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flora e fauna in italia - Fondazione Sorella Natura

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Il Gioco<br />

di <strong>Sorella</strong><br />

<strong>Natura</strong><br />

GUIDA DELLA SELVA<br />

DI SAN FRANCESCO<br />

Obiettivo Fauna:<br />

gara di fotografia<br />

con i<br />

videotelefon<strong>in</strong>i


La <strong>Fondazione</strong><br />

SORELLA NATURA:<br />

chi è e cosa fa<br />

Le attività e i pr<strong>in</strong>cipi che animano la <strong>Fondazione</strong><br />

nella tutela della vita e dell’ambiente. Parte dall’Umbria,<br />

dal cuore dell’Italia più verde e culla della spiritualità francescana,<br />

l’impegno a vivere eticamente l’amore per il Creato.<br />

La <strong>Fondazione</strong><br />

SORELLA<br />

NATURA<br />

opera <strong>in</strong> Italia e nel<br />

mondo per la cultura,<br />

la tutela e l'educazione<br />

ambientale secondo la<br />

concezione cristiana di<br />

S. Francesco d'Assisi ";<br />

è aperta a tutti coloro i<br />

quali condividano i valori<br />

etici espressi dal<br />

Santo assisiano.<br />

Il card<strong>in</strong>e del pensiero<br />

della <strong>Fondazione</strong> è la<br />

Saggia Ecologia che si<br />

esplicita nel suo manifesto,<br />

e nei due documenti<br />

basilari, ovvero il “Decalogo della<br />

Saggia Ecologia” e la “Charta Deontologica<br />

dello Sviluppo Sostenibile”.<br />

Attenzione ai valori etici universali di rispetto<br />

della vita, dosando gli <strong>in</strong>gredienti<br />

della sapienza e della saggezza nel trattare<br />

i temi che riguardano l’ambiente.<br />

SORELLA NATURA si pone come <strong>in</strong>terlocutore<br />

privilegiato nella diffusione –<br />

attraverso la <strong>Fondazione</strong>, le sue <strong>in</strong>iziative<br />

e la sua rivista bimestrale – dei pr<strong>in</strong>cipi<br />

della “Saggia Ecologia”, <strong>in</strong>tendendo con<br />

questo term<strong>in</strong>e tutte quelle azioni che<br />

hanno come fulcro e<br />

motore l’<strong>in</strong>dividuo eticamente<br />

e socialmente responsabile.<br />

Iniziative<br />

volte a promuovere uno<br />

sviluppo sostenibile della<br />

società e un’economia<br />

solidale.<br />

Il rapporto Uomo-Creato<br />

è così considerato nella<br />

sua totalità e nella sua<br />

<strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seca spiritualità cristiana,<br />

così come ci ha<br />

tramandato la tradizione<br />

francescana. L’attenzione<br />

della <strong>Fondazione</strong><br />

SORELLA NATURA<br />

si concentra qu<strong>in</strong>di sui<br />

valori etici universali di rispetto per la vita<br />

– <strong>in</strong> tutte le sue forme – e qu<strong>in</strong>di dell’uomo<br />

e dell’ambiente <strong>in</strong> cui vive e <strong>in</strong>teragisce<br />

ogni giorno. Da questo assunto<br />

traggono forza i pr<strong>in</strong>cipi del Manifesto<br />

della <strong>Fondazione</strong>, del Decalogo e della<br />

Charta Deontologica che troverete nelle<br />

pag<strong>in</strong>e che seguono.<br />

Le numerose <strong>in</strong>iziative promosse dalla<br />

<strong>Fondazione</strong> focalizzano alcuni aspetti: il<br />

Progetto “<strong>Sorella</strong> Acqua” mira a far conoscere<br />

una risorsa così preziosa per l’<strong>in</strong>tera<br />

umanità, a stimolare la riflessione sul giu-


sto suo utilizzo e a far nascere una sensibilità<br />

e una responsabilità personale nel suo<br />

risparmio. Il tema della Responsabilità<br />

Sociale nelle aziende e il loro impegno<br />

nella tutela ambientale è un altro cavallo<br />

di battaglia di SORELLA NATURA. E,<br />

di grande attualità, il tema della Certificazione<br />

Etico-Ambientale diventa così la<br />

colonna portante di nuove <strong>in</strong>iziative <strong>in</strong><br />

programma, accanto ai Corsi di Formazione<br />

e agli eventi come l’Inaugurazione<br />

della Selva di San Francesco, un vero e<br />

proprio percorso didattico naturalistico nel<br />

DICONO DI NOI<br />

cuore francescano di Assisi.<br />

Alla <strong>Fondazione</strong> – che non ha scopo di lucro<br />

– sono associati numerosi personaggi<br />

del mondo della cultura, della scienza, dell’economia,<br />

delle aziende, che con il loro<br />

sostegno e le loro idee partecipano e contribuiscono<br />

alla realizzazione delle <strong>in</strong>iziative<br />

promosse da SORELLA NATURA.<br />

Ogni anno la <strong>Fondazione</strong> assegna il Premio<br />

di “Socio Benemerito” a coloro che si<br />

sono particolarmente dist<strong>in</strong>ti nella promozione<br />

e diffusione dei pr<strong>in</strong>cipi della<br />

Saggia Ecologia. ✿


La Chiesa di S. Croce<br />

come simbolo dell’ambiente<br />

È stata ufficialmente consacrata ad Assisi il 7 giugno 1998<br />

come casa comune dell'AMBIENTE E SOLIDARIETÀ.<br />

Aperta alla preghiera dei credenti di tutte le religioni<br />

ed alla riflessione dei non credenti, per la tutela della natura.<br />

Guardando Assisi dalla stessa<br />

prospettiva con cui la immortalava<br />

Dante: "...non dica Ascesi,<br />

ché direbbe corto, ma Oriente, se proprio<br />

dir vuole...", si ammira la stupenda mole<br />

della Basilica di S. Francesco, ubicata sulla<br />

coll<strong>in</strong>a che del<strong>in</strong>ea un ampio semicerchio<br />

da Ponte S. Vettur<strong>in</strong>o a Ponte del<br />

Gallo. Si tratta di un vasto terreno boschivo<br />

– sessanta ettari – chiamato Selva di S.<br />

Francesco. Al term<strong>in</strong>e della Selva, accanto<br />

al Ponte del Gallo, sorge la Chiesa di<br />

Santa Croce, risalente al 1200 e che fu<br />

monastero di monache benedett<strong>in</strong>e; di<br />

fronte un antico mol<strong>in</strong>o, risalente al<br />

1100. Le suore vissero lì s<strong>in</strong>o al f<strong>in</strong>ire del<br />

1400 quando, per il brigantaggio allora<br />

imperversante, furono costrette ad abbandonare<br />

Chiesa e Monastero e a rifugiarsi<br />

all'<strong>in</strong>terno di Assisi. Da allora tutto il<br />

complesso della Chiesa di S. Croce ha<br />

avuto vari proprietari. Il tutto è giunto<br />

fondamentalmente <strong>in</strong>tatto s<strong>in</strong>o ai nostri<br />

giorni. SORELLA NATURA ha potuto<br />

acquisire il monumentale complesso: la<br />

Chiesa di S. Croce, i suoi annessi, l'antico<br />

mol<strong>in</strong>o risalente al 1100, i sessanta ettari<br />

di terreno <strong>in</strong>tatto, la Selva di S. Francesco,<br />

che conf<strong>in</strong>a con la Basilica di S. Francesco<br />

<strong>in</strong> Assisi. L’acquisizione è stata effettuata<br />

con la clausola che, ove l’associazione si<br />

sciogliesse, il tutto dovrà esser devoluto al<br />

Sacro Convento di S. Francesco. La<br />

Chiesa di S. Croce è divenuto ben presto<br />

un luogo di culto particolarmente vocato<br />

all'approfondimento della spiritualità<br />

francescana verso il Creato e tutte le<br />

Creature: la CASA COMUNE DEL-<br />

L'AMBIENTE E DELLA SOLIDA-<br />

RIETÀ, aperta alla preghiera dei credenti<br />

di tutte le religioni ed alla riflessione dei<br />

non credenti. Il 7 giugno 1998, con una<br />

S. Messa, celebrata dal Rev. P. Agost<strong>in</strong>o<br />

Gard<strong>in</strong>, M<strong>in</strong>istro Generale dei Frati M<strong>in</strong>ori<br />

Conventuali, è avvenuta la dedicazione<br />

ufficiale della Chiesa di S. Croce<br />

quale Casa Comune dell’Ambiente e della<br />

Solidarietà. ✿


UN MONDO PER TUTTI<br />

Con il programma per il sociale “Un mondo per tutti” TIM dal 2002 realizza<br />

<strong>in</strong>iziative con associazioni no profit per testimoniare l’attenzione<br />

verso la comunità, nel più ampio quadro della Corporate Social<br />

Responsibility.<br />

L’ambiente rappresenta uno dei temi più importanti, verso cui TIM è attivo<br />

con processi rivolti alla costante riduzione dell’impatto ambientale. I progetti<br />

rivolti al miglioramento della qualità dell'aria, <strong>in</strong> funzione dei mutamenti climatici,<br />

alla tutela delle risorse naturali, al recupero e alla restituzione alla comunità di aree degradate,<br />

rappresentano le sfide più importanti sulle quali TIM ha sviluppato partnership con le associazioni<br />

per valorizzare le competenze <strong>in</strong> <strong>in</strong>iziative concrete.<br />

Quale azienda leader nel settore della comunicazione mobile, TIM si assume la propria responsabilità,<br />

realizzando i propri prodotti e servizi bilanciando i bisogni dei clienti con gli standard<br />

necessari per rispettare la compatibilità ambientale ed i limiti previsti per garantire la sicurezza<br />

della popolazione.<br />

GLI STANDARD DI SICUREZZA<br />

Le <strong>in</strong>stallazioni di TIM <strong>in</strong> Italia rispettano la normativa nazionale (DPCM 8 luglio 2003), che impone<br />

limiti assai più restrittivi di quelli previsti, a livello <strong>in</strong>ternazionale, dalla normativa europea.<br />

Le stazioni radio base di TIM sono progettate nell’assoluto rispetto dei limiti di esposizione per<br />

la popolazione e per i lavoratori, <strong>in</strong> modo da controllare l’accesso sicuro e controllato dei lavoratori<br />

addetti alla manutenzione.<br />

IMPATTO VISIVO<br />

Consapevole dei suoi doveri verso la comunità, TIM ha <strong>in</strong>vestito tempo e risorse per m<strong>in</strong>imizzare<br />

l’impatto visivo delle proprie <strong>in</strong>stallazioni. Inoltre, i tecnici che progettano la rete TIM cercano<br />

sempre di <strong>in</strong>dividuare i siti <strong>in</strong> grado di ospitare le stazioni radio base <strong>in</strong> modo da m<strong>in</strong>imizzare l’impatto<br />

sul paesaggio.<br />

CONDIVISIONE DEI SITI<br />

Un’alta percentuale delle stazioni radio base di TIM sono costruite su strutture già esistenti come<br />

pali, torri, edifici, <strong>in</strong> modo da utilizzare una costruzione già esistente, anziché collocare un nuovo<br />

palo o traliccio. Tuttavia, la condivisione dei siti non sempre permette di realizzare strutture meno<br />

impattanti dal punto di vista visivo, poiché ciascun gruppo aggiuntivo di antenne, di solito,<br />

aumenta l’altezza della struttura di sostegno.<br />

SMALTIMENTO IMPIANTI OBSOLETI<br />

TIM presta la massima attenzione nell’assicurare la rimozione ed il corretto smaltimento degli<br />

impianti obsoleti, attraverso soluzioni di recupero e riciclaggio volte a m<strong>in</strong>imizzare l’impatto sull’ambiente.<br />

La progettazione delle nuove stazioni radio base, <strong>in</strong>oltre, segue una <strong>in</strong>novazione tecnologica che<br />

consente la riduzione di materiali impattanti (es. metalli, batterie) f<strong>in</strong>o ad un terzo.<br />

RICERCA<br />

TIM si impegna a monitorare con attenzione i risultati della ricerca scientifica, <strong>in</strong>formando i clienti<br />

ed il pubblico di qualsiasi sviluppo significativo. I risultati f<strong>in</strong> ora raggiunti non <strong>in</strong>dicano che le<br />

comunicazioni mobili possano mettere <strong>in</strong> alcun modo a rischio la salute della popolazione.<br />

Tuttavia, TIM cont<strong>in</strong>ua a sostenere la ricerca <strong>in</strong>dipendente e supporta le <strong>in</strong>formazioni di materiale<br />

<strong>in</strong>formativo legato ai temi dell’elettromagnetismo nell’ambito di un approccio aperto e trasparente<br />

con la comunità.


Decalogo della Saggia Ecologia<br />

Dieci regole per un rapporto Uomo-<strong>Natura</strong><br />

ispirato all’<strong>in</strong>segnamento di S. Francesco d’Assisi<br />

I. Ricorda con umiltà che la Terra, con ogni altra Creatura, Ti è stata affidata da<br />

DIO aff<strong>in</strong>ché Tu viva, conosca, condivida, ami, con lode al Signore.<br />

II. Obbedisci alle Leggi del Creato senza piegarle ai Tuoi <strong>in</strong>teressi. Conoscile<br />

sempre di più ed applicale rispettando le norme eterne dell’etica universale.<br />

III. La Terra, con tutte le sue Creature, è il Tuo unico ambiente di vita: non Ti è dato<br />

averne altro. Impegnati aff<strong>in</strong>ché i Governanti da Te eletti non lo dimentich<strong>in</strong>o<br />

mai.<br />

IV. Ispira al rispetto del Creato la Tua condotta <strong>in</strong> tutte le occasioni ed educa <strong>in</strong> tal<br />

senso i Tuoi figli.<br />

V. Opera aff<strong>in</strong>ché il Tuo comportamento e quello della società sia rispettoso della<br />

vita <strong>in</strong> tutte le sue forme. Il Tuo operare abbia cura di ogni specie vivente.<br />

VI. Non <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>are l’aria, né l’acqua, né la terra. Esigi che la produzione ed il progresso<br />

avvengano secondo precise l<strong>in</strong>ee di sviluppo sostenibile.<br />

VII. Custodisci col Tuo lavoro umano la Creazione che Ti è stata data. Diversifica e<br />

ricicla ogni scoria prodotta.<br />

VIII. Non consumare <strong>in</strong>utilmente, aff<strong>in</strong>ché ogni fratello possa condividere tutti i beni<br />

del Creato.<br />

IX. Non delegare ad altri ciò che Tu puoi fare; non dimenticare mai che l’amore a<br />

Dio e l’amore per il prossimo sono supremo comandamento.<br />

X. … ( “SORELLA NATURA” vuole semplicemente fornirTi nove punti di riflessione,<br />

nel nome di San Francesco d’Assisi, per il Tuo rapporto ed il Tuo impegno<br />

con il Creato. Il decimo punto Ti sia suggerito dalla Tua esperienza.)…<br />

Il presente Decalogo è stato predisposto dal Presidente dell’Associazione, Prof. Roberto Leoni e dai Rev.mi<br />

Padri Nicola Giandomenico Ofm conv e Gianmaria Polidoro, Ofm.<br />

È stato def<strong>in</strong>ito nel Convegno svoltosi <strong>in</strong> Assisi il 6 Marzo 1993 con l’approvazione di S. E. Mons. Sergio<br />

Goretti, Vescovo di Assisi e di S. Em. Card. Silvio Oddi, Legato Pontificio.<br />

Il DECALOGO DELLA SAGGIA ECOLOGIA è stato deliberato come valido per tutti gli uom<strong>in</strong>i di tutte<br />

le Religioni del mondo dal Convegno Internazionale: “Human Responsabilities Approach 21st Century”<br />

svoltosi a Lussemburgo l’8-9-10 Maggio 1993.


Deontologia: una “Charta”<br />

per lo sviluppo sostenibile<br />

Charta di Castelfranco Veneto - 17 Maggio 1996<br />

L<br />

’uomo e la natura sono <strong>in</strong> un<br />

<strong>in</strong>dissolubile rapporto s<strong>in</strong>ergico.<br />

L’Uomo ha il dovere etico<br />

di essere attento custode dell’ambiente.<br />

Ogni <strong>in</strong>tervento dell’uomo sull’ambiente<br />

dovrà tener conto di quanto sopra affermato<br />

e, qu<strong>in</strong>di, esser realizzato secondo<br />

rigorosi pr<strong>in</strong>cipi di competenza scientifica,<br />

di valutazione socio economica, di riflessione<br />

culturale.<br />

Nessuno può arrogarsi il diritto di porre<br />

<strong>in</strong> essere <strong>in</strong>terventi secondo un’ottica meramente<br />

produttivistica.<br />

Nessuno può arrogarsi il diritto di dichiararsi<br />

pregiudizialmente contrario all’<strong>in</strong>tervento<br />

umano sulla natura.<br />

Le problematiche dello sviluppo sostenibile<br />

dovranno esser affrontate presc<strong>in</strong>dendo<br />

da emotività e da <strong>in</strong>teressi ideologici e<br />

di parte.<br />

La conservazione della natura non potrà<br />

più esser <strong>in</strong>tesa come statica: occorre ma-<br />

turare il concetto di conservazione d<strong>in</strong>amica.<br />

Per ogni opera umana si dovrà esser consapevoli<br />

dei fattori di squilibrio che essa<br />

<strong>in</strong>troduce e prevedere precisi <strong>in</strong>terventi di<br />

riequilibrio.<br />

Si dovrà r<strong>in</strong>unciare a quelle opere per le<br />

quali si valuti, oggettivamente, che i fattori<br />

di squilibrio siano talmente grandi da<br />

non poter essere sostenibili.<br />

La conservazione della natura dovrà sempre<br />

di più diventare preciso dovere di ogni<br />

uomo.<br />

Si dovrà pertanto svolgere una azione formativa<br />

costante <strong>in</strong> questo senso nella famiglia,<br />

nella scuola e nella società.<br />

La prospettiva dello sviluppo sostenibile,<br />

espressione che vuole qui s<strong>in</strong>tetizzare tutti<br />

i precedenti punti, dovrà essere qu<strong>in</strong>di<br />

quella della frugalità e della condivisione,<br />

per dar luogo ad una società eticamente<br />

orientata.<br />

La CHARTA è stata redatta da Roberto Leoni, Presidente di SORELLA NATURA, sulla base dei risultati<br />

del Convegno Nazionale “Grandi Opere per l’Uomo e la <strong>Natura</strong> - dai no pregiudiziali ai si meritati”, svoltosi<br />

a Milano il giorno 1 Ottobre 1994.<br />

È stata def<strong>in</strong>ita ed approvata al Convegno Nazionale tenutosi il 17 Maggio 1996 a Castelfranco Veneto.


La tutela dell’ambiente,<br />

il rispetto della vita<br />

e la salvaguardia dei valori etici<br />

Assisi, 3 Ottobre 1998, Giornata Nazionale della <strong>Natura</strong><br />

In occasione della GIORNATA NAZIO-<br />

NALE DELLA NATURA, che celebriamo<br />

il 3 Ottobre, giorno della morte – nudo sulla<br />

nuda terra – di S. Francesco d’Assisi, riteniamo<br />

importante e necessario rivolgere a tutti ed <strong>in</strong> particolare<br />

a coloro i quali hanno dedicato e dedicano impegno<br />

al rispetto della natura, che noi chiamiamo<br />

Creato, del quale ogni uomo è chiamato ad esser attento<br />

ed amorevole custode, un forte appello: non si<br />

dimentichi mai che l’uomo e la sua vita, <strong>in</strong> tutte le<br />

sue fasi e manifestazioni, sono supremo bene da tutelare:<br />

preziosissimo, unico ed irripetibile. Nella prospettiva<br />

di una cultura biocentrica riconosciamo oggi<br />

la necessità di tutelare ogni specie vivente, sia di<br />

<strong>flora</strong> che di <strong>fauna</strong>, sia selvatica che domestica, come<br />

raccomandato dalla convenzione di Rio de Janeiro<br />

del 1992. Come non riconoscere qu<strong>in</strong>di il diritto di<br />

ogni essere umano, dal suo concepimento s<strong>in</strong>o alla<br />

morte, ad esser salvaguardato sia come patrimonio<br />

irripetibile di biodiversità, sia come Persona, portatrice<br />

del fondamentale diritto alla vita. Chi tutela la<br />

vita di ogni essere, di ogni cellula vivente, non può<br />

essere favorevole a procedimenti che caus<strong>in</strong>o morte<br />

o violazione del patrimonio di biodiversità. Siamo<br />

conv<strong>in</strong>ti che questa prospettiva sia logica ed eticamente<br />

fondata. Le leggi dell’etica universale, patrimonio<br />

dell’umanità s<strong>in</strong> dai suoi albori, affermano il<br />

rispetto per la vita, la solidarietà verso il prossimo, il<br />

corretto rapporto fra Uomo e <strong>Natura</strong>. I grandi saggi<br />

dell’Umanità, da Esiodo a Lucrezio, da Buddha a<br />

Gandhi, da Maometto ad E<strong>in</strong>ste<strong>in</strong>, hanno sempre<br />

affermato questa prospettiva. Non troviamo nessuno,<br />

tra i Grandi dell’Umanità, che abbia affermato<br />

il diritto di un uomo a decidere sulla vita o sulla morte,<br />

il diritto di stravolgere le regole dell’etica.<br />

Il messaggio di S. Francesco d’Assisi, al quale ci ispiriamo,<br />

esprime <strong>in</strong> maniera mirabile ed universale,<br />

con la sublime poesia del Cantico delle Creature,<br />

questa verità. Ecco allora che rimane difficile comprendere<br />

come possa esservi chi, proclamandosi attento<br />

alla custodia dell’ambiente, possa esser favorevole<br />

alle manomissioni ambientali rappresentate<br />

dall’aborto, dalla fecondazione artificiale priva di<br />

ogni regola etica, alle manipolazioni genetiche, allo<br />

stravolgimento delle norme etiche che governano i<br />

rapporti umani, a com<strong>in</strong>ciare dalla formazione del<br />

nucleo familiare, f<strong>in</strong>alizzato alla gioia, alla vita, alla<br />

solidarietà ed all’amore.<br />

Rimane difficile comprendere che si possano presentare<br />

come scelte di progresso azioni contro la vita e le<br />

leggi dell’etica, veicolare la trasgressione come valore.<br />

Così come non si può essere favorevoli all’est<strong>in</strong>zione<br />

di specie floreali e faunistiche, alla distruzione dei<br />

boschi, all’<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento delle acque, dell’aria e della<br />

terra, non si può, logicamente, essere favorevoli<br />

all’aborto, all’eutanasia, alla manipolazione genetica<br />

senza controllo etico, allo stravolgimento delle regole<br />

naturali ed etiche che, ovunque e <strong>in</strong> tutti i tempi,<br />

pur con alcune diversità, hanno dato luogo al costituirsi<br />

della famiglia, della società, della cultura e<br />

della scienza.<br />

Così come chi tutela l’ambiente non può assimilare<br />

patologie alla normalità, non può essere favorevole alla<br />

creazione di specie <strong>in</strong> vitro, alla clonazione, alla fecondazione<br />

artificiale priva di regole… non può considerare<br />

le diversità come normalità e paradigma.<br />

Chi sostiene la necessità della tutela dell’ambiente<br />

difende il rispetto delle leggi della natura per ogni<br />

specie vivente, per la specie umana, non può qu<strong>in</strong>di<br />

che affermarne, ulteriormente, il rispetto, unitamente<br />

alle leggi dell’etica.<br />

Tutto ciò considerato, ci rivolgiamo a tutti ed <strong>in</strong> particolare<br />

agli ambientalisti, alle loro associazioni, alle<br />

forze politiche sensibili a questi temi, ai responsabili<br />

di ogni settore della vita civile, ai mezzi di <strong>in</strong>formazione<br />

– che non dovrebbero mai dimenticare la loro<br />

funzione pedagogica – aff<strong>in</strong>ché non si cada più negli<br />

equivoci <strong>in</strong>dicati e si affermi, con forza e chiarezza, il<br />

pr<strong>in</strong>cipio logico che la tutela dell’ambiente non può<br />

presc<strong>in</strong>dere dal rispetto della vita e delle leggi dell’etica<br />

universale. Quest’appello ci viene suggerito dall’<strong>in</strong>segnamento<br />

di S. Francesco d’Assisi, che <strong>in</strong>tendiamo<br />

contribuire ad affermare e diffondere. A tutti<br />

l’augurio francescano di Pace e Bene.<br />

I Presidenti Onorari<br />

P. Agost<strong>in</strong>o Gard<strong>in</strong><br />

M<strong>in</strong>istro Generale Ord. Frati Francescani Conventuali<br />

Antonio Baldassarre<br />

Presidente Emerito della Corte Costituzionale<br />

Il Presidente<br />

Roberto Leoni<br />

Pubblicato su: Corriere della Sera del 31.10.98<br />

e Gazzetta dello Sport del 04.10.98


Francesco d’Assisi<br />

nel pianeta animale<br />

Il bestiario francescano tra simbolo e realtà<br />

Enoto a tutti quanto Francesco<br />

d’Assisi (1182-1226) uomo di<br />

Dio abbia fatto per educare e formare<br />

i suoi contemporanei a vivere riconciliati<br />

con il pianeta terra e i suoi abitanti<br />

animati ed <strong>in</strong>animati. Nel 1968, lo scienziato<br />

americano agnostico Lynn White<br />

<strong>in</strong>vitava Paolo VI a proclamare il Santo di<br />

Assisi patrono e guida nella costruzione<br />

di una r<strong>in</strong>novata e illum<strong>in</strong>ata cultura ecologica.<br />

Quel che farà ufficialmente Giovanni<br />

Paolo II il 29 novembre 1979 con il<br />

motu proprio Inter sanctos. Il magistero<br />

dottr<strong>in</strong>ale ed esemplare di Francesco,<br />

sempre biblicamente ispirato e culm<strong>in</strong>ante<br />

nella composizione del Cantico delle<br />

creature, copre ogni dove della mappa<br />

creaturale. Negli spazi e nei tempi della<br />

sua preghiera niente e nessuno è assente:<br />

«Benedite il Signore,<br />

opere tutte del Signore.<br />

Date lode a Dio, voi tutti, suoi servi,<br />

e voi che temete Dio, piccoli e grandi.<br />

Lod<strong>in</strong>o Lui glorioso i cieli e la terra e<br />

ogni creatura che è nel cielo e sulla terra,<br />

il mare e le creature che sono <strong>in</strong> esso».<br />

IL BESTIARIO<br />

NELLE FONTI SCRITTE<br />

Il tema del convegno richiede che si circoscriva<br />

la conversazione al rapporto di<br />

Francesco d’Assisi con gli animali. Le<br />

fonti letterarie e iconografiche dell’Assisiate<br />

brulicano di <strong>fauna</strong> celeste, terrestre e<br />

acquatica. Gli animali vi figurano <strong>in</strong> sen-<br />

so reale e/o metaforico. Nelle fonti letterarie<br />

(biografie <strong>in</strong> prosa e poesia, cronache)<br />

creature alate menzionate genericamente<br />

o identificate col proprio nome sono:<br />

aquile, cicale, rond<strong>in</strong>i, fagiani, falchi,<br />

api/fuchi, cornacchie, tortore/colombe,<br />

gall<strong>in</strong>a/chioccia e pulc<strong>in</strong>i, capponi, monach<strong>in</strong>e<br />

o mulacchie, corvi, gazze, avvoltoi,<br />

pettirossi, mosche, cavalletti/locuste;<br />

animali terrestri, poi, sono: agnelli, pecore,<br />

montoni, capre, leprotti, conigli, lupi,<br />

volpi, as<strong>in</strong>i, tori/buoi, cavalli, cammelli,<br />

scrofe, cani, gatti, draghi, topi e iraci, tarli,<br />

bruchi, vermi, pidocchi, serpenti, formiche,<br />

tarantola; creature dell’acqua sono:<br />

la t<strong>in</strong>ca, <strong>in</strong> alcune fonti detta generi-


camente “uccello acquatico” o “fluviale”,<br />

squali, le lasche, gamberi, e le anfibie rane.<br />

Non deve meravigliare la rarefatta<br />

presenza di pesci nella mappa bestiaria<br />

francescana dato il fatto che gli Umbri vivono<br />

nell’unica regione della penisola <strong>italia</strong>na<br />

priva di mare. E i laghi non possono<br />

logicamente offrire l’opulenza ittica come<br />

e quanto il mare.<br />

Gli animali trovabili nelle fonti letterarie<br />

francescane non sono solo servi e servitori<br />

obbedienti di uom<strong>in</strong>i di Dio, agiograficamente<br />

descritti sul modello di Adamo<br />

nell’Eden come appaiono già nelle vite<br />

dei Padri del deserto e dei monaci del<br />

Medioevo alto. Enzo Bianchi ricorda come<br />

certa cultura cristiana ha promosso –<br />

affatto biblicamente – una<br />

mentalità svalutativa del creato<br />

animale <strong>in</strong> senso venaleconsumistico,<br />

citando emblematicamente<br />

Tommaso d’Aqu<strong>in</strong>o:<br />

“Gli animali non hanno<br />

una vita razionale per mezzo<br />

della quale guidarsi e muoversi<br />

da se stessi, ma sono<br />

sempre mossi come da un altro<br />

naturale impulso, segno che<br />

sono naturalmente servi e fatti<br />

per l’uso da parte di altri”. Rovesciando<br />

il rapporto con l’animale,<br />

ritenuto un essere <strong>in</strong><br />

grado perf<strong>in</strong>o di essere luogo<br />

della rivelazione della volontà<br />

di Dio, Francesco <strong>in</strong>segna: “La<br />

santa obbedienza… rende<br />

l’uomo soggetto a tutti gli uom<strong>in</strong>i<br />

di questo mondo e non<br />

soltanto agli uom<strong>in</strong>i ma anche<br />

agli animali, alle fiere, così che<br />

possono fare di lui quello che<br />

vogliono, <strong>in</strong> quanto sarà loro<br />

permesso dal Signore”. Da letture<br />

patristiche ascoltate Francesco<br />

può aver conosciuto il padre del deserto<br />

Alonio che aveva <strong>in</strong>segnato: “Il disprezzo<br />

di se è mettersi al di sotto di tutti<br />

gli esseri non dotati di ragione e sapere<br />

che questi sono irreprensibili”.<br />

FRATELLANZA PLANETARIA<br />

Nella storia della spiritualità occidentale,<br />

Francesco rimane il mistico con il più acuto<br />

senso di fraternità con tutti gli esseri viventi<br />

e non viventi. Riteneva il mondo<br />

<strong>in</strong>tero suo “unico chiostro” o convento (da<br />

«con-venire»). Con Francesco d’Assisi l’animale<br />

celeste, terrestre e mar<strong>in</strong>o – come<br />

del resto il corpo umano, il sole, la luna, le<br />

stelle, il fuoco, il vento, l’acqua, la terra<br />

con i coloriti fiori e erbe… - acquistano lo


statuto di fratello e sorella. Con<br />

l’uomo essi hanno la stessa comune<br />

orig<strong>in</strong>e paterna/materna<br />

<strong>in</strong> Dio Creatore (Gn 1) e, nella<br />

nuova alleanza, il Verbo Incarnato<br />

ne è costituito “fratello primogenito”<br />

(Rm 8,29). «Omnis<br />

creatura verbum Dei», diceva un<br />

motto teologico del tempo <strong>in</strong> cui<br />

non si consultava il liber Scripturae<br />

ignorando il liber <strong>Natura</strong>e.<br />

Nel contesto storico del secolo<br />

XIII, sensibile al l<strong>in</strong>guaggio<br />

simbolico, l’agnello e il verme<br />

diventeranno per il Santo la rievocazione<br />

più commossa e patetica<br />

del Verbo Crocifisso. “La<br />

sua carità si estendeva con cuore<br />

di fratello non solo agli uom<strong>in</strong>i<br />

provati dal bisogno, ma anche<br />

agli animali senza favella, ai rettili,<br />

agli uccelli, a tutte le creature<br />

sensibili e <strong>in</strong>sensibili. Aveva<br />

però una tenerezza particolare<br />

per gli agnelli, perché nella<br />

Scrittura Gesù Cristo è parago-


nato, spesso e a ragione, per la sua umiltà<br />

al mansueto agnello. Per lo stesso motivo<br />

il suo amore e la sua simpatia si volgevano<br />

<strong>in</strong> modo particolare a tutte quelle cose<br />

che potevano meglio raffigurare o riflettere<br />

l’immag<strong>in</strong>e del Figlio di Dio.<br />

F<strong>in</strong> dalla prima biografia sanfrancescana<br />

dovuta a Tommaso da Celano, 1229, gli<br />

esseri <strong>in</strong>organici, vegetali e animali sono<br />

costantemente presentati come esseri “dotati<br />

di ragione”. “Se il beato Francesco vedeva<br />

distese di fiori, si fermava a predicare<br />

loro e li <strong>in</strong>vitava a lodare e amare Dio,<br />

come esseri dotati di ragione”. Nel 1264,<br />

Riccerio di Sens racconta di Francesco:<br />

“Ammoniva gli uccelli perché almeno loro,<br />

che erano creature senza ragione, si<br />

guardassero dal trascurare l’ascolto della<br />

parola di Dio, dal momento che gli uomi-<br />

ni, dotati di <strong>in</strong>telligenza e discernimento<br />

l’avevano a noia (…). E cont<strong>in</strong>uò a lungo<br />

a discutere con loro della parola di Dio,<br />

come avesse davanti creature ragionevoli”.<br />

Non è solo la valenza simbolica teologica<br />

a giustificare l’approccio conviviale<br />

dell’uomo di Dio con l’animale. Questa è<br />

sorretta dalla conv<strong>in</strong>zione giovannea che<br />

ogni creatura è legata al Verbo archetipo<br />

da un filo esistenziale misterioso: “Tutto è<br />

stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui<br />

niente è stato fatto di tutto ciò che esiste”.<br />

L’immag<strong>in</strong>e di Francesco che s’<strong>in</strong>trattiene<br />

con gli animali viene trasmessa alla massa<br />

popolare <strong>in</strong> tutta l’Europa e il Vic<strong>in</strong>o<br />

Oriente tramite l’arte dove i frati costruiscono<br />

e decorano luoghi di culto. Mentre<br />

i testi manoscritti rimangono monopolio<br />

di comunità ristrette <strong>in</strong> spazi monastici e


conventuali, quelli dip<strong>in</strong>ti vengono aperti<br />

sulle pareti di luoghi pubblici, leggibili da<br />

tutti. Alla superiore pregnanza semantica<br />

ed efficacia del verbo dip<strong>in</strong>to e scolpito su<br />

quello scritto credeva l’umanista Erasmo<br />

da Rotterdam: “Spesso – scriveva <strong>in</strong> una<br />

lettera – vediamo nelle figure molto più di<br />

quanto non possiamo comprendere dalle<br />

cose scritte”. Nell’arte fedele allo spirito<br />

francescano, refrattario a dicotomismi di<br />

stampo manicheo e cataro, l’animale diventa<br />

anch’esso – relativamente, senza<br />

dubbio, al suo status ontologico – soggetto<br />

e protagonista a titolo pieno sui palcoscenici<br />

accoglienti le gesta mirabili dei<br />

santi. Francesco vi è presentato non solo<br />

<strong>in</strong> conversazione con Dio e con gli uom<strong>in</strong>i<br />

del suo tempo, ma anche con animali<br />

celesti, terrestri e acquatici. Nelle tavole<br />

istoriate del Duecento, la scena della Predica<br />

agli uccelli è abb<strong>in</strong>ata nientedimeno<br />

che a quella di Francesco che riceve le<br />

stimmate! I contemporanei hanno giudicato<br />

mirabile e miracolosa la sua <strong>in</strong>tesa<br />

con gli animali. Con essi l’uomo mistico<br />

gioca, ma anche prega. Li sgrida aspramente<br />

quando maltrattano altri animali<br />

più deboli. Nel Trecento nasce il libro dei<br />

Fioretti con la “storia” del lupo di Gubbio.<br />

Verso la metà del Quattrocento, il Sassetta,<br />

su proposta dei frati committenti del<br />

convento di Sansepolcro, dip<strong>in</strong>ge il Santo<br />

che str<strong>in</strong>ge il patto di pace tra la cittad<strong>in</strong>anza<br />

di Gubbio e il lupo. Nel nostro<br />

contesto, il dip<strong>in</strong>to risulta di eccezionale<br />

<strong>in</strong>teresse <strong>in</strong> quanto l’autore <strong>in</strong>troduce nell’episodio<br />

un dettaglio non trovabile altrove:<br />

il patto viene sancito alla presenza di


un notaio. I frati committenti <strong>in</strong>tesero<br />

equipararlo a quello tra uom<strong>in</strong>i! Antonio<br />

di Padova, rifiutato da eretici a Rim<strong>in</strong>i –<br />

seguendo l’esempio del Fondatore <strong>in</strong> un<br />

analogo rifiuto da parte della popolazione<br />

romana – va sulla spiaggia e si rivolge ai<br />

pesci. L’autore de I Fioretti di San Francesco<br />

costruisce la trama biblica della predica.<br />

In un altro episodio rim<strong>in</strong>ese, <strong>in</strong>teso all’edificazione<br />

della fede eucaristica nel popolo,<br />

troviamo un’as<strong>in</strong>a (o mula) che s’<strong>in</strong>g<strong>in</strong>occhia<br />

per adorare il Sacramento <strong>in</strong>sieme<br />

al popolo, rivestita anch’essa di sentimenti<br />

di fede: “capite <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>ato, reverentiam<br />

exhibuit”. Chiara di Assisi malata si<br />

faceva assistere da un’amorevole gatta cui<br />

non risparmiava anche qualche sgridata.<br />

La francese clarissa Colette di Corbie sarà<br />

conosciuta <strong>in</strong> compagnia di vari animali,<br />

soprattutto con un agnello che aveva personalmente<br />

allevato e che anche <strong>in</strong> chiesa<br />

provava ad imitare la gestualità delle monache<br />

<strong>in</strong> preghiera corale.<br />

La gratitud<strong>in</strong>e del Santo per il benessere<br />

proveniente dalla fraterna vic<strong>in</strong>anza degli<br />

animali egli la esprime <strong>in</strong> vari modi, so-<br />

prattutto pensando al cibo da dare loro tenendo<br />

conto della stagione e delle ricorrenze<br />

festive del calendario liturgico. “Alle<br />

api vuole che si somm<strong>in</strong>istri del miele e<br />

ottimo v<strong>in</strong>o, aff<strong>in</strong>ché non muoiano di<br />

<strong>in</strong>edia nel rigore dell’<strong>in</strong>verno”. A Natale<br />

che egli ritiene “festa delle feste”, anche<br />

gli animali devono partecipare della gioia<br />

dei credenti: “Voleva che <strong>in</strong> questo giorno<br />

i poveri e i mendicanti fossero saziati dai<br />

ricchi, e che i buoi e gli as<strong>in</strong>i ricevessero<br />

una razione di cibo e di fieno più abbondante<br />

del solito. «Se potrò parlare all’imperatore<br />

– diceva – lo supplicherò di emanare<br />

un editto generale, per cui tutti quelli<br />

che ne hanno la possibilità, debbano<br />

spargere per le vie frumento e granaglie,<br />

aff<strong>in</strong>ché <strong>in</strong> un giorno di tanta solennità gli<br />

uccell<strong>in</strong>i e particolarmente le sorelle allodole<br />

ne abbiano <strong>in</strong> abbondanza»”.<br />

CONCLUSIONE: FORMARE<br />

ALLA CONVIVIALITÀ COSMICA<br />

La cultura che si ispira a Francesco d’Assisi<br />

fomenta un atteggiamento massimalista<br />

nel dare «dignità fraterna» all’animale.


Il Santo si pone davanti ad esso “come se<br />

fosse dotato di ragione e di cuore”, perf<strong>in</strong>o<br />

come “luogo di rivelazione della volontà<br />

di Dio”. Occorre ricordarselo oggi quando<br />

si sta elaborando un po’ dappertutto la<br />

«carta dei diritti degli animali». Alla luce<br />

del magistero paol<strong>in</strong>o poi, è difficile negare<br />

che gli animali abbiano diritti, ammessa<br />

e concessa la non omologazione di questi<br />

a quelli umani, se non si vuol negare<br />

alle bestie una loro propria ontologica<br />

identità-dignità: quel che risulterebbe offensivo<br />

e violento nei loro confronti. Suona<br />

pertanto come m<strong>in</strong>imo provocante e<br />

fuori modo m<strong>in</strong>imalista il solo domandare<br />

se gli animali abbiano diritti!? Che senso<br />

avrebbe il biblico: “Uom<strong>in</strong>i e bestie Tu<br />

salvi Signore?” (Salmo 35,7).<br />

Un’enorme massa di testimonianze lette-<br />

rarie e iconografiche documenta la dignità<br />

alla quale la santità francescana umbra<br />

ha promosso le creature cosiddette irrazionali.<br />

Negli spazi del credo religioso<br />

di Francesco, l’uomo si scopre più che un<br />

vivente, un convivente: con Dio (Immanu-El),<br />

con l’uomo, con ogni essere che<br />

vola nell’aria, camm<strong>in</strong>a o striscia per terra,<br />

che percorre le vie di un lago o del mare.<br />

Ne scrive il filosofo Max Scheler: “Ad<br />

uno dei più grandi plasmatori di anime e<br />

di spiriti dell’umanità europea fu dato di<br />

tentare un’impresa straord<strong>in</strong>ari: la s<strong>in</strong>tesi<br />

tra la mistica amorosa acosmica – <strong>in</strong>augurata<br />

dal cristianesimo e fusa con l’amore a<br />

Gesù – e la fusione affettiva cosmico-vitale<br />

con l’essere e la vita della natura. L’opera<br />

di Francesco d’Assisi fu questa”.<br />

PASQUALE MAGRO


Il percorso del<br />

Basilica<br />

di San Francesco<br />

Selva<br />

di San Francesco<br />

Selva<br />

di San Franc<br />

Chiesa<br />

di Santa


sentiero<br />

esco<br />

Croce


OBIETTIVO FAUNA<br />

Spiegazione e regolamento<br />

della gara di fotografia con i videotelefon<strong>in</strong>i<br />

Ivisitatori della Selva di San Francesco sono <strong>in</strong>vitati ad una gara<br />

di abilità silvestre: se possiedono un videotelefon<strong>in</strong>o possono<br />

riprendere immag<strong>in</strong>i di nidi o tane della <strong>fauna</strong> presente nel bosco.<br />

L’operazione non sarà semplice, perché gli animali sono gelosi<br />

della loro privacy.<br />

Le immag<strong>in</strong>i scelte dovranno essere <strong>in</strong>viate all’<strong>in</strong>dirizzo di posta<br />

elettronica di <strong>Sorella</strong> <strong>Natura</strong> (segreteria@sorellanatura.org) e le<br />

migliori, selezionate da esperti della<br />

Guardia Forestale dello Stato, saranno<br />

pubblicate sul sito di <strong>Sorella</strong> <strong>Natura</strong><br />

(www.sorellanatura.org).<br />

La gara si concluderà il 4 ottobre<br />

2005, festa di San Franesco.<br />

Ai partecipanti che si posizioneranno<br />

fra i primi trenta, sarà<br />

conferito gratuitamente il titolo<br />

di socio benemerito di <strong>Sorella</strong><br />

<strong>Natura</strong>.<br />

Sul numero di dicembre<br />

della rivista omonima<br />

verrà pubblicato<br />

un resoconto dell’<strong>in</strong>iziativa<br />

e del contributo<br />

di circa Euro<br />

1.000 che sarà<br />

devoluto come materiale<br />

didattico ad<br />

una scuola francescana<br />

del Sud America.


L’ambiente è un bene per tutti<br />

La Regione Umbria ha promosso il Patto per lo Sviluppo,<br />

un documento importante per la tutela e la valorizzazione del territorio<br />

secondo pr<strong>in</strong>cipi di sostenibilità.<br />

di Maria Rita Lorenzetti (Presidente Regione Umbria)<br />

Il patrimonio ambientale<br />

della nostra regione è un<br />

bene prezioso che ciascuno<br />

di noi, s<strong>in</strong>golo cittad<strong>in</strong>o o<br />

pubblico amm<strong>in</strong>istratore, deve<br />

tutelare e salvaguardare. La<br />

straord<strong>in</strong>aria bellezza dei nostri<br />

paesaggi, dalle pianure alle coll<strong>in</strong>e,<br />

dalle montagne ai fiumi e ai<br />

laghi, rappresenta l’immag<strong>in</strong>e<br />

stessa dell’Umbria nel mondo.<br />

Siamo noti per questo: per un<br />

ambiente che ancora oggi è capace di suscitare<br />

emozioni uniche. In questi anni<br />

Maria Rita Lorenzetti,<br />

presidente<br />

della Regione Umbria<br />

abbiamo spesso sostenuto che<br />

proprio l’ambiente deve rappresentare<br />

per l’Umbria e per gli umbri<br />

una risorsa capace di offrire, allo<br />

stesso tempo, quella qualità<br />

della vita che tutti noi conosciamo,<br />

e opportunità di sviluppo “sostenibile”,<br />

che non comprometta<br />

l’equilibrio naturale tra ambiente,<br />

paesaggio e antropizzazione. Ecco<br />

perché proprio la tutela dell’ambiente<br />

è uno dei punti pr<strong>in</strong>cipali e<br />

qualificanti del Patto per lo Sviluppo dell’Umbria.


Tant’è che <strong>in</strong> questo documento è prevista<br />

un’azione strategica che, non a caso, è <strong>in</strong>titolata<br />

“Tutela e valorizzazione della risorsa<br />

Umbria”.<br />

L’Umbria, <strong>in</strong>fatti, si caratterizza per una<br />

ricchezza di risorse ambientali, naturali e<br />

culturali, per un territorio rurale ricco di<br />

piccoli <strong>in</strong>sediamenti e di centri m<strong>in</strong>ori, di<br />

diffuse attività economiche, nonché per<br />

una diffusa qualità ambientale, <strong>in</strong>tesa anche<br />

e soprattutto come contesto sociale,<br />

qualità della vita e dello sviluppo.<br />

Questa peculiarità, come abbiamo scritto<br />

nel Patto, la rende adatta per sviluppare<br />

una filiera che <strong>in</strong>tegri le politiche di tutela<br />

dell’ambiente e delle condizioni di vita<br />

con la valorizzazione del sistema regionale,<br />

anche <strong>in</strong> funzione dello sviluppo eco-


nomico <strong>in</strong>tegrato, a basso impatto ambientale<br />

e orientato alla qualità.<br />

Questo è l’ambizioso obiettivo, dunque,<br />

che ci siamo posti con il Patto per lo Sviluppo,<br />

nella consapevolezza che ambiente<br />

e paesaggio non possono essere più <strong>in</strong>tesi<br />

come esclusivo oggetto di contemplazione,<br />

ma come parte del nostro territorio,<br />

così come lo percepisce chi ci vive. Lo specifico<br />

tavolo tematico “Paesaggio e sviluppo<br />

sostenibile” previsto nell’ambito del<br />

Patto, ha def<strong>in</strong>ito un importante documento<br />

di lavoro <strong>in</strong> cui vengono <strong>in</strong>dicate<br />

tutte le azioni necessarie al raggiungimento<br />

di questo nostro fondamentale obiettivo<br />

di governo.<br />

In questi c<strong>in</strong>que anni di lavoro la Regione<br />

Umbria ha messo <strong>in</strong> atto specifiche azioni<br />

e <strong>in</strong>iziative tese a tutelare e salvaguardare<br />

anche il suo patrimonio naturale, con esso


<strong>in</strong>tendendo aria, acqua e terra.<br />

E una particolare attenzione l’abbiamo<br />

posta anche sul versante del patrimonio<br />

edilizio, perché anch’esso è paesaggio.<br />

Vorrei citare un passo del Patto per lo Sviluppo,<br />

laddove si afferma che il paesaggio<br />

umbro: “rappresenta una componente<br />

fondamentale del patrimonio culturale e<br />

naturale dell’Europa, contribuisce al consolidamento<br />

dell’identità europea e costituisce<br />

un elemento fondamentale del benessere<br />

<strong>in</strong>dividuale e sociale”. ✿


L’assoluta attualità del messaggio<br />

di San Francesco d’Assisi<br />

La <strong>Fondazione</strong> SORELLA<br />

NATURA, perseguendo lo<br />

sviluppo e la diffusione della<br />

Saggia Ecologia, ispirata al messaggio di<br />

S. Francesco d’Assisi, da un lato ricerca il<br />

massimo rigore etico e scientifico nel trattare<br />

le problematiche dello sviluppo sostenibile<br />

e della tutela ambientale e, dall’altro,<br />

si pone il problema di un serio recupero<br />

delle radici più profonde del corretto<br />

rapporto Uomo-Creato, <strong>in</strong>terpretato<br />

<strong>in</strong> maniera sublime da Francesco nel<br />

Cantico delle Creature.<br />

Il nostro motto, <strong>in</strong>somma, è tornare<br />

avanti! Se non recuperiamo i valori più<br />

profondi e autentici della saggezza e dell’etica<br />

universale noi, uom<strong>in</strong>i del Terzo<br />

Millennio cristiano, rischiamo di correre<br />

senza sapere dove andiamo, come i peccatori<br />

che Dante, nella Commedia, condanna<br />

alla pena che sembra più terribile:<br />

correre dietro ad aste senza bandiere!<br />

Nella società della comunicazione comunichiamo<br />

il superficiale e, spesso, l’<strong>in</strong>utile<br />

e ciò che è male.<br />

Il Bene non fa notizia!<br />

Nel campo delle tematiche relative all’ambiente<br />

e alla sua salvaguardia assistiamo<br />

a posizioni emotive, ideologicizzate,<br />

spesso connotate di un catastrofismo<br />

irrazionale e addirittura non rispettose<br />

della vita!<br />

Per cercare di contribuire al recupero dei<br />

valori autentici, che si identificano con<br />

quelli cristiani e nel messaggio francescano,<br />

la <strong>Fondazione</strong> SORELLA NATU-<br />

RA ha ritenuto importante stampare <strong>in</strong><br />

fac simile al 100% la fonte storica primaria<br />

del francescanesimo: il CODICE 338,<br />

che contiene <strong>in</strong>segnamenti di assoluta attualità.<br />

Speriamo di aver fatto opera condivisa!<br />

Pace e Bene!<br />

Roberto Leoni


I Palad<strong>in</strong>i della <strong>Natura</strong><br />

Il Corpo Forestale dello Stato tutela il patrimonio naturale<br />

e paesaggistico, previene e reprime i reati ambientali.<br />

La molteplicità dei compiti affidati a questo corpo di vigilanza<br />

affonda le radici <strong>in</strong> una storia professionale che è <strong>in</strong>sc<strong>in</strong>dibile<br />

dalla storia del territorio.<br />

La Forestale è un moderno corpo<br />

di polizia (nel 2004 il nuovo ord<strong>in</strong>amento<br />

ne conferma la vocazione<br />

ambientale oltre alle funzioni di<br />

pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria)<br />

specializzata nella tutela del patrimonio<br />

naturale, faunistico e paesaggistico e nella<br />

prevenzione dei reati <strong>in</strong> materia ambientale<br />

e agroalimentare, ed è alle dipendenze<br />

del M<strong>in</strong>istero delle Politiche Agricole<br />

e Forestali. Il Corpo è preposto alla sorveglianza<br />

dei Parchi, delle Aree naturali<br />

Protette e delle Riserve <strong>Natura</strong>li dello Stato.<br />

Svolge compiti di politica venatoria<br />

per reprimere il bracconaggio e il controllo<br />

della pesca nelle acque <strong>in</strong>terne. Oltre a


questi impegni storici, il Corpo oggi è<br />

chiamato ad operare su nuove frontiere<br />

per contribuire a soddisfare le istanze di sicurezza<br />

dei cittad<strong>in</strong>i <strong>in</strong> campo agro alimentare<br />

ed è impegnato anche nel controllo<br />

sul commercio <strong>in</strong>ternazionale delle<br />

specie di <strong>fauna</strong> e di <strong>flora</strong> m<strong>in</strong>acciate di<br />

est<strong>in</strong>zione, come stabilito dalla Convenzione<br />

di Wash<strong>in</strong>gton (CITES). Il Corpo<br />

ha <strong>in</strong>oltre funzioni di polizia giudiziaria e<br />

concorre a garantire l’ord<strong>in</strong>e, la sicurezza<br />

pubblica e il pubblico soccorso. È presente<br />

nei Comitati Nazionali e Prov<strong>in</strong>ciali per<br />

l’Ord<strong>in</strong>e e la Sicurezza Pubblica e i suoi<br />

funzionari lo rappresentano presso gli uffici<br />

Interforze alle dipendenze del M<strong>in</strong>istero<br />

degli Interni. Il Corpo Forestale è un’istituzione<br />

amica del cittad<strong>in</strong>o, vic<strong>in</strong>a alle<br />

necessità delle popolazioni rurali e montane,<br />

pronta a fornire <strong>in</strong>dicazioni aff<strong>in</strong>ché<br />

l’azione degli uom<strong>in</strong>i si svolga sempre <strong>in</strong><br />

s<strong>in</strong>tonia con gli equilibri naturali e nel rispetto<br />

delle leggi. Oltre a ciò, la Forestale<br />

svolge attività <strong>in</strong> coord<strong>in</strong>amento con la<br />

Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, le<br />

Forze Armate e le altre forze di Polizia.<br />

Oltre a dedicare uom<strong>in</strong>i e mezzi all’attività<br />

di prevenzione e repressione dei reati<br />

di <strong>in</strong>cendio boschivo, partecipando alle<br />

attività dei Centri Operativi Regionali<br />

Ant<strong>in</strong>cendi Boschivi (CORAIB), è presente<br />

nel Comitato Operativo per le<br />

Emergenze (EMERCOM), nel Centro<br />

Operativo Aereo Unificato (COAU) e<br />

nel Comitato Operativo Misto locale della<br />

Protezione Civile (COM).<br />

Sofisticatissimi sono gli strumenti <strong>in</strong> possesso<br />

degli uom<strong>in</strong>i del Corpo Forestale<br />

per svolgere i loro molteplici e delicati<br />

compiti: telecamere sensibili ai raggi <strong>in</strong>frarossi,<br />

il robot Badger <strong>in</strong> grado di rilevare<br />

una fiammella di 20 cm a 10 km di distanza,<br />

sistemi di radiolocalizzazione delle<br />

pattuglie sul territorio e la rete del Sistema<br />

Informativo della Montagna che permette<br />

di condividere i dati con altre amm<strong>in</strong>istrazioni<br />

come i comuni, le comunità<br />

montane o gli enti parco.<br />

Il Corpo Forestale è una struttura complessa<br />

composta da circa 9mila uom<strong>in</strong>i distribuiti<br />

su tutto il territorio nazionale – ad<br />

eccezione delle regioni a statuto speciale


che hanno propri corpi autonomi. Purtroppo<br />

sono molti i reati contro l’ambiente<br />

che il Corpo Forestale si trova ad affrontare:<br />

<strong>in</strong>cendi, discariche abusive,<br />

smaltimento illegale di rifiuti tossici, <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento,<br />

danni alla <strong>flora</strong> e alla <strong>fauna</strong>,<br />

violazioni delle norme che regolano la<br />

caccia e il commercio di specie animali e<br />

vegetali protette.<br />

Vediamo più da vic<strong>in</strong>o alcune delle tante<br />

aree di <strong>in</strong>tervento del Corpo Forestale dello<br />

Stato.<br />

INCENDI BOSCHIVI<br />

È il settore che da tempo impegna di più il<br />

Corpo Forestale, sia per il numero delle<br />

emergenze che è chiamato a fronteggiare<br />

sia per i mezzi impiegati. L’attività è affidata<br />

alle 16 sale operative – una centrale<br />

e 15 regionali – che coord<strong>in</strong>ano le attività<br />

terrestri. Il servizio aereo è svolto <strong>in</strong>vece<br />

attraverso il Centro Operativo Aereo<br />

Unificato (COAU) che fa capo al Dipartimento<br />

della Protezione Civile, cui il<br />

Corpo mette a disposizione i propri mezzi<br />

aerei. Il dato più allarmante resta quello<br />

secondo il quale la quasi totalità degli <strong>in</strong>cendi<br />

non avviene a causa di fenomeni<br />

naturali, ma per mano dell’uomo vuoi per<br />

colpa (mozziconi di sigarette, bruciatura<br />

di residui vegetali, attività ricreative e turistiche…),<br />

vuoi per ricerca di profitti<br />

(apertura e r<strong>in</strong>novo del pascolo, recupero<br />

di terreni agricoli, speculazione sul territorio…).<br />

In questa direzione il Corpo Forestale<br />

agisce anche a monte del fenomeno<br />

con operazioni di <strong>in</strong>formazione e campagne<br />

di sensibilizzazione.<br />

CONTROLLI QUALITÀ<br />

DEI PRODOTTI<br />

AGRO ALIMENTARI E FORESTALI<br />

In ottemperanza ai regolamenti comunitari<br />

contro le frodi a danno dell’Unione


Europea, il Corpo Forestale effettua i controlli<br />

nel settore agro alimentare e forestale<br />

<strong>in</strong> collaborazione con le altre Amm<strong>in</strong>istrazioni<br />

istituzionalmente preposte a garantire<br />

la sicurezza alimentare dei consumatori.<br />

Tali controlli si concentrano soprattutto<br />

sul settore zootecnico, nel quale<br />

rientrano anche i centri realizzati per fronteggiare<br />

l’emergenza BSE e sulla verifica<br />

della corretta applicazione delle norme<br />

che riguardano il sostegno di tecniche<br />

agricole eco-compatibili, nonché di quelle<br />

<strong>in</strong>erenti l’imboschimento di superfici ex<br />

agricole effettuato con il sostegno dei fondi<br />

comunitari.<br />

ANTIBRACCONAGGIO<br />

Il controllo del territorio di 150 aree naturali<br />

e due Parchi Nazionali - quello del<br />

Circeo e della Calabria – è il compito<br />

svolto dalla Forestale impegnata nel far rispettare<br />

le regole vigenti <strong>in</strong> materia di cac-<br />

cia e pesca, con lo scopo di contrastare<br />

l’ancora diffuso fenomeno del bracconaggio.<br />

I Forestali sono ogni giorno alle prese<br />

con la rimozione di esche vive, di trappole,<br />

di reti.<br />

SERVIZIO CITES<br />

È la sigla che <strong>in</strong>dica la storica Convenzione<br />

siglata a Wash<strong>in</strong>gton il 3 marzo 1973<br />

che regola a livello <strong>in</strong>ternazionale il commercio<br />

di <strong>flora</strong> e <strong>fauna</strong> protette. Ogni nazione<br />

aderente – fra cui l’Italia – si impegna<br />

a vietare il commercio di un certo numero<br />

di specie elencate. Il Corpo Forestale<br />

non si limita a controllare il commercio<br />

di <strong>flora</strong> e <strong>fauna</strong> protette ma controlla che<br />

sia rispettato il divieto a commercializzare<br />

anche i manufatti da esse derivate.<br />

Al Servizio Cites fanno capo un Centro<br />

di Coord<strong>in</strong>amento e 40 uffici periferici,<br />

suddivisi <strong>in</strong> 16 nuclei operativi <strong>in</strong> funzione<br />

presso le dogane. ✿


FONDAZIONE SORELLA NATURA<br />

Loc. S. Croce al Ponte dei Galli<br />

06081 ASSISI<br />

Tel./Fax. 075 816110<br />

e-mail: segreteria@sorellanatura.org<br />

Internet: http://www.sorellanatura.org<br />

Quota annua d'iscrizione (€ 10,00)<br />

tramite accredito c.c. 819570092323<br />

<strong>in</strong>testato a FONDAZIONE SORELLA NATURA<br />

presso BANCA NUOVA<br />

(Gruppo Banca Popolare di Vicenza)<br />

Via Buoncompagni – Roma<br />

ABI: 05132 – CAB: 03200 - CIN: J<br />

“Guida della Selva di San Francesco”<br />

supplemento al n. 3 della rivista<br />

“<strong>Sorella</strong> <strong>Natura</strong>” - aprile 2005<br />

GESTIONE EDITORIALE:<br />

Teknezia srl<br />

Via Fatebenefratelli, 9<br />

20124 Milano<br />

DIRETTORE RESPONSABILE:<br />

Roberto Leoni<br />

HANNO COLLABORATO:<br />

Elena Casero<br />

padre Pasquale Magro<br />

PER IL GIOCO DI SORELLA NATURA:<br />

Mel<strong>in</strong>a Scalise, Matteo Don<strong>in</strong>i,<br />

F. Tad<strong>in</strong>i<br />

DISEGNO DI COPERTINA:<br />

Massimiliano Borsani<br />

IMPAGINAZIONE E POST PRODUZIONE:<br />

Creo sas di Camillo Sassi & C.<br />

Milano<br />

STAMPA:<br />

Gemm Grafica - Cormano (MI)<br />

L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati <strong>in</strong><br />

possesso - D.L. 196/2003 art. 13 - (Tutela Dati Personali)<br />

che sono utilizzati al solo scopo di <strong>in</strong>viare il periodico<br />

“<strong>Sorella</strong> <strong>Natura</strong>”, nonché la possibilità di richiederne gratuitamente<br />

la rettifica o la cancellazione. Lettere e articoli firmati<br />

impegnano tutta e sola la responsabilità degli autori.


SOSTENITORI DELL’INIZIATIVA<br />

PER LA SELVA DI SAN FRANCESCO<br />

COMUNE DI ASSISI<br />

ECOLABEL<br />

CORPO FORESTALE<br />

DELLO STATO

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