde<br />

lavorazioni, nonchè per le operazioni <strong>di</strong> finitura dei bor<strong>di</strong> si fa riferimento alla norma UNI EN 572<br />

(varie parti). I prodotti vengono <strong>di</strong> seguito considerati al momento della loro fornitura.<br />

Le modalità <strong>di</strong> posa sono trattate negli articoli relativi alle vetrazioni ed ai serramenti.<br />

La Direzione dei Lavori, ai fini della loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su<br />

campioni della fornitura oppure richiedere un attestato <strong>di</strong> conformità della fornitura alle prescrizioni<br />

<strong>di</strong> seguito in<strong>di</strong>cate.<br />

- I vetri piani grezzi sono quelli colati e laminati grezzi ed anche cristalli grezzi trasluci<strong>di</strong>, incolori<br />

cosiddetti bianchi, eventualmente armati.<br />

- I vetri piani luci<strong>di</strong> tirati sono quelli incolori ottenuti per tiratura meccanica della massa fusa, che<br />

presenta sulle due facce, naturalmente lucide, ondulazioni più o meno accentuate non avendo<br />

subito lavorazioni <strong>di</strong> superficie.<br />

- I vetri piani trasparenti float sono quelli chiari o colorati ottenuti per colata me<strong>di</strong>ante<br />

galleggiamento su un bagno <strong>di</strong> metallo fuso.<br />

Le loro <strong>di</strong>mensioni saranno quelle in<strong>di</strong>cate nel progetto.<br />

Per le altre caratteristiche vale la norma UNI EN 572 (varie parti) che considera anche le modalità<br />

<strong>di</strong> controllo da adottare in caso <strong>di</strong> contestazione. I valori <strong>di</strong> isolamento termico, acustico, ecc.<br />

saranno quelli derivanti dalle <strong>di</strong>mensioni prescritte, il fornitore comunicherà i valori se richiesti.<br />

2 - I vetri piani temprati sono quelli trattati termicamente o chimicamente in modo da indurre negli<br />

strati superficiali tensioni permanenti.<br />

Le loro <strong>di</strong>mensioni saranno quelle in<strong>di</strong>cate nel progetto.<br />

Per le altre caratteristiche vale la norma UNI 12150-1 e UNI EN 12150-2 che considera anche le<br />

modalità <strong>di</strong> controllo da adottare in caso <strong>di</strong> contestazione. I valori <strong>di</strong> isolamento termico, acustico,<br />

ecc. saranno quelli derivanti dalle <strong>di</strong>mensioni prescritte, il fornitore comunicherà i valori se richiesti.<br />

3 - I vetri piani uniti al perimetro (o vetrocamera) sono quelli costituiti da due lastre <strong>di</strong> vetro tra loro<br />

unite lungo il perimetro, solitamente con interposizione <strong>di</strong> un <strong>di</strong>stanziatore, a mezzo <strong>di</strong> adesivi od<br />

altro in modo da formare una o più intercape<strong>di</strong>ni contenenti aria o gas <strong>di</strong>sidratati.<br />

Le loro <strong>di</strong>mensioni, numero e tipo delle lastre saranno quelle in<strong>di</strong>cate nel progetto.<br />

Per le altre caratteristiche vale la norma UNI EN 1279-1-2-3-4-5 che definisce anche i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

controllo da adottare in caso <strong>di</strong> contestazione. I valori <strong>di</strong> isolamento termico, acustico, ecc. saranno<br />

quelli derivanti dalle <strong>di</strong>mensioni prescritte, il fornitore comunicherà i valori se richiesti.<br />

4 - I vetri piani stratificati sono quelli formati da due o più lastre <strong>di</strong> vetro e uno o più strati interposti<br />

<strong>di</strong> materia plastica che incollano tra loro le lastre <strong>di</strong> vetro per l'intera superficie.<br />

Il loro spessore varia in base al numero ed allo spessore delle lastre costituenti.<br />

Essi si <strong>di</strong>vidono in base alla loro resistenza alle sollecitazioni meccaniche come segue:<br />

- stratificati per sicurezza semplice;<br />

- stratificati antivandalismo;<br />

- stratificati anticrimine;<br />

- stratificati antiproiettile.<br />

Le <strong>di</strong>mensioni, numero e tipo delle lastre saranno quelle in<strong>di</strong>cate nel progetto.<br />

Per le altre caratteristiche si fa riferimento alle norme seguenti:<br />

a)i vetri piani stratificati per sicurezza semplice devono rispondere alla norma UNI EN ISO 12543<br />

(varie parti);<br />

b)i vetri piani stratificati antivandalismo ed anticrimine devono rispondere rispettivamente alle<br />

norme UNI EN ISO 12543;<br />

c)i vetri piani stratificati antiproiettile devono rispondere alla norma UNI EN 1063.<br />

I valori <strong>di</strong> isolamento termico, acustico, ecc. saranno quelli derivanti dalle <strong>di</strong>mensioni prescritte, il<br />

fornitore comunicherà i valori se richiesti.<br />

5 - I vetri piani profilati ad U sono dei vetri grezzi colati prodotti sotto forma <strong>di</strong> barre con sezione ad<br />

U, con la superficie liscia o lavorata, e traslucida alla visione.<br />

Possono essere del tipo ricotto (normale) o temprato armati o non armati.<br />

Le <strong>di</strong>mensioni saranno quelle in<strong>di</strong>cate nel progetto. Per le altre caratteristiche valgono le<br />

prescrizioni della norma UNI EN 572-7 che in<strong>di</strong>ca anche i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> controllo in caso <strong>di</strong><br />

contestazione.


6 - I vetri pressati per vetrocemento armato possono essere a forma cava od a forma <strong>di</strong> camera<br />

d'aria.<br />

Le <strong>di</strong>mensioni saranno quelle in<strong>di</strong>cate nel progetto.<br />

Per le caratteristiche vale quanto in<strong>di</strong>cato nella norma UNI EN 1051-1 che in<strong>di</strong>ca anche i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

controllo in caso <strong>di</strong> contestazione.<br />

Tutti i prodotti e/o materiali <strong>di</strong> cui al presente articolo, qualora possano essere dotati <strong>di</strong> marcatura<br />

CE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti <strong>di</strong> tale marchio.<br />

Capo V – MODO DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORO<br />

ART.17 -OPERE E STRUTTURE DI MURATURA<br />

Generalità<br />

Le costruzioni in muratura devono essere realizzate nel rispetto <strong>di</strong> quanto contenuto nel D.M. 14<br />

gennaio 2008 e relativa normativa tecnica vigente.<br />

1)Malte per Murature.<br />

L'acqua e la sabbia per la preparazione degli impasti devono possedere i requisiti e le<br />

caratteristiche tecniche <strong>di</strong> cui agli articoli "Materiali in Genere" e "Acqua, Calci, Cementi ed<br />

Agglomerati Cementizi ".<br />

L'impiego <strong>di</strong> malte premiscelate e premiscelate pronte è consentito, purchè ogni fornitura sia<br />

accompagnata da una <strong>di</strong>chiarazione del fornitore attestante il gruppo della malta, il tipo e la<br />

quantità dei leganti e degli eventuali ad<strong>di</strong>tivi. Ove il tipo <strong>di</strong> malta non rientri tra quelli appresso<br />

in<strong>di</strong>cati il fornitore dovrà certificare con prove ufficiali anche le caratteristiche <strong>di</strong> resistenza della<br />

malta stessa.<br />

Le modalità per la determinazione della resistenza a compressione delle malte non devono essere<br />

<strong>di</strong>fformi a quanto riportato nel D.M. 14 gennaio 2008 e alla Circolare 2 febbraio 2009, n. 617.<br />

I tipi <strong>di</strong> malta e le loro classi sono definiti in rapporto alla composizione in volume; malte <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse<br />

proporzioni nella composizione confezionate anche con ad<strong>di</strong>tivi, preventivamente sperimentate,<br />

possono essere ritenute equivalenti a quelle in<strong>di</strong>cate qualora la loro resistenza me<strong>di</strong>a a<br />

compressione risulti non inferiore ai valori <strong>di</strong> cui al D.M. 14 gennaio 2008.<br />

La malta per muratura portante deve garantire prestazioni adeguate al suo impiego in termini <strong>di</strong><br />

durabilità e <strong>di</strong> prestazioni meccaniche e deve essere conforme alla norma armonizzata UNI EN<br />

998- 2 e, secondo quanto specificato alla lettera A del punto 11.1 del D.M. 14 gennaio 2008,<br />

recare la Marcatura CE, secondo il sistema <strong>di</strong> attestazione della conformità in<strong>di</strong>cato nella Tabella<br />

11.10.II del medesimo D.M.<br />

ART.18- OPERE IN CARTONGESSO<br />

Devono essere realizzati secondo le prescrizioni del progetto ed a completamento del progetto con<br />

le in<strong>di</strong>cazioni seguenti relativamente alle fasi <strong>di</strong> posa in opera.<br />

Per le lastre in cartongesso si procederà alla posa me<strong>di</strong>ante fissaggio alla struttura in acciaio<br />

zincata composta da profilati ad “U” a doppio binario con sez. 6-8 cm, attraverso viti autofilettanti,<br />

precedentemente ancorata alla parte muraria. Dopo <strong>di</strong> che si provvederà alla posa in opera del<br />

nastro lungo i giunti delle lastre, alla stuccatura ed infine alla realizzazione dello strato <strong>di</strong> finitura.<br />

I sistemi <strong>di</strong> fissaggio devono garantire una adeguata resistenza meccanica per sopportare il peso<br />

proprio e del rivestimento, resistere alle corrosioni, permettere piccole regolazioni dei singoli pezzi<br />

durante il fissaggio ed il loro movimento in opera dovuto a variazioni termiche.<br />

Il sistema nel suo insieme deve avere comportamento meccanico accettabile. Durante la posa del<br />

rivestimento si cureranno gli effetti estetici previsti, l'allineamento o comunque corretta esecuzione<br />

<strong>di</strong> giunti (sovrapposizioni, ecc.), la corretta forma della superficie risultante, ecc.<br />

Art. 19-OPERE DI VETRAZIONE E SERRAMENTISTICA<br />

Si intendono per opere <strong>di</strong> vetrazione quelle che comportano la collocazione in opera <strong>di</strong> lastre <strong>di</strong><br />

vetro (o prodotti similari sempre comunque in funzione <strong>di</strong> schermo) sia in luci fisse sia in ante fisse<br />

o mobili <strong>di</strong> finestre, portafinestre o porte;


Si intendono per opere <strong>di</strong> serramentistica quelle relative alla collocazione <strong>di</strong> serramenti (infissi) nei<br />

vani aperti delle parti murarie destinate a riceverli.<br />

La realizzazione delle opere <strong>di</strong> vetrazione deve avvenire con i materiali e le modalità previsti dal<br />

progetto ed ove questo non sia sufficientemente dettagliato valgono le prescrizioni seguenti.<br />

a) Le lastre <strong>di</strong> vetro, in relazione al loro comportamento meccanico, devono essere scelte tenendo<br />

conto delle loro <strong>di</strong>mensioni, delle sollecitazioni previste dovute a carico <strong>di</strong> vento e neve, alle<br />

sollecitazioni dovute ad eventuali sbattimenti ed alle deformazioni preve<strong>di</strong>bili del serramento.<br />

Devono inoltre essere considerate per la loro scelta le esigenze <strong>di</strong> isolamento termico, acustico, <strong>di</strong><br />

trasmissione luminosa, <strong>di</strong> trasparenza o trasluci<strong>di</strong>tà, <strong>di</strong> sicurezza sia ai fini antinfortunistici che <strong>di</strong><br />

resistenza alle effrazioni, atti vandalici, ecc.<br />

Per la valutazione dell'adeguatezza delle lastre alle prescrizioni predette, in mancanza <strong>di</strong><br />

prescrizioni nel progetto si intendono adottati i criteri stabiliti nelle norme UNI per l'isolamento<br />

termico ed acustico, la sicurezza, ecc. (UNI 7143, 12758 e 7697).<br />

Gli smussi ai bor<strong>di</strong> e negli angoli devono prevenire possibili scagliature.<br />

b) I materiali <strong>di</strong> tenuta, se non precisati nel progetto, si intendono scelti in relazione alla<br />

conformazione e <strong>di</strong>mensioni delle scanalature (o battente aperto con ferma vetro) per quanto<br />

riguarda lo spessore e <strong>di</strong>mensioni in genere, capacità <strong>di</strong> adattarsi alle deformazioni elastiche dei<br />

telai fissi ed ante apribili; resistenza alle sollecitazioni dovute ai cicli termoigrometrici tenuto conto<br />

delle con<strong>di</strong>zioni microlocali che si creano all'esterno rispetto all'interno, ecc. e tenuto conto del<br />

numero, posizione e caratteristiche dei tasselli <strong>di</strong> appoggio, periferici e spaziatori. Nel caso <strong>di</strong><br />

lastre posate senza serramento gli elementi <strong>di</strong> fissaggio (squadrette, tiranti, ecc.) devono avere<br />

adeguata resistenza meccanica, essere preferibilmente <strong>di</strong> metallo non ferroso o comunque<br />

protetto dalla corrosione. Tra gli elementi <strong>di</strong> fissaggio e la lastra deve essere interposto materiale<br />

elastico e durabile alle azioni climatiche.<br />

c) La posa in opera deve avvenire previa eliminazione <strong>di</strong> depositi e materiali dannosi alle lastre,<br />

serramenti, ecc. e collocando i tasselli <strong>di</strong> appoggio in modo da far trasmettere correttamente il<br />

peso della lastra al serramento; i tasselli <strong>di</strong> fissaggio servono a mantenere la lastra nella posizione<br />

prefissata. Le lastre che possono essere urtate devono essere rese visibili con opportuni segnali<br />

(motivi ornamentali, maniglie, ecc.).<br />

La sigillatura dei giunti tra lastra e serramento deve essere continua in modo da eliminare ponti<br />

termici ed acustici. Per i sigillanti e gli adesivi si devono rispettare le prescrizioni previste dal<br />

fabbricante per la preparazione, le con<strong>di</strong>zioni ambientali <strong>di</strong> posa e <strong>di</strong> manutenzione. Comunque la<br />

sigillatura deve essere conforme a quella richiesta dal progetto od effettuata sui prodotti utilizzati<br />

per qualificare il serramento nel suo insieme. L'esecuzione effettuata secondo la norma UNI 6534<br />

potrà essere considerata conforme alla richiesta del presente <strong>Capitolato</strong> nei limiti <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà della<br />

norma stessa.<br />

La realizzazione della posa dei serramenti deve essere effettuata come in<strong>di</strong>cato nel progetto e<br />

quando non precisato deve avvenire secondo le prescrizioni seguenti.<br />

a) Le porte collocate su propri controtelai e fissate con i mezzi previsti dal progetto e comunque in<br />

modo da evitare sollecitazioni localizzate.<br />

Il giunto tra controtelaio e telaio fisso, se non progettato in dettaglio onde mantenere le prestazioni<br />

richieste al serramento, dovrà essere eseguito con le seguenti attenzioni:<br />

- assicurare tenuta all'aria ed isolamento acustico;<br />

- gli interspazi devono essere sigillati con materiale comprimibile e che resti elastico nel<br />

tempo; se ciò non fosse sufficiente (giunti larghi più <strong>di</strong> 8 mm) si sigillerà anche con apposito<br />

sigillante capace <strong>di</strong> mantenere l'elasticità nel tempo e <strong>di</strong> aderire al materiale dei serramenti;<br />

- il fissaggio deve resistere alle sollecitazioni che il serramento trasmette sotto l'azione del<br />

vento o <strong>di</strong> carichi dovuti all'utenza (comprese le false manovre).<br />

b) La posa con contatto <strong>di</strong>retto tra serramento e parte muraria deve avvenire:<br />

- assicurando il fissaggio con l'ausilio <strong>di</strong> elementi meccanici (zanche, tasselli <strong>di</strong> espansione,<br />

ecc.);<br />

- sigillando il perimetro esterno con malta previa eventuale interposizione <strong>di</strong> elementi<br />

separatori quali non tessuti, fogli, ecc.;<br />

- curando l'imme<strong>di</strong>ata pulizia delle parti che possono essere danneggiate (macchiate,<br />

corrose, ecc.) dal contatto con la malta.


Inoltre si dovranno curare le altezze <strong>di</strong> posa rispetto al livello del pavimento finito.Per le porte con<br />

alte prestazioni meccaniche (antieffrazione), acustiche, termiche o <strong>di</strong> comportamento al fuoco, si<br />

rispetteranno inoltre le istruzioni per la posa date dal fabbricante ed accettate dalla Direzione dei<br />

Lavori.<br />

Per la realizzazione delle cosiddette "vetrazioni strutturali" e/o lucernari ad illuminazione zenitale si<br />

farà riferimento alle norme <strong>di</strong> qualità contenute nella Guida Tecnica UEAtc (ICITE-CNR) e relativi<br />

criteri <strong>di</strong> verifica.<br />

La Direzione dei Lavori per la realizzazione opererà come segue.<br />

a) Nel corso dell'esecuzione dei lavori (con riferimento ai tempi ed alle procedure) verificherà via<br />

via che i materiali impiegati e le tecniche <strong>di</strong> posa siano effettivamente quelle prescritte.<br />

In particolare verificherà la realizzazione delle sigillature tra lastre <strong>di</strong> vetro e telai e tra i telai fissi ed<br />

i controtelai; la esecuzione dei fissaggi per le lastre non intelaiate; il rispetto delle prescrizioni <strong>di</strong><br />

progetto, del capitolato e del produttore per i serramenti con altre prestazioni.<br />

b) A conclusione dei lavori eseguirà verifiche visive della corretta messa in opera e della<br />

completezza dei giunti, sigillature, ecc. Eseguirà controlli orientativi circa la forza <strong>di</strong> apertura e<br />

chiusura dei serramenti (stimandole con la forza corporea necessaria), l'assenza <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> attrito<br />

non previsti, e prove orientative <strong>di</strong> tenuta all'acqua, con spruzzatori a pioggia, ed all'aria, con l'uso<br />

<strong>di</strong> fumogeni, ecc.<br />

Nelle gran<strong>di</strong> opere i controlli predetti potranno avere carattere casuale e statistico.<br />

Avrà cura <strong>di</strong> far aggiornare e raccogliere i <strong>di</strong>segni costruttivi più significativi unitamente alla<br />

descrizione e/o schede tecniche dei prodotti impiegati (specialmente quelli non visibili ad opera<br />

ultimata) e le prescrizioni attinenti la successiva manutenzione.<br />

Tutti i prodotti e/o materiali <strong>di</strong> cui al presente articolo, qualora possano essere dotati <strong>di</strong> marcatura<br />

CE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti <strong>di</strong> tale marchio.<br />

ART.20 -OPERE DI TINTEGGIATURA, VERNICIATURA E COLORITURA<br />

1)Preparazione delle superfici e applicazione delle pitture.<br />

Le operazioni <strong>di</strong> tinteggiatura, coloritura o verniciatura dovranno essere precedute da un'accurata<br />

preparazione delle superfici interessate (raschiatura, scrostatura, stuccatura, levigatura e pulizia)<br />

con modalità e sistemi idonei ad assicurare la perfetta riuscita del lavoro.<br />

In particolare dovrà curarsi che le superfici si presentino perfettamente pulite e pertanto esenti da<br />

macchie <strong>di</strong> sostanze grasse od untuose, da ossidazioni, ruggine, scorie.<br />

Nel corso dell'applicazione delle pitture dovrà essere posta particolare cura agli spigoli e alle zone<br />

<strong>di</strong>fficilmente accessibili.<br />

L’applicazione dovrà essere effettuata esclusivamente con prodotti pronti all’uso e preparati nei<br />

mo<strong>di</strong> stabiliti dalle case produttrici; non sarà, quin<strong>di</strong>, consentito procedere, salvo altre prescrizioni,<br />

ad ulteriori miscelazioni con solventi o simili che non siano state specificatamente prescritte.<br />

Tutti i prodotti dovranno trovarsi nei recipienti originali, sigillati, con le in<strong>di</strong>cazioni del produttore, le<br />

informazioni sul contenuto, le modalità <strong>di</strong> conservazione ed uso e quanto altro richiesto per l’<br />

impiego dei materiali.<br />

La temperatura ambiente non dovrà in ogni caso superare i 40°C mentre la temperatura delle<br />

superfici dovrà essere compresa fra i 5°C e 50°C co n un massimo <strong>di</strong> 80% <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà relativa.<br />

L'applicazione dei prodotti vernicianti non dovrà venire effettuata su superfici umide; in esterno<br />

pertanto, salvo l'ad<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> particolari prodotti, le stesse operazioni saranno sospese con tempo<br />

piovoso, nebbioso od in presenza <strong>di</strong> vento.<br />

In ogni caso, le opere eseguite dovranno essere protette fino a completo essiccamento in<br />

profon<strong>di</strong>tà, dalle correnti d'aria, dalla polvere, dall'acqua, dal sole e da ogni causa che possa<br />

costituire origine <strong>di</strong> danno e <strong>di</strong> degenerazione in genere.<br />

L'Appaltatore dovrà adottare inoltre ogni precauzione e mezzo atti ad evitare spruzzi, sbavature e<br />

macchie <strong>di</strong> pitture, vernici, smalti sulle opere già eseguite (pavimenti, rivestimenti, zoccolatura,<br />

intonaci, infissi, apparecchi sanitari, rubinetterie ecc.) restando a carico dello stesso ogni lavoro o<br />

provve<strong>di</strong>mento necessari per l’eliminazione degli imbrattamenti, dei degra<strong>di</strong> nonché degli eventuali<br />

danni apportati.<br />

La Direzione dei Lavori avrà la facoltà <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare, a cura e spese dell'Appaltatore, il rifacimento<br />

delle lavorazioni risultanti da esecuzione non sod<strong>di</strong>sfacente e questo sia per <strong>di</strong>fetto dei materiali


impiegati, sia per non idonea preparazione delle superfici, per non corretta applicazione degli<br />

stessi, per mancanza <strong>di</strong> cautele o protezioni o per qualunque altra causa ascrivibile all'Appaltatore.<br />

L'Appaltatore dovrà procedere con imme<strong>di</strong>atezza a tali rifacimenti, eliminando nel frattempo<br />

eventuali danni conseguenti dei quali rimane, in ogni caso ed a tutti gli effetti, unico responsabile.<br />

In ogni caso le opere eseguite dovranno essere protette, fino al completo essiccamento, dalla<br />

polvere, dall’acqua e da ogni altra fonte <strong>di</strong> degradazione.<br />

Tutti i componenti base, i solventi, i <strong>di</strong>luenti e gli altri prodotti usati dalle case produttrici per la<br />

preparazione delle forniture, dalla mano d’opera per l’applicazione e gli eventuali meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> prova,<br />

dovranno essere conformi alla normativa vigente ed avere caratteristiche qualitative costanti<br />

confermate dai marchi <strong>di</strong> qualità.<br />

Prima dell'applicazione <strong>di</strong> ogni successiva mano <strong>di</strong> pittura la mano precedente dovrà essere<br />

completamente essiccata o indurita e, inoltre, dovrà essere riparato ogni eventuale<br />

danneggiamento delle mani già applicate, utilizzando lo stesso tipo <strong>di</strong> pittura usato in precedenza.<br />

La scelta dei colori è dovuta al criterio insindacabile della Direzione dei Lavori e non sarà<br />

ammessa alcuna <strong>di</strong>stinzione tra colori or<strong>di</strong>nari e colori fini, dovendosi in ogni caso fornire i materiali<br />

più fini e delle migliori qualità.<br />

Il colore <strong>di</strong> ogni mano <strong>di</strong> pittura dovrà essere <strong>di</strong>verso da quello della mano precedente per evitare<br />

<strong>di</strong> lasciare zone non pitturate e per controllare il numero delle passate che sono state applicate.<br />

In caso <strong>di</strong> contestazione, qualora l'Appaltatore non sia in grado <strong>di</strong> dare la <strong>di</strong>mostrazione del<br />

numero <strong>di</strong> passate effettuate, la decisione sarà a sfavore dell'Appaltatore stesso.<br />

Comunque egli ha l'obbligo, dopo l'applicazione <strong>di</strong> ogni passata e prima <strong>di</strong> procedere<br />

all'esecuzione <strong>di</strong> quella successiva, <strong>di</strong> farsi rilasciare dal personale della Direzione dei Lavori una<br />

<strong>di</strong>chiarazione scritta.<br />

Prima d'iniziare le opere da pittore, l'Appaltatore ha inoltre l'obbligo <strong>di</strong> eseguire nei luoghi e con le<br />

modalità che gli saranno prescritti, i campioni dei vari lavori <strong>di</strong> rifinitura, sia per la scelta delle tinte<br />

che per il genere <strong>di</strong> esecuzione, e <strong>di</strong> ripeterli eventualmente con le varianti richieste, sino ad<br />

ottenere l'approvazione della Direzione dei Lavori. Egli dovrà infine adottare ogni precauzione e<br />

mezzo atti ad evitare spruzzi o macchie <strong>di</strong> tinte o vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti,<br />

infissi, ecc.), restando a suo carico ogni lavoro necessario a riparare i danni eventualmente<br />

arrecati.<br />

-Le opere <strong>di</strong> verniciatura su manufatti metallici saranno precedute da accurate operazioni <strong>di</strong> pulizia<br />

(nel caso <strong>di</strong> elementi esistenti) e rimozione delle parti ossidate; verranno quin<strong>di</strong> applicate almeno<br />

una mano <strong>di</strong> vernice protettiva ed un numero non inferiore a due mani <strong>di</strong> vernice del tipo e colore<br />

previsti fino al raggiungimento della completa uniformità della superficie.<br />

-Verniciature su legno. Per le opere in legno, la stuccatura ed imprimitura dovrà essere fatta con<br />

mastici adatti, e la levigatura e rasatura delle superfici dovrà essere perfetta.<br />

-Nelle opere <strong>di</strong> verniciatura eseguite su intonaco, oltre alle verifiche della consistenza del supporto<br />

ed alle successive fasi <strong>di</strong> preparazione si dovrà attendere un adeguato periodo, fissato dalla<br />

Direzione dei Lavori, <strong>di</strong> stagionatura degli intonaci; trascorso questo periodo si procederà<br />

all’applicazione <strong>di</strong> una mano <strong>di</strong> imprimitura (eseguita con prodotti speciali) o una mano <strong>di</strong> fondo più<br />

<strong>di</strong>luita alla quale seguiranno altre due mani <strong>di</strong> vernice del colore e caratteristiche fissate.<br />

La tinteggiatura potrà essere eseguita, salvo altre prescrizioni, a pennello, a rullo, a spruzzo,ecc. in<br />

conformità con i mo<strong>di</strong> fissati per ciascun tipo <strong>di</strong> lavorazione.<br />

IDROSABBIATURA<br />

Idrosabbiatura a pressione realizzata me<strong>di</strong>ante l’uso <strong>di</strong> idropulitrice con pressione variabile con<br />

sabbia <strong>di</strong> quarzo <strong>di</strong> opportuna granulometria.<br />

TEMPERA<br />

Tinteggiatura a tempera <strong>di</strong> pareti e soffitti con finitura <strong>di</strong> tipo liscio o a buccia d’arancio a coprire<br />

interamente le superfici trattate, data a pennello o a rullo previa rasatura e stuccatura ed eventuale<br />

imprimitura a due o più mani.<br />

TINTEGGIATURA LAVABILE<br />

- Tinteggiatura lavabile del tipo:<br />

a) a base <strong>di</strong> resine vinil-acriliche;<br />

b) a base <strong>di</strong> resine acriliche;<br />

per pareti e soffitti con finitura <strong>di</strong> tipo liscio a coprire interamente le superfici trattate, data a<br />

pennello o a rullo previa rasatura e stuccatura ed eventuale imprimitura a due o più mani;


- Tinteggiatura lavabile a base <strong>di</strong> smalti murali opachi resino-sintetici del tipo:<br />

a) pittura oleosa opaca;<br />

b) pittura oleoalchi<strong>di</strong>ca o alchi<strong>di</strong>ca lucida o satinata o acril-viniltuolenica;<br />

c) pitture uretaniche;<br />

per pareti e soffitti con finitura <strong>di</strong> tipo liscio a coprire interamente le superfici trattate, data a<br />

pennello o a rullo previa rasatura e stuccatura ed eventuale imprimitura a due o più mani.<br />

RESINE SINTETICHE<br />

Dovranno essere composte dal 50% ca. <strong>di</strong> pigmento e dal 50% ca. <strong>di</strong> veicolo (legante +solvente),<br />

essere inodori, avere un tempo <strong>di</strong> essiccazione <strong>di</strong> 8 ore ca., essere perfettamente lavabili senza<br />

presentare manifestazioni <strong>di</strong> alterazione.<br />

Nel caso <strong>di</strong> idropitture per esterno la composizione sarà del 40% ca. <strong>di</strong> pigmento e del 60% ca. <strong>di</strong><br />

veicolo con resistenze particolari agli agenti atmosferici ed agli attacchi alcalini.<br />

La tinteggiatura o rivestimento plastico murale rustico dovrà essere a base <strong>di</strong> resine sintetiche in<br />

emulsione con pigmenti e quarzi o granulato da applicare a superfici adeguatamente preparate e<br />

con una mano <strong>di</strong> fondo, data anche in più mani, per una quantità minima <strong>di</strong> kg.1,2/mq. posta in<br />

opera secondo i mo<strong>di</strong> seguenti:<br />

a) pennellata o rullata granulata per esterni;<br />

b) graffiata con superficie fine, massima granulometria 1,2 mm. per esterni.<br />

FONDI MINERALI<br />

Tinteggiatura <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> minerali assorbenti su intonaci nuovi o vecchi esterni nei centri storici, trattati<br />

con colori minerali senza ad<strong>di</strong>tivi organici ovvero liberati con un opportuno sverniciatore da pitture<br />

formanti pellicola, con colore a due componenti con legante <strong>di</strong> silicato <strong>di</strong> potassio puro (liquido ed<br />

incolore) ed il colore in polvere puramente minerale con pigmenti inorganici (per gruppi <strong>di</strong> colori<br />

contenenti una me<strong>di</strong>a percentuale più o meno elevata <strong>di</strong> ossi<strong>di</strong> pregiati), per consentire un<br />

processo <strong>di</strong> graduale cristallizzazione ed aggrappaggio al fondo senza formare pellicola,<br />

idrorepellente ed altamente traspirante con effetto superficiale simile a quello ottenibile con<br />

tinteggio a calce, resistente al calore, ai raggi ultravioletti ed ai fumi industriali,coprente, lavabile,<br />

resistente a solvente, inodore e non inquinante, fortemente alcalino, da applicare con pennello in<br />

tre mani previa preparazione del sottofondo.<br />

PRIMER AL SILICONE<br />

Applicazione <strong>di</strong> una mano <strong>di</strong> fondo <strong>di</strong> idrorepellente, a base <strong>di</strong> siliconi o silicati, necessario per il<br />

trattamento preliminare <strong>di</strong> supporti soggetti ad umi<strong>di</strong>tà da porre in opera a pennello o a rullo previa<br />

pulizia superficiale delle parti da trattare.<br />

CONVERTITORE DI RUGGINE<br />

Applicazione <strong>di</strong> convertitore <strong>di</strong> ruggine su strutture ed infissi <strong>di</strong> metallo me<strong>di</strong>ante la posa in opera <strong>di</strong><br />

due mani a pennello o a spruzzo <strong>di</strong> una resina copolimerica vinil-acrilica in soluzione acquosa<br />

lattiginosa, ininfiammabile, a bassa tossicità, rispondente inoltre al test spay salino <strong>di</strong> 500 ore con<br />

adesione al 95% se sottoposto a graffiatura a croce.<br />

VERNICE ANTIRUGGINE<br />

Verniciatura antiruggine <strong>di</strong> opere in ferro esterne già opportunamente trattate, con funzioni sia <strong>di</strong><br />

strato a finire <strong>di</strong> vario colore sia <strong>di</strong> strato <strong>di</strong> fondo per successivi cicli <strong>di</strong> verniciatura,me<strong>di</strong>ante<br />

l’applicazione <strong>di</strong> una resina composta da un copolimero vinil-acrilico con caratteristiche <strong>di</strong> durezza,<br />

flessibilità e resistenza agli urti, permeabilità al vapore d’acqua ed all’ossigeno <strong>di</strong> 15-25<br />

gr./mq./mm./giorno, con un contenuto <strong>di</strong> ossido <strong>di</strong> ferro inferiore al 3%, non inquinante,applicabile<br />

a rullo, pennello ed a spruzzo su metalli ferrosi enon, in almeno due mani;– verniciatura<br />

antiruggine <strong>di</strong> opere in ferro costituita da una mano <strong>di</strong> minio <strong>di</strong> piombo mescolato con piccole<br />

quantità <strong>di</strong> olio <strong>di</strong> lino cotto o realizzata con prodotto oleosintetico equivalente previa preparazione<br />

del sottofondo con carteggiatura,sabbiatura o pulizia completa del metallo stesso.<br />

PITTURE MURALI CON RESINE PLASTICHE<br />

Le pitture murali <strong>di</strong> questo tipo avranno come leganti delle resine sintetiche (polimeri cloro vinilici,<br />

ecc.) e solventi organici; avranno resistenza agli agenti atmosferici ed al deperimento in generale,<br />

avranno adeguate proprietà <strong>di</strong> aereazione e saranno <strong>di</strong> facile applicabilità.<br />

RESINE EPOSSIDICHE<br />

Verniciatura <strong>di</strong> opere in ferro con resine epossi<strong>di</strong>che bicomponenti (kg/mq. 0,60) da applicare su<br />

superfici già pre<strong>di</strong>sposte in almeno due mani.<br />

SMALTO OLEOSINTETICO


Avranno come componenti le resine sintetiche o naturali, pigmenti aggiuntivi, vari ad<strong>di</strong>tivi e<br />

saranno forniti in confezione sigillata con tutte le in<strong>di</strong>cazioni sulla composizione e sulle modalità<br />

d’uso. Le caratteristiche dovranno essere quelle previste dalle norme già citate e dovranno,<br />

inoltre,garantire la durabilità, la stabilità dei colori, la resistenza agli agenti<br />

atmosferici, ecc. Verniciatura con smalto oleo sintetico, realizzata con componenti (olio e resine<br />

sintetiche con percentuali adeguate dei vari elementi) a basso contenuto <strong>di</strong> tossicità, da utilizzare<br />

su opere in ferro me<strong>di</strong>ante applicazione a pennello in almeno due mani su superfici<br />

precedentemente trattate anche con vernice antiruggine. I tempi <strong>di</strong> essiccazione saranno intorno<br />

alle 6 ore.<br />

IMPREGNANTE PER LEGNO<br />

Verniciatura per opere in legno con impregnante a <strong>di</strong>versa tonalità o trasparente da applicare su<br />

superfici precedentemente preparate in una prima mano maggiormente <strong>di</strong>luitacon idoneo solvente<br />

ed una seconda mano con minor quantità <strong>di</strong> solvente ed un intervallo <strong>di</strong> tempo minimo tra le due<br />

mani <strong>di</strong> almeno 8-10 ore.<br />

Tutti i prodotti e/o materiali <strong>di</strong> cui al presente articolo, qualora possano essere dotati <strong>di</strong>marcatura<br />

CE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti <strong>di</strong> tale marchio.<br />

ART.21- OPERE DA STUCCATORE<br />

Le opere da stuccatore vengono generalmente eseguite in ambiente interni, oppure possono<br />

essere eseguite in ambienti esterni <strong>di</strong> particolare tipo (porticati, passaggi ed androni).<br />

I supporti su cui vengono applicate le stuccature devono essere ben sta<strong>di</strong>ati, tirati a piano con<br />

frattazzo, asciutti, esenti da parti <strong>di</strong>saggregate, pulvirulente ed untuose e sufficientemente<br />

stagionati se trattasi <strong>di</strong> intonaci nuovi. Le stesse con<strong>di</strong>zioni valgono anche nel caso <strong>di</strong> pareti su<br />

calcestruzzo semplice od armato.<br />

Le superfici <strong>di</strong> cui sopra, che risultino essere già state trattate con qualsiasi tipo <strong>di</strong> finitura, devono<br />

essere preparate con tecniche idonee a garantire la durezza dello stucco.<br />

Nelle opere <strong>di</strong> stuccatura, <strong>di</strong> norma deve essere impiegato il gesso ventilato in polvere,<br />

appropriatamente confezionato in fabbrica, il quale verrà pre<strong>di</strong>sposto in acqua e rimescolato sino<br />

ad ottenere una pasta omogenea, oppure verranno aggiunti altri prodotti quali calce super<br />

ventilata, polvere <strong>di</strong> marmo, agglomerati inerti, coibenti leggeri o collante cellulosico.<br />

Esclusi i lavori particolari, l'impasto per le lisciatura deve ottenersi mescolando il gesso con il 75%<br />

<strong>di</strong> acqua fredda.<br />

Per le lisciature <strong>di</strong> superfici precedentemente con intonaco <strong>di</strong> malta bastarda, l'impasto deve<br />

essere composto da una parte <strong>di</strong> calce adesiva, precedentemente spenta in acqua e da due parti<br />

<strong>di</strong> gesso ventilato in polvere sempre con l'aggiunta <strong>di</strong> acqua.<br />

In qualsiasi opera <strong>di</strong> stuccatura, l'Appaltatore è ritenuto unico responsabile della corretta<br />

esecuzione della stessa, rimangono pertanto a suo completo e totale carico gli oneri <strong>di</strong> eventuali<br />

rappezzi e rifacimenti, per lavori in cui risultassero <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> esecuzione.<br />

Tutti i prodotti e/o materiali <strong>di</strong> cui al presente articolo, qualora possano essere dotati <strong>di</strong> marcatura<br />

CE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti <strong>di</strong> tale marchio.<br />

Art. 22- OPERE DI RESTAURO<br />

Tutte le operazioni <strong>di</strong> restauro devono essere eseguite con or<strong>di</strong>ne e con le necessarie precauzioni,<br />

in modo da non danneggiare le residue murature, da prevenire qualsiasi infortunio agli addetti al<br />

lavoro e da evitare incomo<strong>di</strong> o <strong>di</strong>sturbo, soprattutto al momento della pulitura con l’uso <strong>di</strong> acqua<br />

nebularizzata. Durante le fasi più critiche le zone devono essere circoscritte in modo da poter<br />

permettere il passaggio del pubblico durante le ore <strong>di</strong> apertura degli uffici al pubblico. Per le<br />

procedure ci riferiamo all’art. 6-7 del Capo III.<br />

ART.23 -DEMOLIZIONI E RIMOZIONI<br />

Le demolizioni <strong>di</strong> murature, calcestruzzi, ecc., sia parziali che complete, devono essere eseguite<br />

con or<strong>di</strong>ne e con le necessarie precauzioni, in modo da non danneggiare le residue murature, da<br />

prevenire qualsiasi infortunio agli addetti al lavoro e da evitare incomo<strong>di</strong> o <strong>di</strong>sturbo.<br />

Rimane pertanto vietato <strong>di</strong> gettare dall'alto i materiali in genere, che invece devono essere<br />

trasportati o guidati in basso, e <strong>di</strong> sollevare polvere, per cui tanto le murature quanto i materiali <strong>di</strong><br />

risulta dovranno essere opportunamente bagnati.


Nelle demolizioni e rimozioni l'Appaltatore deve inoltre provvedere alle eventuali necessarie<br />

puntellature per sostenere le parti che devono restare e <strong>di</strong>sporre in modo da non deteriorare i<br />

materiali risultanti, i quali devono ancora potersi impiegare nei limiti concordati con la Direzione dei<br />

Lavori, sotto pena <strong>di</strong> rivalsa <strong>di</strong> danni a favore della Stazione Appaltante.<br />

Le demolizioni dovranno limitarsi alle parti ed alle <strong>di</strong>mensioni prescritte. Quando, anche per<br />

mancanza <strong>di</strong> puntellamenti o <strong>di</strong> altre precauzioni, venissero demolite altre parti od oltrepassati i<br />

limiti fissati, saranno pure a cura e spese dell'Appaltatore, senza alcun compenso, ricostruite e<br />

rimesse in ripristino le parti indebitamente demolite.<br />

Tutti i materiali riutilizzabili, a giu<strong>di</strong>zio insindacabile della Direzione dei Lavori, devono essere<br />

opportunamente puliti, custo<strong>di</strong>ti, trasportati ed or<strong>di</strong>nati nei luoghi <strong>di</strong> deposito che verranno in<strong>di</strong>cati<br />

dalla <strong>di</strong>rezione stessa, usando cautele per non danneggiarli sia nella pulizia, sia nel trasporto, sia<br />

nei loro assestamenti e per evitarne la <strong>di</strong>spersione.<br />

Detti materiali restano tutti <strong>di</strong> proprietà della Stazione Appaltante, la quale potrà or<strong>di</strong>nare<br />

all'Appaltatore <strong>di</strong> impiegarli in tutto od in parte nei lavori appaltati, ai sensi del vigente <strong>Capitolato</strong><br />

generale, con i prezzi in<strong>di</strong>cati nell'elenco del presente <strong>Capitolato</strong>.<br />

I materiali <strong>di</strong> scarto provenienti dalle demolizioni e rimozioni devono sempre dall'Appaltatore<br />

essere trasportati fuori del cantiere nei punti in<strong>di</strong>cati od alle pubbliche <strong>di</strong>scariche.<br />

Capo VI- IMPIANTISTICA<br />

ART.24- IMPIANTO ELETTRICO E DI COMUNICAZIONE INTERNA<br />

Disposizioni Generali<br />

1) Direzione dei Lavori.<br />

La Direzione dei Lavori per la pratica realizzazione dell'impianto, oltre al coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong>tutte le<br />

operazioni necessarie alla realizzazione dello stesso, deve prestare particolare attenzione alla<br />

verifica della completezza <strong>di</strong> tutta la documentazione, ai tempi della sua realizzazione ed a<br />

eventuali interferenze con altri lavori.<br />

Verificherà inoltre che i materiali impiegati e la loro messa in opera siano conformi a quanto<br />

stabilito dal progetto.<br />

Al termine dei lavori si farà rilasciare il rapporto <strong>di</strong> verifica dell'impianto elettrico, come precisato<br />

nella CEI 64-50, che attesterà che lo stesso è stato eseguito a regola d'arte.<br />

Raccoglierà inoltre la documentazione più significativa per la successiva gestione e manutenzione.<br />

2) Norme e leggi.<br />

Gli impianti elettrici dovranno essere realizzati a regola d'arte, in rispondenza alla normativa<br />

vigente ed in particolare al D.M. 22/01/2008, n. 37. Si considerano a regola d'arte gli impianti<br />

elettrici realizzati in conformità alla vigente normativa e alle norme dell'UNI, del CEI o <strong>di</strong> altri Enti <strong>di</strong><br />

normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell'Unione europea o che sono parti contraenti<br />

dell'accordo sullo spazio economico europeo.<br />

Si riportano a titolo meramente esemplificativo le seguenti norme:<br />

- CEI 11-17. Impianti <strong>di</strong> produzione, trasporto e <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> energia elettrica. Linee in cavo.<br />

- CEI 64-8. Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente<br />

alternata a 1500V in corrente continua.<br />

- CEI 64-2. Impianti elettrici nei luoghi con pericolo <strong>di</strong> esplosione o <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o.<br />

- CEI 64-12. Impianti <strong>di</strong> terra negli e<strong>di</strong>fici civili - Raccomandazioni per l'esecuzione.<br />

- CEI 11-37. Impianti <strong>di</strong> produzione, trasmissione e <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> energia elettrica.<br />

Impianti <strong>di</strong> terra.<br />

- CEI 103-1. Impianti telefonici interni.<br />

- CEI 64-50. E<strong>di</strong>lizia residenziale. Guida per l'integrazione nell'e<strong>di</strong>ficio degli impianti elettrici<br />

utilizzatori, ausiliari e telefonici.<br />

Inoltre vanno rispettate le <strong>di</strong>sposizioni del D.M. 16 febbraio 1982, della legge 818/84 e s.m.i. e<br />

delle relative circolari esplicative per quanto applicabili.<br />

Caratteristiche Tecniche degli Impianti e dei Componenti<br />

1) Criteri per la dotazione e pre<strong>di</strong>sposizione degli impianti.<br />

Nel caso più generale gli impianti elettrici utilizzatori prevedono:<br />

- punti <strong>di</strong> consegna ed eventuale cabina elettrica; circuiti montanti, circuiti derivati e terminali;<br />

quadro elettrico generale e/o dei servizi, quadri elettrici locali o <strong>di</strong> unità immobiliari; alimentazioni <strong>di</strong><br />

apparecchi fissi e prese; punti luce fissi e coman<strong>di</strong>;


illuminazione <strong>di</strong> sicurezza, ove preve<strong>di</strong>bile.<br />

Con impianti ausiliari si intendono:<br />

- l'impianto citofonico con portiere elettrico o con centralino <strong>di</strong> portineria e commutazione al posto<br />

esterno;<br />

- l'impianto videocitofonico;<br />

- l'impianto centralizzato <strong>di</strong> antenna TV e MF.<br />

L'impianto telefonico generalmente si limita alla pre<strong>di</strong>sposizione delle tubazioni e delle prese.<br />

E' in<strong>di</strong>spensabile per stabilire la consistenza e dotazione degli impianti elettrici, ausiliari e telefonici<br />

la definizione della destinazione d'uso delle unità immobiliari (ad uso abitativo, ad uso uffici, ad altri<br />

usi) e la definizione dei servizi generali (servizi comuni: portinerie, autorimesse, box auto, cantine,<br />

scale, altri; servizi tecnici: cabina elettrica; ascensori; centrali termiche, idriche e <strong>di</strong><br />

con<strong>di</strong>zionamento; illuminazione esterna ed altri).<br />

Quali in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> riferimento per la progettazione degli impianti elettrici, ausiliari e telefonici, ove<br />

non <strong>di</strong>versamente concordato e specificato, si potranno assumere le in<strong>di</strong>cazioni formulate dalla<br />

CEI 64-50 per la dotazione delle varie unità immobiliari e per i servizi generali.<br />

Sulla necessità <strong>di</strong> una cabina elettrica e sulla definizione del locale dei gruppi <strong>di</strong> misura occorrerà<br />

contattare l'Ente <strong>di</strong>stributore dell'energia elettrica. Analogamente per il servizio telefonico occorrerà<br />

contattare l'azienda fornitrice dello stesso.<br />

2) Criteri <strong>di</strong> progetto.<br />

Per gli impianti elettrici, nel caso più generale, è in<strong>di</strong>spensabile l'analisi dei carichi previsti e<br />

preve<strong>di</strong>bili per la definizione del carico convenzionale dei componenti e del sistema.<br />

Con riferimento alla configurazione e costituzione degli impianti, che saranno riportate su adeguati<br />

schemi e planimetrie, è necessario il <strong>di</strong>mensionamento dei circuiti sia per il funzionamento normale<br />

a regime, che per il funzionamento anomalo per sovracorrente.<br />

Ove non <strong>di</strong>versamente stabilito, la caduta <strong>di</strong> tensione nell'impianto non deve essere superiore al<br />

4% del valore nominale.<br />

E' in<strong>di</strong>spensabile la valutazione delle correnti <strong>di</strong> corto circuito massimo e minimo delle varie parti<br />

dell'impianto. Nel <strong>di</strong>mensionamento e nella scelta dei componenti occorre assumere per il corto<br />

circuito minimo valori non superiori a quelli effettivi presumibili, mentre per il corto circuito massimo<br />

valori non inferiori ai valori minimali eventualmente in<strong>di</strong>cati<br />

dalla normativa e comunque non inferiori a quelli effettivi presumibili.<br />

E' opportuno:<br />

- ai fini della protezione dei circuiti terminali dal corto circuito minimo, adottare interruttori<br />

automatici con caratteristica L o comunque assumere quale tempo d'intervento massimo per essi<br />

0,4s;<br />

- ai fini della continuità e funzionalità ottimale del servizio elettrico, curare il coor<strong>di</strong>namento<br />

selettivo dell'intervento dei <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> protezione in serie, in particolare degli interruttori<br />

automatici <strong>di</strong>fferenziali.<br />

Per gli impianti ausiliari e telefonici saranno fornite caratteristiche tecniche ed elaborati grafici<br />

(schemi o planimetrie).<br />

3)Criteri <strong>di</strong> scelta dei componenti.<br />

I componenti devono essere conformi alle prescrizioni <strong>di</strong> sicurezza delle rispettive norme e scelti e<br />

messi in opera tenendo conto delle caratteristiche <strong>di</strong> ciascun ambiente (ad esempio le prese a<br />

spina rispondenti alle norme CEI EN 50075 e CEI 23-50 e CEI 23-57).<br />

Integrazione degli Impianti Elettrici, Ausiliari e Telefonici nell'E<strong>di</strong>ficio<br />

1) Generalità sulle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> integrazione.<br />

Va curata la più razionale integrazione degli impianti elettrici, ausiliari e telefonici nell'e<strong>di</strong>ficio e la<br />

loro coesistenza con le altre opere ed impianti.<br />

A tale scopo vanno formulate in<strong>di</strong>cazioni generali relative alle condutture nei montanti (se<strong>di</strong>,<br />

canalizzazioni separate, conduttori <strong>di</strong> protezione ed altre) o nei locali (<strong>di</strong>stribuzione a pavimento o<br />

a parete, altre).<br />

Per la definizione <strong>di</strong> tali in<strong>di</strong>cazioni si può fare riferimento alla CEI 64-50 ove non <strong>di</strong>versamente<br />

specificato.<br />

E' opportuno, in particolare, che prima dell'esecuzione e nel corso dei lavori vengano assegnati<br />

agli impianti elettrici spazi adeguati o compatibili con quelli per gli altri impianti tecnici, onde evitare<br />

interferenze dannose ai fini dell'installazione e dell'esercizio.


2) Impianto <strong>di</strong> terra.<br />

E' in<strong>di</strong>spensabile che l'esecuzione del sistema <strong>di</strong>spersore proprio debba aver luogo durante la<br />

prima fase delle opere e<strong>di</strong>li nella quale è ancora possibile interrare i <strong>di</strong>spersori stessi senza<br />

particolari opere <strong>di</strong> scavo o <strong>di</strong> infissione ed inoltre possono essere eseguiti, se del caso, i<br />

collegamenti dello stesso ai ferri dei plinti <strong>di</strong> fondazione, utilizzando così <strong>di</strong>spersori naturali.<br />

I collegamenti <strong>di</strong> equipotenzialità principali devono essere eseguiti in base alle prescrizioni della<br />

norma CEI 64-8.<br />

Occorre preoccuparsi del coor<strong>di</strong>namento per la realizzazione dei collegamenti equipotenziali,<br />

richiesti per tubazioni metalliche o per altre masse estranee all'impianto elettrico che fanno parte<br />

della costruzione; è opportuno che vengano assegnate le competenze <strong>di</strong> esecuzione.<br />

Si raccomanda una particolare cura nella valutazione dei problemi <strong>di</strong> interferenza tra i vari impianti<br />

tecnologici interrati ai fini della corrosione. Si raccomanda peraltro la misurazione della resistività<br />

del terreno.<br />

3) Impianto <strong>di</strong> protezione contro le scariche atmosferiche.<br />

Nel caso tale impianto fosse previsto, esso deve essere realizzato in conformità alle <strong>di</strong>sposizioni<br />

del D.M. 22/01/2008, n. 37 e delle norme CEI EN 62305-1/4, in base ai criteri <strong>di</strong> valutazione del<br />

rischio stabiliti dalla norma CEI EN 62305-2.

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