Una Messa 'propria' per i santi Faustino e Giovita: il ms ... - Scrineum
Una Messa 'propria' per i santi Faustino e Giovita: il ms ... - Scrineum
Una Messa 'propria' per i santi Faustino e Giovita: il ms ... - Scrineum
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
<strong>Scrineum</strong> Rivista 9 (2012)<br />
sciano o almeno di formazione non locale, ricettivo verso o<strong>per</strong>e di produzione<br />
veneta dell’ultimo quarto del Quattrocento» 66 .<br />
NOTAZIONE MUSICALE: quadrata nera su tetragramma in inchiostro<br />
rosso (mm 40). La forma del quadrato è regolare sia nei neumi isolati su<br />
s<strong>il</strong>laba (punctum e virga), sia in composizione con le seguenti eccezioni: 1) la<br />
nota culminante in contesto ascendente (pes, scandicus, pes subbipunctis,<br />
scandicus subbipunctis) è costituita da un quadrato più stretto con ductus<br />
leggermente obliquo; 2) la nota finale del canto (talora anche della sezione)<br />
è invece d<strong>il</strong>atata, assume una forma rettangolare in cui sono visib<strong>il</strong>i tre<br />
quadrati tracciati uno di seguito all’altro con attacco leggermente ondulato.<br />
Chiavi di Fa (= F) e di Do (= C); custos sempre presente; bemolle di mano<br />
originale (anche in chiave) e di mano seriore; bequadro raro (cfr. c. 3v, I<br />
rigo); stanghette di divisione di mano originale semplici o doppie, tracciate<br />
interamente o parzialmente sul tetragramma, <strong>per</strong> marcare incisi testuali<br />
(talora anche all’interno di parola, tra una s<strong>il</strong>laba e l’altra).<br />
LEGATURA: recentemente restaurata, la legatura è coeva (sec. XVex-<br />
XVIin) e probab<strong>il</strong>mente riadattata; mm 573 x 410 (altezza mm 90 ca.);<br />
unghiatura inferiore e su<strong>per</strong>iore mm 15 ca., esterna mm 10 ca.; 5 nervi.<br />
Piatti in legno rico<strong>per</strong>ti in pelle, con impressioni a secco (motivi geometrici<br />
e ornamentali). Cantonali in ottone con decorazioni a sbalzo tra<br />
cui: san Benedetto (le lettere «S» e «B» sono impresse a sbalzo ai due lati<br />
della figura) collocato nei quattro angoli in posizione di r<strong>il</strong>ievo, la Madonna<br />
con Bambino, <strong>il</strong> trigramma bernardiniano «IHS», <strong>il</strong> simbolo degli<br />
olivetani 67 . Lungo i labbri del piatto anteriore e posteriore rispettivamen-<br />
66 Cfr. BONFADINI, Antichi colori cit., pp. 107-126 e in particolare p. 126.<br />
67 La presenza di questo simbolo solleva interrogativi al momento privi di risposta:<br />
esso compare unicamente sui cantonali sia nel <strong>ms</strong>. alpha sia nel <strong>ms</strong>. inv. 1193 (in theta,<br />
invece, i cantonali sono lisci, probab<strong>il</strong>mente integrati in sede di restauro). Per quanto<br />
concerne la diffusione dell’ordine olivetano nel Bresciano si veda G. SPINELLI, Ordini e<br />
congregazioni religiose, in Diocesi di Brescia, a cura di A. Caprioli, A. Rimoldi, L. Vaccaro,<br />
Brescia 1992 (Storia religiosa della Lombardia, 3), pp. 291-355, in particolare pp. 311-<br />
312: <strong>il</strong> primo insediamento risale al 1446, nell’abbazia di fondazione cluniacense<br />
intitolata a San Nicola e sita a Rodengo Saiano in Franciacorta. In seguito gli olivetani di<br />
Rodengo fondano in Brescia <strong>il</strong> monastero di Santa Francesca Romana (1625). Entrambe<br />
le istituzioni sono soppresse in data antecedente alla soppressione del monastero di<br />
San <strong>Faustino</strong> (1798): l’abbazia di Rodengo nel 1797 a seguito delle leggi napoleoniche, <strong>il</strong><br />
- 288 -