Una Messa 'propria' per i santi Faustino e Giovita: il ms ... - Scrineum
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<strong>Scrineum</strong> Rivista 9 (2012)<br />
di Passione alla XVI domenica dopo Pentecoste) 28 datato e sottoscritto nel<br />
frontespizio 29 «Manuscriptum Brixiae / Anno Salutis MDCCXLIV / a Thoma<br />
Alario de Vercellis / Iussu Su<strong>per</strong>iorum R(everen)d(issi)mi Monasterij SS. Faustini, et<br />
Iovitae». Sul piatto posteriore di entrambi i codici è riportata su etichetta<br />
cartacea della stessa mano tardiva (sec. XVIII), un’antica segnatura alfabetica<br />
che ne sottolinea ulteriormente la contiguità: nel Graduale del 1744 «K.<br />
/ Introiti / De Tempore. / A Dom(inica) passionis usque / ad adven(tum)», nel <strong>ms</strong>.<br />
alpha «M. / Introiti / Proprij de S(anc)t(is)» 30 .<br />
Possiamo dunque datare con precisione, 1744, uno degli impasse che segnano<br />
la vita del corpus originario del Graduale quattro-cinquecentesco; un<br />
volume certamente, ma forse anche altri sono sostituiti da nuovi manufatti<br />
<strong>per</strong> i quali viene reimpiegata la precedente legatura 31 . L’ipotesi più probab<strong>il</strong>e<br />
è che si fosse voluto adeguare <strong>il</strong> re<strong>per</strong>torio agli usi del tempo, mentre ci<br />
sembra remota un’altra eventualità: è del 2 dicembre 1743 l’incendio nel<br />
coro della chiesa, che avvolse, oltre a mob<strong>il</strong>i e arredi, «tutto l’organo con<br />
28 In epoca posteriore sulle carte che <strong>il</strong> primo copista aveva lasciato bianche all’inizio<br />
e alla fine del codice (la f<strong>il</strong>igrana infatti è la stessa) sono stati aggiunti i seguenti formulari:<br />
Preziosissimo Sangue, Cinque piaghe, san Cam<strong>il</strong>lo de Lellis, san Giuseppe Calasanzio,<br />
san Gerolamo Em<strong>il</strong>iani. Di questo Graduale si è già occupato Paolo Giorgi in occasione<br />
delle ricerche svolte su un compositore bresciano, cfr. P. GIORGI, Pietro Gnocchi,<br />
musico bresciano (1689-1775). Un nuovo capitolo della musica liturgica del XVIII secolo, in «Rivista<br />
Internazionale di Musica Sacra» 30/1 (2009), pp. 157-207, in particolare pp. 183-200<br />
(in appendice è data inoltre la trascrizione dei tre brani inediti aggiunti da mano seriore<br />
<strong>per</strong> i formulari di san Giuseppe Calasanzio e di san Gerolamo Em<strong>il</strong>iani). Giorgi ritiene<br />
questo Graduale una fonte ut<strong>il</strong>e, in quanto coeva e locale, al fine di individuare le<br />
intonazioni monodiche tradizionalmente affidate all’officiante e di conseguenza non<br />
notate nelle composizioni sacre polifoniche di Pietro Gnocchi (in particolare Gloria e<br />
Credo dell’Ordinario della <strong>Messa</strong>). Va <strong>per</strong>ò osservato che <strong>il</strong> Graduale in oggetto non<br />
contiene le intonazioni del Gloria in excelsis (o dossologia maggiore), bensì solo le formule<br />
di intonazione, nei rispettivi toni salmodici, della dossologia minore (Gloria Patri et F<strong>il</strong>io)<br />
che nell’introito chiude <strong>il</strong> canto del salmo.<br />
29 Secondo la cartulazione in lapis di mano recente c. 5r.<br />
30 Etichette raffrontab<strong>il</strong>i sono collocate anche sui rispettivi contropiatti anteriori.<br />
31 Da un primo esame dei corali conservati presso <strong>il</strong> Museo Diocesano di Brescia emerge<br />
che anche altre legature presentano affinità con quelle qui considerate: è dunque<br />
auspicab<strong>il</strong>e uno studio sistematico che chiarisca i rapporti fra legatura e unità codicologica<br />
e distingua i diversi interventi di restauro.<br />
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